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LA BELLA ADDORMENTATA DEL BOSCO
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Una sera a Sommariva del Bosco ho trovato un libro d'oro ricoperto di rubini e smeraldi, in un castello abbandonato. Sopra la copertina c'era una scritta:”LA BELLA ADDORMENTATA”. Incuriosito lo portai a casa, lo appoggiai su un leggio di legno in camera mia e per vedere meglio accesi una candela.
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Lo stavo osservando incuriosito, così lo aprii
Lo stavo osservando incuriosito, così lo aprii. Nella prima pagina, si parlava di una storia ambientata in un paese lontano. A sinistra era illustrato un villaggio con un bosco e a destra c'era un castello molto grande in cima ad una collina ricoperta da un prato verde, cespugli, alberi e una stradina che portava in cima al castello. Le pagine erano ornate da rose, viole, decorazioni in verde e stemmi. La storia iniziava così: ”In un paese molto lontano vivevano un re e una regina che desideravano una bambina”.
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Finalmente era nata una bambina di nome Aurora e per la felicità organizzarono una festa ed invitarono molta gente Parteciparono alla festa sia bambini che adulti: c'erano maghi, fate, dame. C'erano persone molto importanti, tra cui la dama con l'ermellino, il mago Merlino che arrivava direttamente dalla Gran Bretagna e l'importante principino Filippo Il banchetto era stato organizzato su una balconata in cui tutti i presenti potevano assaggiare le squisitezze del castello, con sullo sfondo il tramonto.
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Quando fu finito il ballo si presentarono le fate con i loro doni:
la prima era Flora col dono della beltà ed intorno c'erano delle colombe e il dono uscì da un vortice.
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La seconda era Fauna con il dono del canto, avvolse tutta la sala e gli invitati con un fascio di luce.
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Al banchetto erano presenti delle persone importanti come i tre moschettieri, Babbo Natale, la Befana, un Fantasma, Cappuccetto Rosso, Zorro, Peter Pan e tutti i personaggi delle fiabe. Tutti gli invitati erano riuniti nel grande salone in cui si festeggiava la nascita della principessa Aurora. Il salone era ornato da pietre preziose, molti affreschi e sopra in alto c'era lo stemma di Sommariva del Bosco, con il trono del re e la regina e la culla di Aurora. In quel momento apparvero le tre fatine che illuminarono le grandi vetrate e gli invitati che ballavano intorno alle grandi colonne che sostenevano l'alto soffitto.
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Ma all'improvviso arrivò Malefica, una strega non invitata alla festa perchè non c' erano più posti al banchetto reale. Con un gesto fece un maleficio alla piccola Aurora. Intorno alla sala scese il buio e sembrava che, dalle lingue di fuoco, fuoriuscissero dei demoni e un fuso.
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L'incantesimo diceva così: nella sala più remota del castello ti pungerai con un fuso a morirai! Tutti i presenti restarono a bocca aperta e allibiti. Di colpo l'ultima fata Serena disse che la bambina non sarebbe morta, ma che sarebbe caduta in un sonno profondo e si sarebbe svegliata solo se un principe l'avesse baciata.
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Per mettere in salvo la principessina, le fate la portarono fuori dal reame. La strega sparì e il re e la regina guardarono con dispiacere la loro unica figlia portata via dalle fate. Dietro una delle due torri d'avvistamento apparve il much: uno spirito che anuuncia dolore. In questo caso rifletteva il dispiacere del re e della regina.
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DOPO 15 ANNI CIRCA… Aurora stava passeggiando per in bosco, le fate stavano preparando una deliziosa torta per il suo sedicesimo compleanno. Le fate vivevano in una casetta in mezzo al bosco e intorno c'era un laghetto.
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Una notte la bellissima Aurora e il principe si incontrarono e ballarono con passione riflessi in uno specchio d'acqua.
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preparava la torta accanto al camino con sopra un quadro.
Il giorno dopo le fate nella loro casa: Flora e Serena, sopra uno sgabello, erano impegnate a cucire un vestito fucsia per la festa di compleanno della bella Aurora. Nel frattempo la fata Fauna preparava la torta accanto al camino con sopra un quadro. Al centro della cucina si stagliava il grande tronco d’ albero, dal quale le fate avevano ricavato il loro rifugio.
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Mentre al castello si stava festeggiando il compleanno di Aurora per i suoi 16 anni, i reali genitori di Aurora e Filippo festeggiavano insieme al castello, su un balcone allietati dal suono melodioso del mandolino di un giullare di corte.
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La sera Aurora e Filippo uscirono nella foschia e si incontrarono su un promontorio sopra il castello.
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Il giorno dopo le fate e Aurora si stavano dirigendo verso in castello per il suo 16° compleanno. In lontananza si vedeva il paese, il castello, un fiume e la strega dal suo castello.
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Arrivati al castello Aurora si mise seduta su uno sgabello guardando il suo riflesso nello specchio. All'improvviso apparve una luce verdognola che la ipnotizzò.
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La principessa salì per le scale e vide un'arcolaio, si punse il dito e svenne. Nella stanza c'era una finestra da cui si vedevano il castello e la chiesa del bellissimo paese.
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E TUTTO IL REGNO SI ADDORMENTO’ PER CENTO LUNGHI ANNI.
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Dopo quell’incantesimo tutto il regno si addormento’ grazie alle fate che fecero calare su ogni cosa un vento di sonno e di noia. Il paesaggio di Sommariva del Bosco non era mai stato così spento.
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Le fate prepararono il letto ad Aurora e lo misero nella stanza più remota del castello. Serena, Flora e Fauna si riunirono per decidere di fare una magia al popolo, per farli addormentare come Aurora per cent’ anni. E così fu.
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Le fate si recarono in fretta in fretta alla casa nel bosco
Le fate si recarono in fretta in fretta alla casa nel bosco. Giuntevi videro attraverso una finestra la strega Malefica e i suoi scagnozzi che avevano imprigionato il Principe Filippo legandolo con una catena. La strega cattiva e i suoi portarono il ragazzo nel castello. Le fate li seguirono a distanza per non farsi scoprire. Dopo molto galoppare arrivarono al castello maledetto, dove Malefica lo rinchiuse in una lurida cella. Filippo, stanco del viaggio e per la disperazione stava per addormentarsi, quando all’improvviso sentì un rumore provenire dall’esterno della cella. Con la voce tremante dalla paura chiese chi fosse e con molto stupore capì che erano le tre fate che erano venute per liberarlo.
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IL PRINCIPE FUGGI DAL CASTELLO DELLA MONTA BECCHIA
Fu così che IL PRINCIPE FUGGI DAL CASTELLO DELLA MONTA BECCHIA
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Con una magia le fate fecero scomparire le sbarre della prigione e riuscirono a fuggire con lui. Il Principe le condusse in una stanza segreta, nella quale trovarono il suo destriero incatenato. Il giovane ragazzo chiese che liberassero l’animale con una magia. Dopodichè fuggirono da quel castello maledetto, prendendo la strada del bosco.
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Il principe e le fate per sfuggire da Malefica dovevano superare delle prove difficilissime. La prima consisteva nel saltare da una riva all’altra perché il ponte fatto di mattoni era crollato in seguito agli strali lanciati dal bastone magico della strega. La seconda prova era di sfuggire agli scagnozzi di maleficache lanciavano la pece bollente da calderoni infuocati al loro passaggio. La terza prova consisteva nel fuggire da frecce infuocate lanciate dai seguaci della strega. Fuori dal castello di Aurora c’era un fitto bosco di rovi, ma il coraggioso principe riuscì a passare senza problemi. Alla fine dei rovi trovarono sul loro cammino uno strano animale con le sembianze di un drago sputa fuoco: era inferocito. Capirono che si trattava di Malefica trasformata in questa orrenda creatura. Per sconfiggerla le fate donarono al Principe uno scudo e una spada con poteri magici: lo scudo poteva resistere a qualsiasi attacco di fuoco ad altissime temperature, mentre la spada inculcava coraggio a chiunque la tenesse in suo possesso. Le fate e il principe pronunciarono una frase magica per sconfiggere il drago, dopodichè Filippo scagliò la spada che trafisse il cuore dell’animale facendolo morire all’istante.
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Le fate fecero strada a Filippo per arrivare in cima alla torre, dove si trovava la stanza di Aurora. Il principe, arrivato in cima alla torre, vide che la principessa era distesa su un letto ornato di rose, cristalli e perline con brillanti. Il ragazzo andò vicino ad Aurora, si inginocchiò e la baciò.
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Quando Aurora si risvegliò, riprese vita tutto il regno: il re, la regina, il padre di Filippo e tutti i sudditi videro che al centro del salone c’erano Aurora e Filippo che ballavano. Allora i due re decisero che I loro figli si sarebbero dovuti sposare immediatamente.
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ALLA FINE IL PRINCIPE FILIPPO E LA PRINCIPESSA AURORA SI SPOSARONO E
ALLA FINE IL PRINCIPE FILIPPO E LA PRINCIPESSA AURORA SI SPOSARONO E... “ VISSERO PER SEMPRE FELICE E CONTENTI”.
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Di La Capra Emanuele e Marzaioli Letizia
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