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PubblicatoSerafino Puddu Modificato 10 anni fa
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Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Proposte del Consiglio piemontese dellassociazione Proposte per le Famiglie Numerose Associazione Nazionale Famiglie Numerose Consiglio piemontese dellassociazione persona da contattare Mauro Velardocchia - Delegato ai rapporti coi politici piemontesi vela7_family@alice.it Febbraio 2010
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Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Proposte del Consiglio piemontese dellassociazione Contesto Alle ragioni soggettive che determinano la denatalità se ne accompagnano di oggettive, direttamente legate alla paura che i nuclei familiari hanno da un punto di vista economico. E infatti risultato consolidato delle ultime indagini Istat che un terzo delle famiglie in stato di povertà conta almeno tre figli a carico. Larrivo di un figlio (naturale, adottato, affidato) porta un netto impegno economico a carico della famiglia e avvicina alla soglia della povertà tutto il nucleo familiare. Il dato percentuale nazionale, con la crisi in atto dal 2008, è ormai verso il quaranta per cento. Pur in situazione meno grave rispetto al resto dellItalia, ciò significa che in Piemonte, dove risiedono (dato da verificare da parte politica) circa tremila nuclei con almeno quattro figli a carico, ci sono circa mille famiglie con almeno quattro figli minori in stato di povertà. Di questo fatto si è dato rapido richiamo per dare il senso di una proposta concreta che porti a un impegno sostenibile da parte di un candidato alla Presidenza della nostra Regione. Unazione in questa direzione ha un alto senso nellambito dei valori che si difendono realmente. Decisioni in questa direzione dovranno essere sancite da una Legge regionale, per segnare la volontà di un intervento di indirizzo duraturo nel tempo
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Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Proposte del Consiglio piemontese dellassociazione Proposte secondo due filosofie principali Ci sono due modi principali di procedere per ridare almeno lidea che si voglia ridurre il serio rischio per molti di entrare in povertà se si accetta un nuovo nato oltre i due/tre: -Dare direttamente soldi alle famiglie (buono famiglia), lasciando che siano loro a decidere come spendere il denaro -Adottare un ventaglio di interventi che tocchino i molti ambiti di spesa delle famiglie (scuola statale o non statale, rette per la mensa, trasporti, tariffe locali, ticket sanitari, ecc.), intervenendo con decisione sulla drastica correzione dellISEE (poco sensibile alla presenza di figli a carico); E inoltre essenziale adottare criteri che realmente premino la possibilità di mantenere un impegno di lavoro stabile di almeno uno dei due genitori di un nucleo con figli. In tal senso, si può prendere un impegno di introdurre come criterio rilevante di merito nei concorsi pubblici locali laver perso il lavoro e essere genitore di famiglia numerosa. La crisi sta investendo in questo senso i quarantenni/cinquantenni che nessuno è disposto a riassumere nel privato ma che hanno responsabilità ovvie verso figli minori.
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Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Proposte del Consiglio piemontese dellassociazione Buono famiglia (1) Lidea è di introdurre un buono famiglia che dia un vero e proprio premio in denaro per ciascun figlio che superi il secondo. E ovvia la possibilità di introdurre coefficienti moltiplicativi per famiglie con figli disabili o genitori anziani a carico. Tutti costoro, al di là delle motivazioni affettive, svolgono un ruolo suppletivo allassistenza altrimenti a onere comune. Tutti in generale contribuiscono al principio che i figli sono un valore e una vera ricchezza per tutta la società. Il nostro slogan è: Si propone di impegnarsi e sostenere in campagna elettorale la volontà di creare il buono famiglia. Esso può consistere in una cifra di mille Euro/anno per ogni figlio dopo il secondo. La cifra può essere per il primo anno adottata in via sperimentale, per essere eventualmente incrementata (ma non ridotta) gli anni successivi.
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Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Proposte del Consiglio piemontese dellassociazione Buono famiglia (2) Non dovrebbe essere un problema ricorrere allanagrafe piemontese per conoscere quante famiglie con almeno tre figli vi siano in Piemonte. Questo consentirebbe al di assumere con decisione il ruolo di Regione in concreto sensibile al supporto alla natalità (Piemonte per la vita e la natalità). Occorre fare un conto, prima di presentare la proposta, sul suo costo, ma riteniamo che se fosse applicabile a famiglie con tre figli, avrebbe un effetto non meno pesante sul voto di quello che ebbe la promessa di abolizione dellICI sulla prima casa sul voto nazionale. Se questo principio, per limiti di spesa, fosse adottato per le sole famiglie numerose (almeno quattro figli), riguarderebbe una spesa media massima prevedibilmente non superiore a due-tremila Euro per nucleo familiare, per un totale intorno ai sette-otto milioni di Euro/anno. E chiaro che limpatto valoriale rimarrebbe altissimo ma quello elettorale ragionevolmente sarebbe minore. Infine, applicando in piccolo unidea di quoziente familiare, la soglia di reddito per accedere al bonus sarà pari a una cifra moltiplicata per il numero di componenti il nucleo. Ad esempio, 20milaEuro*6persone = 120milaEuro
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