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Cos'è una protesi dentaria
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Cosa bisogna sapere Uno dei passaggi obbligati nella vita di un gran numero di esseri umani, è quello di diventare portatore di una protesi dentaria. In alcuni casi questo avviene molto tardi, in altri molto presto, sotto forma di apparecchi di correzione della posizione dei denti, gli apparecchi ortodontici. In queste pagine cercheremo di spiegare quali sono le tipologie di protesi che possono esservi proposte, dandovi qualche consiglio utile. Quello che avrete è un parere di tipo tecnico.
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Le principali tipologie di protesi dentarie
La protesi fissa : la protesi fissa si divide sostanzialmente in due gruppi: - nel primo la parte estetica è realizzata in resine o materiali similari (compositi, policarbonati,etc.) - nel secondo la parte estetica è realizzata in ceramica Solitamente la parte estetica viene realizzata su un supporto metallico fuso; può trattarsi di metallo più o meno prezioso (leghe a base di oro, platino, palladio) o anche vile (cromo-cobalto). La realizzazione in materiale non ceramico e/o lega vile, tende a dare alla protesi fissa un livello di qualità inferiore anche se questo non è sempre vero. I dispositivi fissi in ceramica senza metallo (non sempre realizzabili) sono particolarmente indicati per l'estetica che garantiscono. Ultimamente stanno avanzando nuove tecnologie, che prevedono l'uso di titanio e saldatura laser degli elementi; sono tecniche particolarmente adatte a garantire un ottimo livello qualitativo. La realizzazione di una protesi fissa prevede la necessità di avere un sufficiente numero di denti che andranno preparati (monconizzati) e rivestiti, che fungeranno da pilastro per i denti mancanti e sui quali sarà cementato il dispositivo.
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La protesi su impianti:
la realizzazione del dispositivo protesico, è preceduta da una serie di interventi di piccola chirurgia, nei quali vengono impiantati dispositivi (solitamente viti in titanio). Queste hanno lo scopo di rendere disponibili pilastri od ancoraggi, in zone della mandibola o della mascella in cui si è persa la dentizione naturale. Le protesi su impianti possono sostituire singoli denti mancanti o anche tutta l'arcata superiore od inferiore. Una volta terminata l'operazione di impianto, si passa ad un lungo periodo di stabilizzazione, senza e con dispositivi provvisori Una volta accertata la osteointegrazione degli impianti (alcuni mesi), si passa alla protesizzazione che può essere fissa o rimovibile Nel caso di dispositivi fissi le caratteristiche saranno quelle tipiche della protesi fissa. Per i dispositivi rimovibili le caratteristiche saranno quella della protesi combinata. E' necessario affidarsi a professionisti serie e specificatamente preparati nel campo dell'implantologia.
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La protesi mobile completa o parziale:
la protesi definita comunemente "mobile" sarebbe in realtà più corretto definirla "rimovibile" ed è un dispositivo che sostituisce tutti (completa) o solo alcuni (parziale). Si tratta di protesi realizzate in resina acrilica rosa, sulla quale sono montati i denti mancanti. Nel caso della protesi parziale la sua stabilità è data dall'ancoraggio ai denti rimasti tramite ganci fusi od in filo; nella protesi completa si utilizza la pressione negativa data dalla suzione che si ha con l'aderenza della protesi alla mucosa. E' necessario che le protesi mobili abbiano una buona aderenza con la mucosa e siano sottoposte a controlli frequenti con periodiche ribasature. Viste le nuove tecniche in auge, la protesi parziale andrebbe intesa piuttosto come un dispositivo provvisorio in attesa si soluzioni definitive scheletrate, o fisse.
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La protesi mobile scheletrata:
Sono di fatto protesi rimovibili parziali, con la caratteristica di avere le parti di collegamento tra le selle edentule (mucosa in cui sono assenti i denti naturali) ed i ganci in metallo fuso (solitamente cromo-cobalto o titanio). Questo consente di avere un dispositivo di minor dimensione, più robusto, più stabile e pertanto più facilmente accettabile dal paziente. E' condizione indispensabile l'ottima stabilità dei denti su cui vengono posizionati i ganci e gli appoggi. Soffre molto meno dei problemi connessi alla formazione di decubiti ed affondamento con un minor riassorbimento osseo. Sono necessari frequenti controlli.
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La protesi combinata : Viene realizzata quando si presenta l'opportunità di combinare una parte di dispositivo fisso ed uno rimovibile. Avremo pertanto le caratteristiche tipiche della protesi fissa (che potrà essere realizzata in resina o ceramica su metallo), abbinate a quella della protesi rimovibile scheletrata, con alcuni indubbi vantaggi. Il collegamento tra le due parti non avverrà con ganci, ma bensì con attacchi di precisione o dispositivi analoghi, con grande vantaggio sul piano estetico, funzionale e della stabilità. La realizzazione di questo tipo di protesi, si presta per quei casi nei quali si hanno selle edentule che presenterebbero la necessità di una protesi scheletrata con ganci, ma si ha la necessitò di una maggiore estetica e funzionalità
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I provvisori: Dal momento nel quale il paziente è pronto sotto il profilo clinico alla predisposizione e messa in opera di una protesi definitiva, al momento nel quale questo avviene, spesso vengono utilizzati dispositivi provvisori. Ciò avviene per garantire una minima estetica e funzionalità in questo lasso di tempo a volte non breve e per rendere stabile la situazione nella bocca onde evitare modificazioni o spostamenti. I provvisori possono essere fissi o mobili. I provvisori fissi sono solitamente realizzati in resina, a volte con un supporto metallico di rinforzo e vengono cementi provvisoriamente. Quelli mobili ricalcano le caratteristiche della protesi rimovibile in resina, anche se la loro realizzazione è meno accurata dovendo durare molto meno nel tempo. I provvisori non vanno mai considerati alla stregua dei lavoro definitivi, essendo il loro gradi di precisione e funzionalità, decisamente inferiore; facendolo si corre il grave pericolo di compromettere lo stato della bocca e degli elementi residui.
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L’ortodonzia mobile Rientrano nell'ortodonzia mobile, quei dispositivi rimovibili solitamente costituiti da una parte in resina, con molle, ganci ed archi in filo metallico, che hanno la funzione di spostare i denti in modo da ottenere una estetica e funzionalità ottimali. Le ortodonzie mobili sono particolarmente usate per spostamenti di lieve entità, nei bambini ed in seguito al trattamento con ortodonzia fissa per stabilizzare la situazione.
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L’ortodonzia fissa : l’ortodonzia fissa è decisamente più efficace di quella mobile, anche se risulta di più difficile gestione sul piano psicologico risultando appunto fissa e, spesso, molto visibile. Viene usata sui soggetti che necessitano di grandi interventi, dopo l'adolescenza e nei pazienti adulti. E' costituita da archi in filo metallico collegati ai denti tramite attacchi o bande. Ultimamente sono sempre più in uso attacchi in ceramica montati sui denti anteriori così da migliorare l'estetica. I tempi di trattamento possono essere decisamente inferiori rispetto all'ortodonzia mobile, come i risultati decisamente migliori.
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Questa tesina e stata elaborata dagli alunni:
Angelo Novello, Marzio Marotta, Ivan Siciliano, Giuseppe Ragusa, Cateno Accardi.
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