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Laboratorio meta-fonologico relazione finale Le attività laboratoriali, sono interventi mirati allo sviluppo e/o al potenziamento delle abilità fonologiche,

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Presentazione sul tema: "Laboratorio meta-fonologico relazione finale Le attività laboratoriali, sono interventi mirati allo sviluppo e/o al potenziamento delle abilità fonologiche,"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio meta-fonologico relazione finale Le attività laboratoriali, sono interventi mirati allo sviluppo e/o al potenziamento delle abilità fonologiche, come prerequisito della letto- scrittura. Obiettivi Facilitare la decodifica delle sillabe. Incrementare la velocità di lettura delle stesse. Fornire un metodo di studio che sostenga l’alunno nell’’apprendimento successivo.

2 organizzazione 18 alunni di classe 2°, sono stati inseriti in 5 Laboratori di 3/ 4 alunni e seguiti da un insegnante per un totale di 6 incontri di 1 h ciascuno, con cadenza bisettimanale (lun. e giov.) 18 alunni di classe 2°, sono stati inseriti in 5 Laboratori di 3/ 4 alunni e seguiti da un insegnante per un totale di 6 incontri di 1 h ciascuno, con cadenza bisettimanale (lun. e giov.)

3 Fasi del potenziamento 2° prova di abilità lettura Laboratori 6 incontri 1° Prova di abilità lettura

4 Coordinatrice gruppi Rita Baggetta LAB 3-4 Ins. Concetta Brosio LAB 2 Ins. Teresa Solano LAB 1 Ins. Rosa Staropoli LAB 5 Ins. Caterina Mazzitelli TEAM DOCENTI

5 Attività Ogni docente ha scelto, tra quelle suggerite dal coordinatore, le attività, le schede e i tempi di somministrazione, per permettere una personalizzazione del percorso. 1° incontro Sono state proposte schede di composizione e scomposizione di parole con lo scopo di rendere consapevole l’alunno del concetto di sillaba. Le attività si sono svolte solo oralmente. 2° incontro Sono state proposte schede che permettono l’individuazione della parte finale della parole attraverso il riconoscimento dello stesso suono in due o più parole. (Rime) A queste si affianca la lettura di ritmi per migliorare le abilità visuo- spaziali. 3° incontro Iniziamo a costruire la memobanca sillabica, dove ogni bambino inserirà le sillabe memorizzate

6 4° incontro Riconoscimento di sillaba iniziale e/o finale Si propongono ai bambini cartelloni con immagini di parole bisillabe. L’insegnante pronuncia le parole corrispondenti e fa individuare la sillaba iniziale e/o finale. I bambini devono leggere e scegliere la sillaba tra quelle scritte su post stick e incollare sul disegno corrispondente. Inserirà nella memo banca quelle che riuscirà a memorizzare.

7 5° incontro Incolliamo le parole! Attività di composizione della parola. Lettura veloce di sillabe importanti e parole derivate da esse con il cronometro. Inserire nella memo banca le sillabe memorizzate. Il bambino deve riordinare le sillabe note seguendo le istruzioni per formare le parole. Successivamente il bambino dovrà trovare l’ordine delle sillabe con l’aiuto di immagini.

8 6° incontro Gruppi ortografici dispettosi, (c, ch, g, gh, sc, gn, gl) L’unità si occupa di essi attraverso 4 tipi diversi di esercizi: 1.Schede “colora”: le figure richiedono di essere riconosciute e nominate ad alta voce. 2.Schede “sottolinea”: Il bambino deve sottolineare le lettere che compongono il suono. 1.Schede “trova”: il bambino svolge un’attiva ricerca di parole, che contengono il suono. 2.Schede “leggi”: Verifica se il bambino ha reso stabile e automatico il collegamento fra gruppi di lettere e suono corrispondente.

9 Risultati La frequenza Lab 1 : 15/24 h gruppo di 4b.x6h Lab 2: 13/24 h gruppo di 4b.x6h Lab 3: 16/18 h gruppo di 3b.x6h Lab 4: 13/18 h gruppo di 3b.x6h Lab 5: 23/24 h gruppo di 4b.x6h Osservazioni I lab. più frequentati sono il 3 e il 5, quello meno frequentato il 2. I bambini presenti a tutti gli incontri sono stati 8/18. I bambini presenti 4/6h sono stati 4. I bambini con il 50% di presenza sono stati 3. I bambini presenti solo 2/6 h sono stati 3. Il Lab. 5 per gravi motivi di saluti del docente si è svolto in 4 Incontri anziché 6.

10 Prove di abilità Risultati 1° prova 1 alunno riconosce solo qualche vocale Tempi (min.) errori n. alunni < 2 0 1 < 2 2-12 3 < 2 89 1 2- 4 7-22 6 5- 6 19-29 3 7- 8,5 26-61 2* *1 alunno ha letto il singolo grafema in 8.40 min, totalizzando 26 errori fon. e 4 omissioni. Risultati 2° prova L’ alunno legge con incertezza qualche lettera/sillaba con il supporto visivo. Tempi errori n. alunni < 2 0 1 < 2 3-5 4 2-4 54 1 2-4 3-15 5 4-5 4-11 2 6-7 21 1 7-8.27 47 1 L’ alunno ha letto le sillabe totalizzando 10 errori Fon./ 70 sillabe lette in 8.40 min -30 omissioni Un’alunna assente.

11 Osservazioni Si può facilmente osservare, che all’aumentare dei tempi di lettura delle 100 sillabe, corrisponde una migliore decodifica con una diminuzione degli errori. Quando i tempi risultano invariati e o migliorati di pochi secondi e gli errori diminuiscono, si può parlare di un’ efficacia del trattamento in termini di prevenzione dei DSA, scopo primo dell’attivazione dei Lab. Tempo e correttezza sono in effetti i due principali criteri di diagnosi per il disturbo specifico della lettura, quando il Q.I. risulta nella norma. In verità ai laboratori hanno partecipato anche bambini che hanno diagnosi di ritardo cognitivo lieve e una comorbilità con un disturbo del linguaggio e/o ADHD (iperattivi). I risultati dei laboratori confermano dunque la letteratura sull’argomento, ove si rileva una forte correlazione tra questi disturbi e le difficoltà di letto-scrittura riscontrati negli alunni.

12 Proposte Per una prevenzione dei DSA e in particolare della Dislessia è necessario che già nella Scuola dell’Infanzia si segnalino i disturbi del linguaggio e si attivino laboratori meta-fonologici. Nelle I e II classi della Scuola Primaria è importante non trascurare i tempi e la correttezza della lettura ed eventualmente attivare percorsi di trattamento sub-lessicale. Tenere in debito conto nell’approccio alla letto-scrittura in classe prima, alcune indicazioni didattiche che ormai da più parti sono caldamente raccomandate. Un rapido avvio alla scrittura in corsivo e alla lettura dello stampato minuscolo, solo in questi casi, diventa un‘esposizione precoce a segni grafici che nella mente del bambino si confondono, rallentando e ostacolando di fatto l’acquisizione della competenza.

13 CONCLUSIONI Ogni scelta ha una conseguenza Le scelte attuate nelle nostre scuole sono due: 1. Seguire una didattica inclusiva e sviluppare le competenze della comprensione di un testo o strutturazione di una frase, pur leggendo e scrivendo in stampato maiuscolo (mezzo e non fine), privilegiando il canale uditivo e visivo. 2. Seguire una didattica tradizionale e segnalare gli alunni che non riescono alla fine della prima classe a leggere e a scrivere per i corsi di potenziamento e recupero La prima via agisce sulla PREVENZIONE. La seconda agisce sulla COMPENSAZIONE. L’una non esclude necessariamente l’altra.


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