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Giornate Nazionali di Psicologia Positiva – V Edizione
Il benessere nel quotidiano. Ricerche e pratiche a confronto EMOZIONI E SODDISFAZIONE DI VITA COME FATTORI DI PROTEZIONE IN BAMBINI PALESTINESI Guido Veronese, Nicoletta Businaro, Mahmud Said, Marco Castiglioni Dipartimento di Scienze Umane ‘R. Massa’- Università di Milano-Bicocca Milano, 11/12 Novembre 2011
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Inquadramento teorico
Gli studi condotti in contesti caratterizzati da conflitti politici e violenza si sono focalizzati su: effetti psicologici negativi (in particolare disturbi post-traumatici) (Miller, Kulkarni e Kushner, 2006; Lustig et al., 2004; Fazel e Stein, 2002; Thomas e Lau, 2002). concetto di “resilienza” (Betancourt e Khan, 2008; Massad et al., 2009; Thabet et al., 2009). Concetto ambiguo che tende a sottolineare il malessere all’interno di una prospettiva individuale piuttosto che il benessere in una prospettiva sociale (Giacaman et al., 2011) Poca attenzione alle risorse contestuali, agli aspetti di funzionamento e benessere che possono costituire rilevanti fattori protettivi (Veronese, Said e Castiglioni, 2010).
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Inquadramento teorico
Da alcune ricerche emerge che in condizioni di conflitti e violenze: un’ampia percentuale di bambini non sviluppa nessun sintomo, nonostante le condizioni ambientali avverse (Barber, 2008; Barber e Olsen, 2009; Sack, Clarke e Seeley, 1996; Veronese, Said e Castiglioni, 2011); tali condizioni influenzano il livello di benessere (Tol, Reis, Susanty e De Jong, 2010) le variabili contestuali hanno un impatto nel “limitare” gli effetti negativi sul livello di benessere (Boothby, Strang e Wessels, 2006; De Jong, 2002; Miller e Rasco, 2004) Concettualizzato in termini di Emozioni (positive e negative) e Soddisfazione di vita (Diener, 1984; Huebner and Dew, 1996)
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Background Territori Palestinesi (OPT): Striscia di Gaza e West Bank.
Dalla Seconda Intifada (rivolta) nel 2000, i tassi di povertà sono cresciuti in maniera drammatica (Giacaman et al., 2009). La parte di popolazione più giovane (di cui il 46% ha meno di 15 anni) presenta alti tassi di morbilità e mortalità (Morris et al., 2010; Palestinian Central Bureau of Statistics, 2008). Secondo l’UNICEF (2009) i tassi di mortalità al di sotto dei 5 anni di età è 4 volte maggiore rispetto a quella dell’UK, anche se in diminuzione (22 ogni1000 vs. 6 ogni1000). Si stima che il 10% dei bambini sotto i 5 anni siano malnutriti con un tasso di anemia del 38% (Palestinian Central Bureau of Statistics, Birzeit University e UNICEF, 2003). Almeno il 55% dei bambini palestinesi ha vissuto esperienze traumatiche (Khamis, 2000) e diagnosi di disturbo post-traumatico da stress si riscontrano nel 33% dei bambini di Gaza (Qouta e Odeh, 2004).
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Metodo Obiettivi Indagare il livello di benessere (emozioni positive, negative e soddisfazione di vita) ed il livello generale di felicità; esplorare i fattori del contesto che possono promuovere il benessere. Partecipanti 74 bambini Palestinesi di età compresa tra i 7 e i 15 anni (età media= 10 anni; 43 maschi e 31 femmine).
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Metodo Strumenti Analisi
Multidimensional Students’ Life Satisfaction scale - MSLSS (Huebner, 2001) per rilevare la soddisfazione di vita. 40 items (7 item relativi alla famiglia, 9 agli amici, 8 alla scuola, 9 all’ambiente e 7 a se stessi) su scala Likert a 4 punti (1=mai, 2= a volte, 3= spesso, 4= quasi sempre). α di Cronbach (per tutte le sottoscale) > .70 Positive and Negative Affect - Panas- c (Laurent et al., 1999) per rilevare l’intensità delle emozioni/affetti. 30 items (15 emozioni positive e 15 negative) su scala Likert a 5 punti (1= pochissimo, 2= poco, 3= mediamente, 4= abbastanza, 5= molto). Nelle analisi le emozioni positive sono state suddivise in 2 categorie: Piacevolezza e Attivazione; quelle negative in 3 categorie: Tristezza, Rabbia e Paura/Ansia. α di Cronbach > .90 Faces Scale - FS (Andrews e Withey, 1976; Holder e Coleman, 2009). 1 item per rilevare il grado di felicità (scala a 7 punti con 7 faccine – molto felice/molto triste). Domanda aperta: “Cosa ti fa sentire bene?” – Facilitazione di narrazioni durante le attività Analisi quantitative (Spss) Analisi qualitative (Atlas-ti) Analisi
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Risultati Multidimensional Students’ Life Satisfaction scale - MSLSS (Huebner, 2001) I bambini riportano buoni livelli di soddisfazione nelle diverse aree della propria vita. In particolare la scuola è percepita come luogo di soddisfazione, probabilmente perché “sicuro”.
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Risultati Positive and Negative Affect - Panas- c Faces Scale - FS
(Laurent et al., 1999) Faces Scale - FS (Andrews e Withey, 1976; Holder e Coleman, 2009) I bambini provano con maggiore intensità emozioni positive (piacevolezza M= 3.93; ds=.75 attivazione M= 3.70; ds=.74) rispetto alle emozioni negative (tristezza M= 1.76; ds=.79 rabbia M= 1.93; ds=.93 paura/ansia M= 1.83; ds=.62) e si ritengono in generale felici.
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Risultati Variabili 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 1.Famiglia .45** .32* .51** .59** .81** .36** 2.Amici 1 .31* .43** .47** .75** 3.Scuola .52** .48** .66** 4.Ambiente .85** -.27* 5.Sé stesso .40** .38** .30* .26* 6.Soddisfazione Totale -.31* .46** 7.Emozioni Positive -.44** .88** .89** -.55** .27* 8.Emozioni Negative -.49** -.28* .56** .80** 9.Piacevolezza .57** .37** 10.Attivazione -.43** 11.Tristezza 12.Rabbia 13.Ansia/Paura -.25* 14.Felicità * p<. 05; ** p<. 01 La soddisfazione di vita è positivamente legata alle emozioni positive e al grado generale di felicità, mentre correla negativamente con emozione negativa (RABBIA).
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Risultati delle narrazioni scritte dei bambini (femmine e maschi): Cosa ti fa sentire bene?
Dimensioni del Benessere % Females Males Amici 14.75 18 Famiglia 13.11 6.56 Gioco/Sport 36.1 41.53 Educazione 11.4 Religione 3.28 - Autoefficacia 1.63 Libertà di movimento 3.3 11.47 Resistenza all’occupazione 4.9 Bisogni primari Socialità 6.55 Bisogno di spazio fisico 1.64 Sicurezza (a casa)
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Le frasi dei bambini…Cosa ti fa sentire bene?
Susu – femmina (9 anni) Mi piace leggere il Corano, perché posso sentire i vantaggi della religione. Rahad – maschio (9 anni) A me basta cibo buono e acqua fresca. Wassam – maschio (10 anni) Sono davvero contento di me quando sono bravo, quando vinco una partita e qyando sono il migliore della mia squadra di calcio. Arafat (‘il padre della rivoluzione’) - maschio (8anni) Stare a casa a guardare la televisione mi fa sentire sicuro e protetto, perchè sono il piccolo di casa.
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Le frasi dei bambini…Cosa ti fa sentire bene?
Asheqat Al-Thawra (“l’amante della rivoluzione”) – femmina (14 anni) Essere amata dagli altri e aiutare i più piccoli, cooperare con tutti senza differenze. Queste emozioni mi fanno sentire parte del gruppo e fanno sentire una vera e sincera amicizia. Mohammed – maschio (15 anni) Vedere il popolo palestinese libero mi farebbe stare bene, perchè siamo oppressi. In fatti tutti I paesi si sono liberati dal colonialismo , tranne noi e l’Iraq che siamo sotto occupazione. Iasan – maschio (11 anni) Secondo me lo studio è l’unica speranza per il futuro, perchè posso imparare come diventare un medico.
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Risultati delle narrazioni orali dei bambini
Se stessi (soddisfazione dei bisogni primari, emozioni positive, gioco, libertà di movimento, necessità di spazio, educazione) Famiglia e ambiente di vita (protezione, sicurezza, diritto alla terra, salute, benessere economico) Contesto socio-culturale (religione,educazione, resistenza all’occupazione d’Israele, socialità)
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Ulteriori risultati Differenze di genere.
Le femmine riportano un livello più alto di soddisfazione rispetto agli amici (t(59)=−1.64; p<.10) e in totale (t(45)=-1.94; p<.10). Ciò probabilmente perchè le ragazze sono maggiormente protette rispetto ai ragazzi che si trovano invece a dover reprimere le emozioni negative e a partecipare attivamente ai conflitti (Barber, 2008; Veronese, Castiglioni e Said, 2011; Veronese et al., 2010). Differenze di età (confronto tra bambini 7-10 anni e anni). I bambini più grandi riferiscono una maggiore intensità di emozioni negative (t(55)=−2.13; p<.05), in particolare paura/ansia (t(60)=−2.32; p<.05). Al contrario, i più piccoli riportano un grado di felicità (Faces Scale) maggiore rispetto a quanto riferito dai più grandi (t(73)=1.71; p<.10). I ragazzi più grandi probabilmente sono più consapevoli della situazione socio-politica ed hanno vissuto più esperienze di sofferenza dei bambini con minore età.
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Riflessioni conclusive
In generale, i risultati evidenziano che i bambini, nonostante le condizioni ambientali avverse, riportano buoni livelli di benessere. Inoltre emerge la rilevanza dei fattori non solo personali ma anche sociali (in particolare le relazioni familiari, amicali) nel promuovere un positivo adattamento ed un’adeguata crescita personale. Ciò sembra confermare l’utilità di fare leva e rafforzare tale senso di benessere per affrontare le esperienze traumatiche. Lo sperimentare emozioni positive e un buon livello di soddisfazione può agire infatti come fattore protettivo in contesti caratterizzati da instabilità e violenza (Bonanno e Mancini, 2010). Inoltre la rilevanza dei fattori constuali e sociali nel determinare il livello di benessere induce a pensare ad interventi clinici (non solo rivolti al sintomo) indirizzati non tanto al singolo ma al gruppo, alle famiglie e alla comunità in generale (Razer, Friedman e Veronese, 2009; Smith e Romero, 2010). Il miglioramento dei fattori personali e contestuali potrebbe preparare le nuove generazioni ad adottare forme più democratiche e pacifiche di resistenza all’occupazione, abbandonando la violenza che spesso diviene “la soluzione che conferma il problema” e che porta solo un aumento di paura, ansia, colpa e vergogna.
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! Un appunto a livello statistico…
Gli alti valori degli α di Cronbach (es. Panas-c α=0.91 per emozioni negative e α =0.95 per emozioni positive) fanno pensare ad alti livelli di collinearità e ridondanza tra le variabili. Ciò spinge a condurre studi sulla validità degli strumenti tradotti in lingua araba. In questa direzione l’intento è di pianificare uno studio con un campione più ampio di partecipanti in modo da condurre un’analisi fattoriale.
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approvata dalla Commissione Etica del MIUR.
Ricerca condotta in accordo con le Linee Guida della Commissione Etica dell’Università di Milano-Bicocca e approvata dalla Commissione Etica del MIUR. Per contatti:
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