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La valutazione scolastica

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Presentazione sul tema: "La valutazione scolastica"— Transcript della presentazione:

1 La valutazione scolastica
prof. Valter A. Campana

2 La valutazione dei risultati nella didattica tradizionale
LEZIONE = SPIEGAZIONE L’ITER DIDATTICO PROCEDE AL BUIO VERIFICA= INTERROGAZIONE- COMPITO IN CLASSE ESAMI La valutazione interviene solo al termine di un certo percorso didattico con funzione sommativa e classificatoria prof. Valter A. Campana

3 La valutazione in una didattica innovativa
Raccoglie continue informazioni sul processo di apprendimento, sull’efficacia dell’intervento educativo, sui punti di forza e di debolezza dell’istituzione scolastica Valutazione diagnostica Funzione Autovalutativa: per lo studente, per l’insegnante, per la scuola Valutazione formativa Valutazione sommativa Valutazione degli apprendimenti e valutazione di sistema prof. Valter A. Campana

4 La valutazione diagnostica
Indagine sul retroterra socio-culturale dell’allievo Analisi delle risorse scolastiche ed extrascolastiche Analisi delle conoscenze possedute e dei prerequisiti cognitivi specifici Esame delle disposizioni affettive e delle attitudini socio-relazionali prof. Valter A. Campana

5 La valutazione formativa
Documenta in itinere le eventuali difficoltà di apprendimento e i punti di forza e di debolezza del nostro intervento didattico Svolge una funzione regolativa su tutte le variabili che incidono sui processi di apprendimento (obiettivi, metodi, strumenti ecc.) Il suo rigore dipende dal modo in cui sono stati definiti gli obiettivi specifici e operativi di apprendimento prof. Valter A. Campana

6 La valutazione sommativa
E’ quella che interviene alla fine di un certo percorso didattico e che ha il compito di offrire un bilancio consuntivo dei processi di insegnamento/apprendimento Per la sua predisposizione è utile procedere ad un campionamento degli obiettivi più significativi prof. Valter A. Campana

7 La valutazione degli apprendimenti
prof. Valter A. Campana

8 Prove orali: l’interrogazione, Prove scritte: il compito in classe,
Le prove tradizionali Prove orali: l’interrogazione, Prove scritte: il compito in classe, Limiti delle prove tradizionali: non esaustive, generiche e disorientanti, valutazione basata su criteri intuitivi (e comunque impliciti). prof. Valter A. Campana

9 Condizionamenti affettivi e valutazione
Effetto di stereotipia Effetto di alone Effetto di contrasto Effetto Pigmalione prof. Valter A. Campana

10 Prove di verifica: classificazione
A stimolo aperto e risposta aperta A stimolo chiuso e risposta aperta (prove semistrutturate) A stimolo chiuso e risposta chiusa (prove strutturate) prof. Valter A. Campana

11 Strutturate o “Oggettive”
Prove di Verifica Strutturate o “Oggettive” Vero /falso Completamenti Corrispondenze Quesiti a risposta multipla Prove di comprensione della lettura prof. Valter A. Campana

12 Come costruire prove oggettive
Contenuti Obiettivi Durata Tipo di item Elaborazione (validità e attendibilità) Determinazione dei punteggi Somministrazione (orientata) Correzione(facilitata) attribuzione dei punteggi grezzi Valutazione (riferita a “criterio” o a “norma” ) Autovalutazione Limiti delle prove “oggettive” prof. Valter A. Campana

13 Stimolo chiuso - risposta aperta- “risposta criterio”
Prove di Verifica semistrutturate Stimolo chiuso - risposta aperta- “risposta criterio” Quesiti a risposta singola Quesiti a trattazione sintetica / domande strutturate Prove di comprensione della lettura (griglia per la costruzione e la valutazione) Saggio breve Riassunti Colloquio strutturato o semitrutturato Griglie di osservazione sistematica prof. Valter A. Campana

14 Saggio breve es Traccia (es. esame di stato) Criteri di valutazione
quesito articolato = stimolo sufficientemente chiuso invita alla scelta della tipologia del testo invita alla scelta di un ipotetico destinatario fornisce documenti stabilisce la lunghezza Criteri di valutazione Proprietà di linguaggio e uso pertinente del lessico settoriale Congruenza tra forma espressiva e funzione comunicativa Rigore logico Capacità di rielaborare i dati offrendo apporti personali prof. Valter A. Campana

15 Il riassunto Richiede capacità di lettura e capacità di scrittura
Se opportunamente orientato mette in gioco complesse operazioni: di focalizzazione dei concetti più significativi di analisi di ricostruzione sintetica prof. Valter A. Campana

16 Colloquio orale Grande ricchezza comunicativa e informativa
Alto margine di aleatorietà nello sviluppo della discussione Necessità di una strategia semistrutturata Colloquio strutturato, semistrutturato e riflessione parlata. Essere capaci di valorizzare le “uscite laterali” La griglia come strumento per condurre e per valutare Evitare l’effetto di oblio o l’influenza di alcune risposte prof. Valter A. Campana

17 Condurre il colloquio Introdurre il tema con una domanda generale (non specifica ma neanche generica) Ascoltare attentamente Evitare atteggiamenti gestuali o mimici di disapprovazione o sufficienza Evitare pause troppo lunghe Non bloccare bruscamente lo studente Chiarire quanto richiesto se necessario Evitare di insistere se non si ottiene risposta Concedere tempo all’esposizione Offrire feed-back prof. Valter A. Campana

18 TIPOLOGIA B Redazione di un "SAGGIO BREVE" o di un "ARTICOLO DI GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. prof. Valter A. Campana

19 Griglie per l’osservazione sistematica della classe
La definizione degli indicatori (attenzione, interesse, partecipazione, collaborazione, conoscenza, comprensione, analisi ecc. ecc.) La costruzione di griglie di rilevazione delle informazioni La valutazione dei risultati prof. Valter A. Campana

20 La valutazione di sistema
Strumento indispensabile volto al miglioramento dell’efficacia del proprio servizio soprattutto in regime di autonomia. Si prendono in considerazione aspetti (a livello micro e a livello macro) considerati rilevanti del funzionamento di una scuola e si valuta lo scarto che c’è tra lo stato attuale dell’istituto ed uno stato desiderato e atteso (stato ideale) Indicatori di contesto Indicatori di risorse Indicatori di processo (a livello di scuola) Indicatori di processo (a livello di classe) Indicatori di prodotto L’elaborazione degli strumenti di rilevazione e l’analisi dei risultati Modello di Scheerens prof. Valter A. Campana

21 L’autovalutazione d’Istituto
prof. Valter A. Campana

22 Perché l’autovalutazione d’istituto?
Perché, attraverso l’azione di ritorno e di riflessione sulle proprie scelte e sul proprio operato, permette di: capire i propri punti di forza e di debolezza e cercare le possibili strategie di miglioramento; innescare processi di valorizzazione degli elementi di positività e di individuazione dei punti di crisi; promuovere un progressivo miglioramento delle attività di raccolta dati e lettura degli stessi; coinvolgere tutti gli operatori in un processo di responsabilità progressiva e di rendicontazione; migliorare la qualità della formazione. prof. Valter A. Campana

23 Indicatori di contesto
Classificazione del bacino di provenienza degli allievi (aree urbane, stratificazione sociale, fasce di ricchezza/povertà ecc) Sistema delle professioni Condizioni socio-economiche degli allievi Grado di cultura delle famiglie di appartenenza Risorse culturali del territorio prof. Valter A. Campana

24 Indicatori di risorse Strutture degli edifici
Aule attrezzate e strumenti didattici Livello di qualificazione dei docenti Risorse finanziarie della scuola Rapporto allievi-docenti prof. Valter A. Campana

25 Indicatori di processo (a livello di scuola)
Percentuale di tempo dedicato dal Capo di Istituto a compiti di carattere educativo Cooperazione tra docenti nella progettazione Diversificazione delle metodologie Servizi di sostegno agli studenti Valutazione e documentazione dei processi di apprendimento Pratiche di didattica individualizzata Valutazione e riconoscimento del personale Tempo effettivo di istruzione prof. Valter A. Campana

26 Indicatori di processo (a livello di classe)
Tempo effettivo dedicato all’istruzione Opportunità di apprendimento stabilita sulla base dell’analisi dei libri di testo, degli strumenti didattici, della reale progettazione delle attività didattiche Clima relazionale Grado di strutturazione dell’insegnamento prof. Valter A. Campana

27 Indicatori di prodotto
Percentuale di abbandoni Percentuale di promossi all’esame finale Valutazioni finali riportate Competenze effettivamente maturate e certificate Qualità della certificazione Monitoraggio delle scelte e dei risultati degli studenti usciti dall’istituzione scolastica prof. Valter A. Campana

28 Scale nominali e ordinali
Scala nominale: registra semplicemente la presenza della caratteristica descritta dall’indicatore Scala ordinale: misura l’intensità della caratteristica descritta dall’indicatore prof. Valter A. Campana

29 Griglie di valutazione e rating scale
Non si valuta solo la presenza e l’assenza di una caratteristica descritta da un indicatore ma si procede anche ad una stima del suo livello. Una tipica modalità è data dalla scala a 5 o 7 punti Es. Funzionalità degli spazi: (1=basso livello 5= alto livello) prof. Valter A. Campana

30 Griglia per la costruzione e la valutazione di una prova di lettura
prof. Valter A. Campana

31 1. Gli spazi didattici utilizzati (aule e laboratori) sono numericamente sufficienti 1 2 3 4 5 2. Le aule normali sono complessivamente funzionali 3. La segreteria amministrativa presso l’Università della SISS, complessivamente, funziona bene e fornisce un servizio soddisfacente 4. La segreteria didattica complessivamente funziona bene e fornisce un servizio soddisfacente 5. Le informazioni di cui si ha bisogno vengono comunicate nel modo migliore 6.Quando si manifesta un problema o una difficoltà, gli studentii sanno sempre a chi rivolgersi. 7. Complessivamentela nostra scuola offre agli studenti un’adeguata formazione professionale in merito…….. prof. Valter A. Campana

32 12. Le metodologie adottate dai docenti dell’indirizzo sono fra loro coerenti e condivise.
3 4 5 13. Le progettazioni didattiche dei docenti sono note agli studenti 14. La valutazione degli studenti è fatta sulla base di criteri condivisi tra i docenti. 15. I docenti comunicano agli studentii criteri di valutazione 16. I docenti durante le attività di formazione sono disponibili a discutere con gli studentidelle loro difficoltà e a dare loro suggerimenti 17. I docenti pongono attenzione ad instaurare in aula un positivo clima relazionale con glistudenti prof. Valter A. Campana


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