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Focus del giorno Responsabilità Sociale d’ Impresa (CSR) Concetto di Volontarietà Aspetti sociali ed ecologici Stakeholder Le dimensioni del CSR Chi fa.

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Presentazione sul tema: "Focus del giorno Responsabilità Sociale d’ Impresa (CSR) Concetto di Volontarietà Aspetti sociali ed ecologici Stakeholder Le dimensioni del CSR Chi fa."— Transcript della presentazione:

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2 Focus del giorno Responsabilità Sociale d’ Impresa (CSR) Concetto di Volontarietà Aspetti sociali ed ecologici Stakeholder Le dimensioni del CSR Chi fa CSR Case history CSR: «Nella Banca Che Vorrei»

3 CSR - Responsabilità Sociale d’impresa

4 2001 Commissione Europea “l’integrazione volontaria delle problematiche sociali ed ecologiche nelle azioni commerciali delle imprese e nei loro rapporti con le parti interessate”.

5 2011 Commissione Europea “ la responsabilità delle imprese per i loro impatti sulla società”. CSR - Responsabilità Sociale d’impresa

6 Il concetto di volontarietà Non esiste vincolo normativo che impone alle imprese l’adozione di politiche e strategie di responsabilità sociale. L’azienda si impegna volontariamente ad andare oltre i limiti di legge perché ritiene che le pratiche di CSR siano in linea con i propri valori e i fini aziendali. NO VINCOLO VOLONTA’

7 Aspetti Sociali ed Ecologici Sono le richieste di cui è fatta oggetto l’impresa con riferimento agli effetti indesiderati che le operazioni commerciali producono sulla società o ai disagi che la comunità in cui l’azienda opera può subire per causa o meno dell’agire d’impresa. ASPETTO ECOLOGICO ES. RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO 2 IN ATMOSFERA CON MAPPATURA IMPRONTA DI CARBONIO. ASPETTO SOCIALE ES. CORSI DI FORMAZIONE FACOLTATIVI PER ARRICCHIRE IL BAGAGLIO CULTURALE DEI DIPENDENTI.

8 Parti Interessate o Stakeholder “Tutti coloro che hanno un interesse nell’attività dell’azienda (stake “posta”, “scommessa”) anche se questi interessi non sono di tipo mercantile, e senza il cui appoggio l’organizzazione non è in grado di sopravvivere” (1963). È ogni individuo ben identificabile che può influenzare o essere influenzato dall’attività dell’organizzazione (Freeman, 1984). Tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui l’impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori e agenzie governative chiave.

9 Stakeholder per la CSR Stakeholder per la CSR della Commissione Europea (2011): 1) Risorse umane 2) Soci/azionisti/comunità finanziaria 3) Clienti 4) Fornitori 5) Partner finanziari 6) Stato, enti locali, pubblica amministrazione 7) Comunità 8) Ambiente

10 Parti Interessate o Stakeholder APPROCCIO MULTISTAKEHOLDER APPROCCIO MONOSTAKEHOLDER

11 Quali sono le dimensioni della CSR? IMPRESA ≠ COLLETTIVITA’ SUPERAMEN TO CONTRAPPO SIZIONE TRA CAPITALE E LAVORO DISTINZIONE CATEGORIE DI SOGGETTI E DI SCAMBI RAPPORTI CON AMMINISTRA ZIONI PUBBLICHE E ISTITUZIONI TUTELA AMBIENTE INCLUSIONE PROBLEMI SOCIALI IMMAGINE STRUMENTO DI MARKETING MODO DI INTERPRETARE E DI FARE IMPRESA - +

12 A chi si rivolge la CSR? Si rivolge in particolare alle imprese ed in generale a tutte le organizzazioni che attraverso le loro pratiche quotidiane possono diffondere pratiche di CSR.

13 Perché ci si dovrebbe occupare di responsabilità sociale? Perché l’attenzione di tutti i portatori di interesse si è ormai concentrata sugli atteggiamenti assunti dalle imprese, non solo nei confronti degli azionisti ma anche della società nel suo complesso. Un prodotto non è apprezzato unicamente per le caratteristiche qualitative e/o funzionali, ma lo è anche per la storia che esso incorpora e per le modalità con cui è stato prodotto.

14 Le tre «P» : triple bottom line Essere socialmente responsabili significa assumere volontariamente comportamenti «oltre» quanto previsto dalla legge, nei confronti dei tre ambiti (triple bottom line) che coinvolgono l’impresa: economico, ambientale e sociale.

15 Le tre «P» : triple bottom line RISULTATI ECONOMICI RISULTATI SOCIALI RISULTATI AMBIENTALI PROFIT PEOPLE PLANET RESPONSABILITA’ ECONOMICA-AMBIENTALE-SOCIALE

16 I rendiconti sociali e ambientali I bilanci sociali e ambientali sono formati da una serie di documenti che esprimono la valutazione complessiva delle relazioni tra l’impresa e l’ambiente esterno. Non essendoci una specifica normativa, le imprese che redigono volontariamente tali report solo libere di scegliere quali contenuti divulgare e quale forma utilizzare.

17 I rendiconti sociali e ambientali BILANCIO SOCIALE Documenta i rapporti tra l’impresa e i soggetti che con essa cooperano sia interni (es. dipendenti), sia esterni (es. comunità locale). BILANCIO AMBIENTALE Evidenzia il consumo di risorse naturali e rappresenta il rendiconto dell’impegno assunto dall’impresa per la salvaguardia dell’eco-sistema circostante. (impatto delle attività produttive sull’eco- sistema e/o contributi finanziari erogati per la sua protezione). BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ Valuta l’operato dell’impresa secondo le logiche dell’efficienza economica, della tutela ambientale e della tutela sociale.

18 Il bilancio socio-ambientale BILANCIO SOCIALE + BILANCIO AMBIENTALE = BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE È uno strumento di comunicazione con cui l’impresa interagisce con il territorio. È uno strumento di controllo (verifica) volto al miglioramento della gestione globale (economica- sociale-ambientale). Confronta i risultati programmati con quelli effettivamente realizzati. Va redatto sia a preventivo che a consultivo. Non essendoci obblighi legislativi le imprese lo redigono secondo gli standard SA8000, AA1000 ISO26000 indicate da organismi accreditati (GRI- GBS- ISEA-SAI)

19 Il bilancio socio-ambientale Comporta due fasi di elaborazione: 1.Bilancio di responsabilità socio-ambientale preventivo: l‘organizzazione definisce ed esplicita la strategia di impatto sociale e ambientale, cioè si assume impegni sociali ed ambientali nei confronti di specifici stakeholders. 2.Bilancio di responsabilità socio-ambientale consuntivo: si verificano le realizzazioni eventualmente consentendo agli stakeholders la possibilità di controllare e valutare l'impegno e i risultati socio-ambientali dell’organizzazione.

20 Il bilancio socio-ambientale 1 Premessa e nota metodologica: - componenti del gruppo di lavoro, - le modalità applicate per la comprensione delle esigenze degli stakeholder, - i principi di redazione del bilancio. E’ composto da: 2 Identità aziendale: - assetto istituzionale, struttura organizzativa, vision, mission e obiettivi strategici. 3 Relazione sociale: - effetti che gli obiettivi realizzati hanno prodotto sui singoli stakeholder. 4 Produzione e distribuzione del valore aggiunto: - valore economico creato dall’impresa e come è avvenuto il suo riparto tra la collettività.

21 SA 8000: Council on Economic Priorities Strumento di valutazione e certificazione che attraverso la verifica di otto requisiti sociali attesta la responsabilità sociale dell’impresa. Le otto aree di analisi riguardano vincoli e regolamentazioni: 1. il lavoro minorile, 2. il lavoro sotto coercizione, 3. la tutela della salute e della sicurezza, 4. la libertà di associazione, 5. la discriminazione, 6. le pratiche disciplinari, 7. l’orario di lavoro, 8. la retribuzione. ed infine la presenza di un sistema di gestione di questi otto requisiti.

22 LA NOSTRA MISSION “... Banca San Giorgio Quinto Valle Agno ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera...” Art. 2 Statuto BSGQVA Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e CSR

23 BANCA SAN GIORGIO QUINTO VALLE AGNO DIPENDENTIFORNITORICLIENTIAMBIENTE COMUNITA’ LOCALE SOCI CONCOR RENTI PUBBLICA AMMINISTRA ZIONE

24 Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e CSR

25 Nella Banca che vorrei... Essere! Protagonista bando è il “nostro” Giorgio...

26 Nella Banca che vorrei... Essere! Pensa Proponi Vinci Immaginate di essere Giorgio che improvvisamente si ritrova nel mondo del lavoro! Mettere a confronto 3 conti correnti del target giovani e aiutate Giorgio a scegliere! Disegnate il vostro conto corrente ideale! Usate fantasia, e impegno per essere vincenti!

27 Dovrete salvare il vostro progetto su un supporto di archiviazione informatica (Chiavetta USB, DVD, CD-rom). Possono partecipare le classi 3 e 4 e 5 e. Per ogni progetto nr. minimo 6 studenti. Una classe può partecipare con più progetti Vengono premiati anche gli Istituti dei progetti vincitori. La scadenza del bando è fissata per le ore 13.00 del 14 marzo 2014. Nella Banca che vorrei... Essere!

28 PER I 3 PROGETTI VINCENTI 4.500 € (gita o altre attività formative) PER I PROFESSORI COORDINATORI 3 ebook reader PER GLI ISTITUTI DEI 3 PROGETTI VINCENTI 1.500 € Nella Banca che vorrei... Essere! Premi...

29 Nella Banca che vorrei... Essere! Dove trovare il materiale... www.contodream.com www.contodream.com/nellabancachevorrei

30 Nella Banca che vorrei... Essere! Dove trovare nuovi spunti...

31 Nella Banca che vorrei... Essere! Chi vi può aiutare... Fara Vicentino Molvena Zugliano Marostica Breganze Montecchio Carrè Thiene-Via Masere Thiene-P.Scalcerle Cornedo Castelgomberto Isola Caldogno Valdagno-Via 7 Martiri Valdagno-P.S.Giorgio Sandrigo Recoaro Marano Bassano del Grappa Cassola Vicenza–Via Zampieri Vicenza –Via Prati Vicenza–Via Anconetta Quinto Vicentino Torri di Quartesolo Bolzano Vicentino Monticello Conte Otto Pozzoleone Tezze sul Brenta IN OGNI FILIALE TI ASPETTA UN “ TUTOR DREAM ”

32 COERENZA attinenza all’obiettivo prefissato e alla mission di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno ORIGINALITA’ proposta di soluzioni e idee innovative o non comuni EFFICIENZA capacità di Giorgio di garantirsi un futuro tranquillo PRESENTAZIONE capacità di presentare il progetto in modo chiaro, convincente e giovane Nella Banca che vorrei... Essere! Valutazione...

33 Domande? A voi la parola…

34 GRAZIE DELL’ATTENZIONE E... “Il miglior modo di prevedere il futuro è inventarlo” Alan Kay


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