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La cittadinanza italiana e europea
I.S.I.S. “Pantaleo” Liceo Scienze Umane “G.Gentile” Responsabilmente cittadini La cittadinanza italiana e europea
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Cittadinanza Condizione di “appartenenza” di una persona fisica a uno Stato in virtù della quale lo Stato riconosce al cittadino un’ampia serie di diritti e pretende da lui l’adempimento di determinati doveri
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Criteri di acquisto ius sanguinis: discendenza da cittadini
ius soli: nascita nel territorio ius communicatio: matrimonio con un cittadino naturalizzazione: concessione da parte dello Stato
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ius sanguinis si afferma in ambito continentale, soprattutto in relazione al consolidarsi delle monarchie nazionali. fa risaltare il vincolo derivante dall’appartenenza alla medesima comunità etnica preserva dall’immissione nelle comunità nazionali degli immigrati è stato usato da Paesi di emigrazione per assolvere la funzione di mantenere i legami con i connazionali emigrati
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ius soli è proprio, almeno all’origine, dell’ordinamento inglese e poi di quello statunitense esalta il rapporto dell’individuo con l’autorità sovrana sul territorio è stato utilizzato da Stati di recente formazione e scarsamente popolati per radicare gli immigrati esigenze in parte analoghe sono quelle dei Paesi che si trovano a fronteggiare deficit demografici e che hanno un’economia in crescita per cui tendono ad attirare un’immigrazione stabile
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Conseguenze sui movimenti migratori
lo ius sanguinis tutela i diritti dei discendenti degli emigrati ed è dunque spesso adottato dai Paesi interessati da una forte emigrazione, anche storica (Armenia, Irlanda, Italia, Israele), o da ridelimitazioni dei confini (Bulgaria, Croazia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Serbia, Turchia, Ucraina, Ungheria) lo ius soli determina l'allargamento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati sul territorio dello Stato: ciò spiega perché sia stato adottato da paesi (Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada ecc.) con una forte immigrazione e, al contempo, un territorio in grado di ospitare una popolazione maggiore di quella residente
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Cittadinanza secondo Thomas Marshall
Politica Sociale Civile
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cittadinanza civile si afferma storicamente per prima e attribuisce agli individui una serie di diritti cui corrispondono obblighi di non fare da parte dello Stato comprende la libertà personale, di movimento, di associazione, di riunione, di coscienza e di religione, l'uguaglianza di fronte alla legge, il diritto alla presunzione d'innocenza e altri diritti limitativi delle potestà punitive dello Stato, il diritto a non essere privati arbitrariamente della proprietà, il diritto alla cittadinanza
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cittadinanza sociale si afferma nel corso del ventesimo secolo
a essa corrispondono obblighi, da parte dello Stato, di erogare prestazioni e servizi nei confronti dei cittadini. In questa categoria rientrano i diritti alla protezione sociale contro la malattia, la vecchiaia, la disoccupazione, il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto all'istruzione.
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cittadinanza politica
si sviluppa nel diciannovesimo secolo e consiste nel diritto dei cittadini a partecipare all’esercizio del potere politico eleggendo i propri rappresentanti (elettorato attivo) e candidarsi alle relative elezioni (elettorato passivo)
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La cittadinanza italiana
Le norme sull’acquisto della cittadinanza italiana sono contenute nella legge 1992/n.91
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Acquisto automatico Per nascita
se si è figli di almeno un cittadino italiano se si nasce in territorio italiano da genitori ignoti, o apolidi, o stranieri appartenenti a Stati la cui legislazione non preveda la trasmissione della cittadinanza dei genitori al figlio nato all’estero Riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione Per riconoscimento di paternità o maternità o a seguito di dichiarazione giudiziaria di filiazione durante la minore età del soggetto Per adozione Diviene cittadino italiano il minore straniero adottato da un cittadino italiano
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A domanda Per acquisto volontario Per matrimonio
Se discendenti da cittadino italiano per nascita, fino al secondo grado, che abbia perso la cittadinanza, in presenza di determinati requisiti (svolgendo servizio militare nelle forze armate e dichiarando preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana; oppure assumendo pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all’estero, e dichiarando di voler acquistare la cittadinanza italiana; oppure risiedendo legalmente in Italia due anni al raggiungimento della maggiore età e dichiarando, entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, di voler acquistare la cittadinanza italiana) Per matrimonio Dopo due anni di convivenza e residenza legale in Italia successivi al matrimonio (tre per i residenti all’estero e ridotti alla metà in presenza di figli)
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A domanda Per naturalizzazione Se si risiede legalmente in Italia. Occorrono 10 anni di residenza per gli extracomunitari e quattro per i comunitari Se nato in territorio italiano da genitori stranieri Risiedendo legalmente ed ininterrottamente dalla nascita fino al raggiungimento della maggiore età. La dichiarazione di volontà è resa all’ufficiale di stato civile
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La cittadinanza può essere concessa con Decreto del Presidente della Repubblica anche nel caso in cui lo straniero abbia reso eminenti servizi all’Italia, o nel caso in cui intercorra un eccezionale interesse dello Stato
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Leggi successive al 1992 L n. 379 "Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all'Impero austro-ungarico e ai loro discendenti". L.8 marzo 2006, n. 124 concernente il riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti".
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Doppia cittadinanza La legge sulla cittadinanza italiana ammette il possesso di una doppia e persino tripla cittadinanza, in base al principio generale del diritto internazionale denominato “principio di rispetto della sovranità degli Stati”.
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I diritti dei cittadini italiani
Il principio generale del riconoscimento dei diritti ai cittadini italiani è contenuto nell’art. 2 della Costituzione in base al quale “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”
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I diritti e la Costituzione
Rapporti civili (art.13-28) Rapporti etico sociali (art.29-34) Rapporti politici (art.48-54) Rapporti economici (art.35-47)
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Rapporti civili libertà personale libertà di domicilio
libertà di circolazione e soggiorno libertà religiosa libertà di riunione libertà di associazione libertà di manifestazione del pensiero diritto di agire giudizialmente per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi diritto dell’imputato di essere presunto innocente fino alla condanna definitiva
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Rapporti etico-sociali
diritti dei coniugi all’interno della comunità familiare diritti dei figli anche se nati fuori del matrimonio diritto alla tutela della salute diritto all’istruzione
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Rapporti economici diritto a una retribuzione idonea a garantire un’esistenza libera e dignitosa diritti al riposo settimanale, alle ferie, a un limitato orario di lavoro diritto delle donne alla parità di trattamento con gli uomini diritto delle donne alla protezione della gravidanza e della maternità diritto a organizzarsi in sindacati diritto allo sciopero diritto alla previdenza e all’assistenza
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Rapporti politici diritto di voto
diritto di organizzarsi in partiti politici diritto di presentare proposte di legge popolare diritto di presentare petizioni alle Camere diritto di attivare la procedura di referendum
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Doveri dei cittadini italiani
L’art. 2 della Costituzione enuncia la soggezione dei cittadini a determinati obblighi affermando che “La Repubblica [….]richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”
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Doveri di solidarietà politica
si sostanziano nella partecipazione attiva alla vita politica dello Stato traducendosi sia nell’elettorato attivo sia in quello passivo
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Doveri di solidarietà economica
coincidono con il dovere di lavorare e con l’obbligo di pagare le imposte Il dovere di svolgere un’attività lavorativa è previsto dall’art. 4 della Costituzione ed è inteso come apportatore di contributi per il miglioramento della società Sull’obbligo impositivo la nostra Costituzione specifica, nell’art. 53, che “tutti devono concorre alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” proporzionata al reddito o al patrimonio
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Doveri di solidarietà sociale
Dovere dei lavoratori, di pagare contributi agli enti previdenziali, affinché possano essere erogate le pensioni e gli altri emolumenti previsti dall’art. 38 alle classi sociali più disagiate
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La cittadinanza europea
I cittadini italiani fanno parte dell’Unione Europea e, in quanto tali, godono della cittadinanza europea la quale, dunque è una cittadinanza “duale” o “derivata” dalla cittadinanza nazionale
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Il riconoscimento normativo della cittadinanza europea è il risultato di un’evoluzione pluridecennale. I Trattati istitutivi delle Comunità Europee (Trattato CECA, Trattato CEE e Trattato Euratom) infatti non contenevano riferimenti ai diritti dei cittadini europei, fatta eccezione per alcune libertà individuali necessarie alla realizzazione del mercato comune: in particolare le libertà di circolazione, di stabilimento, di prestazione dei servizi.
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Solo successivamente, con il Trattato di Maastricht, prima, e di Amsterdam, poi, il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali trova riconoscimento sul piano normativo e viene assunto come fondamento della stessa Unione, unitamente ai principi di libertà, di democrazia e dello Stato di diritto, in quanto comuni agli Stati membri
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A seguito del 50° anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, celebrato nel dicembre 1998, il Consiglio europeo di Colonia decise di avviare i lavori per la redazione di una Carta dei diritti fondamentali. La redazione del progetto di Carta venne affidata ad una speciale assemblea, una Convenzione composta da 62 membri, rappresentanti delle istituzioni europee e dei governi degli Stati membri.
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La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è stata proclamata in forma solenne nell'ambito del Consiglio europeo di Nizza il 7 dicembre 2000. Essa si basa sui Trattati comunitari, sulle convenzioni internazionali, tra cui la Convenzione europea dei diritti dell'uomo del 1950 e la Carta sociale europea del 1989, sulle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, nonché sulle varie dichiarazioni del Parlamento europeo.
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Con i suoi 54 articoli la Carta raccoglie in un unico testo, in modo da conferire loro maggiore visibilità, i diritti fondamentali in vigore a livello dell'Unione e sancisce oltre ai diritti civili e politici già tutelati nell'ambito della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU), anche altri diritti tra cui i diritti sociali dei lavoratori, la protezione dei dati, la bioetica e il diritto a una buona amministrazione.
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Il contenuto della Carta di Nizza è confluito senza variazioni sostanziali nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che è stata proclamata solennemente il 12 dicembre 2007 nell’aula di Strasburgo del Parlamento Europeo. Il giorno successivo sarebbe stato firmato il Trattato di Lisbona che chiude il processo di riforma costituzionale di cui la Carta è parte integrante. L’art. 6 del nuovo Trattato dell’U.E. sottolinea infatti il carattere vincolante della Carta nei confronti dell’Unione Europea, delle sue Istituzioni e degli Stati membri.
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Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Dopo il preambolo in cui si stabilisce che l’Unione si fonda sulla condivisione, da parte dei popoli europei, dei principi della democrazia e dello Stato di diritto, la Carta si suddivide in sette titoli. Nei primi sei i diritti e le libertà fondamentali del cittadino europeo vengono raggruppati sulla base di valori riconosciuti come indivisibili e universali
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Dignità "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata" Così recita il primo articolo della Carta che riconosce inoltre il diritto alla vita e proibisce la pena capitale, la tortura, la schiavitù e la tratta di esseri umani. Il diritto all'integrità fisica e mentale è corredato di nuove disposizioni rese necessarie dall'evoluzione nel campo della medicina e della biologia, in particolare il divieto dell'eugenetica e della clonazione riproduttiva degli essere umani
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Libertà Alle tradizionali libertà (di pensiero, di culto, di espressione, di riunione, di associazione, di istruzione, ecc.) e al rispetto della vita privata, si aggiungono la protezione dei dati personali, il pluralismo dei mezzi di informazione e il diritto al lavoro e alla formazione professionale continua
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"Tutte le persone sono uguali davanti alla legge".
Uguaglianza "Tutte le persone sono uguali davanti alla legge". Con queste parole si apre il capitolo sull'uguaglianza, che include una serie di diritti sociali per la prima volta in un testo globale sui diritti fondamentali e che sancisce il principio generale della non discriminazione. Il capitolo proclama in particolare l'uguaglianza di uomini e donne in tutti i settori, dando ampio spazio anche ai diritti dei bambini, degli anziani e dei portatori di handicap.
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Solidarietà È la prima volta che viene proclamata giuridicamente la nozione di solidarietà. Tale capitolo riconosce il diritto all'informazione e alla consultazione dei lavoratori nell'ambito dell'impresa, il diritto alla contrattazione e ad azioni collettive (tra cui lo sciopero), il diritto di accesso ai servizi di collocamento, la tutela in caso di licenziamento, il diritto a condizioni di lavoro giuste ed eque, il diritto alle prestazioni previdenziali e ai servizi di interesse economico generale, la tutela dell'ambiente e dei consumatori
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Cittadinanza Molte disposizioni previste nell'ambito di tale capitolo erano già state formulate nel trattato di Maastricht, quali il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali ed europee, o ancora il diritto alla protezione diplomatica e consolare. A tali diritti si aggiungono il diritto alla "buona amministrazione" e il diritto di accesso ai documenti
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Giustizia Nell'ambito di tale capitolo figurano in particolare il diritto di accesso a un giudice imparziale, la presunzione d'innocenza, il diritto alla difesa, il principio della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene, il diritto di non essere giudicato e punito due volte per lo stesso reato
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Ambito di applicazione
La Carta si conclude con disposizioni generali che ne precisano la portata e l'ambito di applicazione stabilendo che le disposizioni della Carta si applicano alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell'Unione come pure agli Stati membri in sede di attuazione del diritto dell'Unione
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I cittadini italiani e l’U.E.
Essere cittadino europeo significa poter esercitare diversi diritti e usufruire di svariati servizi
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soggiornare e circolare liberamente nei territori degli Stati dell’U.E. grazie all’Accordo di Schengen che ha abolito i controlli sistematici delle persone alle frontiere e al quale hanno aderito quasi tutti i Paesi dell’Unione avere l’elettorato attivo e l’elettorato passivo alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui il cittadino risiede
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avere il diritto di godere della tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro nel territorio di un Paese terzo nel quale non è rappresentato lo Stato membro di cui si ha la cittadinanza avere il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, individualmente o con altri, su una materia che rientra nel campo di attività dell’U.E. e che lo riguarda direttamente.
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La petizione può assumere la forma di una denuncia o di una richiesta e può fare riferimento a questioni di interesse pubblico o privato. Può contenere una richiesta personale, un reclamo o una osservazione riguardo all’applicazione della normativa comunitaria o invitare il Parlamento europeo a pronunciarsi su una determinata questione. Le petizioni offrono al Parlamento europeo la possibilità di richiamare l’attenzione su eventuali violazioni dei diritti dei cittadini europei da parte di uno Stato membro, di autorità locali o di una istituzione
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avere il diritto di ricorrere al Mediatore europeo per denunciare casi di cattiva amministrazione da parte delle Istituzioni e degli organi dell’U.E. Si tratta di un modo per risolvere in sede extragiudiziale le controversie che possono insorgere tra i cittadini comunitari e gli organi dell’Unione.
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Altri servizi offerti al cittadino europeo
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L’agorà dei cittadini E’ uno speciale meeting che si tiene presso la sede del Parlamento europeo a Strasburgo a cui partecipano i cittadini e i rappresentanti delle principali istituzioni europee. La società civile europea, attraverso 500 tra le sue più importanti organizzazioni, è invitata dal Parlamento europeo a esprimersi liberamente su temi cruciali, come ad esempio energia, ambiente, commercio, agricoltura, sviluppo, istruzione, ricerca, società, comunicando analisi ed elaborando proposte concrete, ma anche definendo il proprio ruolo nelle azioni che dovranno essere intraprese
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La posta del cittadino Consente a qualsiasi cittadino di contattare il Parlamento europeo il quale provvederà a rispondere alle sue domande. E’ a disposizione dei cittadini una casella di posta elettronica per permettere loro di porre domande, chiedere informazioni e presentare proposte al Parlamento europeo
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Europe Direct E’ un servizio della Commissione Europea che consente a chiunque di inoltrare domande e ottenere risposte sulle politiche dell’Unione, di avere informazioni di carattere generale oppure di tipo pratico e consigli per esercitare i propri diritti come cittadini dell’Unione. I contatti possono avvenire per telefono, utilizzando un numero verde, per oppure tramite un servizio di assistenza on line da parte di un operatore
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