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PubblicatoManlio Martinelli Modificato 10 anni fa
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Modelli di curve di luce ottiche di sistemi binari attivi Antonino F. Lanza 11 maggio 2004
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Modelli stellari I modelli stellari classici assumono che le stelle siano sistemi a simmetria sferica ed in equilibrio; Deviazioni da tali condizioni si possono produrre per effetto di: –Rotazione; –Binarietà; –Campi magnetici.
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Effetti dei campi magnetici Nel Sole possiamo osservare in dettaglio gli effetti prodotti dai campi magnetici nellatmosfera di una stella: –Disomogeneità spaziale; –Variabilità temporale; –Processi non termici di trasporto dellenergia.
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Latmosfera solare
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La fotosfera del Sole
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Modelli dellinterazione tra campi magnetici e plasmi nelle stelle I regimi idrodinamici e magnetofluidodinamici caratteristici del Sole e delle stelle corrispondono a un numero di gradi di libertà 10 27 ; I modelli numerici devono essere basati su un approccio notevolmente semplificato (modelli a campo medio); Losservazione dei fenomeni deve dunque guidare lo sviluppo dei modelli teorici e fornire i dati che permettono di sottoporli a verifica.
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Attività magnetica nei sistemi binari stretti I sistemi binari con periodi da alcune decine di ore ad alcuni giorni con componenti di tipo spettrale F-M mostrano elevati livelli di attività magnetica nelle loro atmosfere; Nelle fotosfere delle componenti sono presenti regioni più fredde, probabilmente analoghe alle macchie solari o ai gruppi di macchie solari.
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Importanza dello studio dei sistemi binari stretti Elevati livelli di attività magnetica di tipo solare si riscontrano nei sistemi binari della classe RS Canum Venaticorum (E M ~ 10 2 – 10 4 E M ); I parametri delle componenti si possono misurare con incertezza di ~ 1-2% (massa, raggio, velocità di rotazione); Durante le eclissi il disco della componente occultante permette di effettuare una scansione del disco della componente occultata (eclipse mapping); Lattività magnetica potrebbe produrre effetti misurabili sul moto orbitale su tempi scala delle decine di anni.
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Rappresentazione schematica del prototipo RS CVn
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I dati disponibili Non è possibile risolvere direttamente i dischi delle componenti dei sistemi binari; Le disomogeneità fotosferiche possono essere studiate mediante lanalisi della variazione del flusso nelle bande ottiche in funzione della fase orbitale (curva di luce); Per diversi sistemi del tipo RS CVn sono disponibili sequenze di curve di luce che coprono intervalli di circa 20-30 anni.
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Analisi delle curve di luce Diverse metodologie sono state sviluppate per analizzare le curve di luce dei sistemi binari attivi; Esse tengono conto della deviazione dalla simmetria sferica dovuta alla rotazione ed alla binarietà e permettono di ricostruire la distribuzione delle disomogeneità associate con i campi magnetici.
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Curve di luce del prototipo RS CVn e modello della distribuzione delle macchie sulla componente K2IV
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AR Lacertae
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Informazioni ottenibili dalle curve di luce Le mappe ottenute dalle curve di luce non sono uniche e vanno considerate come uno stadio intermedio dellanalisi; I risultati finali comprendono: –La rilevazione di longitudini preferenziali per la formazione delle macchie; –La determinazione della variazione dellarea macchiata in funzione del tempo.
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Caratterizzazione dellattività stellare Determinazione degli effetti della binarietà sulla distribuzione in longitudine dei campi magnetici; Cicli di attività; Rotazione differenziale (utilizzando le macchie come traccianti); Connessione tra attività magnetica e dinamica dei sistemi binari stretti (modulazione del periodo orbitale).
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Modulazione del periodo orbitale e ciclo di attività in RS CVn
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Informazioni per una tesi sperimentale Materia: Astronomia (Prof. M. Rodonò, Prof. A. C. Lanzafame); Pre-requisiti: corsi di Astronomia, Astrofisica e Fisica solare.
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Proposte di temi per una tesi sperimentale 1) Analisi di una sequenza di curve di luce di un sistema binario attivo mediante i codici già sviluppati: –studio della distribuzione delle regioni attive; –cicli di attività; –possibile connessione con la dinamica orbitale; –confronto con i modelli dinamo; 2) Sviluppo di nuove metodologie di analisi e dei relativi codici numerici (richiede conoscenze di Fortran 77 e di elementi di programmazione); 3) Modelli teorici per linterpretazione dei risultati ottenuti in precedenti lavori di analisi (richiede conoscenze di idrodinamica e magnetoidrodinamica).
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Attività stellare e rilevazione di pianeti extrasolari Antonino F. Lanza 11 maggio 2004
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Metodi di rilevazione Perturbazioni periodiche della velocità radiale; Transiti; Pulsar timing; Microlensing; …
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Classi di pianeti extrasolari Hot Jupiters (velocità radiale): P orb > 2.5 giorni ; Very hot Jupiters (transiti + velocità radiale) [OGLE-TR-56, 113, 132]: P orb ~ 1.2 – 2.0 giorni.; Pianeti di tipo terrestre ? (Pulsar timing; es. PSR B1257+12).
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Illustrazione pittorica e curva di luce del transito di un hot Jupiter sul disco di una stella di tipo solare
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Rilevazione di pianeti di tipo terrestre Il metodo più adeguato è quello dei transiti; Occorre una precisione relativa nelle misure fotometriche dellordine di 10 -4 ; Tale livello di precisione è raggiungibile con le attuali tecniche di fotometria CCD con telescopi su satellite (missioni spaziali COROT, Kepler); Lattività magnetica di tipo solare è la principale causa di rumore e false rivelazioni per le stelle di bassa sequenza principale.
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Transiti planetari ed attività magnetica I grandi gruppi di macchie solari producono variazioni relative del flusso ottico di F/F 2.2 · 10 -3 ; Il transito di un pianeta delle dimensioni della Terra sul disco di una stella analoga al Sole produce una variazione: F/F 10 -4 ; La differenza nei tempi scala dei due fenomeni può essere usata per distinguerli.
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Sviluppo di metodi per ridurre gli effetti dellattività magnetica Collaboriamo con i colleghi della missione COROT per sviluppare tecniche in grado di ridurre limpatto dellattività magnetica nella rivelazione dei transiti; Esse sono basate su modelli della variabilità del Sole trattato come stella (disco non risolto); Possono essere estese anche a stelle di diverso tipo spettrale e velocità di rotazione.
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R P = 2.2 R Terra, P orb = 30.0 giorni, M=1.0 M Variabilità solare osservata dallesperimento VIRGO con sovrapposto il transito di un pianeta di tipo terrestre
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Proposta di un tema di tesi sperimentale Collaborare allo sviluppo di tecniche per ridurre limpatto dellattività magnetica nella rivelazione di pianeti extrasolari, in particolare pianeti di tipo terrestre.
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