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1 La crisi del 1300 Usa i collegamenti ipertestuali per passare alle varie diapositive Vai all’indice Vai alla diapositiva successiva Vai all’ultima diapositiva visualizzata Indice Annalisa-Loredana

2 La crisi del 1300 La crisi demografica
La crisi economica: l’agricoltura La crisi economica: situazione finanziaria La crisi economica: industria artigianale La crisi economica: commercio La concezione della morte La crisi sociale Annalisa-Loredana

3 La crisi demografica Nella prima metà del ‘300 si verificano carestie che comportano una sottoalimentazione della popolazione A metà ‘300 riappare la peste nera , diffusa dai topi di navi provenienti dall’Oriente (vedi cartine) La popolazione, soprattutto i più poveri, i bambini e i giovani, già debilitata dalla sottoalimentazione, viene decimata dalla malattia: perisce più di un terzo della popolazione dell’Europa (vedi tabella) Alcune regioni si spopolano quasi totalmente (Italia centro-sett., Francia meridionale, Germania, Inghilterra), in altre invece la mortalità non supera di molto i livelli consueti (Lombardia, Boemia, Polonia). Annalisa-Loredana

4 La crisi economica: l’agricoltura/1
Conseguenza dell’epidemia è lo spopolamento delle campagne e la contrazione della superficie coltivata Il prezzo dei cereali durante l’epidemia e negli anni immediatamente successivi aumenta perché solo pochi campi vengono coltivati e l’offerta di cereali è persino più bassa della domanda di una popolazione decimata Ma già 3 o 4 anni dopo la fine dell’epidemia, il prezzo dei cereali torna ad abbassarsi rapidamente perché, a fronte di una ‘normalizzazione’ della produzione, un minor numero di persone comporta una drastica diminuzione della domanda (vedi tabelle) Annalisa-Loredana

5 La crisi economica: l’agricoltura /2
Il prezzo dei prodotti agricoli di pregio (carne...), aumentato dopo l’epidemia, rimane costantemente alto; ciò induce i nobili latifondisti ad utilizzare per l’allevamento le terre prima coltivate e in particolar modo per l’allevamento transumante (ovini), che, se offre maggiori profitti (carne, lana, latte) e ha bisogno di un minor numero di addetti, porta invece in breve ad un degrado del suolo (molte terre tornano ad essere paludose e malariche) Poiché anche il prezzo dei manufatti tessili è aumentato, molti contadini sostituiscono la coltivazione di cereali con colture industriali (canapa, lino, gelso) Annalisa-Loredana

6 La crisi economica: situazione finanziaria
Già all’inizio del 1300 gli stati europei si trovano a sostenere sempre maggiori spese per mantenere la corte, la burocrazia e l’esercito; tre i mezzi di reperimento dei fondi: pesante aumento della fiscalità ingenti prestiti richiesti ai banchieri svalutazione della moneta ( il primo a giocare questa carta sarà Filippo IV il Bello di Francia) Queste misure comportano conseguenze pesantissime per contadini, mercanti e banchieri (cfr. fallimento dei Bardi e dei Peruzzi) (tabella indice salari operai) Annalisa-Loredana

7 La crisi economica: industria artigianale/1
A lungo gli storici hanno parlato di ‘crisi economica del 1300’, ritenendo che in questo secolo avvenga una profonda contrazione dei mercati dovuta alla diminuzione del surplus agricolo, diminuzione che impedisce la domanda di prodotti manifatturieri e di articoli di lusso I fallimenti di banche, che per tutto il secolo si succedono e compromettono l’economia di molte città italiane, sono stati imputati a speculazioni azzardate a cui i diversi banchieri sono costretti dalla contrazione dei mercati Annalisa-Loredana

8 La crisi economica: industria artigianale/2
Oggi gli storici più che di contrazione preferiscono parlare di riorganizzazione, ristrutturazione dell’industria artigianale: si assiste ad un cambiamento nel target della domanda, non ad una sua drastica diminuzione Non si può infatti parlare di una diminuzione indifferenziata del surplus agricolo, infatti si assiste ad un impoverimento dei produttori e commercianti di cereali, ma anche a un arricchimento costante di allevatori e produttori di colture industriali Indici significativi di supporto a questa teoria sono sia l’aumento dei salari sia la crescita dei prezzi dei manufatti Annalisa-Loredana

9 La crisi economica: commercio/1
Mentre i flussi commerciali a breve raggio rimangono invariati, quelli a medio raggio si modificano: acquista molta importanza, per quanto riguarda l’Italia del Nord, la via che da Milano e Venezia, passando per i valichi alpini, conduce alla Germania del Sud, mentre ne perde quella che collega Firenze a Genova e alla Francia L’Ansa assume il controllo dei commerci dell’Europa del Nord Portogallo e Spagna iniziano a potenziare i porti sull’Atlantico Annalisa-Loredana

10 La crisi economica: commercio/2
Il disgregarsi dell’Impero mongolo rende impossibile il commercio verso l’Oriente via terra e i porti veneziani sul Mar Nero, da cui partono le vie carovaniere, perdono la loro importanza commerciale Per ottenere la seta, le spezie e i profumi d’Oriente si ricorrerà all’intermediazione di paesi sotto il controllo ottomano quali la Siria e l’Egitto nei cui confronti Venezia non avrà l’esclusività di prima Si arriva ad ipotizzare il taglio dell’istmo di Suez per raggiungere via mare l’Oriente (il progetto dovrà aspettare fino al per la sua realizzazione!) Annalisa-Loredana

11 La concezione della morte
Con l’esperienza della peste cambia l’atteggiamento mentale nei confronti della morte: dalla visione cristiana di sereno passaggio dalla vita terrena a quella celeste accompagnata da procedure rituali (estrema unzione) e tradizionali (agonia circondati dall’affetto della famiglia) ad una concezione terrificante di un evento improvviso, oscuro, angoscioso che nulla e nessuno può rasserenare La morte viene personificata (lo scheletro con la falce) ed è vista come una potenza che deriva da Dio, ma è autonoma da Lui e non si può placare Annalisa-Loredana

12 La crisi sociale/1 Per tutto il ‘300 ci sono rivolte contadine ed urbane ad opera cioè di quanti sono esclusi dalla ristrutturazione economica: (vedi tabella) in Francia la jacquerie (1358), rivolta di contadini oppressi dalle tasse, dagli obblighi feudali, dalle angherie degli eserciti sia inglesi che francesi, impegnati nella Guerra dei Cento anni In Inghilterra la rivolta capeggiata da Tyler e Ball, detta dei Lollardi (1381), anch’essi contadini che chiedono l’abolizione delle corvées feudali, la confisca e la spartizione dei beni ecclesiastici, e si alleano con i piccoli artigiani di Londra nella richiesta di una diminuzione dei privilegi ecclesiastici e nobiliari Annalisa-Loredana

13 La crisi sociale/2 A Firenze il tumulto dei Ciompi (1378), salariati inseriti nella produzione della lana: chiedono la costituzione delle arti minori per avere protezione economica e possibilità di accesso alla vita politica. Gli imprenditori, i maestri delle arti, vista la contrazione della domanda di panni di lusso, sono costretti a diminuire la produzione anche con escamotages ( es.:moltiplicare il numero delle feste civili e, soprattutto, religiose) I salariati, impegnati in attività poco qualificate, che vengono pagati a giornata, non vedono difeso il potere d’acquisto del loro salario e si ribellano. Annalisa-Loredana

14 Peste nera (caratteristiche)
Zona d’incubazione: Oriente, probabilmente Cina Fu diffusa in Europa nel 1347 da marinai genovesi di ritorno dall’assedio di Caffa, sul Mar Nero durante il quale i Tartari gettarono al di là delle mura cittadine i cadaveri delle vittime della peste. Infierì in Europa dal 1347 al 1356, dal 56 assumerà ritmi decennali e scomparirà, come malattia endemica nel XVIII secolo Veicoli di trasmissione: il contagio diretto con ammalati o i morsi di pulci che precedentemente avevano morso uomini o topi infetti Annalisa-Loredana

15 Caratteristiche (1/2) La peste nera o bubbonica è caratterizzata da un'infiammazione e da un rigonfiamento doloroso dei linfonodi o bubboni generalmente a livello inguinale. La malattia insorge improvvisamente con brividi e febbre. Segue vomito, sete intensa, dolori generali, cefalea, sopore mentale e delirio. Al terzo giorno, dall'inizio dei sintomi, comparivano macchie nere cutanee perciò era soprannominata la morte nera o peste nera. Alcuni casi di peste bubbonica erano lievi, altri più virulenti e in genere fatali. Un'altra varietà di peste era quella polmonare che colpiva i polmoni ed era una complicazione della peste bubbonica. Veniva trasmessa da un soggetto all'altro attraverso goccioline infette che venivano espulse, tramite tosse, dai pazienti. La morte sopravveniva inevitabilmente. In questa miniatura del XIV secolo, tratta dalla Bibbia di Toggenburg, un uomo prega per la guarigione di una coppia di appestati. Annalisa-Loredana

16 Caratteristiche (2/2) Oggi la peste bubbonica ,se diagnosticata per tempo, si può curare con gli antibiotici. L’igiene può prevenire la diffusione portata dalle pulci. Eppure questa malattia uccide ancora ogni anno circa 2000 persone, soprattutto in Africa e in Asia, e la sua incidenza è in aumento. Un recente caso verificatosi in Madagascar si è dimostrato resistente a più antibiotici. È viva la preoccupazione che alcuni governi o gruppi terroristici possano nuovamente diffondere la peste. Alcuni scienziati fuggiti dall’ex Unione Sovietica dichiararono, per esempio, di aver sviluppato una varietà di Yersinia pestis , il batterio della peste resistente agli antibiotici. Ciò ha suscitato un dibattito sull’opportunità di fornire informazioni sui genomi di malattie virulente, come la peste o il vaiolo, che potrebbero essere utilizzati per fini terroristici Annalisa-Loredana

17 La popolazione in Italia e in Europa dal 1000 al 1500
Dati in milioni di abitanti Annalisa-Loredana

18 Date della principali rivolte popolari in Europa dal 1289 al 1395
Annalisa-Loredana

19 diffusione della peste dal 1346 al1352
Aree di diffusione della peste dal 1346 al1352 Annalisa-Loredana

20 Danza macabra Annalisa-Loredana

21 Indice del prezzo dei cereali
Annalisa-Loredana

22 Indice salari operai Annalisa-Loredana


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