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PubblicatoAlbina Villani Modificato 8 anni fa
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NASCE A CALAHORRA IN SPAGNA INTORNO AL 35 D. C. RICEVE L’INCARICO DI INSEGNARE DALL’IMPERATORE GALBA NEL 68 È AUTORE DELL’INSTITUTIO ORATORIA, OPERA IN 12 LIBRI PRIMA CATTEDRA STIPENDIATA DELLA STORIA DELL’IMPERO ROMANO, CON VESPASIANO NEL 78 CONTRADDIZIONE CULTURALE DEI ROMANI : NON ISTITUIRONO UNA SCUOLA PUBBLICA CHE NEL III SECOLO A. C., A SEGUITO DEL CONTATTO CON LA MAGNA GRECIA.
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LA DECADENZA DELL’ORATORIA Quintiliano, come lo pseudo-tacito nel Dialogus de oratoribus e l’Anonimo autore del Sublime, la fanno risalire al cambiamento di regime politico. SI TRATTA DI UN FENOMENO ESTETICO E MORALE: DALLA CONCINNITAS CICERONIANA ALLA MAGNILOQUENZA, DALLA MORALE SOLIDA ALLA CORRUZIONE DEI COSTUMI
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LA RAGIONE PRIMARIA DELLA DECADENZA DELL’ORATORIA È LA SCOMPARSA DELLA LIBERTAS IL CARATTERE COMPLETAMENTE AVULSO DALLA REALTÀ DELLE ESIBIZIONI LE RENDEVA VIRTUOSISTICHE E INDIRIZZAVA STILISTICAMENTE L’ORATORIA AGLI ANTIPODI DELLA MISURA CICERONIANA.
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L’IDEA DI QUINTILIANO È CHE LA MORALITÀ SI CONSEGUA PER VIA DI UNA FORMAZIONE LETTERARIA RISPETTO A CICERONE SI RAVVISA UNA SOSTITUZIONE DELLA LETTERATURA ALLA FILOSOFIA NELLA FORMAZIONE DELL’ORATORE
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Il maestro ideale “Verso di loro, dunque, assuma anzitutto la disposizione d’animo di un padre, e pensi di avere preso il posto dei genitori che gli hanno affidato i figli. Egli non abbia vizi e non li ammetta negli altri. La sua serietà non assuma i tratti della cupezza e la sua cordialità non sia esagerata, affinché a causa della prima non nasca antipatia e a causa della seconda scarso rispetto. Parli senza risparmio di ciò che è onesto e di ciò che è bene: quanto più spesso avrà dato consigli, tanto più raramente punirà. Si adiri il meno possibile, ma non finga di non vedere i difetti da correggere, sia semplice nelle spiegazioni, resistente alla fatica, assiduo ma non eccessivo. Risponda di buon grado a chi gli fa domande, di sua iniziativa interroghi chi non gliene pone. Nel lodare le esercitazioni degli allievi non sia né troppo stretto né troppo largo, poiché il primo atteggiamento fa venire a noia lo studio, il secondo genera eccessiva sicurezza. Quando corregge gli errori non si mostri aspro e non offenda affatto, perché il fatto che alcuni biasimino i ragazzi quasi come se provassero astio verso di loro, allontana molti dal proposito di studiare”.
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ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA ROMANA: Primaria: LUDUS LITTERARIUS (anche bambine) Secondaria: a scuola del GRAMMATICUS (non c’erano ragazze, pochi allievi perché gli equites si dedicavano già agli affari). Superiore: rhetor, oratore famoso che li istruisce in INVENTIO DISPOSITIO ELOCUTIO MEMORIA ACTIO (ars rhetorica) Perfezionamento: in Grecia e con il tirocinium fori
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