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PubblicatoFrancesca Gigli Modificato 10 anni fa
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Diagnosi dell’allergia alle proteine del latte vaccino
Riccardo Troncone Dipartimento di Pediatria & Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie Indotte da Alimenti Università Federico II, Napoli Milano, 1° febbraio 2008
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Ipersensibilita’ ad alimenti
ALLERGICA (meccanismi immunologici identificati o fortemente sospettati) NON ALLERGICA IgE mediati Non IgE mediati celluleT eosinofili altri EAACI Position Paper, Johansson SGO et al, 2001
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Meccanismi immunologici
IgE mediati T mediati Altri non riconosciuti “Timing” delle manifestazioni cliniche Rapide (usualmente entro un’ ora dall’ ingestione dell’ alimento) Ritardate (fino a giorni dopo l’ingestione)
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Quadri di allergia alle proteine del latte vaccino
Entro 45 minuti dall’ingestione (IgE-dipendente) Angioedema-orticaria Anafilassi Tra 45 minuti e 20 ore dopo l’ingestione Vomito Diarrea
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Quadri di allergia alle proteine del latte vaccino
Esordio ritardato Diarrea Dermatite atopica Sintomi respiratori Hill et al, J Pediatr 1986
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Test diagnostici Antigene-specifici Prick test RAST Patch test
Marcatori di danno Test di permeabilità intestinale Marcatori di flogosi intestinale (ECP, calprotectina) Endoscopia/Istologia
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Ricerca IgE specifiche
I prick test offrono elevata sensibilità, ma scarsa specificità. Ad esempio, in pazienti con dermatite atopica la sensibilità può essere superiore al 90% ma la specificità non supera il 50% Scarso valore predittivo positivo, ma alto valore predittivo negativo
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Livelli diagnostici di IgE allergene-specifiche
Alimento kUa/L Valore predittivo positivo Uova 7 98% Bambini ≤ 2 anni 2 95% Latte 15 5 Noccioline 14 100% Pesce 20 Nocciole ~15 ~95%
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Valore prognostico della determinazione delle IgE specifiche
Bambini con allergia al latte IgE mediata: Hanno un maggior rischio di sviluppare altre patologie atopiche Tendono a raggiungere la tolleranza più tardi
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The Atopy Patch Test for detection of cow’s milk allergy with digestive symptoms
De Boissieu D, et al J Pediatr 2003 Sensibilità 79 % Specificità 91 %
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PLV UOVO CONTROLLONEGATIVO FARINA SOIA
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Il test di permeabilità agli zuccheri discrimina i lattanti con APLV da quelli con GER
Staiano et al, Arch Dis Child 1995
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Il test di permeabilità agli zuccheri si rivela utile
nella valutazione dei risultati dei test di provocazione Troncone et al, Allergy 1994
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COLITE ALLERGICA Aumento della densità di eosinofili nella lamina propria della mucosa colonica (EE) Controllo (400X) Colite allergica (400X)
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COLITE ALLERGICA Aumento della densità di eosinofili nella lamina propria della mucosa colonica (MBP-proteina basica maggiore) Controllo (400X) Colite allergica (400X)
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Proteina Cationica Eosinofilica (ECP)
Majamaa H., et al. Clin Exp Allergy 1999
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Dosaggio di ECP nelle feci in bambini con allergia alimentare:
risultati preliminari 18
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Guidelines for the diagnosis and management of cow’s milk protein allergy in infants
Y. Vandenplas, M Brueton, C Dupont, D Hill, E Isolauri, S Koletzko, AP Oranje, A Staiano Arch Dis Child 2007; 92: 902-8
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Test per l’allergia al latte vaccino
Nessun test diagnostico prova l’APLV - Gold standard per le forme lievi/moderate di APLV in lattanti nutriti con latte formulato dieta di eliminazione dell’allergene + challenge IgE specifiche contro latte intero o singole PLV possono guidare una gestione ottimale Sono predittivi per la prognosi e per l’intervallo di tempo per la reintroduzione successiva Lattanti con RAST e/o Prick negativi - Diventano tolleranti alle PLV prima dei lattanti con test positivi - ridotto rischio di reazioni avverse acute durante il challenge Patch test (ancora oggetto di ricerca) di aiuto nella diagnosi di reazioni non IgE mediate necessitano comunque di standardizzazione
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SOSPETTO DI APLV ALLATTATO AL SENO 1/2
GESTIONE CLINICA Anamnesi clinica Storia familiare (fattori di rischio) SOSPETTO DI LIEVE/MODERATA APLV SEVERA APLV Continua LM Dieta di eliminazione nella madre No PLV, uovo (arachidi) per 2 settimane (fino a 4 settimane se dermatite atopica) Riferire al pediatra specialista NO MIGLIORAMENTO MIGLIORAMENTO Ritorno alla dieta normale nella madre Considerare un’altra diagnosi (*) (*) l’allattamento materno può essere continuato, trattamento topico se dermatite atopica)
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SOSPETTO DI APLV ALLATTATO AL SENO 2/2
NO MIGLIORAMENTO MIGLIORAMENTO Ritorno alla dieta normale nella madre Considerare un’altra diagnosi REINTRODUZIONE PLV SINTOMI Mantiene dieta di eliminazione della madre + Ca NO SINTOMI Reintroduzione uova e monitoraggio IDROLISATO SPINTO DOPO LM E CIBI SOLIDI PRIVI DI PLV FINO A 9-12 MESI E PER ALMENO 6 MESI CHALLENGE > 1 aa
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SOSPETTO DI APLV NEL LATTANTE ALLATTATO CON FORMULA 1/2
VALUTAZIONE CLINICA Anamnesi Caratteristiche fisiche TEST PER APLV Considerare i seguenti: Test cutanei: Prick test Patch test Sierici: IgE totali, IgE specifiche SOSPETTO DI SEVERA APLV SOSPETTO DI MEDIA/MODERATA APLV DIETA DI ELIMINAZIONE Idrolizzato spinto clinicamente testato Per 2 o 4 settimane (*) (*): formula di aminoacidi (AAF) Dipendente dal rapporto costo/beneficio e se il lattante rifiuta di bere l’idrolizzato spinto MIGLIORAMENTO NO MIGLIORAMENTO Reintrodurre PLV nella dieta Dieta di eliminazione con AAF
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SOSPETTO DI APLV NEL LATTANTE ALLATTATO CON FORMULA 2/2
GESTIONE CLINICA SOSPETTO DI SEVERA APLV SOSPETTO DI MEDIA/MODERATA APLV DIETA DI ELIMINAZIONE AAF per almeno 2-4 settimane Riferire al pediatra specialista DIETA DI ELIMINAZIONE Idrolizzato spinto per 2 o 4 settimane MIGLIORAMENTO NO MIGLIORAMENTO MIGLIORAMENTO OPEN CHALLENGE (*) Formula con PLV con osservazione clinica Procedure diagnostiche specialistiche Challenge specialistico NO SINTOMI APLV Reintrodurre PLV nella dieta e monitorare SINTOMI APLV Continuare dieta di eliminazione PLV (#) fino all’età di 9-12 mesi, per almeno 6 mesi (*) In accordo ai risultati del test di controllo nell’allergia IgE-mediata RIPETERE CHALLENGE (#) con idrolizzato spinto o AAF
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TEST DI PROVOCAZIONE ORALE AMBULATORIALE
Preferibilmente, praticare Prick test e/o dosare IgE specifiche per PLV Sempre sotto supervisione medica; in ospedale, se forme severe o precedenti reazioni gravi No se anafilassi (solo se tendenza alla discesa o scomparsa delle IgE specifiche) Una goccia di latte sulle labbra dopo 15 min: no reazione, quindi 0.5, 1.0, 3.0, 10, 30, 50 e 100 ml di formula ogni 30 minuti Osservare il lattante per 2 ore e sorvegliare la comparsa di eventuali reazioni cutanee o respiratorie prima di mandarlo a casa No reazione: 250 ml di latte formulato ogni giorno; i genitori devono osservare reazioni tardive Se reazione, successivo challenge all’età di 9-12 mesi, comunque non prima di 6 mesi
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Come viene fatta in Italia la diagnosi di APLV
8 Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Campania, Puglia) 44 pediatri di famiglia Totale pazienti = Diagnosi di AA in 340 pz (0.81%) Sintomi (n° pazienti): N° allergeni coinvolti: - GI PLV /242 - respiratori uovo - cutanei pesce - sistemici pomodoro 44 - arachidi - soia - frumento
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Come viene fatta in Italia la diagnosi di APLV
In 58/242 (24%) pz è stato effettuato un test di provocazione orale in aperto o in cieco per la diagnosi di AA Nel 48% dei pz la diagnosi di AA è stata posta esclusivamente sulla base della risposta alla dieta di esclusione da sola o in associazione ai test allergologici (SPT, RAST) Nel 28% dei pz la diagnosi è stata posta solo sulla base dei test allergologici (SPT, RAST)
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Conclusioni La diagnosi di APLV, come in genere delle allergie alimentari, resta una diagnosi principalmente clinica Un ruolo importante è giocato dai test di provocazione I test di laboratorio possono essere di aiuto, principalmente nelle forme IgE mediate
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Ringraziamenti R Berni Canani A Staiano E Miele S Ruotolo M Tardi
F Paparo M Maglio L Rapacciuolo
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