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1 L’IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano.

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Presentazione sul tema: "1 L’IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano."— Transcript della presentazione:

1 1 L’IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Maria Rosaria Capuano

2 Legge 107/2015 comma 35. L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche …. nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all’estero Il contesto normativo Linee Guida Alternanza MIUR L’alternanza non è un’esperienza isolata collocata in un particolare momento del curriculo ma va programmata in una prospettiva pluriennale. Può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project work, tirocini, progetti di imprenditorialità ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo graduale articolato in fasi 2

3 3 Legge 107/2015 Il contesto normativo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica …….. potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; sviluppo delle competenze digitali degli studenti,……nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

4 L’impresa formativa simulata Progettare un percorso condiviso tra scuola e azienda che guida lo studente a costituire e gestire un'impresa simile a quella reale Condividere con le altre aziende simulate i processi di lavoro con un confronto tra pari Realizzare transazioni attraverso la rete telematica, sviluppando competenze digitali 4

5 5 I PUNTI FONDANTI Collegamento con il territorio e con il mondo del lavoro Presenza di una azienda tutor con funzione di tutoraggio, supporto e assistenza all’impresa simulata Modello didattico orientato alle competenze Didattica laboratoriale

6 6 La collaborazione La collaborazione tra scuola e azienda è soprattutto importante: per la definizione, descrizione e articolazione della domanda di competenze cui la scuola può fornire risposta; per la messa a punto dei percorsi di apprendimento in alternanza, di tirocinio, di ricerca e laboratorio... per la progettazione di modalità di accertamento delle competenze (in particolare per gli aspetti di simulazione del contesto di applicazione e di integrazione multidisciplinare)

7 7 La domanda di competenze: tecniche e comuni DOMANDA DELLE AZIENDE = COMPETENZE TECNICHE (necessarie per eseguire il lavoro assegnato) + COMPETENZE COMUNI (che evidenziano il possesso di potenzialità idonee a un successivo sviluppo di carriera; particolari attitudini e atteggiamenti che favoriscono il positivo inserimento in azienda) La domanda aziendale presuppone sempre la padronanza dell'intero processo produttivo, del contesto in cui si lavora e di conoscenze metodologiche di base Rilevanti le competenze relative a: autonomia nella ricerca di informazioni, adattabilità di fronte ai cambiamenti, assunzione di responsabilità nel conseguimento degli obiettivi aziendali e di fronte ai problemi, adozione di comportamenti collaborativi e improntati al rispetto delle regole aziendali

8 Le coordinate essenziali dell’ASL e dell’IFS Alternanza = percorso formativo, parte di una strategia formativa più articolata L’alternanza: usa il tirocinio, ma non è solo tirocinio permette di fare un’esperienza di inserimento lavorativo, ma in presenza di un progetto formativo individuale La scuola ha il compito di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti: La competenza non può essere «trasferita» come una conoscenza Si impara solo facendo L’alternanza è una strategia formativa particolarmente efficace perché mette gli studenti in condizione di fare avendo un risultato da produrre, in un sistema rigoroso di regole organizzative (tempi, procedure, ruoli…) La valutazione delle performance è il solo modo (sul lavoro e anche a scuola) per accertare l’effettivo possesso di una competenza e poterla certificare 8

9 IL CONCETTO DI COMPETENZA Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale evidenza continuità prestazioniin contesti diversi = autonomia e responsabilità 9

10 Tutte le azioni che nel corso dell’attività didattica sono proposte agli studenti li mettono alla prova: Cosa osservo rispetto alle loro reazioni? Quali abilità devono dimostrare per compiere le operazioni richieste? Quali conoscenze utilizzano? Quali conoscenze acquisiscono nel corso dell’azione? Quali comportamenti agiscono? guida la programmazione didattica L’obiettivo di mettere gli studenti in condizione di agire, dimostrando l’utilizzo delle abilità e delle conoscenze acquisite e assumendo i comportamenti idonei al conseguimento del risultato, guida la programmazione didattica Il lavoro degli studenti: esercitazioni, prove, attività di laboratorio, ricerche, workshop, role playing, peer-to-peer education, tirocinio… I «contenuti disciplinari» sono più efficacemente appresi se sono finalizzati alla capacità di conseguire una performance Lavorare per competenza 10

11 IL PERCORSO DELLA PROGRAMMAZIONE alle attività didattiche disciplinari e interdisciplinari e all’alternanza/IFS alle competenze obiettivo del riordino 3 – «AGGANCIARE» LE PERFORMANCE nei diversi contesti: aula laboratorio azienda casa per i diversi anni di corso: terzo anno quarto anno quinto anno 2 - INDIVIDUARE LE PERFORMANCE ATTESE le possibili opportunità formative le diverse esperienze didattiche 1 - ANALIZZARE 11

12 LA PROGETTAZIONE DELL’ALTERNANZA E DELL’IFS competenze Progettazione alternanza/IFS Programmazione didattica OBIETTIVI performance contesto criteri E’ una strategia formativa che integra le attività della programmazione disciplinare Le situazioni concrete in cui si attueranno le attività in alternanza (sia a scuola che in azienda) descrivono il contesto in cui ciascuno studente dovrà realizzare la performance I criteri con cui la performance verrà valutata come adeguata descrivono le condizioni attraverso le quali l’obiettivo di apprendimento potrà considerarsi raggiunto Contesto e criteri devono essere stabiliti in relazione al livello di preparazione con cui lo studente entra nel percorso in alternanza 12

13 CONDIZIONI PER L’EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO La definizione degli obiettivi deve considerare: la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente) le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell’aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale) il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile). Definire bene gli obiettivi 13

14 1.definire gli obiettivi dell’alternanza in termini di performance, contesto e criteri 2.graduare gli obiettivi (livelli eqf: autonomia e responsabilità) in rapporto all’anno di studio (3°, 4° e 5°) 3.agganciare le prestazioni alle competenze del profilo in uscita (Linee Guida del Riordino) e verificare il grado di copertura di ciascuna competenza PASSAGGI IMPORTANTI PER PROGETTARE L’ALTERNANZA E L’IFS scuole scuole e aziende insieme 14

15 Livello 4 Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine, assumendo definite responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Livello 3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Livello 2 Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all'uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Lavora o studia sotto la supervisione con un grado definito di autonomia PER GRADUARE GLI OBIETTIVI I LIVELLI EQF 15

16 Modello per la realizzazione della formazione in alternanza e IFS 16

17 Gli strumenti per le scuole Il database per la progettazione dell’alternanza e dell’IFS 17

18 La progettazione dell’alternanza e dell’IFS 18

19 Competenz e Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV1234 A scuolaIn azienda Ogni prestazione può essere fornita più volte, in contesti diversi (a scuola – aula o laboratorio, in azienda – in processi o reparti diversi) Ogni prestazione può essere fornita nei diversi anni (3,4,5), a diversi livelli di complessità e con diversi gradi di autonomia (in affiancamento, sotto la supervisione, soggetta a controllo…; applicando le istruzioni, rispettando i requisiti, individuando le soluzioni…) Il progetto formativo individuale 19

20 competenze certificazione Valutazione apprendimenti OBIETTIVI performance contesto criteri Valutazione performance LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO IN ALTERNANZA 20

21 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE 1 – AGGANCIARE le prestazioni alle competenze del Riordino (da certificare) 2 – «combinare» in una SINTESI tutte le valutazioni di tutte le prestazioni agganciate alla stessa competenza 3 – esprimere la sintesi come CERTIFICAZIONE DEL GRADO DI POSSESSO DELLA COMPETENZA competenza Competenze Descritte in termini di performance PRESTAZIONI NEL CONTESTO: Cosa gli faccio fare perché possa eseguire la prestazione? Livello al quale è eseguita la prestazione NV1234 A scuolaIn azienda 21

22 Le prospettive di lavoro con le scuole Convenzione tra USR e CONFAO per utilizzo della piattaforma nazionale Condivisione dell’approccio con le imprese Progettazione di idee imprenditoriali innovative Coinvolgimento di tutti gli indirizzi di scuole di II grado Creazione di reti per la gestione dell’impresa 22

23 DOVE SI OPERA http://www.ifsconfao.net/ Mail Server http://webmail.aruba.it Username ifscom@ifsweb.it Password pwd123 www.ifsweb.it Web Server www.weblombardia.it get-in http://www.get-in.it Sharing http://goodpractices.ifsweb.it 23

24 L’organizzazione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E RETE ALTERNANZA

25 I SIMUCENTER Lombardia Gli Obiettivi: garantire un sistema stabile di rapporti fra Centrali Nazionali e Regionali facilitare le procedure di costituzione e gestione delle IFS creare supporti per una nuova modalità didattica Le Attività : Monitoraggi piattaforma e-commerce Supporto alle scuole alla progettazione e realizzazione Validazione documentazione/prodotti scuole

26 Da dove partire www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_14792_12_ottobre_2015 / Dossier: l’Alternanza Scuola- Lavoro alternanzascuolalavoro.it / Guida Operativa per la Scuola – le attività di ASL possono configurarsi con la modalità dell’Impresa Formativa Simulata Legge 107del 13 luglio 2015 - Dispone la piena attuazione dell’ASL a partire dalle classi III definendone la configurazione www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg

27 Perché fare Impresa Formativa Simulata Sviluppa compente utili ai nostri giovani nel corso della loro vita professionale e non solo (competenze di cittadinanza): Comunicazione nella madrelingua e in lingua straniera Lavoro in team Autonomia e responsabilità Spirito d’iniziativa Digitali Imparare a imparare Spirito d’iniziativa e creatività Approfondisce competenze tecnico-professionali

28 Le competenze raggiungibili dagli studenti Trasversali, o comuni (soft-skills), molto richieste dalle imprese, afferiscono l’area socioculturale, l’area organizzativa e l’area operativa, facendo acquisire Tratto da: “Attività di Alternanza scuola lavoro Guida operativa per la scuola” all’allievo le capacità di lavorare in gruppo (teamworking), di leadership, di assumere responsabilità, di rispettare i tempi di consegna, di iniziativa, di delegare studiando meccanismi di controllo, di razionalizzare il lavoro, in modo da formarne una “personalità lavorativa”, pronta per l’inserimento in ambiente lavorativo.

29 La simulazione d’impresa rappresenta per gli studenti: uno strumento per formulare ipotesi spingendoli ad acquisire consapevolezza delle loro competenze cognitive; azione di conoscenze comunque acquisite scegliendo quelle idonee all’individuazione della soluzione del problema; individuare/prefigurare i possibili esiti delle scelte che opererà sviluppando un atteggiamento scientifico attraverso la formulazione di congetture, ipotesi e confutazioni; confronto pubblico sul piano delle idee fra pari. Impresa Formativa Simulata

30 Condizioni di fattibilità Gruppo di lavoro che si incontra con periodicità costante Preparazione e condivisione dei materiali Elementi di forza Sinergia tra scuola e azienda nella progettazione e realizzazione dell’esperienza Apertura della scuola al territorio e al mondo del lavoro Valenza orientativa Forte motivazione e coinvolgimento degli studenti Forte capacità innovativa Confronto metodologico-didattico Progettazione per competenze Elementi di criticità Mancata o ridotta integrazione dell’IFS nelle normali attività curricolari Scarso coinvolgimento del CdC Dichiarazione delle competenze e valutazione dei percorsi Impresa Formativa Simulata

31 Analisi del territorio e sensibilizzazione al progetto Dalla business idea alla costituzione dell’impresa La gestione finanziaria La realizzazione del sito web aziendale La gestione delle transazioni I Processi IFS CI SONO DELLE REGOLE e devono essere rispettate lasciando però spazio per la CREATIVITÀ.

32 Il Consiglio di Classe Progetta l’attività didattica Collabora con i Tutor Aziendali Supporta costantemente le attività degli studenti Valuta le competenze acquisite

33 Le Fasi IFS Prima Fase: sensibilizzare e orientare lo studente. Seconda Fase: sensibilizzare il giovane ad una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d'impresa. Terza Fase: mette il giovane "in situazione" consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività scegliendo un modello di riferimento sul territorio e definendo la propria idea imprenditoriale (Business Idea), supportandola dalla necessaria analisi di fattibilità. Quarta Fase: consente di diversificare ed approfondire la conoscenza del sistema economico territoriale nell'interazione con i soggetti, con l’elaborazione del Business Plan, inteso come documento strutturato secondo uno schema preciso che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Quinta Fase: costituzione dell’impresa simulata nel rispetto della normativa vigente. Sesta Fase: gestione operativa dell'impresa formativa simulata, con particolare attenzione alla gestione produttiva e commerciale.

34 Prima Fase La Prima fase è finalizzata a sensibilizzare e orientare lo studente, nel contesto della cittadinanza attiva, fornendogli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad esso nel modo più adeguato alle proprie aspettative ed attitudini, sviluppando abilità in momenti di indagine, ascolto, analisi e confronto.

35 Sensibilizzazione e Orientamento Individuare le tipologie e le caratteristiche dei settori economici produttivi territoriali Indagare le caratteristiche principali del tessuto economico, del mercato del lavoro, delle opportunità lavorative offerte dal territorio e degli enti operanti in esso Individuare le tendenze dei mercati locali Individuare gli elementi della responsabilità sociale d'impresa (CSR)

36 Sensibilizzazione e Orientamento Come Ricercare dati di varia natura (geografici, storici, sociali economici culturali) da fonti diverse e con strumenti diversi Analizzare ed elaborare i dati che descrivono il territorio Partecipare a incontri con esperti Partecipare a eventi su temi di interesse

37 Sensibilizzazione e Orientamento Risultati Presentare le scelte effettuate e motivarle al gruppo di lavoro: – preparare relazioni scritte – preparare presentazioni multimediali

38 Seconda Fase La Seconda fase ha il compito di sensibilizzare il giovane ad una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d'impresa, in modo da sviluppare il senso etico dell'interagire con l'ambiente economico circostante, nel rispetto delle conoscenze fondamentali dei concetti di azienda, impresa, etica aziendale e del lavoro

39 Cultura d’Impresa Ricercare azienda Tutor con la collaborazione di Associazioni di categoria e contatti già attivi nella scuola Testimonianza del tutor che racconta la storia e le origini Il tutor invita a riflessioni che gli studenti approfondiscono Gli studenti sotto la guida dei docenti e/o di esperti ragionano su temi e avviano scelte Altre testimonianze

40 Terza Fase La Terza fase mette il giovane "in situazione" consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività scegliendo un modello di riferimento sul territorio e definendo la propria idea imprenditoriale (Business Idea), supportandola dalla necessaria analisi di fattibilità. Ad essa seguirà l’elaborazione del Business Plan. Concetti fondamentali di questa fase sono quelli di impresa tutor o madrina, mission aziendale, scelta della veste giuridica aziendale attraverso la quale esercitare l’attività d’impresa.

41 Business Idea Maturare l’idea di impresa cioè l’idea che rappresenta il cardine, il punto di partenza, per la creazione di un’impresa Individuare l'Idea di Impresa Individuare l’oggetto sociale Descrivere il prodotto/servizio Analizzare gli aspetti organizzativi dell’impresa

42 Analisi Analizzare aspetti giuridici e orientarsi nell’individuazione delle forma giuridica più adatta Analizzare le risorse finanziarie Descrivere e/o progettare il prodotto/servizio Analizzare i concorrenti Individuare le risorse umane Effettuare scelte responsabili in base ai dati rilevati

43 Attività Testimonianze di figure professionali dell’azienda Workshop in azienda Incontro con esperti finanziari Incontro con Notaio/Commercialista Incontro con esperti degli aspetti legati al prodotto (es. architetto)

44 Discipline coinvolte Storia Italiano Matematica Inglese Informatica Discipline d’indirizzo

45 Anni successivi Quarta Fase –Stesura il Business Plan (semplificato per licei e tecnologici) –Progettazione e costruzione materiale promozionale e sito web Quinta Fase –Costituzione (semplificato per licei e tecnologici) Sesta Fase –Attività commerciale (non obbligatoria per licei e tecnologici)

46 Ruolo dell’azienda Tutor Incontra gli alunni nella fase di avvio (tutor aziendale) Organizza incontri successivi con esperti delle divisione aziendali Fornisce materiali: campionari, listini, brochure strategie di marketing Organizza la visita aziendale, se possibile Organizza stage, se possibile

47 Importanza dell’azienda Tutor Avvicina i giovani al mondo dell’impresa per comprenderne la complessità Testimonia “cosa vuol dire fare impresa e lavoro” Stimola la creatività (es. creazione di un prodotto/servizio, materiale promozionale) Contribuisce a valutare le competenze degli alunni

48 Oltre l’Impresa Tutor DOCENTI DI MATERIE GIURIDO-ECONOMICHE per la scelta della veste giuridica ORDINI PROFESSIONALI (Notaio, Commercialista) per gli adempimenti di costituzione BANCHE (c/c prestito) per capire le condizioni bancarie ESPERTO MARKETING E COMUNICAZIONE per il lancio del prodotto/servizio ESPERTO INFORMATICA per sito web

49 IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Grazie per l’attenzione


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