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PubblicatoRaffaele Lia Modificato 10 anni fa
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L’attenzione “…è il prendere possesso da parte della mente, in chiara e vivida forma di uno fra tanti oggetti o fra tanti treni di pensieri possibili.”(W.James, 1890, Principi di Psicologia) L’attenzione è un meccanismo adattivo di selezione- elaborazione delle informazioni in entrata, a capacità limitata, sia spazialmente che temporalmente. Automatica Attenzione selettiva Volontaria Livello di arousal Livello di vigilanza (attenzione sostenuta)
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TAVOLO ROSSO
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A che livello di elaborazione si colloca il filtro dell’attenzione selettiva?
Pre-riconoscimento: l’informazione in eccesso è eliminata prima del riconoscimento, a causa della capacità limitata del magazzino della MBT (Broadbent, 1958: esp di ascolto dicotico) Post-riconoscimento: l’informazione è filtrata in un momento successivo al riconoscimento, prima della selezione della risposta, in base alla pertinenza o interesse soggettivo degli stimoli (Deutsch&Deutsch, 1963 e Norman, 1968). A liv. della risposta: l’informazione è filtrata a livello dell’output motorio (Teoria premotoria dell’attenzione spaziale: Rizzolatti et al., 1994)
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…ma l’informazione filtrata è elaborata implicitamente
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Dati sperimentali a favore dell’ipotesi di una selezione precoce:
Il paradigma di Posner spostare implicitamente o esplicitamente l’attenzione sul punto dello spazio dove verrà presentato uno stimolo produce un miglioramento dei tempi di risposta, della discrimi-nazione e del riconoscimento degli stimoli (gain control) Studi con ERP: attenzione come regolatrice del guadagno del segnale (su aree visive extrastriate: no suV1 e sottocorticali).
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Le basi neurofisiologiche dell’attenzione selettiva spaziale esplicita ed implicita
Paradigma di Goldberg e Wurz (1972)
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