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Gli ambiti dellautonomia come espansione della libertà dinsegnamento e strumento per il successo formativo.

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Presentazione sul tema: "Gli ambiti dellautonomia come espansione della libertà dinsegnamento e strumento per il successo formativo."— Transcript della presentazione:

1 Gli ambiti dellautonomia come espansione della libertà dinsegnamento e strumento per il successo formativo

2 -Caratteristica precipua del nostro sistema di autonomia è la sua potenzialità espansiva che certamente amplia i confini della libertà dinsegnamento e, perciò, delle scelte da effettuare La progettualità espande i propri orizzonti nei diversi contesti e il territorio diventa elemento qualificante di quella progettualità Il successo formativo si costruisce attraverso scelte di itinerari che comportano lindividuazione di contenuti di merito, collegialmente individuati, ritenuti congrui alla peculiare domanda formativa da soddisfare

3 -Lautonomia didattica, lautonomia organizzativa e lautonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo sono gli strumenti indispensabili a che la progettualità possa esplicitarsi compiutamente e compiutamente portare al conseguimento di risultati, preventivati dal piano e attesi dallutenza Con la Riforma si passa gradualmente dalla «scuola dei progetti» al «progetto di scuola», che raccorda unitariamente i percorsi

4 Il percorso educativo mira a far perseguire agli studenti le conoscenze e le abilità indicate nellordine delle discipline e, soprattutto, a trasformarle, con la mediazione di opportune Unità di Apprendimento, in competenze personali di ciascun alunno.

5 Le conoscenze e le abilità sono ordinate per discipline e non trascurano tre consapevolezze: -la prima ci avverte che lordine epistemologico di presentazione delle conoscenze e delle abilità non va confuso con il loro ordine di svolgimento psicologico e didattico con gli alunni; lordine epistemologico vale per i docenti e disegna una mappa culturale, semantica e sintattica, che essi devono padroneggiare anche nei dettagli e mantenere sempre viva sul piano scientifico; -la seconda consapevolezza ricorda che le conoscenze e le abilità, se pure presenti in maniera analitica, obbediscono, in realtà, ciascuno, al principio della sintesi e dellologramma (gli uni rimandano agli altri: es: un obiettivo di apprendimento di matematica è e deve essere sempre, allo stesso tempo, non solo ricco di risonanze di natura linguistica, espressiva, estetica, sociale, ma anche lievitare comportamenti personali adeguati);

6 -la terza consapevolezza riguarda il significato e le funzioni da attribuire alle tabelle delle conoscenze e delle abilità. Esse hanno lo scopo di indicare in maniera precisa i livelli essenziali di prestazione che la scuola è tenuta ad assicurare ai cittadini per mantenere lunità del sistema educativo nazionale di istruzione, per impedire la frammentazione e la polarizzazione del sistema e, soprattutto, per consentire ai ragazzi di maturare in tutte le dimensioni tracciate dal PECUP.

7 Il «cuore» del processo educativo si ritrova, quindi, nel compito dellIstituzione scolastica e dei docenti di individuare gli OBIETTIVI FORMATIVI adatti per i singoli studenti che si affidano al loro peculiare servizio educativo, compresi quelli in situazione di disagio o di diversa abilità, e di progettare le Unità di Apprendimento necessarie a raggiungerli e a trasformarli, così, in reali competenze di ciascuno

8 Lautonomia didattica, quindi, è lelemento vitale per il successo formativo Lesame dellautonomia didattica non è casuale, nonostante la diversa disposizione anche degli articoli del DPR 275/99: anche sulla base di uno strategico utilizzo dellautonomia di ricerca e di sviluppo (art.6) e dellautonomia organizzativa (art. 5), si può predisporre lofferta formativa e la conseguente prestazione didattica (autonomia didattica - art. 4).

9 Lautonomia didattica è quella più vicina ai docenti che, dal 1948, vantano la libertà dinsegnamento, proprio in termini di libertà didattica. Ma proprio in relazione a questo occorrono delle precisazioni.

10 Lart. 4 del DPR 275/99 stabilisce: 1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

11 2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: a)l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui; c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104; d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.

12 3. Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali. 4. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.

13 5. La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative. ………….. ……………….. …………………….. …………………………..

14 Appare evidente che si tratta di una grande responsabilità affidata alla scuola. Essa non può farvi fronte se non ha ben chiare le mete verso cui tendere, le strategie adottabili, un quadro teorico di supporto ed un sistema organizzativo efficientemente avviato. In sintesi, se non si utilizzano in maniera funzionale le altre forme di autonomia, di ricerca e sviluppo ed organizzativa, ha poco senso lautonomia didattica.


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