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Introduzione, portata del problema Giancarlo Rando
IL LINFEDEMA SECONDARIO DEGLI ARTI : DALLA PREVENZIONE AL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO INTEGRATO CORSO TEORICO PRATICO SU : ATTUALI PROCEDURE DI APPROCCIO CLINICO E DIAGNOSTICO, PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEL LINFEDEMA SECONDARIO DEGLI ARTI SUPERIORI ED INFERIORI. Alba – Bra 16, 23, 30 novembre 2007 Introduzione, portata del problema Giancarlo Rando Ambulatorio per la prevenzione , la diagnosi e la cura del linfedema secondario S.O.C. di Recupero e Rieducazione Funzionale Osp. San Lazzaro, Alba – ASL 18 Direttore dr. C. Chiacchio
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EPIDEMILOGIA 170.000.000 di casi di linfedema in tutto il mondo
patologie post infettive e parassitarie per linfedema primario per cause post chirurgiche, o post radioterpia per linfedema funzionale
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EPIDEMIOLOGIA 2743 CASI 1734 SECONDARI 1009 PRIMARI
PREVALENZA DELLE DONNE ( MAMMELLA , APPARATO GENITO-URINARIO), RISPETTO ALL’UOMO ( MELANOMA, PROSTATA ) S. MICHELINI
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EPIDEMIOLOGIA mastectomia ogni anno il Italia
8.000 nuovi casa di linfedema post- mastectomia ogni anno il Italia % delle mastectomizzate 35 % quando si associa la terapia radiante 5 - 45% incidenza riportata dai diversi gruppi di studio nella letteratura internazionale prevalenza tra le pazienti di età 45/64 anni
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INCIDENZA DEL FLEBOLINFEDEMA SECONDARIO
Maggiore dopo un intervento di QUA rispetto alla mastectomia ( peso residuo, linfangiti, radioterapia ) Dissezione ascellare 20-30% - Tumori localmente avanzati 15% - Post interventi e terapia radiante su stazioni linfonodali satelliti 60 – 80 %
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FLEBOLINFEDEMA IN ONCOLOGIA
In ambito oncologico le condizioni che con maggior frequenza determinano la comparsa di linfedema sono: - la chirurgia - la radioterapia - le terapie loco-regionali - l’evoluzione della malattia
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LA PORTATA DEL PROBLEMA
- E’ indispensabile la diagnosi precoce Il linfedema può diventare estremamente invalidante ( forme severe ed inveterate ) Può impedire l’uso dell’arto nelle normali attività della vita quotidiana La cronicità della patologia, il ricorso al cambiamento continuo di diversi specialisti, terapisti, massaggiatori e la necessità di sottoporsi a cicli ripetuti di terapia che non sempre danno i risultati sperati possono indurre stati di ansia e di depressione che aggravano ulteriormente le difficoltà delle pazienti.
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PREVENZIONE E PRECOCITA’
Prevenzione dell’insorgenza del linfedema Prevenzione dell’aggravamento delle disabilità Prevenzione della perdita di mobilità Prevenzione della perdita di forza Prevenzione della riduzione della destrezza Prevenzione delle complicanze
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LINFEDEMA E DISABILITA’ ( ICF )
funzioni corporee, strutture corporee, attività svolte, partecipazione esprimibile alterazione della coordinazione muscolare alterazione dei movimenti fini dell’arto interazioni e relazioni interpersonali ( relazioni formali, relazioni familiari , relazioni intime ) aree di vita principali ( lavoro ed impiego ) vita sociale ( sport , gioco, arte , cultura ) vita religiosa
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LINFEDEMA E S.S.N “SULLA RIABILITAZIONE CALA UN’ACCETTA IMPAZZITA” (Cavaceppi V, Giustini A., SIMFER, ANISAP, Il Sole 24 ore) ARRIVANO I LEA (livelli essenziali di assistenza sanitaria) come da accordi con regioni dell’ !! * Prestazioni ESCLUSE DAI LEA (cioè ecluse dal ticket del SSN e quindi a totale carico del paziente) : - IDROKINESI TERAPIA - GINNASTICA VASCOLARE IN ACQUA - MASSOTERAPIA REFLESSOGENA - PRESSOTERAPIA O PRESSO-DEPRESSOTERAPIA
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“DI MALE IN PEGGIO….” A.Cavezzi
Elenco dei DRG considerati a più alto rischio di non appropriatezza in caso di ricovero (provvedimento legislativo nazionale di riordino del SSN) - DRG 283 e 284 Malattie minori della pelle con o senza complicazioni (LINFEDEMA….) DRG 131 Malattie Vascolari Periferiche senza complicazioni
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LA PORTATA DEL PROBLEMA
Patologia negletta dai medici, dalle università, dai politici, dai terapisti, dai pazienti - Prevenzione quasi assente - Patologia misconosciuta - Diagnosi tardiva Terapia tardiva (65% dei pz. inizia terapia 5-10 aa. post-insorgenza..), parziale, errata o assente Diseducazione Pazienti vaganti da una struttura all’altra, da un medico all’altro - Mancata adesione al trattamento, scarsa compliance Costo delle terapie a quasi totale carico del paziente (“il linfedema… una patologia per ricchi….”) Difformità tra una ASL ed un’altra, tra una regione e l’altra Differenza dei protocolli Differenza e disparità tra pazienti tra pubblico e privato
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IMPEGNO - Revisione dell’inquadramento del linfedema Revisione del relativo approccio diagnostico-terapeutico nel SSN Adeguamento alle Linee guida Maggiore prevenzione del linfedema (in chirurgia ,oncologia, ortopedia ecc.) Maggiore informazione verso i pazienti portatori di linfedema, o a rischio Informazione sulle terapie possibili e sulle strutture eroganti dei trattamenti adeguati Educazione dei pazienti Maggiore formazione e aggiornamento continuo del personale medico e degli operatori sanitari Ottimizzazione delle risorse umane Collaborazione multidisciplinare
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