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ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA…
COMINCIA L’AVVENTURA !!! ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA…
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IL CIRCOLO DIDATTICO DI SEDICO
4 SCUOLE DELL’INFANZIA SEDICO, ROE, BOLAGO, MARAS 4 SCUOLE PRIMARIE SEDICO, BRIBANO, LIBANO, SOSPIROLO Dirigente scolastico: Dott.ssa Brunella Bortoluzzi TOTALE ALUNNI: 849 TOTALE PERSONALE: 115 (Insegnanti = 87 Ata = 27)
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Le scuole dell’infanzia
Sedico: 6 sezioni totale alunni: 146 Roe: 1 sezione totale alunni: 25 Bolago: 3 sezioni totale alunni: 71 Maras: 3 sezioni totale alunni: 67
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LO SVILUPPO ,COGNITIVO, AFFETTIVO E SOCIALE DEL BAMBINO
I primi tre stadi dell’età evolutiva: 1^ infanzia dalla nascita a 2 – 3 anni 2^ infanzia dai 2 – 3 anni ai 6 – 7 anni 3^ infanzia dai 6 – 7 anni agli 11 – 12 anni
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La prima infanzia: rapporto assorbente con la madre e dipendenza completa dall’ambiente. Al termine del primo anno di vita, 3 fatti importanti: svezzamento, primi passi, prime parole. prima autonomia Seconda infanzia: periodo scuola dell’infanzia. Il bambino esce dal suo mondo individuale per scoprire il mondo esterno ed adeguarsi ad esso. E’ l’età del gioco, della fantasia, della fabulazione Terza infanzia: passaggio alla scuola primaria
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IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO
Posto in cui un bambino viene accolto con affetto, calore, rispetto, dove trova educatori adulti che lo aiutano a crescere, a maturare progressivamente e a incrementare abilità affettive, relazionali, sociali, cognitive. scuola : SCUOLA :
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Saper ricevere e dare affetto
Essere consapevole delle proprie emozioni, saperle manifestare e controllare, comprendere quelle degli altri; Riconoscere i propri bisogni e quelli degli altri; Saper chiedere e dare aiuto; Saper e poter esprimere idee, pareri, interpretazioni personali; saper motivare le proprie convinzioni, confrontarle con altre e modificarle se necessario; Valorizzare se stessi e gli altri; Conoscere e saper accettare serenamente i propri e altrui limiti; Orientare i propri comportamenti al rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente; Impegnarsi personalmente perché sogni e ideali trovino posto e supporto nella scuola
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PRINCIPI E FINALITA’ (Documenti Ministeriali : - Orientamenti dell’attività educativa nelle scuole materne statali del ’91; - Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell’infanzia del ’03) Maturazione dell’identità: “acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; richiede, inoltre, l’apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché a rendersi sensibili a quelli degli altri.”
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Conquista dell’autonomia: sviluppare nel bambino la capacità di provvedere da solo alla cura della propria persona e delle proprie cose ed abituarlo ad utilizzare proficuamente il tempo e adeguatamente lo spazio a disposizione. E’ necessario, inoltre, sviluppare in lui la capacità di interiorizzare e rispettare valori condivisibili Sviluppo delle competenze: “consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà
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ORGANIZZAZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA
SEZIONI OMOGENEE O SEZIONI ETEROGENEE SEDICO ROE BOLAGO MARAS IN OGNI SEZIONE OPERANO 2 INSEGNANTI CHE SI ALTERNANO SETTIMANALMENTE SU DUE TURNI: ANTIMERIDIANO E POMERIDIANO. PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILE C’E’ LA PRESENZA DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO, PER ALCUNE SEZIONI E’ PREVISTA L’INSEGNANTE DI RELIGIONE CATTOLICA.
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LA GIORNATA SCOLASTICA
ACCOGLIENZA ATTIVITA’ DI ROUTINE ATTIVITA’ IN SEZIONE E/O INTERSEZIONE USO DEI SERVIZI PRANZO 1^ USCITA RIPOSO (BAMBINI DI 3 E 4 ANNI) – ATTIVITA’(BAMBINI 5 ANNI) MERENDA USCITA
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ATTIVITA’ QUOTIDIANE RICORRENTI
Nella giornata scolastica sono presenti attività e momenti che si ripetono ogni giorno; tali routine costituiscono un importante contesto di apprendimento a livello psicologico e cognitivo: la ripetizione quotidiana di sequenze di azioni rassicura i bambini, fornisce punti di riferimento e,consentendo l’anticipazione degli eventi che accadranno, permette di orientarsi con fiducia nella giornata. Il cerchio del mattino (angolo della conversazione): è il momento nel quale si ristabiliscono le relazioni e si lascia ampio spazio al dialogo . Frequente l’esecuzione di una filastrocca, di una canzoncina, di un gioco di gruppo, di un piccolo racconto.
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L’appello e la conta: attraverso tali attività i bambini imparano a conoscersi, a riconoscere il proprio e l’altrui nome e, progressivamente, iniziano a contare, confrontare, raggruppare e simbolizzare (pannello delle presenze). Il calendario: permette ai bambini di familiarizzare progressivamente con il passare del tempo; riescono, infatti, a memorizzare la successione dei giorni della settimana, imparano a distinguere tra ieri, oggi e domani, scoprono il susseguirsi dei mesi e delle stagioni,affinano la capacità di osservare gli eventi atmosferici, imparano a confrontare, contare, quantificare, simbolizzare. Gli incarichi: è un’attività che consente ai bambini di sviluppare la capacità di essere autonomi e di autogestirsi, li responsabilizza e li mette in grado di assumersi degli impegni e di portarli a termine.
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Il pranzo: momento significativo sia sul piano della soddisfazione di un bisogno primario, sia per le valenze affettive che il rapporto con il cibo ha in una situazione di intenso scambio sociale. Pranzare a scuola permette, inoltre, di affrontare cibi diversi, ampliare la gamma degli alimenti conosciuti e, oltre a contribuire alla conquista di una maggiore autonomia personale, porre le basi per una sana educazione alimentare. Il riposo: il momento del sonno racchiude molteplici significati affettivi e simbolici: accettare di dormire a scuola significa aver instaurato una relazione di fiducia con il nuovo ambiente e con le insegnanti che vi operano: per questa ragione è opportuno che i bambini vengano avvicinati gradualmente al riposo e che sia consentito loro di mantenere le abitudini personali (oggetti transizionali, “ciuccio”, piccoli rituali,…)
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ATTIVITA’ DI SEZIONE I CAMPI D’ESPERIENZA
IL CORPO E IL MOVIMENTO: tutto ciò che il bambino conosce, utilizza, realizza e fruisce nel mondo lo fa attraverso il corpo che si muove. I DISCORSI E LE PAROLE: è il campo che permette di consolidare, potenziare ed ampliare le conoscenze e le abilità linguistiche già costruite, per giungere ad una più sicura padronanza della lingua e ad un primo contatto con la lingua scritta.
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LO SPAZIO, L’ORDINE E LA MISURA: la realtà che ci circonda è piena di numeri; fin da piccoli, i bambini esprimono le prime intuizioni numeriche e, attraverso l’esperienza quotidiana, il gioco, la manipolazione,l’osservazione, si avvieranno a rielaborare, modificare, comprendere e conquistare i concetti matematici. LE COSE, IL TEMPO, LA NATURA: i bambini vengono coinvolti nell’ “esplorazione, scoperta e prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale” attraverso i sensi, il corpo, la mente.
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I MESSAGGI, FORME E MEDIA: “vengono considerate tutte le attività inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo-visiva, drammatico- teatrali, sonoro-musicali, audiovisuale e massmediale e il loro continuo intreccio” IL SE’ E L’ALTRO: il bambino è “un soggetto attivo”intento a costruire una propria identità attraverso “un processo di continua interazione con gli altri”. Attraverso lo scambio, la comunicazione, il confronto si determina l’apertura del bambino “all’altro”.
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PROGETTO LETTURA E’ compito della scuola e quindi anche della scuola dell’infanzia educare al “PIACERE DI LEGGERE” FAMILIARIZZARE CON I LIBRI, PREDISPORRE LA LIBERA CONSULTAZIONE, GIOCARE A CREARE PORTA IL BAMBINO A CONSIDERARE IL LIBRO UN “OGGETTO AMICO”
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RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Per favorire il rapporto scuola – famiglia sono previsti incontri periodici con i genitori: Assemblea ad inizio anno e consegna di un fascicoletto informativo sul funzionamento della scuola; Colloqui ad inizio anno con i genitori dei bambini nuovi iscritti; Due colloqui individuali in corso d’anno; Un’assemblea in occasione delle elezioni del Consiglio d’intersezione; Un’assemblea dei genitori a metà anno; Tre consigli di intersezione
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Accogliere un bambino significa:
PROGETTO ACCOGLIENZA Accogliere un bambino significa: Riconoscere il suo mondo interiore, Dare spazio ai suoi progetti e alle sue ipotesi, Rispettare i suoi tempi e i suoi bisogni, Dargli la possibilità di giocare e di intessere relazioni con gli altri bambini.
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Accogliere, inoltre, implica due atteggiamenti fondamentali:
ASCOLTO ascoltare con profondo rispetto il bambino, per capire i suoi bisogni e le sue necessità, anche nascoste EMPATIA per immedesimarsi nei suoi vissuti ed aiutarlo ad affrontare un momento delicato dal punto di vista affettivo – relazionale.
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L’inserimento nella scuola dell’infanzia è un momento molto importante.
Fondamentale risulta essere la frequenza graduale che evita al bambino un brusco distacco familiare, gli offre la possibilità di prendere contatto, a poco a poco, con una nuova realtà e gli permette di appoggiarsi a una nuova figura adulta come punto di riferimento, l’insegnante. La prima settimana i bambini verranno accolti per il solo periodo antimeridiano, successivamente potranno fermarsi anche per il pranzo. Una volta raggiunta una sufficiente serenità, il bambino potrà rimanere a scuola per l’intera giornata.
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E i genitori come vivono il momento dell’inserimento?
Momento di forte ansia, apprensione Necessità di creare un buon rapporto di collaborazione e cooperazione tra insegnanti e genitori
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GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
SI TERRA’ C/O LA SCUOLA FREQUENTATA DAL VOSTRO BAMBINO/A
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L’incontro con le insegnanti
a settembre 2006 per un’assemblea di inizio anno durante la quale vi verrà consegnato il regolamento della scuola, il calendario scolastico, un questionario per raccogliere informazioni sul vostro bambino e vi verrà presentata la programmazione annuale.
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PER IL 1° GIORNO DI SCUOLA!!!
Arrivederci a settembre PER IL 1° GIORNO DI SCUOLA!!!
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