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1 Assistenza Lezione 14. 2 Le prestazioni assistenziali Programmi di contrasto della povertà Pensione sociale Reddito minimo di inserimento Programmi.

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1 1 Assistenza Lezione 14

2 2 Le prestazioni assistenziali Programmi di contrasto della povertà Pensione sociale Reddito minimo di inserimento Programmi per portatori di handicap Pensioni e rendite per handicap Pensioni invalidi civili Servizi per non autosufficienti Politiche per la famiglia e i minori Assegni per i figli

3 3 Ragioni dell’intervento pubblico Esternalità: individui altruisti la cui utilità dipende anche dall’utilità degli altri. Ma, Donazioni solo quando i poveri sono pochi e i ricchi sono davvero altruisti; Tentazione di free riding con donazioni volontarie Maggior successo con intervento pubblico e finanziamento con imposte Equità e beni di merito Redistribuzione e assicurazione (Rawls)

4 4 Ragioni dell’intervento pubblico Modelli di Public Choice: il dominio della maggioranza Modello Meltzer e Richard: spiega la presenza di redistribuzione quando: Cittadini egoisti Redistribuzione non ha esternalità Decisioni a maggioranza

5 5 Modello Meltzer e Richard Programma: Bilancio in pareggio Imposta proporzionale sul reddito (t) Trasferimento Lump sum (r) che si ottiene anche se non si lavora Offerta di Lavoro: Soggetti con preferenze identiche Diversi per abilità e salario w Quando w è basso può convenire non lavorare! Quanto t aumenta, r aumenta e può convenire non lavorare!

6 6 Reddito P O wA (1-t) + r wA (1-t) + r IAIAIAIA B Offerta di lavoro wB(1-t) + r IBIBIBIB N L (Riposo)

7 7 Modello Meltzer e Richard Decisione individuale su r e t Se t aumenta, r aumenta,…. … ma più persone decidono di non lavorare… … e il reddito diminuisce, quindi diminuisce il gettito e r! Soggetti che non lavorano preferiscono maggiore redistribuzione possibile: A Soggetti che lavorano preferiscono meno imposte e meno redistribuzione

8 8 0 100% Trasferimento r Aliquota Chi non lavora preferisce A A B Chi lavora preferisce B

9 9 Modello Meltzer e Richard Si vota a maggioranza e c’è un elettore mediano I poveri votano …. e preferiscono non lavorare! Se Y EM > Ŷ, nessuna redistribuzione Se Y EM < Ŷ, è possibile che sia scelto un punto con redistribuzione, es. B

10 10 Modelli di interventi assistenziali Universali (diritti di cittadinanza) Selettivi (means testing con relativi costi amministrativi e umani) Di categoria (caratteristiche diverse dai mezzi economici) Sono ingiuste? Possono realizzare selettività senza means testing

11 11 Problemi definitori Variabile economica di riferimento a reddito o consumo? Riferimento a individuo o famiglia? Quale definisce meglio il livello di benessere? Quale famiglia: anagrafica o estesa? Individuo e reddito equivalente del nucleo familiare

12 12 Scala di equivalenza Coefficienti (uno per ciascuna famiglia) che consentono di confrontare il benessere economico di famiglie non omogenee tra loro (per numero di componenti, presenza di figli minori, di persone con handicap, ecc.)

13 13 Metodi di costruzione di una scala di equivalenza Le scale econometriche: si basano sui comportamenti di spesa delle famiglie Le scale soggettive: si basano su indicazioni suggerite dalle famiglie Le scale dei minimi calorici: si basano sull’ individuazione di un paniere di consumo di sussistenza per famiglie di diverse caratteristiche Le scale pragmatiche

14 14 Un esempio di scala di equivalenza pragmatica S = NC  dove NC è il numero dei componenti della famiglia e  è un fattore di correzione del reddito, con 0    1. Il reddito monetario equivalente si ottiene dividendo il reddito monetario per S. Due casi limite: Se  = 0  S = 1, il reddito monetario è diviso per 1, qualunque sia il numero dei componenti della famiglia (ipotesi di elevate economie di scala familiari) Se  = 1  S = NC, ossia il reddito della famiglia è espresso in termini pro capite e non si tiene conto delle economie di scala familiari

15 15 Problemi definitori: a) Definizione e misure di disuguaglianza b) Definizione e misure di povertà

16 16 a) Definizione e misure della disuguaglianza La curva di Lorenz L’indice di Gini Il rapporto interdecilico

17 17 Due collettività di 4 individui. Quale è la più disuguale? 10049 11Caso D 10085555Caso C 100 000Caso B 10025 Caso A totale4°ind3°ind2°ind1°ind Caso A: massima uguaglianza Caso B: massima disuguaglianza Caso C e D ?

18 18 Come si misura la disuguaglianza? Associando ad una distribuzione di N redditi un singolo valore in grado di esprimere, in modo sintetico, il livello di concentrazione della distribuzione. In genere l’indice di disuguaglianza viene normalizzato ad 1: 0 = perfetta uguaglianza 1 = massima sperequazione

19 19 La curva di Lorenz Individua la quota del reddito totale posseduta da frazioni cumulate della popolazione, una volta che questa sia stata ordinata per livelli non decrescenti di reddito.

20 20 Una popolazione di 50 individui ordinati per condizione economica

21 21 1° decile (più poveri) 10° decile (più ricchi) Dalle unità... ai decili (10 gruppi con stessa numerosità)

22 22 1° decile (più poveri) 10° decile (più ricchi) Dalle unità... ai decili (condizione economica media di ciascun decile)

23 23 Curva di Lorenz Reddito, quote cumulate 10% 4% 11% 20% 100%.... 1 1 Popolazione, quote cumulate Retta di equipartizione

24 24 Curva di Lorenz 1 1 Reddito, quote cumulate fino al 3° decile 30% 80% fino all'8° decile O massima disuguaglianza massima uguaglianza..

25 25 Dominanza in senso di Lorenz Ly domina Ly* 1 1 Ly Ly* Ly è meno diseguale

26 26 1 1 Dominanza in senso di Lorenz Ly non domina Ly* Ly Ly*

27 27 Valori delle curve di Lorenz Caso C (5, 5, 5, 85) Caso D (1, 1, 49, 49)

28 28 Indice di Gini 1 1 A B G=A/(A+B) (A+B)=1/2 G=2A G=0 perfettamente egualitario G=1 massima disuguaglianza

29 29 Il rapporto interdecilico Esprime il rapporto tra le quote di reddito complessivo detenute da due distinti quantili della popolazione, ad esempio il decile più ricco (il decimo) ed il decile più povero (il primo). Se espresso in livelli, è il rapporto tra i redditi medi dei due decili.

30 30 b) Definizione e misure della povertà Povertà assoluta Povero è chi non è in grado di acquistare un paniere di beni essenziali (generi alimentari, abitazione e beni durevoli di prima necessità, minimi calorici) Linea della PA: valore monetario di un paniere di beni e servizi essenziali: povero è colui la cui spesa per consumi è inferiore al livello richiesto per acquistare quel paniere

31 31 Povertà assoluta Corretta per inflazione Coglie il disagio estremo E’ indipendente dal ciclo economico Ma difficile da individuare

32 32 Definizione e misure della povertà Povertà relativa Povero è chi possiede risorse inferiori a quelle possedute in media dagli altri membri della società Linea di povertà relativa: media o mediana della spesa o del reddito individuale o familiare: povero è chi ha una spesa o un reddito inferiore a tale livello

33 33 Povertà relativa Dipende dal ciclo economico Confusione con disuguaglianza

34 34 Indicatori Diffusione della povertà: HCR=q/N Intensità della povertà (Income Gap Ratio): IGR= ∑ g i /qz g i = poverty gap = z- y i z linea povertà IGR=0 nessun povero IGR=1 i poveri non hanno reddito

35 35 Programmi di contrasto della povertà Trasferimenti monetari Ipotesi: distribuzione del reddito uniforme Y è anche un indicatore di quanta popolazione dispone di un reddito inferiore P: linea di povertà Triangolo OFY max : proporzionale al reddito totale ex ante

36 36 Lo strumento di analisi P’ Y post YmYm Y pre 0 P Y max F 45°.

37 37 Esempio di distribuzione uniforme del reddito: il reddito medio = reddito mediano Reddito medio Reddito mediano

38 38 Programmi selettivi Sussidio a chi ha Y pre <P Dopo il sussidio costoro hanno un reddito Y=P =P’

39 39 Programmi selettivi P’ Y post YmYm Y pre 0P F Y max A 45° Spesa del programma means tested pipi

40 40 Programmi selettivi P’ Y post YmYm Y pre 0P F Y max A 45° P’AF: distribuzione del reddito ex post Spesa del programma means tested

41 41 Programmi universali P’ Y post YmYm Y pre 0 P F Y max C A 45° Spesa del programma universale P’C: distribuzione del reddito ex post

42 42 Programmi selettivi Svantaggi: Trappola della povertà o Welfare dependence Costi amministrativi Problemi di asimmetria informativa Stigma sociale e mancato take-up Vantaggi: Migliore target efficiency Minore spesa

43 43 Asimmetrie informative Possibilità di errori di due tipi: - Escludere soggetti meritevoli (falsi negativi) - Includere soggetti non meritevoli (falsi positivi) Necessità di criteri di selettività adeguati

44 44 Trappola della povertà  Ypost  Ypre = 0  Ypost  Ypre = 1 poveri e ricchi Programma universale Programma selettivo poveri ricchi

45 45 Attenuazione della trappola della povertà Programmi di contrasto parziale della povertà: il trasferimento copre solo una parte del poverty gap B =  (P - Ypre) con  Esempio, con P=500 e  =0,5 se Ypre= 0 B=0,5(500- 0)=250 Ypost = 0+250 se Ypre=100 B=0,5(500-100)=200 Ypost =100+200

46 46 Attenuazione della trappola: programmi di contrasto parziale della povertà B =  (P - Ypre) con  Ypost= Ypre + B = = Ypre +  P-  Ypre = Ypre(1-  ) +  P  Ypre  Ypost = 1-   0 (efficienza) 1 (equità) Trade off

47 47 Programmi di contrasto parziale della povertà P’ Y post Y pre 0 P P” A 45°  → 1  → 0

48 48 Programmi di contrasto parziale della povertà P’ Y post YmYm Y pre 0P F Y max P” A 45° Spesa del programma parziale

49 49 Confronto di programmi Programmi selettivi e universali: Numero dei poveri si annulla HCR = 0 Programma selettivo a contrasto parziale: I poveri restano poveri Ma stanno meglio Income count ratio diminuisce

50 50 P’ Y post YmYm Y pre 0P B Y max A 45° Poverty gap Aggregato: 0P’A HCR = 0Y max 0P P” IGR = 0P’AP 0P’A

51 51 Target efficiency Capacità di un programma di spesa di indirizzare i trasferimenti verso coloro che sono ritenuti veramente bisognosi Efficienza verticale: proporzione della spesa destinata alle famiglie povere Efficienza orizzontale: Capacità di un programma di colmare il Poverty Gap Aggregato e l’Income Gap Ratio

52 52 Ipotetico programma di contrasto della povertà, con sussidio del tipo B=  (N-Ypre) D C B A P’ PP”0 F Y pre Y post 45° Y1Y1Y1Y1 E Efficacia: HCR da: 0P/0Ymax a: 0P’’/0Ymax da: 0P/0Ymax a: 0P’’/0Ymax Efficacia: Poverty Gap aggregato da: (A+D) a: D N Y max

53 53 Diagramma di Target Efficiency di Beckermann D C B A P’ PP”0 F Y pre Y post 45° Y1Y1Y1Y1 E Efficienza verticale (A+B)/(A+B+C) Efficienza orizzontale A/(A+D) N

54 54 Minimo vitale o reddito minimo garantito Programma di contrasto della povertà (B) che integra la differenza tra reddito (Y pre ) e un livello di reddito minimo (G), di importo inferiore o pari alla soglia della povertà (G≤P): B=G-Y pre oppure B=  (G-Y pre ), con  <1

55 55 Minimo Vitale o Reddito Minimo Garantito ≤ con sussidio del tipo B=  (G-Y pre ), G ≤ P B P’ P0 F Y pre Y post 45° G G’ A D L

56 56 Programmi universali e selettivi: un confronto P’ Y post YmYm Y pre 0P F Y max C A 45° B C PROGRAMMA SELETTIVO Eff.verticale MAX Eff. Orizzontale MAX HCR=0 IGR=0 PGA=0 PROGRAMMA UNIVERSALE Eff.verticale <1 Eff. Orizzontale MAX HCR=0 IGR=0 PGA=0


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