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PubblicatoFiorella Campana Modificato 10 anni fa
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Psicologia Generale Secondo Corso – Modulo B Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
L’ INFANZIA da 0 a 2 anni
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Il bambino alla nascita non è una tabula rasa, come si riteneva sino a non molto tempo fa, ma nasce dotato di molteplici abilità.
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Il cervello È già dotato di tutto il corredo cellulare, circa 100 miliardi di neuroni, che effettueranno ciascuno circa mille collegamenti sinaptici con altri neuroni. Per il loro sviluppo sono molto importanti le stimolazioni ambientali.
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
La motricità Alla nascita i bimbi sono dotati di molteplici riflessi: Riflesso di Babinski ( ) Riflesso di Ernst Moro ( ) Riflesso palpebrale Riflesso di prensione Riflesso di deambulazione
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
La motricità Alla nascita i bimbi sono dotati di molteplici riflessi: Riflesso di ricerca del cibo Riflesso di suzione Riflesso del ritiro del piede Riflesso del leccare Riflesso di increspatura delle labbra I riflessi del neonato
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
La motricità Con la maturazione del sistema muscolare e nervoso i bambini saranno in grado di: Stare seduti (tra 9 e 10 mesi) Stare in piedi (tra 12 e 14 mesi) Deambulare (da 15 mesi in poi)
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IN PIEDI PER CAMMINARE
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
La percezione L’apparato sensoriale del neonato è pronto per l’in-terazione sociale. A pochi giorni dalla nascita il neonato è capace di: Distinguere l’espressione del volto della madre, il suo odore, la sua voce Girare la testa verso il punto da cui proviene la voce umana Mettere a fuoco un oggetto distante 25 cm Fissare a lungo un disegno che raffigura un volto umano Fissare più a lungo una configurazione con cerchi concentrici piuttosto che una con un solo cerchio
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Lo sviluppo cognitivo Per attività cognitiva si intende tutto ciò che ha a cha fare con il pensiero e la conoscenza. Le domande che gli studiosi si pongono sono del tipo: a che età incominciano a ricordare i bambini? quando riescono a vedere le cose da un punto di vista di un altro? come sviluppano la capacità di ragionare secondo categorie logiche? quando compare il pensiero simbolico? insomma: come si sviluppa la mente del bambino?
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, Jean Piaget (Neuchâtel, 9 agosto 1896 – Ginevra, 16 settembre 1980) fu uno psicologo e pedagogista svizzero. A lui si deve la fondazione dell'epistemologia genetica: studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo. Dopo la scuola superiore studiò scienze naturali presso l'Università di Neuchâtel dove ottenne anche il Dottorato.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, Nel 1921 divenne direttore dell'Institut J. J. Rousseau di Ginevra, fondato da Édouard Claparède (1873 – 1940) nel 1912, presso il quale iniziò le sue ricerche sugli schemi mentali dei bambini in età scolare. Nel 1923 sposò Valentine Châtenay. La coppia ebbe tre figli, Jacqueline, Lucienne e Laurent il cui sviluppo intellettuale e linguistico Piaget studiò assiduamente. Dopo la seconda guerra mondiale divenne presidente della Commissione Svizzera dell'UNESCO. Nel 1955 fondò e diresse fino alla sua morte il Centre International d'Epistémologie Génétique.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, Punto di partenza di Piaget è che l’intelligenza rappresenta il più alto grado di adattamento all’ambiente.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, Esso avviene secondo due processi: Assimilazione, processo che consente di acquisire nuovi dati utilizzando schemi e strutture mentali già in possesso; Accomodamento, processo che permette di ac-quisire nuovi dati modificando, in senso adattivo, gli schemi mentali in possesso.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, I due processi si alternano alla costante ricerca di un equilibrio fluttuante (omeostasi) ovvero di una forma di controllo del mondo esterno.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, I 4 Stadi dello sviluppo cognitivo Piaget evidenziò innanzitutto l'esistenza di una differenza qualitativa tra le modalità di pensiero del bambino e quelle dell'adulto e, successivamente, che lo sviluppo delle capacità cognitive è strettamente legato alla capacità di adattamento all'ambiente sociale e fisico. Questo sviluppo avviene per stadi, ciascuno dei quali prepara a quello successivo.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, L’INFANZIA (Da 0 a 2 anni)
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza -Stadio senso-motorio
Dalla nascita ai 2 anni circa Come suggerisce il nome, il bambino utilizza i sensi e le abilità motorie per esplorare e relazionarsi con l’ambiente, evolvendo gradualmente dal sottostadio dei meri riflessi e dell'egocentrismo radicale (l'ambiente esterno e il proprio corpo non sono compresi come entità diverse) … a quello dell'inizio della rappresentazione dell'oggetto e della simbolizzazione, passando attraverso periodi intermedi di utilizzazione di schemi di azione via via più complessi. Jean Piaget,
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Reazioni circolari primarie (o stadio dei primi adattamenti acquisiti): tra il secondo e il quarto mese di vita il bambino sviluppa le reazioni circolari primarie ovvero la ripetizione di un'azione casuale per ritrovarne gli effetti gradevoli. Il centro d'interesse per le azioni è il proprio corpo. L'esempio è la suzione del dito, trovandola piacevole il bambino la ripete per lunghi periodi.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Dal punto di vista linguistico il bambino è nello Stadio del balbettio: a 3, 4 mesi i bambini, anche quelli sordi, emettono spontaneamente tutti i tipi di suoni possibili, che poi adattano a quelli della lingua materna.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Reazioni circolari secondarie (o stadio del comportamento intenzionale): tra il quarto mese e l'ottavo mese il bambino orienta i suoi comportamenti verso l'ambiente esterno cercando di afferrare e muovere gli oggetti e osserva i risultati delle sue azioni come l’agitare un sonaglio.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Una conquista importante di questo sottostadio è la coordinazione della visione con la prensione. Tra il sesto e l’ottavo mese compare la paura per gli estranei. Primi apprendimenti
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Reazioni circolari differite (o stadio dell'attiva ricerca dell'oggetto): tra gli 8 e i 12 mesi si forma nella memoria l'esperienza senso-motoria, il bambino impara dalle sue azioni e quindi è in grado di anticiparne il risultato. Per esempio, riprende un'azione su un oggetto dopo averla interrotta.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa In questo stadio il bambino inizia a comprendere la permanenza degli oggetti. Negli stadi precedenti, se l'oggetto scompare dalla vista "non esiste più“. Permanenza dell'oggetto e sorriso
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Dal punto di vista dello sviluppo linguistico siamo nello Stadio della parola-frase: a 12 mesi circa il bambino, avendo imparato che ad ogni suono corrisponde un significato, comincia ad usarlo per comunicare dei significati.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Le prime parole, però, non si limitano a indicare un solo significato, ma spesso significano una intera proposizione, per cui con la parola pappa il bambino può voler dire la pappa è buona, oppure voglio la pappa.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Reazioni circolari terziarie (o stadio del procedimento per prove ed errori): dai 12 ai 18 mesi. Nasce l'interesse per la novità. Ad esempio, afferrare e battere un oggetto contro superfici diverse. È lo stadio della sperimentazione continua.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Dai 18 ai 24 mesi: stadio della rappresentazione cognitiva Il bambino sviluppa la capacità di immaginare gli effetti delle azioni che sta eseguendo, non agisce più per osservare l'effetto, ma combina mentalmente schemi senso-motori per poi agire ed ottenere l'effetto voluto.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Per esempio, esegue e descrive azioni differite o oggetti non presenti nel suo campo percettivo ed esegue sequenze di azioni come trasportare oggetti, metterli insieme, appoggiarli.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa Dal punto di vista linguistico siamo nello Stadio del linguaggio telegrafico: tra i 15 e i 20 mesi i bambini cominciano a comporre le parole come in un telegramma, prima con due parole (pappa buona) poi con tre (mamma butta palla).
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 1-Stadio senso-motorio
Jean Piaget, 1-Stadio senso-motorio dai 18 ai 24 mesi Una volta che i bambini hanno abbandonato la fase delle due parole, cominciano rapidamente a pronunciare tre, quattro o anche più parole, una di seguito all’altra, nel rispetto delle regole morfologiche e sintattiche più elementari. Per es, «Mamma, prendi giocattolo», mettendo al giusto posto soggetto, verbo e oggetto.
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
LA PRIMA FANCIULLEZZA da 2/3 a 6/7 anni
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Dai 2/3 ai 6/7 anni. In questo stadio il bambino è in grado di usare i simboli. Un simbolo è un'entità che ne rappresenta un'altra, come è il gioco creativo nel quale il bimbo usa, per esempio, una scatola per rappresentare un tavolo, dei pezzetti di carta per rappresentare i piatti ecc.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Lo strumento simbolico per eccellenza, di cui il bambino si impossessa molto presto, è il linguaggio. Sviluppo del linguaggio - Dibattito
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa L'egocentrismo del periodo sensomotorio è superato. In questo stadio permane però un egocentrismo intellettuale, ovvero il punto di vista delle altre persone non è differenziato dal proprio, il bambino cioè si rappresenta le cose solo dal proprio punto di vista. Per cui ad esempio spiegherà che "l'erba cresce perché così, quando io cado, non mi faccio male". Riconoscersi, immedesimarsi L’identità sessuale
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Il bambino crede che tutti la pensino come lui e che capiscano i suoi pensieri. Se racconta una storia lo farà in modo che un ascoltatore che non conosce la storia non capirà nulla.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Un famoso esperimento per verificare l'egocentrismo intellettuale, verso i 2 anni, è l'«esperimento delle tre montagne», in cui si presenta al bambino un modellino con tre montagne e gli si chiede come queste vengano viste da una bambola posta in un punto di osservazione diverso dal suo. Il bambino dirà che la scena vista dalla bambola è uguale a come la vede lui.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
LO SVILUPPO AFFETTIVO- SOCIALE
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Lo sviluppo affettivo-sociale Fin dalla nascita i bambini sono degli esseri sociali. In ogni cultura essi instaurano un intenso legame con chi si prende cura di loro, favorito dall’attrazione spontanea per gli esseri umani e i loro volti. Dagli otto-dieci mesi, quando incominciano a gattonare, seguono i genitori dovunque vadano e mostrano segni di angoscia quando subiscono una separazione.
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Lo sviluppo affettivo-sociale A 12 mesi, se temono un distacco o una separazione, si aggrappano con forza ai genitori. Nessun altro comportamento sociale è così toccante come questo intenso amore manifestato da un bambino piccolo, amore che viene definito attaccamento.
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
Lo sviluppo affettivo-sociale Circa l’origine dell’attaccamento, tre sono gli aspetti messi in evidenza dalle ricerche degli psicologi: Il contatto: Harry Harlow ( ), anni ’50 La familiarità: periodo critico e imprinting scoperti da Konrad Lorenz ( ) negli anni ’30 Il temperamento e la relazione madre-figlio: John Bowlby ( )
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Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita
L’ INFANZIA Lo sviluppo affettivo-sociale Circa i gli effetti dell’attaccamento, gli aspetti rilevabili sono: Attaccamento sicuro che favorisce le competenze sociali: fiducia di base, secondo Erik Erikson ( ); Attaccamento insicuro o assente che sviluppa chiusura in sé, terrore, incomunicabilità: Harry Harlow, John Bowlby.
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LA PRIMA FANCIULLEZZA (Da 2 a 7 anni)
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Il ragionamento in questo stadio non è né deduttivo né induttivo, ma trasduttivo o precausale, dal particolare al particolare, cioè due eventi sono considerati legati da un rapporto di causa-effetto se avvengono nello stesso tempo.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza 2-Stadio pre-operatorio
Jean Piaget, 2-Stadio pre-operatorio Dai 2/3 ai 6/7 anni circa Ciò si traduce in una modalità di comunicazione piena di "libere associazioni", senza alcuna connessione logica, in cui il ragionamento si sposta da un'idea all'altra rendendo pressoché impossibile una ricostruzione attendibile di eventi. Sviluppo del concetto di tempo Le migliori scuole per l’infanzia
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LA SECONDA FANCIULLEZZA Dai 6/7 anni agli 11 anni
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Il termine operazioni si riferisce ad attività logiche o principi utilizzati nella soluzione di problemi. Il bambino in questo stadio non solo utilizza i simboli ma è in grado di manipolarli in modo logico.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Un'importante conquista di questo periodo è l'acquisizione del concetto di reversibilità, cioè che gli effetti di un'operazione possono essere annullati da un'operazione inversa.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Fra 2 e 5 anni il bambino non classifica gli oggetti secondo una proprietà, ma li distribuisce a seconda della vicinanza spaziale. A 5-6 anni inizia a raggrupparli secondo proprie caratteristiche.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Prima del salto operatorio il bambino non è in grado di distribuire in serie più di 2 oggetti, ma questa non è un'incapacità come sostiene Piaget, quanto piuttosto un limite della memoria a breve termine.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Intorno ai 6/7 anni il bambino comprende che si conservano i caratteri degli oggetti, delle quantità numeriche, delle lunghezze e dei volumi dei liquidi, anche se certi aspetti esteriori possono cambiare.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Le abilità mnemoniche, inoltre, appaiono sorprendenti. Però manca ancora la capacità i comprensione dell’insieme. Sviluppo delle abilità cognitive: memoria, percezione dell’insieme, invarianza della quantità– Interventi di esperti
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Analogamente a quanto abbiamo visto con l’esperimento dei liquidi, il bambino prendendo una palla di creta e manipolandola per trasformarla in tante palline è conscio del fatto che riunendole la quantità rimarrà invariata. Questa capacità prende il nome di reversibilità.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Intorno ai 9/10 anni viene raggiunto anche l'ultimo passo della conservazione, la conservazione della superficie. Messo di fronte a dei quadrati di cartoncino IL BAMBINO si rende conto che mantengono la stessa superficie complessiva sia messi tutti vicini, sia sparsi.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 4-Stadio delle operazioni formali Dai 12 anni in poi Il bambino che si trova nello stadio delle operazioni concrete ha delle difficoltà ad applicare le sue competenze a situazioni astratte. Se un adulto gli dice: "Non prendere in giro X perché è grasso, cosa diresti se lo facessero a te?" la sua risposta sarebbe "Io non sono grasso e nessuno mi può prendere in giro". Calarsi in una realtà diversa dalla sua è un'operazione troppo astratta.
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Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza
Jean Piaget, 4-Stadio delle operazioni formali Dai 12 anni in poi A partire dai 12 anni il ragazzino riesce a formulare pensieri astratti: si tratta del cosiddetto pensiero ipotetico col quale egli non ha bisogno di avere l'oggetto dinanzi a sé, ma può ragionare in termini ipotetici: cosa accadrebbe se …
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STILI EDUCATIVI
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AUTORITARIO PERMISSIVO TRASCURANTE AUTOREVOLE Stili educativi
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