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L’IDENTITA’ DI GENERE SIGNIFICATI E TRATTAMENTO

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Presentazione sul tema: "L’IDENTITA’ DI GENERE SIGNIFICATI E TRATTAMENTO"— Transcript della presentazione:

1 L’IDENTITA’ DI GENERE SIGNIFICATI E TRATTAMENTO
Linee Guida ONIG: Standard di adeguamento per la riassegnazione del genere C.I.D.I.Ge.M., Torino, 16 marzo 2006 Mariateresa Molo - Ce.R.Ne.

2 Eventi importanti George/Christine Jorgensen 1951
Harry Benjamin: The Transsexual Phenomenon Harry Benjamin International Gender Dysphoria Association: 1979 The Standards of Care for Gender Identity Disorders, Sixth Version, febbraio 2001 Documento originale Revisioni : 1980, 1981, 1990, 1998

3 Standards of Care HBIGDA
Linee guida cliniche , stabiliscono i requisiti minimi Mezzo per capire l’orientamento degli esperti da parte di interessati, famiglie, istituzioni sociali Adattamento all’identificazione/Psicoterapia per arrivare a stato di benessere Non requisito assoluto Terapia a tre livelli: T.O., R.L.E., R.C.S. Eligibilità ed esser pronti Lavoro in gruppo; importanza del chirurgo

4 In Italia Legge n° 164 - 14 aprile 1982
Standard sui percorsi di riattribuzione nel disturbo dell’identità di genere (DIG): 15 giugno 1997 Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (O.N.I.G.): 1998

5 LEGGE 14 APRILE 1982 n°164 RETTIFICAZIONE DI ATTRIBUZIONE DI SESSO
art.1 tale rettificazione è consentita anche “in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato sull’atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali”

6 art.2 “Quando è necessario, il giudice istruttore dispone con ordinanza l’acquisizione di consulenza intesa ad accertare le condizioni psicosessuali dell’interessato” art.3 “Il tribunale, quando risulta necessario un adeguamento dei caratteri sessuali da realizzare mediante trattamento medico-chirurgico, lo autorizza con sentenza”

7 O.N.I.G. Si propone di approfondire la conoscenza di
transgenderismo e transessualismo e favorirne la libertà di espressione in tutti i loro aspetti. Si adopera per la definizione di linee guida di intervento medico, chirurgico, psicologico, legale. Mira a realizzare interventi integrati in tutti i processi di adeguamento.

8 Standard sui percorsi di adeguamento nel Disturbo dell’Identità di Genere
Premesse: 7 articoli Criteri di intervento divisi in due parti: - Analisi della domanda e valutazione di eligibilità: 5 articoli - Iter di adeguamento: 6 articoli Follow-up 3 Considerazioni finali

9 Premesse 1) Sono situazioni esistenziali.
2) Ricchezza di una cultura fondata su differenze individuali e sul principio di non discriminazione. Principio di autodeterminazione e rispetto di diritti e libertà altrui.

10 Molteplicità di differenze individuali lungo
3) Costruzione identità è processo precoce e intreccio di fattori biologici e relazionali. Molteplicità di differenze individuali lungo un continuum fra identità e ruoli maschili e femminili, secondo parametri che variano da cultura a cultura.

11 4) Omogeneità di trattamenti nei vari servizi specialistici, che garantiscano rispetto e benessere dei soggetti e confronto e ricerca fra i professionisti. 5) Essenziale e prioritario un intervento psicologico di elaborazione e sostegno nel processo di adeguamento, dati gli effetti irreversibili di T.O. e i cambiamenti definitivi da R.C.S.

12 6) Servizi specialistici interdisciplinari (competenza specifica e qualificata) collegati con servizi territoriali, agenzie sociali, strutture quali Tribunali e Pubblica Amministrazione. 7) Correttezza del rapporto fra operatore e utente, con rispetto dell’autodeterminazione del soggetto e della libertà professionale dell’operatore.

13 A - Analisi domanda e valutazione eligibilità
Criteri di intervento A - Analisi domanda e valutazione eligibilità 1) Analisi domanda del soggetto, indagine personalità e ambiente socio-familiare, per evidenziare motivazioni, aspettative, contesto e verifica di quanto la domanda si inquadri in problematiche di genere.

14 2) Ogni operatore (MB, endocrinologo, chirurgo, psichiatra, psicologo) deve collegarsi con specialisti o inviare il soggetto a strutture specialistiche per concordare e pianificare con il soggetto e gli altri operatori un progetto complessivo integrato e individualizzato. 3) Ogni fase del progetto è parte del percorso psicofisiologico e richiede rapporto terapeutico costante sia medico- chirurgico che psico-sociale.

15 4) In presenza di patologia psichiatrica o di altre problematiche psicologiche o comportamentali, la cui risoluzione viene ritenuta primaria, si procede alle terapie specifiche. Se non si riscontrano i criteri di eligibilità in base a DSMIV/ICD10 le persone verranno inviate ai servizi o professionisti competenti. 5) Il processo di adeguamento è riservato ad adulti maggiorenni, salvo diversa disposizione del Tribunale dei Minori.

16 B - Iter di adeguamento 1)L’ammissione al protocollo di riattribuzione medico- chirurgica prevede che il soggetto sia informato adeguatamente su procedure, terapie, rischi, irreversibilità, indispensabili per un consenso informato inerente al progetto concordato. Gli operatori che aderiscono alle linee guida non si fanno carico di chi non segue tale progetto terapeutico.

17 2) Il percorso psicologico (parallelo e integrato con quello medico-chirurgico) si adegua all’individualità del soggetto, mira alla verifica dell’acquisizione di scelte responsabili e ha la finalità di sostenere, elaborare le modificazioni somatiche e le esperienze relazionali e sociali. L’intervento psicoterapeutico mira all’elaborazione del conflitto di identità e di quelli cognitivi ed emozionali sorti nel percorso e a responsabilizzare nei confronti delle proprie scelte.

18 3) Dati gli effetti irreversibili e quelli psicologici di T. O
3) Dati gli effetti irreversibili e quelli psicologici di T.O. l’inizio di tale terapia è subordinato all’aver sostenuto una relazione psicoterapeutica della durata di almeno sei mesi. La somministrazione di T.O. è subordinata alla valutazione degli specialisti, su parere di psicologo/psicoterapeuta. 4) Parte fondamentale del processo è l’esperienza di vita nel ruolo prescelto. Verrà pianificato un tempo congruo, non inferiore a un anno. R.C.S. : su parere concorde dei vari operatori.

19 5 )Ottenuta l’autorizzazione del Tribunale, su parere concorde degli specialisti, si procede a R.C.S., non prima di due anni dall’inizio del processo di adeguamento, previa T.O. ed esperienza di vita reale nel sesso desiderato. 6) Variazioni relative ai criteri e alle procedure di intervento devono essere adottate solo in casi specifici, con motivazioni mediche e/o psicologiche ampiamente documentate.

20 Follow-up Perché il benessere della persona possa realizzarsi in modo compiuto e stabile nel tempo. Tre incontri generalizzati, finalizzati a verificare l’inserimento sociale e le condizioni psicofisiologiche connesse con gli adeguamenti effettuati. T.O. : almeno un controllo annuale per l’intero arco di vita.

21 Considerazioni 1) Per la prevenzione: servizi di osservazione età
evolutiva, formazione/informazione di genitori e insegnanti. 2) Viste implicazioni sociali di transessualismo: formazione/informazione di personale paramedico e pubblica amministrazione. 3) Approfondire ricerca scientifica su genesi identità ed eziopatogenesi disturbi, effetti a lungo termine T.O., sviluppo tecniche chirurgiche. Essenziale il follow-up

22 DISTURBO DI IDENTITA’ DI GENERE
DEFINIZIONE DSM IV DISTURBO DI IDENTITA’ DI GENERE A - Una forte e persistente identificazione col sesso opposto B - Persistente malessere riguardo al proprio sesso o senso di estraneità riguardo al ruolo sessuale del proprio sesso

23 C - L’anomalia non è concomitante con una condizione
fisica intersessuale. D - L’anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento. Diagnosi differenziale: Anticonformismo, Feticismo di Travestimento, Schizofrenia

24 ICD -10 TRANSESSUALISMO L’individuo desidera vivere ed essere accettato come membro del sesso opposto. L’identità transessuale è stata presente persistentemente per almeno due anni. Il quadro non rappresenta un sintomo di un’altra sindrome psichica e non è associato a un’anormalità cromosomica.

25 IDENTITA’ SESSUALE Consapevolezza di appartenere ad un sesso (io
sono un maschio/io sono una femmina). Esperienza personale di svolgere un ruolo corrispondente al sesso. Espressione pubblica dell’identità sessuale: tutto ciò che uno dice e fa, inclusa l’eccitazione sessuale, per indicare agli altri e a se stesso il proprio livello di mascolinità o femminilità.

26 TRANSESSUALISMO PRIMARIO
Insorgenza precoce. Assenza di psicopatia e disturbi di personalità. Rilevabile con accurata anamnesi e indagine di personalità. Terapia d’elezione è la Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS).

27 TRANSESSUALISMO SECONDARIO
Maturazione graduale dell’identità transessuale nella tarda adolescenza e nell’età adulta, partendo da una identificazione iniziale difficile nel proprio sesso biologico. Possono permanere disadattamento sociale e disturbi psicopatologici dopo la risoluzione del disturbo.

28 DIAGNOSI PSICOLOGICA Presenza di disturbo d’identità di genere essenziale, non conseguenza di problematiche psicologiche o sociali. “Real Life Test” positivo. Real Life Test: esperienza di vita simile a quella dopo RCS, permessa dall'assunzione di ormoni che modificano l’aspetto e il funzionamento psicofisico.

29 RIASSEGNAZIONE CHIRURGICA DEL SESSO
NECESSITA’ CHE LA DECISIONE SIA CONSAPEVOLE E MOTIVATA


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