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LE PROTEINE Relatori: Regolo Matteo Scavuzzo Pasquale

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Presentazione sul tema: "LE PROTEINE Relatori: Regolo Matteo Scavuzzo Pasquale"— Transcript della presentazione:

1 LE PROTEINE Relatori: Regolo Matteo Scavuzzo Pasquale
Schembari Giovanni Siina Alberto Mattia Tirrò Francesco

2 Da un punto di vista chimico le proteine sono di gran lunga le molecole strutturalmente più complesse e funzionalmente più sofisticate. Ciò è dovuto al fatto che la struttura e la chimica di ciascuna proteina si sono sviluppate e raffinate in miliardi di anni di storia evolutiva. Esse hanno un ruolo essenziale a livello cellulare nello svolgimento delle funzioni biologiche.

3 Le proteine sono strutture polimeriche i cui monomeri sono gli amminoacidi.

4 STRUTTURA DEGLI AMMINOACIDI

5 GLI AMMINOACIDI I 22 amminoacidi che prendono parte allo svolgimento delle funzioni biologiche in tutti gli organismi hanno differenti proprietà conferitegli dalla catena laterale. Distinguiamo i seguenti gruppi R.

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10 Organizzazione strutturale
Come tutte le molecole polimeriche le proteine possono essere descritte in termini di livelli di organizzazione molecolare: struttura primaria; struttura secondaria; struttura terziaria; struttura quaternaria.

11 Struttura primaria La struttura primaria è caratterizzata dalla successione degli amminoacidi all’interno del polimero. Questi sono uniti da particolari legami covalenti detti peptidici, che si instaurano tra le estremità carbossi-terminale di un amminoacido e l’ammino-terminale del successivo.

12 Verso la struttura tridimensionale
A livello della struttura primaria distinguiamo l’ossatura polipeptidica dalla quale sporgono le catene laterali. Queste ultime, interagendo fra loro, per mezzo di legami deboli definiscono la struttura tridimensionale della proteina.

13 Struttura secondaria Quando si confrontano le strutture tridimensionali di molte molecole proteiche spesso si trovano in parti di esse due schemi regolari di ripiegamento: α-elica foglietto β

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16 Struttura terziaria Descrive l’organizzazione tridimensionale della proteina determinata dalla formazione di legami deboli tra le catene laterali dei vari aminoacidi (legami idrogeno, legami ionici, attrazioni di Van der Waals, interazioni idofobiche).

17 Interazioni idrofobiche

18 Struttura quaternaria
Alcune proteine sono costituite da più di una catena polipeptidica associata ad una macromolecola funzionale. Questa organizzazione ,detta struttura quaternaria, si basa sull’aggregazione di più subunità che hanno già assunto la propria struttura terziaria.

19 Domini proteici Un dominio è una sottostruttura prodotta da qualunque parte di una catena polipeptidica che si possa ripiegare indipendentemente in una struttura compatta stabile.

20 Energia libera Le proteine tendono ad assumere conformazioni tali da rendere minima l’energia libera, quindi massima la stabilità. Tale configurazione non è mai casuale infatti in seguito a studi effettuati in laboratorio si è osservato come una proteina soggetta ad un processo di denaturazione successivamente riacquisti in maniera autonoma la propria struttura tridimensionale.

21 Le funzioni delle proteine
Fattori di trascrizione Proteine di membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Ormoni e fattori di crescita Anticorpi Trasporto (emoglobina, LDL, HDL …) Enzimi

22 Enzimi Gli enzimi sono dei catalizzatori biologici (accelerano le reazioni) che permettono alle cellule di formare e rompere legami covalenti in modo controllato.

23 Sintasi Ossido-reduttasi Chinasi Idrolasi CLASSI DI ENZIMI ATPasi Proteasi Polimerasi Isomerasi Fosfatasi Nucleasi

24 Meccanismi di funzionamento
Gli enzimi si legano a uno o più ligandi, chiamati substrati, e li convertono in uno o più prodotti modificati chimicamente. A → P A+E → AE AE → E + P

25 Gli enzimi svolgono la loro funzione come catalizzatori diminuendo l’energia di attivazione necessaria affinchè una determinata reazione possa avvenire spontaneamente.

26 Bibliografia Alberts B. e coll., Biologia molecolare della cellula, Quinta edizione, Zanichelli, p De Leo G. e coll., Biologia e Genetica, Terza edizione, Edises, p


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