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FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900).

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Presentazione sul tema: "FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900)."ā€” Transcript della presentazione:

1 FRIEDRICH NIETZSCHE ( )

2 IL CASO NIETZSCHE: UMANO PSICOLOGICO FILOSOFICO

3 ā€œLa mia ĆØ una filosofia a colpi di martelloā€

4 ā€œIo non sono un uomo, sono una dinamiteā€¦ ā€œ
ā€œuomo del destinoā€

5 ā€œVengo troppo presto. Non ĆØ ancora il mio tempoā€
Profeta inattuale

6 ā€œIo contraddico come nessuno ha contraddetto la menzogna che si ripete da millenniā€

7 Auto-presentazione Io sono di gran lunga lā€™uomo piĆ¹ terribile che sia mai esistito, ciĆ² non esclude che io debba essere il piĆ¹ benefico. Nietzsche. Ecce homo

8 Chi sa respirare lā€™aria dei miei scritti sa che questa ĆØ unā€™aria delle alture, unā€™aria forte.
Nietzsche. Ecce homo

9 Eā€™ mio buon lettore colui che di volta in volta viene profondamente ferito
Nietzsche. Ecce homo

10 Nietzsche Renaissance
Tra i piĆ¹ letti, studiati, tradotti,ā€¦ma ancora con problemi di interpretazione Vitalista Esistenzialista Profeta del nazismo Antipositivista Democratico Irrazionalista

11 Continua a rimanere un enigma;
Stile aforistico: pensiero selvaggio, duttile, capace di dominare tutte le sfumature linguistiche; scientifico ed artistico, ironico e psicologicamente raffinato. Continua a rimanere un enigma; Un cantiere di idee piĆ¹ che un sistema. Non prova le sue idee, ma le afferma con passione, insultando furiosamente gli avversari di turno

12 VITA Nasce a Rocken (Sassonia) nel Il padre, pastore luterano, morƬ quando aveva 4 anni. Studia filologia classica a Bonn e di Lipsia dove legge ā€œIl mondo come volontĆ  e rappresentazioneā€. A soli 24 anni ottiene la cattedra di filologia classica allā€™universitĆ  di Basilea.

13 Nel 1876, a causa di frequenti crisi nervose abbandona lā€™insegnamento.
VITA Nel 1876, a causa di frequenti crisi nervose abbandona lā€™insegnamento. Viaggia molto in giro per lā€™Europa, viene spesso in Italia. Amico di Richard Wagner, ā€¦ma con frequenti crisi e si interrompe nel 1878. Nel 1889 cade in una grave forma di pazzia (a Torino) che lo accompagna fino alla morte avvenuta il 25 agosto 1900.

14 Lapide che ricorda il soggiorno di Nietzsche a Nizza

15 Torino: ā€œla mia cittĆ ā€

16 Elisabeth Forster Nietzsche

17 Lou Andreas SalomƩ

18 OPERE 1871 La nascita della tragedia ā€“ dallo spirito della musica
Considerazioni inattuali. Umano troppo umano ā€“ un libro per spiriti liberi Aurora La gaia scienza CosƬ parlĆ² Zarathustra ā€“ un libro per tutti e per nessuno Al di lĆ  del bene e del male ā€“ preludio di una filosofia dellā€™avvenire Genealogia della morale Il caso Wagner Il crepuscolo degli idoli ā€“ come si fa filosofia a colpi di martello Lā€™Anticristo ā€“ maledizione del cristianesimo Ecce homo ā€“ come si diventa ciĆ² che si ĆØ La volontĆ  di potenza (postumo) ā€“ saggio di una trasmutazione di tutti i valori

19 Nietzsche illuminista
Critica dei valori morali e religiosi (Voltaire) Metodo storico-genealogico nella vita non esistono valori eterni e immutabili ogni valore ĆØ lā€™esito di uno sviluppo storico Matrici ā€œumane, troppo umaneā€ dei valori sovrumani Spirito libero Emanciparsi dalle tenebre del passato grazie a una ā€œgaiaā€ (liberante) scienza La vita ĆØ un esperimento (costante divenire)

20 SCHOPENHAUER - NIETZSCHE
Legge ā€œIl mondo come VolontĆ ā€: ā€œquesta dottrina prese il posto della fede perdutaā€ Condivide lā€™analisi di Sch. circa il senso ed il valore della vita: crudele, irrazionale, cieca, dolore, distruzione. Si distacca, ma continuerĆ  a stimarlo (educatore): ā€œgli errori dei grandi uomini sono piĆ¹ fecondi delle veritĆ  dei piccoli uominiā€. Il suo ĆØ il pessimismo dei rinunciatari, dei vinti, coloro che dicono no alla vita. Invece bisogna dire di SIā€™ alla vita.

21 NIETZSCHE SMASCHERATORE
POSTO CENTRALE DI N. NELLā€™OPERA DI ā€œDEMITIZZAZIONE DELLA CULTURA E DESACRALIZZAZIONE DEL MONDOā€ Gli uomini per poter sopportare il caos della vita si sono costruiti una serie di certezze metafisiche, morali, religiose che i filosofi devono smascherare. ā€œI miei scritti sono una scuola di sospetto e di disprezzo, ma anche di coraggio e temerarietĆ .ā€

22 NIETZSCHE SMASCHERATORE
Egli critica la civiltĆ  occidentale nel suo complesso ed il tipo di uomo che ha prodotto: anti-vitale e sottomesso alle autoritĆ  costituite. Nello stesso tempo indica quale dovrĆ  essere lā€™uomo del futuro: il superuomo. ā€œIo sono il primo uomo decente che ha il coraggio di svelare la falsitĆ  che dura da millenniā€

23 Nascita della tragedia
Nella civiltĆ  greca presocratica scopre il coraggio davanti al fato, lā€™accettazione ebbra della vita. Il segreto di quel mondo era nello spirito di Dioniso: forza istintiva, salute, ebbrezza, passione, umanitĆ  in pieno accordo con la natura. Mentre lā€™apollineo ĆØ visione di sogno, ĆØ misura, ordine, moderazione. Dalla fusione dei due elementi nacque la tragedia.

24 Apollo e Dioniso DIONISO = L'eccesso, la gioia nata dal dolore.
Lo sviluppo dell'arte ĆØ legato alla duplicitĆ  di - apollineo - dionisiaco Ā APOLLO = prototipo delle divinitĆ  olimpiche, create dalla necessitĆ  di sublimazione dell'esistenza, della quale i Greci ebbero una concezione profondamente pessimistica. E' il dio della misura e del "conosci te stesso". Ā DIONISO = L'eccesso, la gioia nata dal dolore.

25 La tragedia greca ĆØ morta suicida.
Morte della tragedia La tragedia greca ĆØ morta suicida. Colpevole di quella morte: Euripide, il quale eliminĆ² gli elementi dionisiaci.

26 Euripide Eliminato l'elemento dionisiaco, fu impossibile raggiungere l'effetto apollineo dell'epos. Euripide ricorse allora a due nuovi eccitamenti: - pensieri freddi (in luogo delle intuizioni apollinee), - passioni roventi (in luogo delle estasi dionisiache); gli uni e le altre imitati in modo realistico, non artistico.

27 Socrate Causa di questa rivoluzione fu il principio estetico socratico: "Tutto deve essere razionale per essere bello ". Tale principio ĆØ chiaramente ispiratore dei prologhi euripidei che vogliono spiegare tutto. "La virtĆ¹ ĆØ il sapere; si pecca solo per ignoranza: il virtuoso ĆØ felice ". Socrate fu ostile alla vita, volle morire, disse di no alla vita

28 Influsso di Socrate sulla scienza
Socrate ha una fede incrollabile nelle possibilitĆ  del pensiero di giungere fino alla profonditĆ  dell'essere e alla conoscenza della natura delle cose. Di fronte al pessimismo dell'artista sta l'ottimismo dello scienziato: la conoscenza ĆØ una medicina universale. Di qui lo sviluppo delle scienze e delle scuole filosofiche in epoca ellenistica. Tutto il mondo moderno ĆØ ancora preso nella rete della cultura alessandrina

29 Apollineo e dionisiaco
I due impulsi fondamentali della vita Apollineo: ordine, bellezza, armonia (scultura) Dionisiaco: irrazionalitĆ , ebbrezza, caos (musica) Tragedia greca Eschilo e Sofocle: equilibrio Euripide: prevalenza dellā€™elemento apollineo (Socrate) Inizio della decadenza della cultura occidentale Rinascita della tragedia nella modernitĆ  Wagner

30 LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
La descrizione delle caratteristiche dello spirito dionisiaco e dello spirito apollineo e le riflessioni sullā€™evoluzione del rapporto tra ā€œdionisiacoā€ e ā€œapollineoā€ costituiscono il tema principale de ā€œLa nascita della tragediaā€ caos apollineo forma dionisiaco stasi finito divenire infinito ragione luce istinto oscuritĆ  serenitĆ  sogno inquietudine realtĆ  impulso alla forma impulso allā€™ebbrezza alla moderazione alla gioia, al canto alla razionalitĆ  allā€™ottimismo

31 LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
Lā€™evoluzione del rapporto tra spirito apollineo e spirito dionisiaco si articolare in tre momenti: PRIMA FASE PERIODO PRESOCRATICO I due spiriti convivono separati

32 LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
SECONDA FASE LA TRAGEDIA DI ESCHILO E DI SOFOCLE ā€œ ā€¦ i due istinti, tanto diversi tra loro, vanno lā€™uno accanto allā€™altro, per lo piĆ¹ in aperta discordia, ma pure eccitandosi reciprocamente a nuovi frutti sempre nuovi e piĆ¹ robusti ā€¦ fino a quando, in virtĆ¹ di un miracolo metafisico della ā€œvolontĆ ā€ ellenica, compaiono in ultimo accoppiati lā€™uno con lā€™altro e generano lā€™opera dā€™arte, altrettanto apollinea che dionisiaca, che ĆØ la tragedia atticaā€

33 LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
TERZA FASE LA TRAGEDIA DI EURIPIDE LA FILOSOFIA DI SOCRATE In questa fase lā€™equilibrio dinamico e fruttuoso tra apollineo e dionisiaco si spezza: lā€™apollineo prevale sul dionisiaco, lo avvolge da tutte le parti,lo soffoca ā€¦

34 Il concetto di storia I due significati di ā€œstoriaā€
res gestae (lā€™insieme dei fatti realmente accaduti nel passato) historia rerum gestarum (il resoconto dei fatti realmente accaduti nel passato) Lā€™eccesso di memoria storica: malattia dello spirito inchioda lā€™uomo dā€™azione al passato indebolisce le potenzialitĆ  creatrici necessitĆ  di imparare lā€™arte dellā€™oblio conseguenza dello sviluppo della storiografia

35 UTILITAā€™ E DANNO DELLA STORIA
Nietzsche ĆØ contro la ā€œsaturazione di storiaā€ e non contro ciĆ² che definisce una ā€œsana consapevolezza della storiaā€ FISIOLOGIA PATOLOGIA STORIA MONUMENTALE Si trasmette la coscienza delle cose grandi deforma i valori e le proporzioni del passato STORIA ANTIQUARIA Conserva il senso di una tradizione da cui non si puĆ² prescindere. collezionismo maniacale che mortifica i fini e i valori del passato. STORIA CRITICA Esprime unā€™istanza legittima di giudizio del passato Causa la vana presunzione che si possa fare a meno del passato.

36 I temi della maturitĆ  Il nichilismo Lā€™oltreuomo
Dio ĆØ morto; la vita non ha senso Lā€™oltreuomo dire di sƬ alla vita nella sua insensatezza Lā€™eterno ritorno dellā€™identico visione ciclica (contro visione lineare) della storia VolontĆ  di potenza Prospettivismo

37 Il vissuto del superuomo li contiene consapevolmente tutti.
La storia della liberazione, della rinascita, della costruzione e, in definitiva, della giustificazione del ā€œsuperuomoā€, si svolge nella descrizione dei seguenti temi. Il vissuto del superuomo li contiene consapevolmente tutti. LA GENEALOGIA DELLA MORALE IL NICHILISMO TRASVALUTAZIONE DEI VALORI LA VOLONTAā€™ DI POTENZA LA MORTE DI DIO Lā€™ETERNO RITORNO IL SUPERUOMO

38 Dio ĆØ morto Dio ĆØ simbolo
di ogni prospettiva oltremondana, per cui il senso della vita sta al di lĆ  della vita delle credenze metafisiche e religiose, elaborate per dare un senso e un ordine rassicurante alla vita Contrapposizione tra un mondo vero (aldilĆ ) e un mondo apparente (aldiquĆ ) Fuga dalla vita, rivolta contro il corpo Le veritĆ  metafisiche e religiose sono menzogne, costruite per meglio sopportare la durezza della vita La vita ĆØ caos, divenire, tragedia (non ha senso)

39 LA MORTE DI DIO ā€œLa ā€œmorte di Dioā€ coincide con lā€™atto di nascita del superuomo. Solo chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtĆ  e di prendere atto del crollo degli assoluti ĆØ ormai maturo per varcare lā€™abisso che divide lā€™uomo dallā€™oltre uomoā€ Fornero. Protagonisti e testi della Filosofia. Paravia D,1, pag. 17. La drammatica, terribile, angosciosa notizia della morte di Dio ĆØ descritta da Nietzsche nellā€™aforisma 125 de ā€œLa gaia scienzaā€ .

40 LA MORTE DI DIO ā€œAvete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla luce del giorno, corse al mercato e si mise a gridare ā€œCerco Dio! Cerco Dio!ā€. E poichĆ© proprio lĆ  si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitĆ² grandi risa.[ā€¦] Dove se nā€™ĆØ andato Dio? ā€“ gridĆ² ā€“ ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo, voi ed io! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino allā€™ultima goccia? [ā€¦] Dovā€™ĆØ che si muove ora? Dovā€™ĆØ che ci muoviamo noi? Via da tutti i soli? Non ĆØ il nostro un eterno precipitare? [ā€¦] Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo? Dio ĆØ morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso. Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini?[ā€¦] Non ĆØ troppo grande per noi la grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dei, per apparire almeno degni di essa? [ā€¦] GettĆ² a terra la sua lanterna che andĆ² in frantumi e si spense. ā€œVengo troppo presto ā€“ proseguƬ ā€“ non ĆØ ancora il mio tempo. [ā€¦]

41 folle uomo Eā€™ il filosofo ā€“ profeta
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ folle uomo Eā€™ il filosofo ā€“ profeta

42 LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ suscitĆ² grandi risa Lā€™ateismo superficiale e ottimistico dei filosofi dellā€™Ottocento, insensibili alla portata ed agli effetti della ā€œmorte di Dioā€

43 LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ vuotare il mare Allusione al carattere arduo e sovra-umano dellā€™uccisione di Dio.

44 un eterno precipitare La mancanza di un alto e di un basso.
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ un eterno precipitare La mancanza di un alto e di un basso.

45 LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ dobbiamo noi stessi diventare dei Richiamo al fatto che per reggere la ā€œmorte di Dioā€ lā€™uomo deve farsi superuomo.

46 LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ Vengo troppo presto La coscienza che la ā€œmorte di Dioā€ non si ĆØ ancora concretizzata in un fatto di massa, anche se ĆØ inevitabile che lo diventi in un prossimo futuro.

47 Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo?
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE ā€œIL GRANDE ANNUNCIOā€ Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo? Il senso di vertigine e di smarrimento che seguono allo svanire di ogni ubi consistam e al venir meno di certezze e di punti di riferimento assoluti.

48 IL SUPERUOMO Ma ā€œlā€™attivitĆ  del Superuomo ĆØ al massimo della sua ā€œpotenzaā€ quando si identifica a quella del fanciullo che puĆ², ogni volta che distrugge, anche creare, ossia dire ā€œun sacro sƬā€ ā€œ ā€il fanciullo ĆØ innocenza, ĆØ oblio, un ricominciare, un gioco, una ruota che gira da sĆ©, un primo movimento, una santa affermazione. SƬ, per il gioco della creazione ĆØ necessaria una santa affermazione, o fratelli: lo spirito ora vuole la sua propria volontĆ ; chi ha perduto il mondo vuole conquistare il suo proprio mondoā€. Nietzsche. CosƬ parlĆ² Zarathustra.

49 LA GENEALOGIA DELLA MORALE
Eā€™ il primo passo da compiere: capire lā€™origine storicoā€“psicologica attraverso una riflessione sul conflitto tra MONDO CLASSICO MONDO CRISTIANO MORALE DEI SIGNORI MORALE DEGLI SCHIAVI GUERRIERI SACERDOTI

50 LA GENEALOGIA DELLA MORALE Dal punto di vista psicologico il conflitto ĆØ visibile nella impossibile mediazione tra due modi assolutamente contrapposti di concepire la vita, tra scelte ideali e di valori alternativi. umiltĆ , sacrificio di sĆ©, abnegazione, ipocrisia forza, fierezza, salute, gioia, lealtĆ , coraggio Lā€™impossibile mediazione si risolve nel RISENTIMENTO e nella vittoria dei valori anti-vitali ā€œdove voi vedete cose ideali, io vedo cose umane, ahi, troppo umaneā€ Nietzsche. Ecce homo

51 Lā€™oltreuomo Eā€™ lā€™uomo nuovo (profetizzato da Zarathustra)
si emancipa dalla morale cristiana (Anticristo) propugna valori vitali (rivalutazione del corpo contro lo spirito) dice dionisiacamente di sƬ alla vita, nonostante la sua tragicitĆ  e insensatezza (gioia-dolore, felicitĆ -infelicitĆ ) fa propria lā€™idea dellā€™eterno ritorno dellā€™identico si pone come volontĆ  di potenza, che interpreta prospetticamente il mondo crea nuovi valori (transvalutazione) al posto degli antichi

52 IL SUPERUOMO Il superuomo, uomo del futuro, non ancora realizzato nel presente, ĆØ lā€™uomo liberatosi della fede in Dio, capace di vincere lā€™iniziale angoscia derivata proprio dalla morte di Dio, che ripudia la morale ascetica tradizionale e vive coraggiosamente e intensamente la vita al di lĆ  del bene e del male. Il superuomo ĆØ lā€™uomo dionisiaco che sostituisce la fedeltĆ  a Dio con la fedeltĆ  alla terra. Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Lo sappiano o no: essi esercitano il veneficio.

53 TRASVALUTAZIONE DEI VALORI Eā€™ la vera e propria presa di coscienza che la morale ĆØ un prodotto dellā€™uomo, una proiezione dei suoi bisogni. ā€œLa mia veritĆ  ĆØ tremenda perchĆ© fino a oggi si chiamava veritĆ  la menzogna. Trasvalutazione di tutti i valori: questa ĆØ la mia formula per lā€™atto con cui lā€™umanitĆ  prende la decisione suprema su se stessa; un atto che in me ĆØ divenuto carne e genioā€ Nietzsche. Ecce homo.

54 Il nichilismo Crisi delle certezze etiche-religiose-metafisiche
Nichilismo incompleto sostituisce i vecchi valori con nuovi valori (nazionalismo, chauvinismo, socialismo, anarchismo, storicismo, positivismo) Nichilismo completo nichilismo passivo (buddismo, Schopenhauer): senso di vuoto nichilismo attivo (oltreuomo) distruzione dei vecchi valori costruzione di nuovi valori (transvalutazione)

55 IL NICHILISMO Secondo H. Kung, Nietzsche si considera ā€œpaziente, diagnostico e terapeuta, nella stessa persona, della malattia mortale del nichilismoā€ Per costruire il superuomo bisogna attraversare le seguenti fasi della malattia ed approdare alla guarigione. Non si guarisce se essi continuano a condizionare e mortificare lo spirito. NICHILISMO PASSIVO Quando ci si trasforma in ā€œforza violenta di distruzioneā€ si intravede la guarigione NICHILISMO ATTIVO

56 La volontĆ  di potenza Lā€™intima essenza del reale
La vita ĆØ forza espansiva, che mira ad autopotenziarsi (non solo ad autoconservarsi, come in Schopenhauer) Lā€™individuo, in quanto volontĆ  di potenza, produce valori e veritĆ  funzionali al proprio autopotenziamento ogni veritĆ /valore ĆØ una bugia utile allā€™individuo, che questi cerca di imporre agli altri

57 ivi trovai ā€œvolontĆ  di potenzaā€
LA VOLONTAā€™ DI POTENZA ā€œVolontĆ  di potenzaā€ non significa ā€œdesiderio di potereā€, ma equivale piuttosto allā€™espressione ā€œvirtĆ¹ che donaā€. Come il sole risplende non per volontĆ , ma per suo potere, cosƬ ogni essere vivente ha ā€œvolontĆ  di potenzaā€ nel senso che ha il potere di estrinsecare il potere che possiede. ā€Dove trovai la vita, ivi trovai ā€œvolontĆ  di potenzaā€ Nietzsche. CosƬ parlĆ² Zarathustra.

58 VolontĆ  di potenza come ā€œlegge di naturaā€ VolontĆ  di potenza come vita
LA VOLONTAā€™ DI POTENZA Dalla guarigione dal nichilismo il superuomo esprime tutta la sua virtĆ¹ piĆ¹ peculiare: la ā€œvolontĆ  di potenzaā€ in un progetto di autoaffermazione in ogni forma di esistenza e di attivitĆ :ecco le parole di Nietzsche da ā€œFrammenti Postumi ā€. VolontĆ  di potenza come ā€œlegge di naturaā€ VolontĆ  di potenza come vita VolontĆ  di potenza come morale VolontĆ  di potenza come politica VolontĆ  di potenza come scienza

59 Lā€™eterno ritorno dellā€™identico
Concezione ciclica della storia Vivere e amare lā€™attimo presente come se fosse lā€™ultimo come se dovesse eternamente ritornare Contro la concezione lineare della storia (cristianesimo, socialismo) Ogni momento ha senso solo in funzione dei momenti successivi Cā€™ĆØ una fine della storia (regno dei cieli, societĆ  senza classi) che dĆ  senso alla storia precedente

60 Nietzsche. La gaia scienza. Aforisma 341. Il peso piĆ¹ grande.
Lā€™ETERNO RITORNO Eā€™ lā€™ultima tappa, il traguardo: solo chi vi giunge ĆØ davvero il superuomo, lā€™uomo, cioĆØ, che non solo ha oltrepassato il passato, non solo ha oltrepassato continuamente sĆ© stesso nel presente, ma che riesce a reggere ā€œil peso piĆ¹ grandeā€: lā€™eterno ritorno. ā€œQuesta vita come tu ora la vivi e come lā€™hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte; e non ci sarĆ  mai in essa niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrĆ  fare ritorno a te ā€¦ ā€œ Nietzsche. La gaia scienza. Aforisma 341. Il peso piĆ¹ grande.

61 Lā€™ETERNO RITORNO

62 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI
La lunga storia dellā€™amplificazione dellā€™apollineo sul dionisiaco, della ragione sullā€™istinto, ha percorso, dai tempi di Socrate fino a quelli del Nostro, le seguenti sei tappe che adesso descriveremo una ad una. Esse sono descritte ne ā€œLa storia di un erroreā€, una fondamentale pagina de ā€œIl crepuscolo degli idoliā€ Adelphi

63 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 1 1)Ā Ā Ā Ā Ā Ā  Il mondo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso ā€“ egli vive in esso, lui stesso ĆØ questo mondo. (La forma piĆ¹ antica dellā€™idea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi: ā€œIo, Platone, sono la veritĆ ā€)

64 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 2 2)Ā Ā Ā Ā Ā Ā  Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (al peccatore che fa penitenza) (Progresso dellā€™ idea: essa diventa piĆ¹ sottile, piĆ¹ capziosa, piĆ¹ inafferrabile ā€“ diventa donna, si cristianizza)

65 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 3 3)Ā Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma giĆ  in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo lā€™antico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo, lā€™idea sublimata, pallida, nordica, konigsbergica.)

66 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 4 4)Ā Ā Ā Ā Ā Ā  Il mondo vero, inattingibile. Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante, a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto? (Grigio mattino. Primo sbadiglio della ragione. Canto del gallo del positivismo.)

67 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 5 5)Ā Ā Ā Ā Ā Ā  Il mondo vero, unā€™idea che non serve piĆ¹ a niente, nemmeno piĆ¹ vincolante ā€“ unā€™idea divenuta inutile e superflua, quindi unā€™idea confutata : eliminiamola. Giorno chiaro, prima colazione; ritorno del bon sens e della serenitĆ . Platone rosso di vergogna, baccano indiavolato di tutti gli spiriti liberi.

68 IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 6 6)Ā Ā Ā Ā Ā Ā  Abbiamo tolto di mezzo il mondo vero, quale mondo cā€™ĆØ rimasto? Forse quello apparente? Ma no, col mondo vero abbiamo eliminato anche il mondo apparente! Mezzogiorno, momento dellā€™ ombra piĆ¹ corta, fine del lunghissimo errore, apogeo dellā€™ umanitĆ . INCIPIT ZARATHUSTRA


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