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FRIEDRICH NIETZSCHE ( )
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IL CASO NIETZSCHE: UMANO PSICOLOGICO FILOSOFICO
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āLa mia ĆØ una filosofia a colpi di martelloā
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āIo non sono un uomo, sono una dinamiteā¦ ā
āuomo del destinoā
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āVengo troppo presto. Non ĆØ ancora il mio tempoā
Profeta inattuale
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āIo contraddico come nessuno ha contraddetto la menzogna che si ripete da millenniā
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Auto-presentazione Io sono di gran lunga lāuomo piĆ¹ terribile che sia mai esistito, ciĆ² non esclude che io debba essere il piĆ¹ benefico. Nietzsche. Ecce homo
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Chi sa respirare lāaria dei miei scritti sa che questa ĆØ unāaria delle alture, unāaria forte.
Nietzsche. Ecce homo
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Eā mio buon lettore colui che di volta in volta viene profondamente ferito
Nietzsche. Ecce homo
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Nietzsche Renaissance
Tra i piĆ¹ letti, studiati, tradotti,ā¦ma ancora con problemi di interpretazione Vitalista Esistenzialista Profeta del nazismo Antipositivista Democratico Irrazionalista
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Continua a rimanere un enigma;
Stile aforistico: pensiero selvaggio, duttile, capace di dominare tutte le sfumature linguistiche; scientifico ed artistico, ironico e psicologicamente raffinato. Continua a rimanere un enigma; Un cantiere di idee piĆ¹ che un sistema. Non prova le sue idee, ma le afferma con passione, insultando furiosamente gli avversari di turno
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VITA Nasce a Rocken (Sassonia) nel Il padre, pastore luterano, morƬ quando aveva 4 anni. Studia filologia classica a Bonn e di Lipsia dove legge āIl mondo come volontĆ e rappresentazioneā. A soli 24 anni ottiene la cattedra di filologia classica allāuniversitĆ di Basilea.
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Nel 1876, a causa di frequenti crisi nervose abbandona lāinsegnamento.
VITA Nel 1876, a causa di frequenti crisi nervose abbandona lāinsegnamento. Viaggia molto in giro per lāEuropa, viene spesso in Italia. Amico di Richard Wagner, ā¦ma con frequenti crisi e si interrompe nel 1878. Nel 1889 cade in una grave forma di pazzia (a Torino) che lo accompagna fino alla morte avvenuta il 25 agosto 1900.
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Lapide che ricorda il soggiorno di Nietzsche a Nizza
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Torino: āla mia cittĆ ā
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Elisabeth Forster Nietzsche
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Lou Andreas SalomƩ
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OPERE 1871 La nascita della tragedia ā dallo spirito della musica
Considerazioni inattuali. Umano troppo umano ā un libro per spiriti liberi Aurora La gaia scienza CosƬ parlĆ² Zarathustra ā un libro per tutti e per nessuno Al di lĆ del bene e del male ā preludio di una filosofia dellāavvenire Genealogia della morale Il caso Wagner Il crepuscolo degli idoli ā come si fa filosofia a colpi di martello LāAnticristo ā maledizione del cristianesimo Ecce homo ā come si diventa ciĆ² che si ĆØ La volontĆ di potenza (postumo) ā saggio di una trasmutazione di tutti i valori
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Nietzsche illuminista
Critica dei valori morali e religiosi (Voltaire) Metodo storico-genealogico nella vita non esistono valori eterni e immutabili ogni valore ĆØ lāesito di uno sviluppo storico Matrici āumane, troppo umaneā dei valori sovrumani Spirito libero Emanciparsi dalle tenebre del passato grazie a una āgaiaā (liberante) scienza La vita ĆØ un esperimento (costante divenire)
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SCHOPENHAUER - NIETZSCHE
Legge āIl mondo come VolontĆ ā: āquesta dottrina prese il posto della fede perdutaā Condivide lāanalisi di Sch. circa il senso ed il valore della vita: crudele, irrazionale, cieca, dolore, distruzione. Si distacca, ma continuerĆ a stimarlo (educatore): āgli errori dei grandi uomini sono piĆ¹ fecondi delle veritĆ dei piccoli uominiā. Il suo ĆØ il pessimismo dei rinunciatari, dei vinti, coloro che dicono no alla vita. Invece bisogna dire di SIā alla vita.
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NIETZSCHE SMASCHERATORE
POSTO CENTRALE DI N. NELLāOPERA DI āDEMITIZZAZIONE DELLA CULTURA E DESACRALIZZAZIONE DEL MONDOā Gli uomini per poter sopportare il caos della vita si sono costruiti una serie di certezze metafisiche, morali, religiose che i filosofi devono smascherare. āI miei scritti sono una scuola di sospetto e di disprezzo, ma anche di coraggio e temerarietĆ .ā
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NIETZSCHE SMASCHERATORE
Egli critica la civiltĆ occidentale nel suo complesso ed il tipo di uomo che ha prodotto: anti-vitale e sottomesso alle autoritĆ costituite. Nello stesso tempo indica quale dovrĆ essere lāuomo del futuro: il superuomo. āIo sono il primo uomo decente che ha il coraggio di svelare la falsitĆ che dura da millenniā
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Nascita della tragedia
Nella civiltĆ greca presocratica scopre il coraggio davanti al fato, lāaccettazione ebbra della vita. Il segreto di quel mondo era nello spirito di Dioniso: forza istintiva, salute, ebbrezza, passione, umanitĆ in pieno accordo con la natura. Mentre lāapollineo ĆØ visione di sogno, ĆØ misura, ordine, moderazione. Dalla fusione dei due elementi nacque la tragedia.
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Apollo e Dioniso DIONISO = L'eccesso, la gioia nata dal dolore.
Lo sviluppo dell'arte ĆØ legato alla duplicitĆ di - apollineo - dionisiaco Ā APOLLO = prototipo delle divinitĆ olimpiche, create dalla necessitĆ di sublimazione dell'esistenza, della quale i Greci ebbero una concezione profondamente pessimistica. E' il dio della misura e del "conosci te stesso". Ā DIONISO = L'eccesso, la gioia nata dal dolore.
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La tragedia greca ĆØ morta suicida.
Morte della tragedia La tragedia greca ĆØ morta suicida. Colpevole di quella morte: Euripide, il quale eliminĆ² gli elementi dionisiaci.
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Euripide Eliminato l'elemento dionisiaco, fu impossibile raggiungere l'effetto apollineo dell'epos. Euripide ricorse allora a due nuovi eccitamenti: - pensieri freddi (in luogo delle intuizioni apollinee), - passioni roventi (in luogo delle estasi dionisiache); gli uni e le altre imitati in modo realistico, non artistico.
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Socrate Causa di questa rivoluzione fu il principio estetico socratico: "Tutto deve essere razionale per essere bello ". Tale principio ĆØ chiaramente ispiratore dei prologhi euripidei che vogliono spiegare tutto. "La virtĆ¹ ĆØ il sapere; si pecca solo per ignoranza: il virtuoso ĆØ felice ". Socrate fu ostile alla vita, volle morire, disse di no alla vita
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Influsso di Socrate sulla scienza
Socrate ha una fede incrollabile nelle possibilitĆ del pensiero di giungere fino alla profonditĆ dell'essere e alla conoscenza della natura delle cose. Di fronte al pessimismo dell'artista sta l'ottimismo dello scienziato: la conoscenza ĆØ una medicina universale. Di qui lo sviluppo delle scienze e delle scuole filosofiche in epoca ellenistica. Tutto il mondo moderno ĆØ ancora preso nella rete della cultura alessandrina
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Apollineo e dionisiaco
I due impulsi fondamentali della vita Apollineo: ordine, bellezza, armonia (scultura) Dionisiaco: irrazionalitĆ , ebbrezza, caos (musica) Tragedia greca Eschilo e Sofocle: equilibrio Euripide: prevalenza dellāelemento apollineo (Socrate) Inizio della decadenza della cultura occidentale Rinascita della tragedia nella modernitĆ Wagner
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LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
La descrizione delle caratteristiche dello spirito dionisiaco e dello spirito apollineo e le riflessioni sullāevoluzione del rapporto tra ādionisiacoā e āapollineoā costituiscono il tema principale de āLa nascita della tragediaā caos apollineo forma dionisiaco stasi finito divenire infinito ragione luce istinto oscuritĆ serenitĆ sogno inquietudine realtĆ impulso alla forma impulso allāebbrezza alla moderazione alla gioia, al canto alla razionalitĆ allāottimismo
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LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
Lāevoluzione del rapporto tra spirito apollineo e spirito dionisiaco si articolare in tre momenti: PRIMA FASE PERIODO PRESOCRATICO I due spiriti convivono separati
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LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
SECONDA FASE LA TRAGEDIA DI ESCHILO E DI SOFOCLE ā ā¦ i due istinti, tanto diversi tra loro, vanno lāuno accanto allāaltro, per lo piĆ¹ in aperta discordia, ma pure eccitandosi reciprocamente a nuovi frutti sempre nuovi e piĆ¹ robusti ā¦ fino a quando, in virtĆ¹ di un miracolo metafisico della āvolontĆ ā ellenica, compaiono in ultimo accoppiati lāuno con lāaltro e generano lāopera dāarte, altrettanto apollinea che dionisiaca, che ĆØ la tragedia atticaā
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LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
TERZA FASE LA TRAGEDIA DI EURIPIDE LA FILOSOFIA DI SOCRATE In questa fase lāequilibrio dinamico e fruttuoso tra apollineo e dionisiaco si spezza: lāapollineo prevale sul dionisiaco, lo avvolge da tutte le parti,lo soffoca ā¦
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Il concetto di storia I due significati di āstoriaā
res gestae (lāinsieme dei fatti realmente accaduti nel passato) historia rerum gestarum (il resoconto dei fatti realmente accaduti nel passato) Lāeccesso di memoria storica: malattia dello spirito inchioda lāuomo dāazione al passato indebolisce le potenzialitĆ creatrici necessitĆ di imparare lāarte dellāoblio conseguenza dello sviluppo della storiografia
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UTILITAā E DANNO DELLA STORIA
Nietzsche ĆØ contro la āsaturazione di storiaā e non contro ciĆ² che definisce una āsana consapevolezza della storiaā FISIOLOGIA PATOLOGIA STORIA MONUMENTALE Si trasmette la coscienza delle cose grandi deforma i valori e le proporzioni del passato STORIA ANTIQUARIA Conserva il senso di una tradizione da cui non si puĆ² prescindere. collezionismo maniacale che mortifica i fini e i valori del passato. STORIA CRITICA Esprime unāistanza legittima di giudizio del passato Causa la vana presunzione che si possa fare a meno del passato.
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I temi della maturitĆ Il nichilismo Lāoltreuomo
Dio ĆØ morto; la vita non ha senso Lāoltreuomo dire di sƬ alla vita nella sua insensatezza Lāeterno ritorno dellāidentico visione ciclica (contro visione lineare) della storia VolontĆ di potenza Prospettivismo
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Il vissuto del superuomo li contiene consapevolmente tutti.
La storia della liberazione, della rinascita, della costruzione e, in definitiva, della giustificazione del āsuperuomoā, si svolge nella descrizione dei seguenti temi. Il vissuto del superuomo li contiene consapevolmente tutti. LA GENEALOGIA DELLA MORALE IL NICHILISMO TRASVALUTAZIONE DEI VALORI LA VOLONTAā DI POTENZA LA MORTE DI DIO LāETERNO RITORNO IL SUPERUOMO
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Dio ĆØ morto Dio ĆØ simbolo
di ogni prospettiva oltremondana, per cui il senso della vita sta al di lĆ della vita delle credenze metafisiche e religiose, elaborate per dare un senso e un ordine rassicurante alla vita Contrapposizione tra un mondo vero (aldilĆ ) e un mondo apparente (aldiquĆ ) Fuga dalla vita, rivolta contro il corpo Le veritĆ metafisiche e religiose sono menzogne, costruite per meglio sopportare la durezza della vita La vita ĆØ caos, divenire, tragedia (non ha senso)
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LA MORTE DI DIO āLa āmorte di Dioā coincide con lāatto di nascita del superuomo. Solo chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtĆ e di prendere atto del crollo degli assoluti ĆØ ormai maturo per varcare lāabisso che divide lāuomo dallāoltre uomoā Fornero. Protagonisti e testi della Filosofia. Paravia D,1, pag. 17. La drammatica, terribile, angosciosa notizia della morte di Dio ĆØ descritta da Nietzsche nellāaforisma 125 de āLa gaia scienzaā .
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LA MORTE DI DIO āAvete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla luce del giorno, corse al mercato e si mise a gridare āCerco Dio! Cerco Dio!ā. E poichĆ© proprio lĆ si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitĆ² grandi risa.[ā¦] Dove se nāĆØ andato Dio? ā gridĆ² ā ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo, voi ed io! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino allāultima goccia? [ā¦] DovāĆØ che si muove ora? DovāĆØ che ci muoviamo noi? Via da tutti i soli? Non ĆØ il nostro un eterno precipitare? [ā¦] Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo? Dio ĆØ morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso. Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini?[ā¦] Non ĆØ troppo grande per noi la grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dei, per apparire almeno degni di essa? [ā¦] GettĆ² a terra la sua lanterna che andĆ² in frantumi e si spense. āVengo troppo presto ā proseguƬ ā non ĆØ ancora il mio tempo. [ā¦]
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folle uomo Eā il filosofo ā profeta
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā folle uomo Eā il filosofo ā profeta
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LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā suscitĆ² grandi risa Lāateismo superficiale e ottimistico dei filosofi dellāOttocento, insensibili alla portata ed agli effetti della āmorte di Dioā
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LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā vuotare il mare Allusione al carattere arduo e sovra-umano dellāuccisione di Dio.
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un eterno precipitare La mancanza di un alto e di un basso.
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā un eterno precipitare La mancanza di un alto e di un basso.
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LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā dobbiamo noi stessi diventare dei Richiamo al fatto che per reggere la āmorte di Dioā lāuomo deve farsi superuomo.
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LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā Vengo troppo presto La coscienza che la āmorte di Dioā non si ĆØ ancora concretizzata in un fatto di massa, anche se ĆØ inevitabile che lo diventi in un prossimo futuro.
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Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo?
LA MORTE DI DIO DECODIFICAZIONE DE āIL GRANDE ANNUNCIOā Non si ĆØ fatto piĆ¹ freddo? Il senso di vertigine e di smarrimento che seguono allo svanire di ogni ubi consistam e al venir meno di certezze e di punti di riferimento assoluti.
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IL SUPERUOMO Ma ālāattivitĆ del Superuomo ĆØ al massimo della sua āpotenzaā quando si identifica a quella del fanciullo che puĆ², ogni volta che distrugge, anche creare, ossia dire āun sacro sƬā ā āil fanciullo ĆØ innocenza, ĆØ oblio, un ricominciare, un gioco, una ruota che gira da sĆ©, un primo movimento, una santa affermazione. SƬ, per il gioco della creazione ĆØ necessaria una santa affermazione, o fratelli: lo spirito ora vuole la sua propria volontĆ ; chi ha perduto il mondo vuole conquistare il suo proprio mondoā. Nietzsche. CosƬ parlĆ² Zarathustra.
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LA GENEALOGIA DELLA MORALE
Eā il primo passo da compiere: capire lāorigine storicoāpsicologica attraverso una riflessione sul conflitto tra MONDO CLASSICO MONDO CRISTIANO MORALE DEI SIGNORI MORALE DEGLI SCHIAVI GUERRIERI SACERDOTI
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LA GENEALOGIA DELLA MORALE Dal punto di vista psicologico il conflitto ĆØ visibile nella impossibile mediazione tra due modi assolutamente contrapposti di concepire la vita, tra scelte ideali e di valori alternativi. umiltĆ , sacrificio di sĆ©, abnegazione, ipocrisia forza, fierezza, salute, gioia, lealtĆ , coraggio Lāimpossibile mediazione si risolve nel RISENTIMENTO e nella vittoria dei valori anti-vitali ādove voi vedete cose ideali, io vedo cose umane, ahi, troppo umaneā Nietzsche. Ecce homo
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Lāoltreuomo Eā lāuomo nuovo (profetizzato da Zarathustra)
si emancipa dalla morale cristiana (Anticristo) propugna valori vitali (rivalutazione del corpo contro lo spirito) dice dionisiacamente di sƬ alla vita, nonostante la sua tragicitĆ e insensatezza (gioia-dolore, felicitĆ -infelicitĆ ) fa propria lāidea dellāeterno ritorno dellāidentico si pone come volontĆ di potenza, che interpreta prospetticamente il mondo crea nuovi valori (transvalutazione) al posto degli antichi
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IL SUPERUOMO Il superuomo, uomo del futuro, non ancora realizzato nel presente, ĆØ lāuomo liberatosi della fede in Dio, capace di vincere lāiniziale angoscia derivata proprio dalla morte di Dio, che ripudia la morale ascetica tradizionale e vive coraggiosamente e intensamente la vita al di lĆ del bene e del male. Il superuomo ĆØ lāuomo dionisiaco che sostituisce la fedeltĆ a Dio con la fedeltĆ alla terra. Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Lo sappiano o no: essi esercitano il veneficio.
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TRASVALUTAZIONE DEI VALORI Eā la vera e propria presa di coscienza che la morale ĆØ un prodotto dellāuomo, una proiezione dei suoi bisogni. āLa mia veritĆ ĆØ tremenda perchĆ© fino a oggi si chiamava veritĆ la menzogna. Trasvalutazione di tutti i valori: questa ĆØ la mia formula per lāatto con cui lāumanitĆ prende la decisione suprema su se stessa; un atto che in me ĆØ divenuto carne e genioā Nietzsche. Ecce homo.
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Il nichilismo Crisi delle certezze etiche-religiose-metafisiche
Nichilismo incompleto sostituisce i vecchi valori con nuovi valori (nazionalismo, chauvinismo, socialismo, anarchismo, storicismo, positivismo) Nichilismo completo nichilismo passivo (buddismo, Schopenhauer): senso di vuoto nichilismo attivo (oltreuomo) distruzione dei vecchi valori costruzione di nuovi valori (transvalutazione)
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IL NICHILISMO Secondo H. Kung, Nietzsche si considera āpaziente, diagnostico e terapeuta, nella stessa persona, della malattia mortale del nichilismoā Per costruire il superuomo bisogna attraversare le seguenti fasi della malattia ed approdare alla guarigione. Non si guarisce se essi continuano a condizionare e mortificare lo spirito. NICHILISMO PASSIVO Quando ci si trasforma in āforza violenta di distruzioneā si intravede la guarigione NICHILISMO ATTIVO
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La volontĆ di potenza Lāintima essenza del reale
La vita ĆØ forza espansiva, che mira ad autopotenziarsi (non solo ad autoconservarsi, come in Schopenhauer) Lāindividuo, in quanto volontĆ di potenza, produce valori e veritĆ funzionali al proprio autopotenziamento ogni veritĆ /valore ĆØ una bugia utile allāindividuo, che questi cerca di imporre agli altri
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ivi trovai āvolontĆ di potenzaā
LA VOLONTAā DI POTENZA āVolontĆ di potenzaā non significa ādesiderio di potereā, ma equivale piuttosto allāespressione āvirtĆ¹ che donaā. Come il sole risplende non per volontĆ , ma per suo potere, cosƬ ogni essere vivente ha āvolontĆ di potenzaā nel senso che ha il potere di estrinsecare il potere che possiede. āDove trovai la vita, ivi trovai āvolontĆ di potenzaā Nietzsche. CosƬ parlĆ² Zarathustra.
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VolontĆ di potenza come ālegge di naturaā VolontĆ di potenza come vita
LA VOLONTAā DI POTENZA Dalla guarigione dal nichilismo il superuomo esprime tutta la sua virtĆ¹ piĆ¹ peculiare: la āvolontĆ di potenzaā in un progetto di autoaffermazione in ogni forma di esistenza e di attivitĆ :ecco le parole di Nietzsche da āFrammenti Postumi ā. VolontĆ di potenza come ālegge di naturaā VolontĆ di potenza come vita VolontĆ di potenza come morale VolontĆ di potenza come politica VolontĆ di potenza come scienza
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Lāeterno ritorno dellāidentico
Concezione ciclica della storia Vivere e amare lāattimo presente come se fosse lāultimo come se dovesse eternamente ritornare Contro la concezione lineare della storia (cristianesimo, socialismo) Ogni momento ha senso solo in funzione dei momenti successivi CāĆØ una fine della storia (regno dei cieli, societĆ senza classi) che dĆ senso alla storia precedente
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Nietzsche. La gaia scienza. Aforisma 341. Il peso piĆ¹ grande.
LāETERNO RITORNO Eā lāultima tappa, il traguardo: solo chi vi giunge ĆØ davvero il superuomo, lāuomo, cioĆØ, che non solo ha oltrepassato il passato, non solo ha oltrepassato continuamente sĆ© stesso nel presente, ma che riesce a reggere āil peso piĆ¹ grandeā: lāeterno ritorno. āQuesta vita come tu ora la vivi e come lāhai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte; e non ci sarĆ mai in essa niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrĆ fare ritorno a te ā¦ ā Nietzsche. La gaia scienza. Aforisma 341. Il peso piĆ¹ grande.
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LāETERNO RITORNO
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI
La lunga storia dellāamplificazione dellāapollineo sul dionisiaco, della ragione sullāistinto, ha percorso, dai tempi di Socrate fino a quelli del Nostro, le seguenti sei tappe che adesso descriveremo una ad una. Esse sono descritte ne āLa storia di un erroreā, una fondamentale pagina de āIl crepuscolo degli idoliā Adelphi
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 1 1)Ā Ā Ā Ā Ā Ā Il mondo vero, attingibile dal saggio, dal pio, dal virtuoso ā egli vive in esso, lui stesso ĆØ questo mondo. (La forma piĆ¹ antica dellāidea, relativamente intelligente, semplice, persuasiva. Trascrizione della tesi: āIo, Platone, sono la veritĆ ā)
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 2 2)Ā Ā Ā Ā Ā Ā Il mondo vero, per il momento inattingibile, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso (al peccatore che fa penitenza) (Progresso dellā idea: essa diventa piĆ¹ sottile, piĆ¹ capziosa, piĆ¹ inafferrabile ā diventa donna, si cristianizza)
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 3 3)Ā Il mondo vero, inattingibile, indimostrabile, impromettibile, ma giĆ in quanto pensato una consolazione, un obbligo, un imperativo. (In fondo lāantico sole, ma attraverso nebbia e scetticismo, lāidea sublimata, pallida, nordica, konigsbergica.)
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 4 4)Ā Ā Ā Ā Ā Ā Il mondo vero, inattingibile. Comunque non raggiunto. E in quanto non raggiunto anche sconosciuto. Di conseguenza neppure consolante, salvifico, vincolante, a che ci potrebbe vincolare qualcosa di sconosciuto? (Grigio mattino. Primo sbadiglio della ragione. Canto del gallo del positivismo.)
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 5 5)Ā Ā Ā Ā Ā Ā Il mondo vero, unāidea che non serve piĆ¹ a niente, nemmeno piĆ¹ vincolante ā unāidea divenuta inutile e superflua, quindi unāidea confutata : eliminiamola. Giorno chiaro, prima colazione; ritorno del bon sens e della serenitĆ . Platone rosso di vergogna, baccano indiavolato di tutti gli spiriti liberi.
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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI 6 6)Ā Ā Ā Ā Ā Ā Abbiamo tolto di mezzo il mondo vero, quale mondo cāĆØ rimasto? Forse quello apparente? Ma no, col mondo vero abbiamo eliminato anche il mondo apparente! Mezzogiorno, momento dellā ombra piĆ¹ corta, fine del lunghissimo errore, apogeo dellā umanitĆ . INCIPIT ZARATHUSTRA
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