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dalle teorie alla pratica in classe
Didattica Costruttivista dalle teorie alla pratica in classe Metodi per la costruzione del gruppo La valutazione del lavoro di gruppo Anna Carletti
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Metodi di costruzione dei gruppi
Dimensione dai tre ai cinque componenti; in tre si può presentare il rischio di coalizione di una diade nei confronti di un membro isolato, in cinque possono esserci rischi di dispersione. Aggregazione spontanea degli studenti Sicuramente rischioso, questa modalità porta quasi sempre a gruppi omogenei al loro interno e molto disomogenei fra di loro. Scelta casuale Preferibile, in quanto rappresentativa della diversità presente nell’universo. Procedura randomizzata per livelli Rrichiede una preventiva suddivisione degli alunni in raggruppamenti identificati da una certa caratteristica comportamentale o cognitiva. Ogni gruppo verrà formato pescando dai diversi raggruppamenti. Sociogramma di Moreno Coinvolgendo in questa operazione l’intera classe in modo trasparente, operando su una corresponsabilizzazione di tutti e introducendo un atteggiamento metacognitivo di riflessione sulle dinamiche della classe. Il metodo usato per la costruzione dei gruppi dipende anche dalla durata del lavoro.
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Scelta casuale Semplici giochi che contribuiscono a creare un clima positivo e ad avviare la collaborazione reciproca. Importante è creare la situazione di un compito breve e divertente, che susciti sorpresa. Le carte Costruire un mazzo di carte con immagini o parole raggruppabili in tre/cinque elementi. Distribuirle agli alunni invitandoli a cercare, senza parlare, i compagni che possiedono una carta associabile a quella in loro possesso. Quando tutti hanno trovato la propria collocazione nel nuovo gruppo, invitarli a scegliere un nome ed eventualmente un simbolo che li rappresenti. In questa fase si può anche richiedere di decidere i ruoli interni al gruppo. I componenti, il nome, il simbolo ed eventuali ruoli del gruppo andranno ricopiati su un foglio da appendere in classe.
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Scelta casuale La lotteria Il gioco degli angoli
Decidere di quanti componenti dovranno essere formati i gruppi, preparare un set di numeri per ciascun gruppo, ad esempio su venti alunni che si vogliono dividere in cinque gruppi da 4, avrò 4 numeri 1, 4 numeri 2 e così via. far pescare a ciascun alunno un numero, il gruppo sarà costituito dagli alunni che hanno pescato lo stesso numero. Il gioco degli angoli Dato un argomento con diversi possibili punti di vista, assegnate uno spazio dell’aula a ciascuno di essi denominandolo con una lettera. I ragazzi scrivono il punto di vista scelto su un foglietto, e si dirigono nello spazio corrispondente, consegnano poi all’insegnante il foglio. E’ importante che lo spostamento avvenga contemporaneamente per evitare accordi tra gli alunni. Ciascun gruppo discute i motivi della scelta per prepararsi a sostenerla nei confronti degli altri gruppi. Questo gioco è utile per avviare un lavoro di progettazione (giornale di classe, ipermedia,...), infatti permette di entrare già nel merito del lavoro
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Procedura randomizzata per livelli
Divisione degli alunni secondo caratteristiche comportamentali o cognitive (stili cognitivi, capacità relazionali, attitudine ai ruoli….) Creazione di gruppi eterogenei ESEMPIO: L’agenzia pubblicitaria Art director coordinatore, responsabile della tenuta dei tempi, oltre che della consegna di tutto il materiale elaborato Copywriter responsabile dei testi Grafico responsabile del layout della campagna pubblicitaria Creativo responsabile della tenuta complessiva del progetto
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Sociogramma di Moreno Adatto alle classi in cui non si è ancora creato lo spirito di gruppo o esistono significative contrapposizioni o alunni isolati. Per prendere coscienza delle relazioni esistenti, degli eventuali conflitti e soprattutto della necessità di affrontarli e risolverli trovando delle soluzioni condivise. Implica far emergere difficoltà che altrimenti resterebbero latenti e sotterranee. Ciò può preoccupare, ma la logica del lavoro collaborativo va anche nella direzione di fornire agli alunni competenze sociali. Normalmente, l’aver definito insieme, in modo trasparente e con regole chiare, la composizione dei gruppi produce una forte assunzione di responsabilità, rende il risultato stabile, favorisce una interazione più fluida al loro interno. Visto il tempo necessario per questa operazione, è funzionale utilizzarla per lavori che prevedono un arco temporale piuttosto lungo.
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Indicazioni operative
Sociogramma di Moreno Indicazioni operative 1 - Far indicare, su un foglio, tre scelte ad ogni studente, proponendo tre domande simili a queste: il compagno che sento più vicino a me (per modo di pensare, di comportarsi.) è… in questo lavoro di gruppo vorrei poter collaborare con … per poter avere un punto di vista diverso e arricchire il gruppo vorrei poter collaborare con … Evitare di far esprimere opzioni di rifiuto, come invece è richiesto nel sociogramma originale; eventuali incompatibilità emergono comunque nella fase di costruzione dei gruppi, ma in modo meno categorico e quindi più gestibile. Sottolineare che la scelta non deve essere fatta solo sulla base dell’amicizia e della simpatia, anche se, ovviamente, questi rimangono gli elementi determinanti nella valutazione degli studenti. Garantire che almeno una delle scelte fatte verrà mantenuta, in modo che ognuno sia inserito in un gruppo all’interno del quale almeno un membro sia stato scelto da lui e, viceversa, lui sia stato scelto almeno da una persona.
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Nomi alunni 2 - Far costruire, con le opzioni espresse, la “sociomatrice”, attraverso la quale riassumere le scelte singole e reciproche; la somma delle scelte avute da ciascuno definisce lo status sociometrico del soggetto. Scelte reciproche Totale scelte
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3 - Far costruire il sociogramma circolare, utilizzandolo come rappresentazione grafica della struttura complessiva del gruppo sulla base delle relazioni sociometriche desiderate. 2/1 scelte 4/3 scelte 7/5 scelte In classe l’operazione va fatta su un cartellone di grandi dimensioni per poter meglio distribuire tutti gli elementi.
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4 - Sulla base dei risultati emersi aprire la discussione e definire, insieme alla classe, i gruppi secondo i criteri prima enunciati. Questa è la fase più delicata e interessante dal punto di vista formativo, gli alunni si devono corresponsabilizzare nel trovare le soluzioni più idonee e nel trovare soluzioni a eventuali situazioni problematiche. L’atteggiamento deve essere quello di assunzione di responsabilità rispetto alla funzionalità di tutto il gruppo classe.
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La valutazione del lavoro di gruppo
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L’innovazione a scuola
Ieri Oggi Scuola Centrata su insegnamento Centrata su apprendimento Apprendimento Accumulo di fatti (imparare) Trasformazione delle relazioni tra fatti (interpretare) Valutazione Normativa Quantitativa Criteriale Qualitativa
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L’innovazione della valutazione
VS Autovalutazione Etero-valutazione Contesti realistici Contesti artificiali Compiti autentici Prove “oggettive” Processo Prodotto Valutazione esterna / visibilità/ Valutazione interna Dossier-portfolio Diari di bordo Riflessioni collettive Test carta-penna
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Due significati VALUTAZIONE MEASUREMENT ASSESSMENT
definizioni (possibilmente) chiare definizioni sfumate contesto diverso nel contesto reale distaccato interattivo test - prove oggettive osservazione - colloquio norme condivisione quantitativo qualitativo
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Approcci complementari
Le metodologie qualitative e quantitative non differiscono per la presenza o meno di numeri, descrizioni o narrazioni, non dicono le stesse cose in modo diverso, ma conducono a conoscenze diverse. F. Tessaro, 1997 La loro integrazione può rinforzare la validità della valutazione, analizzando e valutando non solo i prodotti ma anche i processi.
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La valutazione del lavoro di gruppo
Attenzione a non svilire le individualità, appiattendo la valutazione solo sull’esito complessivo del gruppo. Prevedere una valutazione: individuale di gruppo sull’acquisizione dei contenuti sui processi messi in atto L’interdipendenza fra il voto personale con quello del gruppo mantiene la coesione e stimola la collaborazione reciproca, senza svilire le differenze individuali. Si può inserire un “bonus” per la capacità di relazionarsi positivamente; tale va posta come elemento di discussione costante nel gruppo.
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Autovalutazione personale
ES1
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Autovalutazione sull’esposizione di un contenuto
Ciascun alunno dopo aver esposto il lavoro svolto, compila la propria riga La stessa scheda può essere data a tutti gli alunni perché esprimano il proprio parere sulla presentazione fatta dal compagno. Alla fine il docente potrà invitare la classe ad assegnare un voto al compagno, discutendo insieme le motivazioni.
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Scheda per l’autovalutazione del gruppo
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esempio di diario di bordo
Diario di bordo del Gruppo______________________ Alunni_______________________________________________________________ incontro 1 del____________ Oggi abbiamo imparato: Come abbiamo lavorato insieme: Le nostre difficoltà: Le idee brillanti:
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Scheda per l’insegnante da utilizzare nella fase di intergruppo
Questa scheda permette al docente di prendere velocemente nota: del lavoro svolto dall’alunno rispetto alle conoscenze acquisite delle capacità espositive, anche per quanto riguarda l’uso di supporti quali lucidi, schemi, immagini esemplificative della partecipazione e dell’attenzione prestata al lavoro dei compagni e quindi dell’interesse per il percorso svolto e della capacità di comprendere, approfondire e confrontare con il proprio lavoro quanto detto da altri Può essere compilata con un sintetico giudizio o con una scala di valori da 1 a 5 (1 = molto scarso – 5 = ottimo)
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ESEMPIO: L’agenzia pubblicitaria
PARTE1 Analisi di pubblicità Ciascun gruppo riceve una scheda da utilizzare per analizzare pubblicità di: alimentari prodotti di bellezza automobili moda servizi bancari e assicurativi Tempi: 6 h + 2 valutazione Valutazione il lavoro scritto viene valutato dall’insegnante da 0 a 80 punti i componenti del gruppo possono attribuire a ciascuno da 0 a 20 punti secondo il suo contributo
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Campagna pubblicitaria
PARTE 2 Campagna pubblicitaria La vostra Agenzia pubblicitaria è stata incaricata di ideare una campagna per un nuovo prodotto.Il gruppo deve definire il concept della campagna pubblicitaria con attenzione al target, e proporre la campagna nella sua formulazione complessiva (slogan, colori da utilizzare, concetti da trasmettere…). I prodotti da presentare all’azienda che commissiona la campagna saranno: confezione di vendita cartellone pubblicitario storyboard dello spot. A fine lavoro l’idea complessiva ed i prodotti verranno presentati in apposita riunione e i committenti (nel nostro caso la prof e tutti i compagni) voteranno il lavoro. Tempi: 1h ideazione del concept (scritto) 1h bozze della grafica (marchio, etichetta per il prodotto….) su foglio da disegno 2h modello etichetta della confezione e cartellone 2h realizzazione etichetta e cartellone 2h stesura storyboard dello spot televisivo 2h presentazione e votazione
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Valutazione si terrà conto di: completezza e ordine del materiale da 0 a 20 punti realizzazione dell’idea grafica da 0 a 20 punti pertinenza e creatività dei testi da 0 a 20 punti ideazione e coerenza dello spot da 0 a 20 punti responsabilità e contributo di ciascuno da 0 a 20 punti
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