Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoBiaggio Adamo Modificato 10 anni fa
1
IV Congresso Nazionale SISMES, Pignato et al., 5-7 Ottobre 2012, Palermo A training protocols of transtibial amputee sprinting athlete: a pilot study F. Sgrò +, P. Mango *, D. Riggi *, Schembri R +. S. Pignato + + Facoltà di Ingegneria, Architettura e delle Scienze Motorie – Università degli Studi di Enna Kore * I.S.F.A.R – Istituto Sistemi Formativi Avanzati e Ricerche – Enna
2
IV Congresso Nazionale SISMES, Pignato et al., 5-7 Ottobre 2012, Palermo Obiettivo della ricerca Lo studio delle metodologie di allenamento di un velocista con amputazione monolaterale è un campo di notevole interesse, anche se gli studi in letteratura sono ancora limitati, anche a causa del ristretto numero dei protagonisti. Scopo della ricerca è la predisposizione di un progetto pilota sulle tecniche di allenamento principalmente centrate sullo sviluppo della forza, capacità condizionale fondamentale per un velocista con amputazione unilaterale trans-tibiale, classe T44 dellICP (L.Bertini, 2005).
3
IV Congresso Nazionale SISMES, Pignato et al., 5-7 Ottobre 2012, Palermo Metodologia specifica per lo sviluppo della forza Lanalisi della corsa di atleti normodati e protesizzati, partendo dal ciclo dello sprint, dimostra che nei soggetti con amputazione monolaterale si ha una riduzione della forza di reazione dellarto protesico rispetto a quello sano. In particolare, le differenze riguardano: -la simmetria delle spinte propulsive nei due arti; -un maggiore lavoro di compensazione dellarticolazione dellanca dellarto protesico, per lassenza della flessione plantare propulsiva del piede meccanico; -linferiorità dellangolo di flessione del ginocchio a causa dei vincoli dellinvaso. -Nel caso di monconi corti, infatti, la flessione del ginocchio è inferiore di 20°/30°. Latleta esaminato è stato sottoposto allallenamento preliminare della forza sia a carico naturale che in palestra, con sedute giornaliere di due ore ciascuno. Il potenziamento è stato effettuato a carico naturale e con il lavoro in palestra, utilizzando gli esercizi della pesistica.
4
IV Congresso Nazionale SISMES, Pignato et al., 5-7 Ottobre 2012, Palermo Conclusioni Lallenamento di un velocista protesizzato è centrato sullo sviluppo della forza per il 60%; della velocità per il 20%; e della resistenza per 20%. Per comprendere in che modo si possa sviluppare la forza sono state applicate, in particolare, due tecniche di allenamento: la Resistenza alla Massima Velocità (RVM) e la Potenza Lattacida (C. Vittori, 2004). Il programma agonistico prevede: -3 settimane di carico -1 settimana di scarico -6 allenamenti ogni fine settimana Le fasi di allenamento sono suddivise in fase di riscaldamento (corsa blanda, stretching attivo e passivo, mobilità articolare) fase di andature tecniche (corse di diverso genere) fase di defaticamento (stretching)
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.