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PubblicatoAgapito Sala Modificato 10 anni fa
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Le Donne Romane I romani attribuivano alle donne dei limiti “naturali” : -Ignoranza della legge -Inferiorità naturale -Debolezza sessuale -Leggerezza d’animo -Non godevano dei diritti civili e politici -Vivevano in totale subordinazione all’autorità del pater familias -Avevano un tutore -Subivano l’inferiorità giuridica
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Matrimonio = Affare Economico
La donna veniva promessa già in età infantile dal pater familias che decideva chi doveva essere il suo sposo Il matrimonio si svolgeva in riti diversi: Confarreatio Coemptio Usus Nel matrimonio la donna doveva essere fedele allo sposo e vestire con modestia, e trascorreva la sua giornata in casa dedita alle faccende quotidiane, alla cura e all’educazione dei figli. Non era cosi per le matrone perché erano donne di rango elevato e disponevano di schiavi per le proprie faccende. Dopo il matrimonio la donna si emancipava dalle mani del padre e entrava in quelle del proprio marito.
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Vestali = Sacerdotesse della dea Vesta
-Erano giovani vergini di rango -Avevano un ruolo importantissimo custodire il tempio della dea Vesta mantenere acceso il fuoco di Vesta -Erano libere dall’autorità del Pater Familias -Potevano fare testamento, testimoniare senza giuramento, uscire senza accompagnatore, circolare per le vie di Roma su un Carro (simbolo di Prestigio)
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Religione Fatto collettivo Politeista Giove divinità suprema
Si veneravano dei che proteggevano Stato, casa ecc.. Arte divinatoria e sacrifici Ogni famiglia romana venerava: Geni tutelari, Lari, Mani
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