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PubblicatoRemo Bertolini Modificato 10 anni fa
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Presentazione storica sulla città di Salerno in epoca longobarda e normanna
Realizzata da Mariachiara Pezzullo Alunna della classe II B del Liceo Scientifico Carlo Urbani Anno Scolastico 2010/2011
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Salerno:un crocevia di culture
Salerno ha un patrimonio culturale millenario che negli ultimi tempi è stato rivalutato e offerto in mostra ai visitatori che da ogni parte del mondo vengono in questa splendida città. La storia di Salerno è molto particolare proprio perché attraversata da tante dominazioni, una storia a dir poco travagliata se si pensa alle popolazioni che vi hanno soggiornato. Le prime testimonianze d’ insediamento a Salerno si hanno con la presenza degli Etruschi nel VI secolo a.C. Poi subisce la dominazione romana per quasi quattro secoli, dal 197 al 583 d.C. Da quell’anno in poi, Salerno rimase nelle mani dei bizantini sino alla fine del VI secolo d.C. Dopo una lunga lotta tra Bizantini e Longobardi, nel 646 d.C., la città cadde in mano a questi ultimi come parte del Ducato di Benevento. E da qui in poi si approfondisce il nostro viaggio all’interno della poliedrica storia di Salerno …
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Il principe Guaimario IV, nella prima metà dell'anno 1000, annesse anche Amalfi, Sorrento, Gaeta ed il Ducato di Puglia e Calabria, cominciando in tal modo ad ipotizzare un regno che comprendesse tutta l'Italia meridionale, che si verrà a costituire solo nel 1130, anno in cui il re normanno Ruggero II verrà incoronato Re di Sicilia. Altro segnale che ci fa comprendere la floridezza della Salerno medioevale è la dizione “Opulenta Salernum” coniata sulle monete che erano battute dalla città per i suoi traffici nel X e XI secolo. Tuttavia verso la seconda metà del XI secolo, il principato era scosso dalle continue incursioni dei Saraceni e dalle lotte interne per il potere. In uno di questi complotti, nel1052, Guaimario venne assassinato. Gli successe il figlio, Gisulfo II, ma il dominio Longobardo sul Meridione era ormai avviato al termine. Salerno longobarda Con l'avvento della dominazione longobarda la città conobbe il periodo più ricco della sua storia, durato più di cinque secoli. Nel 774 il principe di Benevento Arechi II decise di trasferire la sua corte a Salerno. La città acquistò importanza e furono edificate numerose opere, tra cui la sontuosa reggia, della quale rimangono tracce sparse nel centro storico, edificio a cui si affiancava la Cappella Palatina, , l’attuale Chiesa di San Pietro a Corte. Nel 851 il Principato di Salerno , divenne indipendente da Benevento, ottenendo i territori del Principato di Capua, la Calabria settentrionale e la Puglia fino a Taranto.Ciò avvenne dopo la discesa in Italia di Ludovico il Germanico II che, emanando un capitolare,principale strumento legislativo del tempo, riuscì a garantire la veridicità di questa indipendenza.
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In queste cartine potete osservare il cambiamento dell’assetto delle regioni italiane dall’epoca longobarda a quella successiva all’ anno Mille , specificamente la scissione di Salerno dal Ducato di Benevento, il che dà vita a due Principati indipendenti.
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Nel 1076 il Guiscardo assediò Salerno, retta dal cognato, il principe Gisulfo II. La città venne espugnata per fame dopo otto mesi di assedio e il principato passò sotto il dominio normanno. Salerno divenne così il centro più importante dei territori normanni, che si estendevano sull'intera Italia meridionale, comprese la Sicilia e Malta, strappate agli Arabi dal fratello dell’ Astuto , Ruggero d’ Altavilla, nel 1071, durante l’eliminazione definitiva del potere bizantino con la conquista di Bari ad opera del primo. La città acquistò nuova vitalità: venne costruita una nuova reggia, Castel Terracena, ed il Duomo, in stile arabo- normanno. Nel 1127 la capitale dei domini normanni, unificati da Ruggiero d'Altavilla, passò a Palermo, perché la dinastia normanna di Salerno si era estinta col duca Guglielmo; Salerno, comunque, continuò a mantenere un ruolo di rilievo tra le città del Regno di Sicilia. Con l’invasione sveva alla fine del XII secolo, la città cadrà in un periodo di decadenza , ma Salerno verrà ricordata, soprattutto attraverso i monumenti,come la città florida che è stata dal VI secolo d.C. alla prima metà del XI secolo. Salerno Normanna Al dominio dei Longobardi seguì quello di coloro che approfittarono del declino del potere longobardo per insinuarsi in una zona strategica per la formazione del loro futuro stato. Naturalmente stiamo parlando dei Normanni, “uomini del nord” o Vichinghi”. Intorno al 1000 fecero la loro prima comparsa nell’ Italia meridionale, assoldati di volta in volta nelle contese locali. Si presentavano come soldati “mercenari”, ma al ritorno dalla guerra, venivano ricompensati con appezzamenti di terreno, che molto spesso venivano pretesi .Così iniziarono a sottrarre potere territoriale ai dominatori presso i quali prestavano servizio, sino a scacciarli completamente . In particolare, tra questi valorosi, si distinse Roberto il Guiscardo , detto “l'astuto” , della famiglia degli Altavilla (Hauteville), il quale sposò la principessa di Salerno Sichelgaita, figlia di Guaimario, antico sovrano longobardo.
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Ecco i monumenti e luoghi che vi presenteremo in seguito :
Il Castello di Arechi Il Duomo di Salerno San Pietro a Corte I Giardini della Minerva
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