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PubblicatoAlda Nicoletti Modificato 10 anni fa
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LE ATTENZIONI TRASFERITE ALLA CARITAS Il Centro di ascolto
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IL LAVORO IN RETE E LE DIVERSE COMPETENZE
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Passaggi registrati presso il CdA Diocesano e i Punti di Ascolto zonali
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Macro voci dei bisogni maggiormente rilevati (Graf.1) (Graf.2)
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L ARCHIDIOCESI DI SPOLETO-NORCIA e IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLE CHIESE UMBRE L ARCHIDIOCESI DI SPOLETO-NORCIA e IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLE CHIESE UMBRE Richieste di contributo nellanno 2009 (Giugno/Dicembre) 38 Richieste di contributo nellanno 2010 80 Richieste totali 118 Nuclei familiari italiani sostenuti 42 Nuclei familiari stranieri sostenuti 45 Somma totale erogata 167.000,00
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Area mondialità
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14 containers di generi alimentari per la Georgia dal 2003 al 2010 (anche in collaborazione con le 8 Diocesi dellUmbria), per un totale di circa 322 tonnellate di generi alimentari a lunga conservazione per la mensa dei poveri di Tiblisi. AIUTI ALIMENTARI ADOZIONI A DISTANZA DAL 2007 AL 2010 ADOZIONI A DISTANZA DAL 2007 AL 2010 BRASILE157 GEORGIA92 INDIA-AFRICA-PALESTINA-ROMANIA15
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Ufficio immigrati diocesano
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Nel corso dellanno 2010 si sono rivolte allUfficio Immigrati 612 persone, i cui principali paesi di provenienza sono: Romania Albania Marocco Ucraina
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Tra le donne straniere, si registra la presenza di molte assistenti familiari di nazionalità romena, ucraina, polacca e moldava, che hanno formulato richiesta di informazioni in merito alle disposizioni del C.c.n.l. settore domestico (lettera di assunzione, orario di lavoro, retribuzione, contributi previdenziali, ferie, malattia, infortunio sul lavoro, etc.)
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Seguono le richieste di regolarizzazione per lavoro, ricongiungimento familiare con il coniuge e figli minori, permesso di soggiorno a tempo indeterminato, concessione della cittadinanza italiana per residenza decennale: quasi a voler scandire una progressione nel progetto migratorio che vede lo straniero mutare il proprio status da lavoratore ospite a cittadino dello Stato dove ha scelto di vivere con la propria famiglia.
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Una non trascurabile componente della popolazione straniera che si è rivolta allUfficio Immigrati, quantificabile intorno al 10 – 15% del totale, ha riferito di non essere in possesso del permesso di soggiorno, pur avendo la possibilità di lavorare e la disponibilità di un alloggio. Gli interventi di carattere umanitario hanno riguardato negli ultimi tre anni cinque casi di minori stranieri, provenienti dallest Europa, per i quali è stato garantito lingresso in Italia per motivo di cure mediche, con successivo invio ai maggiori ospedali pediatrici italiani per lesecuzione di interventi di alta specializzazione.
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