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Le culture del cibo: specchio dell’unità e molteplicità dei popoli.

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Presentazione sul tema: "Le culture del cibo: specchio dell’unità e molteplicità dei popoli."— Transcript della presentazione:

1 Le culture del cibo: specchio dell’unità e molteplicità dei popoli

2 Qual è la differenza tra l’uomo e l’animale?

3 L’uomo quindi rispetto agli animali: Non si limita a sopravvivere;Non si limita a sopravvivere; Manipola e trasforma il mondo e le cose intorno a sè, in modo creativo e originale;Manipola e trasforma il mondo e le cose intorno a sè, in modo creativo e originale; In tal modo esprime se stesso;In tal modo esprime se stesso; E’ in questo senso non solo un essere naturale, ma un produttore di cultura.E’ in questo senso non solo un essere naturale, ma un produttore di cultura.

4 Cosa c’entrano allora il cibo e la cucina con la cultura? Sono un esempio meraviglioso di come l’uomo non si limiti solamente a consumare ciò che trova nel mondo, ma cerchi di cambiarlo. Ecco perchè un topo non potrà mai cucinare, se non in un cartone! La cucina è quindi un po’ un simbolo della nostra umanità.

5 La cucina esprime la cultura, ovvero il modo di rapportarsi al mondo, di chi la pratica… (Scena da “Un americano a Roma”)

6 Ogni popolo ha dunque la sua cucina… La cucina di un popolo ci parla del suo modo di relazionarsi alle cose del mondo; Essa esprime così le sue tradizioni, i suoi usi e costumi; Ci dice dell’identità culturale di un popolo in cui i singoli individui si ritrovano.

7 Ma se la cucina esprime, parla, dice, allora è una specie di lingua? Le sue parole sono gli ingredienti;Le sue parole sono gli ingredienti; Le sue regole per la loro combinazione sono le ricette;Le sue regole per la loro combinazione sono le ricette; Il prodotto finale è il piattoIl prodotto finale è il piatto pronto da gustare! pronto da gustare!

8 In sintesi… LinguaCucina Paroleingredienti Regole ricette Discorso compiutopiatto

9 La cucina di un popolo è quindi una forma particolare di linguaggio, attraverso la quale quel popolo esprime se stesso e il suo rapporto con il mondo.

10 E ora provate a indovinare cosa rappresentano i dipinti che seguono…

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14 Vediamo se avevate ragione… Sono tutte immagini di banchetti; Hanno quindi in comune lo stare a tavola insieme; Essi ci dicono però di modi diversi di farlo a seconda del popolo e del tempo in cui la scena è collocata. Emergono nette diversità alimentari: i piatti raffigurati sono molto differenti tra loro.

15 Un ultimo esempio Il matrimonio contadino, Pieter Bruegel Scena di un banchetto di nozze; Classe sociale dei personaggi raffigurati bassa Siamo in Europa, più precisamente nei Paesi Bassi e riconosciamo piatti tipici europei Non siamo in età contemporanea, ma esattamente nel XVI secolo

16 Il cibo e la cucina ci dimostrano quindi insieme l’unità e la diversità della nostra specie. Infatti… Stare a tavola insieme UNITA’ Modo e alimenti DIVERSITA ’

17 Ma oggi cosa sta succedendo? I popoli della Terra si incontrano come mai era avvenuto prima; È l’effetto della globalizzazione; Si incontrano anche i loro linguaggi, usi, costumi e abitudini culinarie;

18 Quali sono i rischi e le opportunità di questo processo? Il rischio principale è l’abbattimento delle differenze e l’omologazione forzata che costringe ad adeguarsi alla cultura più forte; L’opportunità più grande è invece l’apertura al diverso che non annulla le nostre radici, ma le arricchisce. Volete un esempio culinario? Leggete quello che segue!

19 In una scuola bolognese, dove aveva iniziato a frequentare da poco uno studente africano, una professoressa chiese a ciascuno di parlare della cucina delle proprie madri. I ragazzi bolognesi allora narrano di come le loro mamme preparano I famosi tortellini bolognesi. Venuto il turno del ragazzo straniero, quest’ultimo parla di come la sua mammma invece prepari il cous cous. Poi però aggiunge: “ In verità il piatto più buono che la mia mamma sappia cucinare ha cominciato a farlo proprio qui a Bologna: mette nel tegame uno strato di cous cous e poi uno di tortellini, uno di cous cosu e ancora uno di tortellini…” (“Il pentolino magico”, Montanari 1995)

20 Qualcosa di simile però a ben pensarci è già avvenuto nel passato Qualcuno ha qualche idea?

21 Vi do un suggerimento

22 Con la scoperta dell’America infatti: Gli europei conobbero e si aprirono a culture di popoli molto diversi da loro; Arrivarono in Europa così molti prodotti del tutto sconosciuti. Oggi questi ultimi sono diventati parte integrante della nostra cultura

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24 L’apertura al nuovo non significò però rinuncia alle proprie radici… I nuovi prodotti infatti furono utilizzati in modi diversi rispetto alla cucina dei popoli scoperti. Per così dire, essi furono “tradotti” dalla cultura europea. Nacquero piatti che appartengono ancora oggi alla nostra tradizione (la polenta con il mais, la cioccolata con il cacao, il caffè come noi lo beviamo…)

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