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PubblicatoGiorgia Pace Modificato 10 anni fa
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LABORATORIO DI LETTO-SCRITTURA CREATIVA DALLA LETTERA… ..AL RACCONTO
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INDICE SAPER SCRIVERE IL LINGUAGGIO LE FUNZIONI DELLA NOSTRA LINGUA
TESTO ESPRESSIVO IL DIARIO LA LETTERA TESTO NARRATIVO IL GIALLO COME SCRIVERE UN GIALLO GRIGLIA PER AUTO CORREZIONE ESCI
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SAPER SCRIVERE Saper scrivere è utile se non indispensabile. Un pensiero ben scritto, un argomento esposto in modo completo e corretto, un testo scorrevole ed esauriente sono il frutto di una conquista personale notevole, sono segno di maturità e costituiscono un ottimo biglietto di presentazione di se stessi agli altri. Saper scrivere bene è sempre utile nella vita di relazione e anche in occasione di problemi personali. Pensieri confusi, infatti, vengono dipanati ed ordinati logicamente quando mettiamo nero su bianco per analizzarli. Un discorso politico viene preparato anticipatamente, affinché chi lo tiene possa esprimersi correttamente e compitamente, senza dimenticanze e imprecisioni. E come questi, si potrebbero citare infiniti altri esempi, che attestano l'utilità della scrittura. Certamente scrivere bene non è facile, tuttavia non è impossibile. Molti pensano che scrivere bene sia un dono di natura che capita a pochi. Queste convinzioni vanno sfatate perché la scrittura è una "tecnologia", cioè non qualcosa che è "naturale" per l'uomo, ma una creazione umana, uno strumento inventato dall'uomo per i propri scopi. Pertanto, come ogni tecnologia, la scrittura deve essere imparata e va appresa con paziente tirocinio. Si impara la tecnica per scrivere bene cosi come si impara la tecnica per andare in bicicletta, per sciare e quant'altro richieda sforzo e applicazione nell'acquisizione di abilità. Certo, ci vuole tempo per acquisire l'abilità dello scrivere bene. A monte c'è tutto un lavoro di lettura attenta, di ascolto paziente, di osservazione per cogliere i vari aspetti della realtà. Successivamente ci sono una serie di operazioni da svolgere in vari momenti: 1. analisi della consegna; 2. ricerca del materiale e riflessione sull'argomento a seconda del tipo di testo richiesto; 3. progettazione e organizzazione delle idee; 4. elaborazione e stesura; 5. rielaborazione e revisione.
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ONNIPOTENZA SEMANTICA (1)
LINGUAGGIO capacità innata umana e non-umana VERBALI ONNIPOTENZA SEMANTICA (1) Si concretizza in linguaggi (infiniti) NON VERBALI LINGUE DIALETTI LIS (2) PARLATO ALLOGLOTTA gesti arti sogni ecc. Animali piante (1) POTER DIRE TUTTO (2) LINGUAGGI GESTUALI DEI SORDI PROFONDI
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LINGUAGGIO COMUNICATIVO (rivolto agli altri) PARLATO
LINGUAGGIO VERBALE (sociale) LINGUAGGIO COMUNICATIVO (rivolto agli altri) PARLATO (interlocutore presente): Sintassi implicita + linguaggio non verbale SCRITTO (interlocutore assente): Sintassi esplicita, significati condivisi LINGUAGGIO EGOCENTRICO (sonoro, rivolto a sé): Sintassi ellittica, sensi personali LINGUAGGIO INTERNO (silenzioso, rivolto a sé): Sintassi ellittica, significati personali
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LE FUNZIONI DELLA NOSTRA LINGUA
ESPRESSIVA O EMOTIVA INFORMATIVA POETICA FATICA (o di contatto) METALINGUISTICA PERSUASIVA Esprimere opinioni, stati d’animo, sentimenti, sensazioni, ecc. La funzione espressiva è tipica di: diari, confessioni, memorie, autobiografie, lettere personali, commenti, giudizi, critiche, interpretazioni su persone e situazioni. Informare, descrivere, esporre, dare una notizia. Testi di carattere tecnico e scientifico, segnali stradali e avvisi informativi, segnali orario, bollettini, messaggi orali o scritti che contengono semplici informazioni come lettere, verbali, schede bibliografiche, taluni articoli di cronaca. Arricchire il linguaggio con espressioni originali e figurative, mettere in rilievo il valore ritmico e musicale della lingua. Poesia, prosa Verificare l’esistenza, stabilire un contatto tra l’emittente e il destinatario. Pronto, chi parla? Fornire spiegazioni sulle stesse parole usate o obsolete. Vocabolari, testi tecnici, che danno una definizione dei termini specialistici. Persuadere, convincere qualcuno di una determinata idea. Messaggi pubblicitari e di propaganda nei divieti, nei regolamenti, ecc..
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sono la stessa persona destinatario L'autore emittente La sua vita
DIARIO scopo CARATTERE PRIVATO sfogo ricerca di chiarificazione TESTO ESPRESSIVO -EMOTIVO sono la stessa persona destinatario DIARIO DI VIAGGIO DIARIO DI GUERRA DIARIO DI ESPLORAZIONE L'autore emittente DIARIO PERSONALE motivi personali La sua vita La sua personalità Le sue emozioni emerge
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.Ordine cronologico degli eventi o delle varie parti;
IL DIARIO E' una forma di composizione in cui domina la funzione espressiva, che contiene la trascrizione di eventi esteriori ed esperienze del mondo interiore. ELEMENTI RICORRENTI: .Ordine cronologico degli eventi o delle varie parti; .Indicazione della data e, a volte, anche del luogo all'inizio della pagina; .Testo scritto in prima persona; .Tempi verbali dominanti: presente nelle sequenze descrittive e riflessive; passato prossimo nelle sequenze narrative; .Linguaggio generalmente informale, spontaneo, con possibili ripetizioni, frasi sospese e abbreviazioni; .Sintassi semplice e lineare, con preferenze per la paratassi (frasi brevi con poche subordinate).
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DIARIO PRIVATO ESPOSIZIONE UTILIZZO SINTASSI LESSICO STRUTTURA TESTO
(Soggettivo) PASSATO PROSSIMO DATA FIRMA SEMPLICE ESPRESSIVO RGISTRO PERSONALE LINEARE SFOGO PERSONALE ABBREVIAZIONI FRAMMENTARIA EMOZIONE TEMPI VERBALI PRESENTE
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.Luogo e data (a destra); .Intestazione (destinatario);
LA LETTERA E' un testo scritto che può essere di diverso tipo a seconda del rapporto che esiste tra l'emittente e il destinatario, a seconda dell'argomento, delle circostanze e degli scopi. Essa può essere: Personale (linguaggio informale, colloquiale) Formale (linguaggio formale, impersonale con eventuali elementi tecnici) ELEMENTI ESSENZIALI DELLA LETTERA: .Luogo e data (a destra); .Intestazione (destinatario); .Corpo della lettera (scopo); .Congedo (saluti); .Firma (generalmente a destra);
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Esposizione degli eventi
TESTO NARRATIVO STORIA DISCORSO Esposizione degli eventi E’ il piano del contenuto FABULA INTRECCIO L’insieme degli avvenimenti in ordine logico L’insieme degli elementi della storia nella successione in cui sono presentati nella storia Forma espressiva E’ il piano dell’espressione
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COSA FARE PER PRODURRE UN TESTO NARRATIVO
INDIVIDUA: ALTRI PERSONAGGI PROTAGONISTI TEMPI LUOGHI Esempio: Alle falde dell'Etna, una domenica di dicembre, io con amici… INDIVIDUA LE FASI: EPILOGO FATTO CENTRALE SITUAZIONE INIZIALE CAUSE CONSEGUENZE - RACCOGLI LE IDEE CON IL BRAIN STORMING O CON UNA MAPPA CONCETTUALE - STENDI IL TESTO - RILEGGILO E APPORTA LE MODIFICHE
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IL LAVORO DELLO SRITTORE
LE SEQUENZE Parte del testo autonoma Narrativa Descrittiva Riflessiva CURARE L’INCIPIT (l’inizio) Esistono vari modi di cominciare una storia: I poemi antichi invocavano le divinità. Il romanzo classico prediligeva incipit descrittivi. Verso la metà del XIX secolo, si preferì un attacco in medias res La narrativa del ‘900 ama degli incipit che sembrano preludere a diversi possibili svolgimenti.
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TESTO NARRATIVO TRAMA LINGUA PERSONAGGI AMBIENTE NARRATORE Situazioni Eventi
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NARRAZIONE ORDINE NATURALE ORDINE ARTIFICIALE
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PIANI DI CONTENUTO FABULA INTRECCIO Storia Organizzazione Impalcatura
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Evoluzione della vicenda
SITUAZIONE INIZIALE Peggioramento Evoluzione della vicenda Ricomposizione equilibrio Miglioramento Rottura equilibrio iniziale SITUAZIONE FINALE
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TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE
Discorso diretto Resoconto sintetico Discorso indiretto Soliloquio Discorso indiretto libero I pensieri sono riferiti dal narratore indirettamente senza il verbo dichiarativo. Il narratore riassume genericamente. Monologo interiore I pensieri del personaggio sono presentati senza ordine logico. Esternazione immediata dei pensieri del personaggio. Flusso di coscienza
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I DIVERSI PUNTI DEL NARRATORE
Conosce tutto I DIVERSI PUNTI DEL NARRATORE ONNISCIENTE INTERNO ESTERNO Vede e narra solo ciò che vede Estraneo alla storia
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La persona a cui l'autore affida il compito di narrare
interno Persona reale Persona fittizia La persona a cui l'autore affida il compito di narrare Chi ha scritto il testo Esterno NARRATORE Un personaggio della storia Non è presente nella storia I persona II persona
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PRINCIPALI PERSONAGGI FUNZIONE SECONDARI PROTAGONISTA OGGETTO
ANTAGONISTA AIUTANTE OPPOSITORE SCOPO DELL'IMPEGNO
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AMBIENTE LUOGHI APERTI LUOGHI CHIUSI Racconti d'avventura
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RACCONTO è diviso SEQUENZE ambienti personaggi opinioni RIFLESSIVE
situazioni DESCRITTIVE è diviso NARRATIVE dialogiche SEQUENZE giudizi commenti Sequenze statiche Sequenze dinamiche rallentano
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MACROSEQUENZE NUCLEI NARRATIVI SECONDARI ESPEDIENTI TECNICI FLASH-BACK
ANTICIPAZIONE FLASH-BACK o ANALESSI ESPEDIENTI TECNICI PROLESSI
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IL RACCONTO INIZIA DALLA FINE
FAVOLE-FIABE PARALLELISMO INTRECCIO FABULA GENERE POLIZIESCO SFASATURA IL RACCONTO INIZIA DALLA FINE IL RACCONTO INIZIA DAL CENTRO " IN MEDIA RES" RACCONTI DEL '900 ORDINE CASUALE IL RACCONTO SEMBRA PROCEDERE IN MODO DISORDINATO
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IL GIALLO In Italia il “giallo” indica il romanzo poliziesco, genere letterario di origine anglosassone che comprende opere narrative, teatrali e cinematografiche in cui si presenta un fatto criminoso la cui soluzione è affidata a una o più persone che indagano sul delitto. TRE FILONI L’inchiesta Romanzo di spionaggio Spy story Detective story Thriller Storia del brivido
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IL MECCANISMO NARRATIVO
È fondato su: delitto indagine colpevole IL MECCANISMO NARRATIVO Può fungere da spunto per l’indagine individuo Può essere svolta da: astuto perverso Organizzazione criminale Forze di polizia Investigatori privati Commissario Maigret Sherlock Holmes
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Approfondimento psicologico
METODO DI RICERCA Deduzione logica Approfondimento psicologico Enunciazione del problema Presentazione degli indizi Sviluppo dell'inchiesta Dimostrazione attraverso le prove '800 Giallo enigma Canon Dayle si strutturano I Romanzi "classici" 2 3 4 1
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Giallo d'azione si sviluppa Nei primi del '900 Giallo realistico Detective Eroe comune suspance procede dalla causa effetto inchiesta storie del crimine coincidono
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Moderno racconto horror
H.P. Lovercraft Edgar Allan Poe ( Moderno racconto horror 1830 L'HORROR cinema
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PROPOSTA DI SCHEMA PER SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE circoscritto Utilizza i 5 sensi vista udito olfatto ect. casa palazzo scuola 1 DESCRIZIONE DELLE PERSONE PRESENTI Persone che hanno interessi comuni 2
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REAZIONE DELLE PERSONE PRESENTI
RACCONTO DEL DELITTO Chi è morto ? Come è morto? Dove è morto? Quando è morto? Chi era presente al fatto? 3 REAZIONE DELLE PERSONE PRESENTI sorpresa curiosità dolore denuncia alla polizia indifferenza 4
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Dove e con chi era al momento dell’omicidio?
ARRIVO E INDAGINE DI UN ISPETTORE DI POLIZIA (l’ispettore farà le seguenti domande) DOMANDE DELL’ISPETTORE Dove e con chi era al momento dell’omicidio? Conosceva la vittima? Quando ha visto la vittima per l’ultima volta? Quali rapporti aveva con la vittima? 5
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SCOPERTE DELL’ISPETTORE
Dalle risposte alle domande precedenti, l’ispettore… Controlla gli alibi Scopre chi ha motivi di odio verso la vittima Ricava la personalità della vittima 6
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ESTI DEGLI ESAMI SCIENTIFICI
Esiti scientifici Causa della morte Scoperta d’impronte digitali Ritrovamento arma del delitto Analisi dei file archiviati nel computer e delle Analisi delle telefonate nella segreteria telefonica 7 Ora del decesso INDIVIDUAZIONE DELL’ASSASSINO 8
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GRIGLIA PER AUTOCORREZIONE
CONTENUTO. 1 . Hai ben analizzato il titolo ? 2. Hai tenuto nel giusto conto: A) il destinatario? B) lo scopo ? C) il tipo di testo? 3. C'è equilibrio tra le varie parti del testo? (presentazione, sviluppo degli argomenti, conclusioni) 4. Risultano trattati argomenti non inerenti alla traccia 5. Le informazioni ti sembrano esaurienti e complete? 6. I concetti e le idee espressi risultano fondati? 7. C'è corrispondenza tra il testo e la scaletta inizialmente elaborata? 8. Riscontri ripetizioni di concetti? 9. I concetti risultano espressi secondo una progressione logica ed organica o disordinatamente? 10. Pensi che chi legge sia in grado di capire ogni riferimento fatto? 11. Ritieni originali le idee espresse? 12. Riscontri frasi fatte, luoghi comuni o idee banali? 13. Ritieni appropriata la scelta lessicale?
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FORMA 1 . E’ rispettata la correttezza morfo-sintattica con: ? A) concordanza di nomi e aggettivi, singolare e plurale, maschile e femminile, concordanza di soggetto e verbo nella persona e nel numero; B) uso dei pronomi corrispondenti al genere e al numero; C) uso dei modi e dei tempi verbali. 2. E’ rispettata la correttezza sintattica con: A) costruzione di periodi ben organizzati; B) costruzione delle frasi semplici (soggetto, predicato, complemento); C) uso di congiunzioni e preposizioni nelle frasi subordinate; D) uso adeguato della punteggiatura. 3. E’ rispettata la correttezza ortografica con: A) grafia corretta delle parole; B) chiarezza della grafia (nei testi scritti manualmente) e dei caratteri e dell’impaginazione (nei testi scritti al computer).
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