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PubblicatoAroldo Leoni Modificato 10 anni fa
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DOTT.SSA PAOLA CONTARDI PSICOTERAPEUTA PSICOLOGA DELLO SPORT
L’ATTENZIONE DOTT.SSA PAOLA CONTARDI PSICOTERAPEUTA PSICOLOGA DELLO SPORT
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Perché parlare di attenzione?
all’assistente bagnante si chiede di essere attento Prestare attenzione fa parte della sua professionalità conoscere questo argomento diventa un contributo importante per la sua formazione
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Cos’è l’attenzione? con questo termine si indica la direttività e la selettività dei processi mentali Indichiamo perciò i fattori responsabili nella scelta dell’attività mentale
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Sono molti gli stimoli che ci arrivano ma noi rispondiamo solo a pochi
Sono molti gli stimoli che ci arrivano ma noi rispondiamo solo a pochi! Questo grazie a selettività e direttività. * Gli stimoli ai quali rispondiamo hanno caratteristiche ben definite: sono particolarmente forti, rilevanti, importanti perché corrispondono a quelli che sono i nostri interessi, intenzioni, compiti immediati. * Gli stessi movimenti che noi scegliamo di fare sono quelli che ci fanno raggiungere il nostro scopo immediato o compiere un atto necessario. * Ciò è valido anche per ciò che riguarda la memoria: noi scegliamo, tra le tante informazioni che abbiamo in archivio, quelle poche che corrispondono ai nostri compiti immediati e che ci permettono di compiere necessarie attività intellettuali
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l’attenzione è un processo di selezione delle informazioni
Per questo motivo è definita un processo cognitivo
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Attenzione ed attivazione
Il grado di attenzione dipende dal livello di attivazione dell’organismo che, a sua volta, dipende sia dalle condizioni interne che dagli stimoli esterni.
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L’attivazione dipende perciò da
CONDIZIONI INTERNE Emozioni Aspettative Esperienze Interessi personali Consapevolezza del ruolo Compito assegnato CONDIZIONI ESTERNE Ambiente Strumenti Persone Organizzazione territoriale
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Cosa suscita attenzione?
la novità, l’intensità, la significatività dello stimolo la sua rilevanza biologica o psicologica
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Curva dell’attivazione e livello di vigilanza
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Il livello di attivazione determina l’efficienza del soggetto: a bassi livelli c’è distraibilità mentre a livelli alti c’è ansia . In entrambi i casi il risultato è una scarsa prestazione.
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Quanti tipi di attenzione?
ATTENZIONE AUTOMATICA: funzione attentiva che consente di produrre immediate risposte senza preliminare analisi consapevole delle informazioni che provengono dall’ambiente (reazioni primitive di orientamento e meccanismi di allerta). ATTENZIONE CONTROLLATA o VOLONTARIA: funzione attentiva che consente l’esecuzione di tutti i processi mentali consci.
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Quanti tipi di attenzione?
ATTENZIONE SELETTIVA assetto dell’attenzione che consente ad un soggetto di dedicarsi esclusivamente ad una sola attività o alla selezione di un particolare stimolo. ATTENZIONE DIVISA capacità di rispondere simultaneamente a più richieste ambientali, o monitorare simultaneamente più informazioni, o a predisporre più risposte comportamentali ATTENZIONE SOSTENUTA o concentrazione: capacità di mantenere un adeguato livello attentivo per tutto il tempo necessario a completare un’azione prolungata
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I deficit di attenzione
Deficit dell’attenzione divisa: difficoltà nel controllo contemporaneo di più informazioni; difficoltà nello stabilire corrette priorità tra le diverse informazioni; incapacità a rispondere con prontezza e flessibilità ad eventuali cambiamenti nella situazione ambientale ridistribuendo opportunamente le disponibilità attentive.
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I deficit di attenzione
Deficit dell’attenzione selettiva: incapacità a controllare le interferenze provenienti dall’ambiente con conseguente distraibilità e prolungati tempi di risposta agli stimoli. Deficit dell’attenzione sostenuta: - precoce affaticabilità - facile distraibilità
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Per avere un buon livello di attenzione
Alimentazione Riposo Realismo Abbigliamento Equipaggiamento Conoscenza dell’ambiente Professionalità Addestramento Automatismi professionali Conoscenza di limiti e risorse personali
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Meccanismi di controllo dell’attenzione L’attenzione selettiva è sotto il controllo di:
Controllo BOTTOM-UP Fattori ambientali (es. stimoli inattesi o salienti) Controllo TOP-DOWN Fattori cognitivi (es. conoscenze precedenti, aspettative, obiettivi dell’individuo)
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Controllo BOTTOM-UP • Gli stimoli inattesi o salienti dell’ambiente attraggono la nostra attenzione – quasi indipendentemente dalla nostra ‘volontà’ • Questo è una caratteristica importante ed adattiva del nostro sistema cognitivo
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Controllo TOP-DOWN La nostra capacita’ di percepire e rispondere agli
stimoli dell’ambiente e’ migliore quando possiamo anticipare alcune caratteristiche dello stimolo (es. la posizione, il colore, il movimento) o della risposta che dobbiamo effettuare (es. premere un determinato pulsante) Ovvero quando siamo in grado di creare un stato attenzionale utile al comportamento
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