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18 MARZO 2017 – ore 9:30 – 13:00 Sede SICINDUSTRIA Ragusa

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Presentazione sul tema: "18 MARZO 2017 – ore 9:30 – 13:00 Sede SICINDUSTRIA Ragusa"— Transcript della presentazione:

1 La sostenibilità del Commercio Estero tra «Fare Impresa» ed adempimenti doganali
18 MARZO 2017 – ore 9:30 – 13:00 Sede SICINDUSTRIA Ragusa Zona Industriale I Fase – Viale 7 n.4 Relatore: dott. Massimiliano Barone

2 NUOVE FRONTIERE E TEMATICHE:
AREA “INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI” Tra le Mission di un Ordine Professionale, quale quello ODCEC, non può mancare lo scopo di fornire un supporto alle Piccole e Medie Imprese (PMI) del territorio, nella valutazione della potenzialità del Mercato Estero, e nella creazione o ampliamento di una rete commerciale efficace,  allo scopo di dare un arricchimento organizzativo per le aziende sia all‘Estero sia in Italia. Mission & Vision

3 NUOVE FRONTIERE E TEMATICHE:
AREA “INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI” L'internazionalizzazione é un processo fondamentale nella crescita dell'azienda L'impostazione aziendale per l'azienda che si affaccia per la prima volta oltre confine è un processo complesso che non lascia spazio alle improvvisazioni. Operare con l'estero può risultare più o meno ostico. - Lingue e mentalità diverse - Normative spesso poco comprensibili - Contrattualistica commerciale complessa - Modalità di pagamento internazionali - Gestione esportazioni intracomunitarie e fuori CEE - Trasporti internazionali - Garanzie

4 Il percorso verso l'internazionalizzazione
NUOVE FRONTIERE E TEMATICHE: AREA “INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI” E’ necessario oggi più che mai, maturare le competenze ed esperienze per la riorganizzazione dell‘Azienda , creare professionalità alla guida di un percorso verso l‘Internazionalizzazione, con la costante verifica del livello di sostenibilità finanziaria e capacità commerciale della propria Azienda ,ed in particolare: - Analisi dei propri prodotti e/o servizi - Verifica sostenibilità finanziaria supporto Estero - Verifica della struttura commerciale esistente - Verifica della contrattualistica esistente - Verifica operatività ufficio export - Verifica della struttura post vendita e assistenza - Verifica delle attività di marketing      - Analisi delle misure correttive da adottare. Il percorso verso l'internazionalizzazione

5 Il percorso verso l'internazionalizzazione
NUOVE FRONTIERE E TEMATICHE: AREA “INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI” Può dirsi “internazionalizzata” un’impresa che opera in ambiti concorrenziali diversi da quello locale, ovvero che abbia sviluppato una presenza commerciale stabile in mercati differenti da quello domestico. N.B.: secondo alcuni, un’impresa può dirsi internazionalizzata anche quando si trova in competizione, pur nel mercato domestico, con organizzazioni appartenenti ad altri Paesi Conclusione: la natura “internazionalizzata” dell’impresa dipende dal rilievo che l’ambiente internazionale ha sulle sue attività, ovvero dal modo e dall’intensità con i suoi interlocutori (fornitori, clienti, concorrenti, soggetto pubblico, ecc.) operano in un ambito internazionale Il percorso verso l'internazionalizzazione

6 Motivi e Fattori che spingono all’Internazionalizzazione
Esistono vari fattori che possono spingere le imprese verso i mercati internazionali. I più importanti sono: 1. Fattori relativi al mercato domestico: diminuzione delle opportunità nel mercato domestico; aumento della pressione competitiva nel mercato domestico e/o risposta a concorrenti che entrano nel proprio mercato. 2. Fattori interni all’impresa: necessità di ridurre la propria dipendenza da un unico mercato; necessità di realizzare economie di scala mediante volumi elevati di produzione. 3. Fattori relativi al mercato internazionale: grosse opportunità per i propri prodotti in altri paesi; opportunità per acquisire nuovo Know-How in mercati che anticipano il progresso tecnologico allo scopo di acquisire conoscenze e non perdere il passo; i propri clienti diventano globali e richiedono ai fornitori di seguirli.

7 Scelte strategiche preliminari
Nella realtà, la maggior parte delle PMI inizia a vendere all’estero casualmente, esportando gli stessi prodotti che sono venduti nel mercato originario. In molti casi, l'iniziativa è presa da intermediari o da clienti esteri potenziali e non dall'impresa sulla base di considerazioni strategiche di marketing. Solo in un secondo momento, il management decide di costruire una presenza stabile nei nuovi mercati geografici e di sviluppare delle strategie ad hoc, pianificando: a) quale peso dare ai nuovi mercati nel futuro sviluppo dell'impresa; b) in quali segmenti competere; c) le competenze distintive da sviluppare.

8 Scelte strategiche preliminari
Per una PMI che vuole crescere sui mercati internazionali, la definizione delle strategie di business è una delle sfide più critiche da effettuare. Infatti: a) Variano tra un mercato e l’altro i comportamenti dei clienti, i canali di distribuzione, le legislazioni, le tradizioni, il livello e le modalità della competizione. b) Le differenze tra i costi (es.: costo del lavoro, costi dell'energia), nella pressione fiscale, nella normativa (es.: protezione dell'ambiente) determinano forti disparità nei costi di produzione tra un paese e l'altro. c) Adempimenti doganali e barriere all’Importazione nel mercato Paese scelto. d) Le oscillazioni nei cambi influenzano profondamente la capacità di competere.

9 Scelte strategiche preliminari
Per scegliere i mercati in cui sviluppare ulteriormente il proprio business, il management deve innanzitutto analizzare tre aspetti : caratteristiche dei mercati in esame e loro contesti competitivi propri vantaggi competitivi distintivi nei mercati in cui il business è già consolidato risorse (creative, esecutive, finanziarie, organizzative, ecc.) necessarie La prima analisi permette di conoscere approfonditamente i mercati: domanda (prodotti/servizi richiesti, volumi, livello prezzi, abitudini, ecc.), offerta (concorrenti presenti: soltanto locali, oppure anche esteri, multinazionali o globali; prodotti/servizi offerti; quote di mercato; ecc.) ambiente esterno (politiche governative, sistema legislativo, spinte sociali, ecc.), fattori critici di successo

10 Scelte strategiche preliminari
La seconda analisi deve evidenziare se i vantaggi competitivi dell’impresa dipendono solo da situazioni locali particolari ed uniche (per esempio concorrenti più deboli, controllo dei canali di vendita, ecc.) o sono più indipendenti dai mercati e quindi sfruttabili a livello globale. L’incrocio delle prime due analisi permette di valutare se i vantaggi competitivi sviluppati dall’impresa sono validi anche nei mercati in esame. Infatti, per conseguire nei mercati esteri un successo duraturo, l'impresa deve avere rispetto ai concorrenti dei vantaggi competitivi sia nella fase di ingresso sia in quella di consolidamento.

11 Scelte strategiche preliminari
La terza analisi rivela l’entità dell’impegno economico ed organizzativo necessario per sviluppare i nuovi mercati. Solo dall’insieme di queste analisi si può ricavare una chiara visione delle opportunità, dei rischi, degli investimenti necessari e quindi a) scegliere i mercati più interessanti in cui espandere il proprio business b) definire il modello di business più adatto c) stendere il piano operativo Durante l’implementazione del piano, l’impresa dovrà effettuare “misure e controlli” periodici per rilevare gli eventuali scostamenti e decidere le modifiche necessarie da apportare.

12 Scelte strategiche preliminari
Per operare in ambito internazionale, la dimensione dell’impresa non è molto rilevante. E’ principalmente una questione di: visione strategica, livello qualitativo dell’offerta, competenze ed alleanze (aggregazione di imprese, partnership, ecc.). Molte PMI sono andate all'estero perché «l’imprenditore aveva una visione chiara dell’evoluzione dei trend di mercato e la convinzione di poter sviluppare ulteriormente il proprio business» solo in campo internazionale, operando in nuovi mercati  queste PMI sono cresciute prima in competitività e poi in dimensione.

13 Scelte strategiche preliminari
Per operare con successo sui mercati internazionali è necessario che l’impresa abbia le competenze necessarie o se le procuri in tempo. L’alternativa è tra l’assumere nuovi collaboratori competenti, potenziando la struttura, o lo sviluppare collaborazioni esterne (soc. di servizi, consulenti freelance, ecc.). Nella fase di start-up di un progetto di internazionalizzazione l’Interim Management potrebbe rappresentare una soluzione ottimale, tra l’ esigenza di disporre di un manager qualificato, con esperienza e competenze elevate, e il vincolo di non appesantire la struttura con costi fissi di lungo periodo. Un’altra soluzione potrebbe anche essere l’aggregazione con altre imprese e la cooperazione interaziendale al fine di raggiungere, in alcune aree aziendali (es.: vendite estero, gestione ordini, assistenza clienti, logistica, ecc.), quella dimensione minima necessaria affinché il “business” diventi conveniente e remunerativo.

14 Scelte strategiche preliminari
Per quanto riguarda le micro imprese… Prima di poter puntare ai mercati internazionali devono aver sviluppato un’offerta di buon livello, interessante dal punto di vista qualità/prezzo ed adeguata alle normative internazionali. Inoltre, devono anche adottare un modello di business adatto ai nuovi mercati e acquisire le competenze manageriali necessarie. Questo è condizione minima necessaria per poter entrare con successo nei mercati internazionali, anche in quelli emergenti in crescita (Cina, India, Brasile, Russia, Europa dell’est, ecc.), dove la competizione è già ad un livello elevato. Infatti, con i nostri costi di produzione, non si può pensare di competere con un’offerta di basso livello e prezzi elevati.

15 Principali ostacoli all’Export delle PMI italiane
RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DELLE PMI ITALIANE * * ISTAT, Febbraio 2013 Campione: imprese italiane - Periodo di riferimento : Novembre Dicembre 2012

16 Il percorso verso l'internazionalizzazione
E CHI ACCUSA LA «CRISI» COME MOTIVO DI STAGNAZIONE ED IMPOSSIBILITA’ DI SVILUPPO? LA CRISI E’ UNA OCCASIONE DI APPRENDIMENTO Per prendere le distanze dal vecchio e costruire il nuovo, bisogna innanzitutto AVERE NUOVI OCCHI RIGENERARE IL VANTAGGIO COMPETITIVO OSSIA RIGENERARE LA PROPRIA IDENTITA’ AZIENDALE E TERRITORIALE Il percorso verso l'internazionalizzazione

17 STRUMENTI OPERATIVI E PRATICI PER UN APPROCCIO CONOSCITIVO
STRUMENTI OPERATIVI PRATICI DI SELEZIONE DEL MERCATO ESTERO STRUMENTI OPERATIVI E PRATICI PER UN APPROCCIO CONOSCITIVO DEL MERCATO INTERNAZIONALE E SUOI PRINCIPALI ATTORI «EVENTI FIERE MIRATE» «SCHEDE PAESE» Il percorso verso l'internazionalizzazione

18 TUTTO FOOD 2017 – Milano World Food Exhibition
INTERNAZIONALIZZAZIONE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A FIERE MIRATE Caso: settore Food TUTTO FOOD 2017 – Milano World Food Exhibition

19 Scegliere la fiera giusta
PARTECIPARE A FIERE CON SUCCESSO Scegliere la fiera giusta Numero e qualità dei visitatori Nuovi prodotti Presenza Paesi Mercato di riferimento e studio Barriere Doganali Tipo di espositori Differenziazione delle merceologie Presenza di paesi e produttori concorrenti COSTI DI PARTECIPAZIONE…e sostenibilità finanziaria

20 Accertarsi che il prodotto sia esportabile
ORGANIZZAZIONE Preparazione Accertarsi che il prodotto sia esportabile Verifica presenza di potenziali Clienti e Distributori Ingrosso Adempimenti Doganali eventuali Informarsi sul mercato di sbocco Budget Prodotti Materiale pubblicitario Spazi Espositivi ed Arredamento/Personale in Fiera Pianificazione viaggio

21 Chiedere informazioni dettagliate ai visitatori Visitare la fiera
ORGANIZZAZIONE Durante la fiera Immagine coordinata Personale formato Inviti mirati Chiedere informazioni dettagliate ai visitatori Visitare la fiera Dopo la fiera Tempestive risposte ai visitatori Mantenere il contatto Mantenersi informati sui contatti

22 TUTTOFOOD la fiera internazionale del B2B dedicata al Food & Beverage organizzata da Fiera Milano, si svolgerà dal 8 al 11 maggio 2017. In sole 5 edizioni è diventato il palcoscenico ideale per presentare i propri prodotti al mercato nazionale ed internazionale. Punti di forza: Un evento esclusivamente riservato al B2B Panorama fieristico italiano, con un respiro realmente internazionale E’ un evento che risponde sia alle esigenze delle aziende che guardano principalmente al mercato italiano che a quelle di chi punta all’esportazione Una vetrina efficace per testare le proprie idee innovative ed esperienze Offre una moderna e qualificata rassegna professionale, che permette di analizzare i trend di mercato Offre importati opportunità di business con buyer nazionali ed internazionali Permette di confrontare le proprie esperienze ed analizzare i trend di mercato Presenza di workshop, i seminari, i convegni e meeting

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26 Il percorso verso l'internazionalizzazione
E’ SOSTENIBILE FINANZIARAMENTE IL COSTO DI UNA FIERA INTERNAZIONALE PER UN PRIMO APPROCCIO AL COMMERCIO ESTERO?...dipende! COSTO PARTECIPAZIONE FIERA «TUTTO FOOD 2017 » AREA FROZEN euro Iva inclusa Quota partecipazione; euro Iva inclusa Stand area nuda; euro Iva inclusa Arredamento Silver; euro Iva inclusa Attrezzature stand; euro Iva Inclusa per Area presso Fiera …da aggiungere Costi vitto ed alloggio 2 persone, per 5gg (7-11 maggio 2017) Costo trasferta A/R 2 persone Visual e Brochure / bigliettini da visita per contatti in 4gg Fiera Spedizione ed invio merce campionatura Fiera Il percorso verso l'internazionalizzazione

27 …forse è meglio valutare se questa Fiera la si approcci da «visitatore» per comprendere se è la Fiera giusta per i nostri obiettivi? Acquisto Earlybird Valido fino al 31 marzo 2017 1 giorno € 35 anziché € 60 2 giorni  € 40 anziché € 70 4 giorni  € 70 anziché € 100 Acquisto dal 1 aprile all'11 maggio 1 giorno € 45 anziché € 60 2 giorni  € 50 anziché € 70 4 giorni  € 80 anziché € 100

28 SCHEDE PAESE EXPORT vs TURCHIA
INTERNAZIONALIZZAZIONE SCHEDE PAESE EXPORT vs TURCHIA

29 CONSULTAZIONE «SCHEDA PAESE» OVERVIEW RAPPORTI CON L’ITALIA
CASO TURCHIA

30 SCHEDA PAESE – ANDAMENTO VARIABILI ECONOMICHE
CASO TURCHIA

31 SCHEDA PAESE – ANALISI SWOT
CASO TURCHIA

32 SCHEDA PAESE – ATTIVITA’ PROMOZIONALI
CASO TURCHIA

33 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA DOCUMENTI DI SPEDIZIONE Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione alla Turchia devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati. a) Certificato di circolazione ATR L’A.TR è un certificato previsto dall'accordo Unione Europea/Turchia, emesso a richiesta dell'operatore per attestare che la merce descritta nel modulo è in libera circolazione, cioè in esenzione dai dazi doganali a destinazione. L'esenzione vale per le spedizioni dall'Unione Europea verso la Turchia ed anche dalla Turchia verso l'Unione Europea. Non si applica ai prodotti agricoli e a quelli appartenenti alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio. L’A.TR non è un documento obbligatorio, è necessario solo se l'importatore lo richiede per usufruire dell’esenzione daziaria. Viene rilasciato dalle autorità doganali ai sensi del codice doganale comunitario. Ha una validità di quattro mesi dalla data di rilascio nel paese di esportazione e deve essere presentato entro tale termine alle autorità doganali turche.

34 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA – INTERVENTO «AEO» DOGANALE b) Fattura commerciale E’ il documento che descrive il dettaglio del bene in transazione, ed è necessario per lo sdoganamento della merce. Non vi è uno specifico formato per la predisposizione della fattura commerciale, deve essere scritta in turco, inglese o francese. Come prova dell'origine preferenziale, una dichiarazione su fattura o una dichiarazione su fattura EUR-MED può essere espressa dall'esportatore sulla fattura commerciale. In alternativa, la dichiarazione può essere fatta anche su qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Queste dichiarazioni possono essere presentate al posto dei certificati di circolazione EUR.1 o EUR-MED. Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali (AEO) possono preparare la dichiarazione.  Come qualsiasi prova dell'origine preferenziale, la dichiarazione su fattura o la dichiarazione su fattura EUR-MED è valida per quattro mesi dalla data di rilascio nel paese di esportazione e deve essere presentata entro tale termine alle autorità doganali del paese importatore.

35 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA – INTERVENTO «AEO» DOGANALE c) Certificato di origine E’ il documento che certifica l’origine territoriale del bene importato, viene emesso dalla CCIAA e deve essere consegnato in originale. Il certificato di origine può essere sostituito dal certificato EuroMed, dal certificato EUR 1 o dalla dichiarazione su fattura, salvo esplicita richiesta da parte dell’esportatore. d) Certificato di circolazione EUR.1 E’ un certificato utilizzato per attestare l’origine preferenziale negli scambi con paesi legati all’Unione Europea da accordi tariffari. L’EUR.1 viene rilasciato dalla Dogana del Paese dell’esportatore su domanda scritta inoltrata dallo stesso. La richiesta del rilascio dell’EUR.1 presuppone che le merci dichiarate abbiano tutti i requisiti per essere considerate di origine preferenziale. L’ufficio doganale può richiedere della documentazione giustificativa dell’origine o procedere a controlli presso l’azienda anche successivamente, a volte sulla base di una specifica richiesta di una Dogana estera. Ha la validità di 4 mesi. In alternativa, l'origine preferenziale delle merci può essere dichiarato sulla fattura commerciale o qualsiasi altro documento commerciale. Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali (AEO) possono preparare la dichiarazione.

36 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA – INTERVENTO «AEO» DOGANALE e) Certificato di circolazione EURMED Il formulario EUR MED è emesso direttamente dall’esportatore senza necessità di visto doganale ed ha lo scopo di documentare l’applicazione del cumulo PANEUROMEDITERRANEO, istituito per tutti i Paesi dell’area Paneuromediterranea (area paneuropea+area mediterranea: Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Turchia, Algeria, Tunisia, Marocco, Isole Faeroer, Israele, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Egitto, Giordania, Libano, Siria), nei quali dovranno essere applicate regole di origine identiche. Ha la validità di 4 mesi. In alternativa, l'origine preferenziale delle merci può essere dichiarato sulla fattura commerciale o qualsiasi altro documento commerciale. Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali (AEO) possono preparare la dichiarazione.

37 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA f) Certificato fitosanitario  Documento attestante che i vegetali e i prodotti vegetali che devono essere importati sono stati ispezionati secondo procedure appropriate, sono esenti da organismi nocivi da quarantena e praticamente indenni da altri organismi pericolosi e sono considerati conformi alle norme fitosanitarie vigenti del paese importatore .  Rilasciato dalle appropriate autorità fitosanitarie del paese di origine. Le autorità fitosanitarie turche accettano i certificati rilasciati da un'autorità competente di uno Stato membro dell'Unione Europea, se tutte le informazioni pertinenti sono fornite.  Poiché i requisiti formali della certificazione sono standardizzati a livello globale, il certificato è conforme agli standard dell’accordo IPPC (International Plant Protection Convention). Il certificato fitosanitario deve essere preparato in turco o in inglese e presentato in originale. Inoltre, Il certificato deve essere rilasciato non oltre 14 giorni prima della data di spedizione.

38 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA g) Certificato di analisi Necessario per alcuni prodotti come alimenti, mangimi, dentifrici, ecc.. Attesta che test microbiologici e fisico/chimici sono state effettuati da un laboratorio competente del paese di origine. Le autorità turche accettano i certificati rilasciati da un laboratorio adeguato e debitamente accreditato del paese d'origine, se tutte le informazioni richieste sono fornite.  Il certificato deve essere redatto in turco o in inglese.  Nessuna forma specifica richiesta.  h) Certificato sanitario Attesta che i prodotti di origine animale che devono essere importati non sono infetti e non possono trasmettere alcuna malattia infettiva. Rilasciato dalle appropriate autorità del paese di origine. Le autorità turche accettano i certificati rilasciati da un'autorità competente di uno Stato membro dell'Unione Europea, se tutte le informazioni pertinenti sono fornite. Può essere preparato in qualsiasi lingua. Una traduzione in inglese o turco può, tuttavia, essere necessaria.  Deve essere presentato in originale.  Dal 1998 la Turchia ha vietato l'importazione di bovini vivi e di carni bovine dall'UE.

39 SCHEDA PAESE – DOCUMENTI EXPORT
CASO TURCHIA TRASPORTO E IMBALLAGGIO:  a) Documenti di trasporto  b) Lista dei colli  c) Assicurazione trasporto Deve essere preparata dalla compagnia di assicurazione dell'esportatore o dell'importatore. Nessuna forma specifica richiesta, il certificato deve essere presentato in originale.  d) Trattamento degli imballaggi in legno A partire dal 1° gennaio 2006, gli imballaggi in legno destinati alla Turchia devono essere trattati e marchiati secondo la normativa ISPM-15 FAO. AMMISSIONE TEMPORANEA Carnet ATA È possibile esportare temporaneamente con destinazione Turchia secondo le procedure ATA. Il Carnet ATA è rilasciato dalle Camere di Commercio di competenza.

40 ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A FIERE (Caso: settore Food)
Back Up INTERNAZIONALIZZAZIONE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A FIERE (Caso: settore Food)

41 FIERE AGROALIMENTARI SIAL Paris 2016 MQ Netti 113.007 Nazionali 23.689
SIAL Paris 2016 MQ Netti Nazionali 23.689 Esteri 89.309 Espositori 5.890 934 4.956 Visitatori 55.872 94.321

42 RHEX Rimini 2017 18 – 21 Febbraio Espositori 624 Nazionali 557 Esteri 71 Visitatori professionali 53.115 Business meetings 7.000

43 Cibus Parma 2018 7 – 10 maggio 2018 Alimentaria 2017 24 – 27 marzo 2017 MQ Netti 43.633 74.668 Nazionali 42.008 63.843 Esteri 1.625 10.825 Espositori 1092 1.116 1021 866 71 250 Visitatori 58.353 52.712 5.641 35.874

44 SETTORE BIOLOGICO BIOFACH 2018 14-17 febbraio 2018 SANA 2017
BIOFACH 2018 14-17 febbraio 2018 SANA 2017 8-11 settembre 2017 MQ Netti 38.421 11.356 Nazionali 16.201 11.005 Esteri 22.220 351 Espositori 2.413 268 686 251 1.727 17 Visitatori 41.794 20.716 23.524 19.789 18.270 927


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