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Antropologia medica: l’approccio globale al malato

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Presentazione sul tema: "Antropologia medica: l’approccio globale al malato"— Transcript della presentazione:

1 Antropologia medica: l’approccio globale al malato
Malaika Ribolati Cremona, 17 Novembre 2017 Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Nella relazione precedente con p.Angelo Brusco avete avuto modo di affrontare il tema dell’umanizzazione. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Nel mondo sanitario, umanizzare significa far riferimento all’uomo in tutto ciò che si compie per promuovere e proteggere la salute, curare le infermità, garantire un ambiente che favorisca una vita sana e armoniosa a livello fisico, emotivo, sociale e spirituale. Centro Camilliano di Formazione - Verona

4 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Con il concetto di umanizzazione, quindi, viene messa in risalto la centralità della persona umana e la costante necessità di porre attenzione a tutto l’essere umano nella sua globalità. Centro Camilliano di Formazione - Verona

5 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Qual è oggi l’immagine uomo a cui possiamo riferirci attingendo dall’esperienza personale, dalla letteratura di tutti i tempi, dalla filosofia e dalle scienze religiose? Centro Camilliano di Formazione - Verona

6 Centro Camilliano di Formazione - Verona
La prima immagine che nasce dalla contemplazione della persona umana si traduce in un senso di mistero e di complessità; ogni tentativo di descrizione dell’uomo, infatti, non è che il capitolo di un libro che non potrà mai concludersi. Centro Camilliano di Formazione - Verona

7 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Pensando all’uomo, spicca in primo luogo anche la sua realtà corporeo-spirituale da considerarsi non come una dualità, ma bensì come un’unità di corpo e spirito. Centro Camilliano di Formazione - Verona

8 «L’essere con gli altri, nel suo significato profondo e genuino, significa che il soggetto umano consapevole di sé non è mai senza riferimento ad altri esseri umani. La sua esistenza è sempre orientata verso gli altri, legata agli altri, in comunione con gli altri.» (Gevaert, Il Problema dell’uomo, LDC, Torino 1987) Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Connaturata all’uomo, vi è una tensione verso la verità e per la sua condizione finita l’uomo non può raggiungerla che in maniera parziale. E’ questa incompiutezza della verità che spinge continuamente l’uomo alla ricerca, impedendogli di accontentarsi di risultati parziali. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Alla ricerca della verità è legata una delle caratteristiche fondamentali dell’essere umano: la libertà intesa come capacità di prendersi la responsabilità del proprio agire. La libertà, quindi, è frutto di un lungo cammino di crescita perché più l’uomo si possiede più è libero. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Per quanto siano importanti le relazioni con gli altri, noi avvertiamo il bisogno di qualcosa di più del coinvolgimento con i nostri simili; un desiderio profondo di metterci al servizio di una persona o di una causa più grande di noi, Trascendente, Spirituale. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Potremmo dire quindi che l’antropologia medica fa riferimento ad un uomo misterioso, complesso, che si incarna nella sintesi corpo-spirito, che anela verso la Verità mentre sta con gli altri e per gli altri e che attraverso l’esercizio della sua libertà si orienta verso un Oltre. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Si è arrivati a questo modello passando attraverso l’era prescientifica della medicina, in cui la guarigione, se si verificava, dipendeva essenzialmente dalla capacità di ripresa dell'organismo del malato e dalla compassione, dalla premura, dall'incoraggiamento e dal sostegno del medico stesso. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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La medicina scientifica poi si è occupa della malattia quale espressione di alterazioni a livello biologico e somatico e con l’obiettivo di arrivare ad una diagnosi corretta in modo da intervenire con strategie terapeutiche ottimali per curare la patologia esistente. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Quindi con l'avvento della medicina scientifica, la cura del malato tende ad essere affidata quasi esclusivamente alla tecnica, mentre si affievolisce l'attenzione al malato nella sua totalità. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Dialogo Questa tendenza a non cogliere la totalità del malato è ben raccontata dal seguente dialogo tra un medico e Guido un paziente di 50 anni, gran lavoratore e formidabile giocatore di bocce, moglie e due figli, da poco in pensione che improvvisamente sente una fitta violenta, dietro allo sterno …. lascia passare un po’ di giorni e la cosa si ripresenta .. anche la moglie lo vede pallido quindi decide di chiedere un consulto medico … Centro Camilliano di Formazione - Verona

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M: buongiorno, come sta? E’ da molto che non si fa vede .. P: buongiorno, per fortuna sua .. invece per sfortuna mia mi capita di esser qui .. Questo pomeriggio.. M: che problemi ci sono? P: dottore … mi succede questo .. Un dolore … in questo punto (indica il petto) M: un dolore retrosternale? P: un dolore retro .. Restrosternale .. Mah .. Credo.. Non so bene.. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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In questo pezzo di dialogo, il medico ha innanzitutto incontrato il problema («Che problemi ci sono?») prima di incontrare la persona che arrivava già sommessa e un po’ giù di tono. E’ importante ricordare che sui problemi si discute mentre le persone si incontrano! Inoltre l’uso di termini troppo tecnici e scientifici (dolore retrosternale) possono non esser stati compresi dal paziente e averlo intimorito. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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M: In questi giorni ha lavorato tranquillamente? P: in questi giorni, si beh il mio lavoro .. Il funzionario postale .. Quindi direi … M: va bene allora facciamo qualche accertamento, le prenoterò una visita dal cardiologo … P: ma guardi, a proposito di questo siccome io sono qui oggi e mia moglie mi ha fatto presente che mi vedeva pallido .. capisce… M: sì ma sa le mogli esagerano sempre un po’ .. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Nel proseguo del dialogo il medico sembra aver preso poco in considerazione la parte emotiva del paziente (la preoccupazione, l’ansia) e con la frase (sì ma sa le mogli esagerano sempre un po’) rischia di banalizzare la vicinanza della moglie. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Il medico ha agito correttamente da un punto di vista tecnico ma non ha fatto «entrare» nella visita il paziente: non ha chiesto perché fosse così preoccupato, perché si fosse rivolto solo ora al medico visto che il sintomo era già comparso in precedenza … Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Come emerge da questo dialogo, la medicina scientifica spesso non è stata in grado di riconosce un ruolo centrale al malato nel percorso di cura nonostante se ne riconosca la straordinaria efficacia sia sul piano diagnostico che terapeutico. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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E' solo nelle prime decadi del 1900 che sono apparse persistenti reazioni alla medicina scientifica intesa semplicemente come scienza naturale (basti pensare alla psicanalisi...) Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Tali reazioni hanno portato progressivamente a considerare che sia la salute come la malattia non sono solo un fatto biologico-organico, ma anche come indicatori o di un equilibrio o di una disarmonia della persona nel suo rapporto con il mondo, includendo, così, elementi psicologici, sociali, ecologici e spirituali. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Tra i frutti più significativi di tali reazioni è da ricordare il sorgere di una corrente di pensiero che va sotto il nome di medicina antropologica o medicina della persona. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Secondo questa nuova corrente di pensiero, si tratta di introdurre il soggetto in medicina, rompendo con il naturalismo, che considera l'uomo come un essere vivente in tutto e per tutto simile agli altri e si attiene ad una neutralità metodologica nei confronti degli aspetti psichici, spirituali, storico-biografici e sociali dell'esistenza umana. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Occorre, quindi, avvicinarsi all'uomo in una maniera globale, che non lo mutili nella sua esperienza concreta, che non elimini o disconosca il settore della soggettività. Centro Camilliano di Formazione - Verona

28 Incontro con la persona
Abbiamo Siamo Caratterizza Strumento Benessere Idolatria Valorizzare positivamente Rapporti Senso Unificazione Valori Scelte Credenze spirituale corporea sociale intellettiva psico-emotiva Facoltà Ragione Ricerca Verità Riflessione Scientifica Quotidiana Esercita Non è un mondo chiuso Bisogno di altre persone Difficoltà delle relazioni ESERCIZIO TRAINING AUTOGENO Emozioni Sentimenti Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

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DIMENSIONE CORPOREA Non solo «abbiamo» un corpo ma «siamo» un corpo. Gli aspetti fisici ci caratterizzano nel profondo e costituiscono una specie di «carta d’identità» immediatamente leggibile da coloro che incontriamo. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Oggi sembra che sia difficile convivere con un corpo malato o un corpo che invecchia. Quando qualcosa si inceppa nell’organismo si è subito portati a concentrare l’attenzione su quel «qualcosa» che non funziona, senza considerare come la crisi «fisica» si ripercuote in tutta la vita del malato. Centro Camilliano di Formazione - Verona

31 DIMENSIONE INTELLETTIVA
L’uomo è un «essere razionale» dotato cioè di ragione, che lo distingue dagli animali, e lo spinge ad un’incessante attività di comprensione di se stessi, degli altri e del mondo. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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L’esperienza di malattia, di sofferenza attiva la dimensione cognitiva dell’uomo, che vuole sapere il perché e la causa dei suoi malesseri, lo scopo di esami e terapie, i tempi di attesa previsti, le implicazioni sulla propria vita. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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DIMENSIONE EMOTIVA “Una persona rivela veramente se stessa … quando pronuncia le parole: gioisco, piango, temo, spero, ho paura, amo, odio, desidero, mi piacerebbe,… ringrazio, ho sofferto, sono pentito, perdono, non perdono …”. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Questa dimensione è presente, in modo trasversale, in tutta la vita del nostro quotidiano, ma tende a venire a galla con maggiore intensità dinnanzi a situazioni di stress, fragilità e dolore. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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L’eventualità di un intervento, una diagnosi infausta, la consapevolezza di una malattia grave, la prossimità della morte, scatenano una varietà di stati d’animo cha vanno dallo shock alla paura, dal risentimento al senso di colpa, dallo sconforto alla disperazione … Centro Camilliano di Formazione - Verona

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DIMENSIONE SOCIALE La persona non è un mondo chiuso in se stesso, ma è sempre in relazione con altre persone, con il mondo, con i valori, con i campi del vivere umano. Centro Camilliano di Formazione - Verona

37 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Pur essendo una dimensione fondamentale della persona, non sempre è una dimensione vissuta in modo armonico da tutti i malati: alcuni faticano ad aprirsi, altri sembrano troppo sbilanciati nell’aprirsi totalmente agli altri. Centro Camilliano di Formazione - Verona

38 DIMENSIONE SPIRITUALE
L’uomo sente il bisogno di dare un senso unificante, una direzione precisa alla propria vita. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Il tempo della malattia si trasforma in un luogo di ricerca del significato della vita, del dolore e della morte: ognuno percorre itinerari di ricerca personali (affetto, ricordi, fede, Provvidenza). Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Mi sembra corretto sottolineare, che la dimensione spirituale non coincide con la dimensione religiosa: la prima è più vasta e si esprime in ogni persona, al di là di un particolare credo; la seconda (quella religiosa) è il risultato di un particolare rapporto con un Essere Trascendente. Centro Camilliano di Formazione - Verona

41 profondamente la sua anima.
In conclusione, quindi, potremmo dire che non si tratta solo di diventare consapevoli delle diverse dimensioni della persona, ma di saperle relazionare tra di loro, partendo dalla presa di coscienza che ciò che ferisce il corpo di un individuo ferisce altrettanto profondamente la sua anima. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Esempio: colloquio avvenuto in un reparto ospedaliero (oculistica) tra una volontaria ed un'anziana ammalata. A.1. Buon giorno, sono G., la volontaria, le porto l'acqua per il pranzo. a.1. Grazie. A.2. E’ una nuova ospite, vero? a.2. Sì, sono entrata l'altro ieri. A.3 Infatti ho notato che lei era una nuova venuta. Come sta? a.3. Mi è caduta la retina ed era l'ultima cosa che mi sarei aspettata questa! Non avrei mai potuto immaginare che mi potesse accadere proprio questa cosa agli occhi. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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A.4. La sento preoccupata. a.4. Sì, sono molto preoccupata perché non so cosa mi faranno… A.5. Non sono in grado di dirle cosa le faranno; le posso però dire che i medici del reparto si prenderanno cura di lei e, dopo averle fatto degli esami, la informeranno su cosa è meglio fare suo caso. a.5. I medici non mi hanno detto ancora niente. Vengono e vanno, mi esaminano gli occhi, parlottano tra di loro, ma non mi dicono niente. A.6. Questo loro atteggiamento non la soddisfa. a.6. No, per niente. Vorrei loro chiedere qualcosa di preciso, ma mi sento molto in soggezione. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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A.7. Lei vorrebbe sapere precisamente che cosa l'aspetta. a.7. Sì proprio così. Mi sembra che sapere ciò a cui si deve andare incontro, anche se cosa non piacevole, sia meglio che il non sapere. A.8. Certo, la capisco. Ma vedrà che i medici, appena avranno un quadro completo del suo male, la informeranno e decideranno il da farsi: operare o curare. a.8. L'operazione alla retina è dolorosa? A.9. Per quanto le posso dire io, che come volontaria vedo spesso i pazienti operati alla retina, questo intervento è abbastanza semplice. a.9. Ho paura dell'operazione. Mi faranno male? A.10. (Mi accosto maggiormente al letto; prendo la mano della paziente, la accarezzo dolcemente). Le posso dire che le daranno l'anestesia, che non dovrebbe perciò avvertire male, che la cosa più brutta è dover stare ferma a letto per una nottata e una giornata intera... Centro Camilliano di Formazione - Verona

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In questo dialogo la volontaria cerca di incontrare la malata come persona (si accorge che è nuova e le chiede il nome) cercando di tener presente tutte le sue dimensioni: corporea (mi farà male l’operazione?), emotiva (la sento preoccupata, ha paura..), sociale (chieda ai medici), spirituale (mi avvicino, la accarezzo dolcemente) Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Riflettendo su quanto è stato appena affermato, appare chiaro che la medicina della persona non è, in ultima analisi, una medicina, bensì uno spirito che dovrebbe guidare la pratica della medicina. Non esclude, quindi, la tecnica, ma non si limita ad essa. Centro Camilliano di Formazione - Verona

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Questo spirito che dovrebbe guidare la medicina della persona si potrebbe riassumere nella nuova sfida presente nel mondo sanitario oggi : armonizzare la Cura con il Prendersi Cura. Centro Camilliano di Formazione - Verona

48 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Da qualche decennio il curare e prendersi cura è uno dei temi che impegna in maniera significativa la riflessione della società contemporanea. Centro Camilliano di Formazione - Verona

49 Centro Camilliano di Formazione - Verona
L’interesse per questo argomento è da interpretare come una reazione al progressivo affermarsi del dominio dell’uomo sull’uomo, fondato su mezzi tecnologici sempre più potenti. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

50 Tale atteggiamento di dominio si esprime nel privilegiare
l’avere invece del condividere, la competizione invece della solidarietà, l’appropriarsi invece del far parte con gli altri, la privatizzazione invece della corresponsabilità, l’individualismo invece della comunione, l’indifferenza invece della partecipazione Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

51 patire-con, stare-con, prendersi cura-di…
A far emergere l’urgenza del mettere a tema il curare e il prendersi cura ha contribuito l’opera di un gruppo di filosofi, tra cui M. Heidegger, M. Buber, E. Levinas, cui spetta il merito di aver proposto una visione antropologica fondata sul rispetto dell’uomo da tradursi in termini patire-con, stare-con, prendersi cura-di… Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

52 Nei loro scritti vi è un messaggio a non rimanere passivi o immutabili di fronte alla vulnerabilità altrui, ma a rispondere solidariamente, a fare tutto quello che si può per mitigarne la fragilità, aiutandolo a sviluppare l’autonomia personale, fisica, morale, intellettuale. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

53 Questa filosofia ha trovato un terreno favorevole nel mondo della salute, come lo testimonia il numero crescente di libri e di convegni ad esso dedicati. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

54 Qual è il significato di questi due verbi?
CURARE PRENDERSI CURA Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

55 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Il verbo curare si riferisce alla rimozione della causa di un disturbo o di una malattia, all'interruzione radicale e al sovvertimento del decorso naturale della malattia. Da questo punto di vista, la cura dà al paziente l'opportunità di ripristinare lo stesso stato di salute goduto prima dell'insorgere della malattia, se non uno addirittura migliore. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

56 L'espressione prendersi cura, invece, esprime il coinvolgimento personale dell'operatore sanitario/medico con la persona che soffre, coinvolgimento che si esprime attraverso la compassione, la premura, l'incoraggiamento e il sostegno emotivo. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

57 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Nell’attenzione prestata al prendersi cura, che caratterizza il nostro tempo, è visibile la volontà di ricuperare una dimensione dell’assistenza alle persone rese fragili dalla malattia del corpo e dello spirito, una dimensione andata perduta nel tempo. Tale dimensione era il frutto non solo della medicina greca, ma anche, e in maniera considerevole, del cristianesimo. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

58 la carità e la compassione.
L’esempio di Gesù, infatti, ha influito decisamente sull’ethos della medicina agli albori dell’era cristiana, inserendovi la carità e la compassione. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

59 E’ bene precisare, però, che il ricupero della dimensione perduta del prendersi cura non è un puro ritorno al passato; si tratterebbe, in questo caso, di un atteggiamento romantico di poca efficacia. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

60 Infatti, l’imporsi dell’urgenza del prendersi cura deve tenere conto dello scenario della nuova medicina, frutto del progresso scientifico e tecnologico, dell’organizzazione razionale delle istituzioni sanitarie e delle trasformazioni culturali che hanno dato nuovi significati alla salute, alla malattia, alla morte. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

61 Ne deriva che nel concetto del prendersi cura vanno compresi
sia la preparazione scientifica e la competenza professionale sia il coinvolgimento personale che porta a centrarsi nella persona del malato, le cui esperienze anche se non possono essere penetrate pienamente da quanti lo curano, possono però toccarli profondamente, in quanto anch’essi condividono la stessa umanità. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

62 a sua volta una cura incompetente è cieca.
Per cui, parafrasando Kant, potremmo dire che, se una competenza professionale senza la qualità morale della vita è vuota, a sua volta una cura incompetente è cieca. Aver cura del paziente sarà allora un atto sintetico, in cui l'intelligenza non meno del cuore, ha la sua parte e il suo posto . Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

63 Il prendersi cura ha varie conseguenze
sul piano dell’approccio globale al malato. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

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La prima è costituita dalla responsabilità del soggetto malato. Se il malato è una persona, egli è chiamato ad appropriarsi della sua malattia e diventare protagonista della sua guarigione. Centro Camilliano di Formazione - Verona

65 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Rivolgendosi agli operatori sanitari dell’ospedale A. Gemelli di Roma, Giovanni Paolo ll ha detto: "Il paziente cui dedicate le vostre cure e i vostri studi non è un individuo anonimo sul quale applicare ciò che è frutto della conoscenza, ma è una persona responsabile che deve essere chiamata a farsi compartecipe del miglioramento della propria salute e del raggiungimento della guarigione". Centro Camilliano di Formazione - Verona

66 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Il cammino percorso in quest'area cruciale per l’umanizzazione è ancor lungi dall'essere soddisfacente. Ciò che è elaborato nella carta dei diritti del malato fatica a realizzarsi nella pratica a causa della resistenza sia degli operatori sanitari sia degli stessi malati. Centro Camilliano di Formazione - Verona

67 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Gli operatori sanitari alle volte faticano a riconoscere l’autonomia del malato; da parte sua il paziente è portato a delegare tutta la sua responsabilità al medico per evitare di scendere alla radice della malattia, assumendosi la parte di responsabilità nel processo che ha portato all'infermità e in quello che porta alla guarigione. Centro Camilliano di Formazione - Verona

68 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Una seconda area è quella della salute. Nella cultura contemporanea, infatti, viene sostenuta una concezione riduttiva di questa dimensione della persona. Dimenticando la verità di ciò che egli è, l'uomo contemporaneo rischia di non essere ordinato che al puro funzionamento somatico e/o psichico indefinito, immaginato come bene ultimo. Centro Camilliano di Formazione - Verona

69 “L'uomo del nostro tempo non ha che un solo desiderio: la salute, divenuta idolo e mito d’un mondo nella cui tecnica e progresso abbiamo collocato la nostra fede, o almeno la nostra fiducia. Tutto si svolge, allora, come se il nostro solo desiderio non fosse di diventare quello che siamo, degli uomini la cui ultima verità è che sono mortali, ma, come si dice, d’avere la salute, di sprofondarci in uno stato di non sofferenza immaginaria ..” (Psicanalista Denis Vasse) Centro Camilliano di Formazione - Verona

70 Centro Camilliano di Formazione - Verona
“La salute non è piena, se è costruita sulla rimozione della morte, se esclude il naturale procedere del corpo verso la propria fine. La salute, invece, che sappia guardare in faccia la morte ed assumerla, si trova chiamata a sublimarsi nella salvezza, in armonia con il duplice significato di salus". (Spinsanti) Centro Camilliano di Formazione - Verona

71 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Anche nel campo della promozione della salute va messa in rilievo la responsabilità dell'individuo. Essa è da considerarsi come «virtù», compito personale da assumere responsabilmente, più che aspettarsela «consumisticamente», dal medico e dai farmaci. Centro Camilliano di Formazione - Verona

72 Centro Camilliano di Formazione - Verona
La risposta alla sofferenza è la terza area. Da una visione personalistica dell’uomo nasce una risposta autenticamente umana alla sofferenza. Centro Camilliano di Formazione - Verona

73 Centro Camilliano di Formazione - Verona
I malati vivono l’esperienza di una lacerazione nel corpo e nello spirito. La loro sofferenza, che si esprime nel dolore, nella malattia e nella morte, è un segno, un "messaggio in codice", un grido. Centro Camilliano di Formazione - Verona

74 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Una tendenza molto diffusa oggi nella nostra società è quella di trattare la sofferenza in maniera puramente tecnica riducendola a un puro sintomo e quindi disumanizzandola. Centro Camilliano di Formazione - Verona

75 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Pur lottando medicalmente contro il dolore, è importante accoglierlo come un segno; allora il monopolio dell'intervento tecnico è spezzato e il dolore può in qualche modo parlare e trasmettere il suo senso, perché è un grido di significato. Centro Camilliano di Formazione - Verona

76 Il malato ha bisogno che il suo appello,
che parla della finitudine umana e della condizione mortale dell'individuo, sia ascoltato; che le emozioni che l’accompagnano l'inquietudine, la paura, la speranza – siano accolte da qualcuno. Centro Camilliano di Formazione - Verona

77 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Senza dubbio si sono moltiplicate le "cure della salute" di ogni ordine, si lotta spesso in maniera accanita contro il male. Ma basta tutto questo per rispondere all’attesa del malato? Non si sente egli spesso, anche in mezzo a tutte le cure, rinviato duramente alla sua solitudine, incompreso nelle sue richieste? Centro Camilliano di Formazione - Verona

78 Centro Camilliano di Formazione - Verona
L'ascolto del grido del malato è reso difficile da molti fattori: la formazione professionale, l’organizzazione del lavoro, gli interessi corporativi portano più facilmente gli operatori a realizzare compiti tecnici che relazionali per proteggersi contro l’immagine di se stessi riflessa sul viso sofferente del malato. Centro Camilliano di Formazione - Verona

79 Centro Camilliano di Formazione - Verona
E' solo quando il malato non si riduce alla mera sofferenza, che il sofferente e l’operatore sanitario e si incontrano nell'eguaglianza del soggetto. La sofferenza cessa allora di essere un ostacolo che impedisce di raggiungere la persona. Centro Camilliano di Formazione - Verona

80 Centro Camilliano di Formazione - Verona
La sofferenza riempita di senso può trasformarsi in occasione di crescita. Fa cogliere nella confessione della precarietà, la possibilità di crescere e nel bisogno dell’altro, l’invito ad amare. Centro Camilliano di Formazione - Verona

81 Centro Camilliano di Formazione - Verona
La quarta area è costituita dal rapporto tra operatori sanitari e malati di cui si parlerà nel prossimo incontro. Centro Camilliano di Formazione - Verona

82 Centro Camilliano di Formazione - Verona
E per concludere … Nel suo libro Essere e tempo il filosofo Martin Heidegger riporta una favola dell’antichità latina, conosciuta come favola d’Igino, uno scrittore del I secolo d.C., la cui protagonista si chiama "Cura". Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

83 Mentre attraversa un torrente, "Cura" vede del fango argilloso.
Lo raccoglie pensosa e comincia a dargli forma. Mentre sta riflettendo su ciò che aveva fatto, si avvicina il dio Giove. "Cura" gli chiede di infondere lo spirito della vita in ciò che lei aveva plasmato con le sue mani. Giove acconsente. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

84 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Quando "Cura" pretende d'imporre il proprio nome a questa creatura, Giove si oppone, volendo che le venga invece imposto il proprio, perché le aveva infuso lo spirito. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

85 una parte del proprio corpo.
Mentre essi stanno discutendo passa anche Terra che, a sua volta, accampa il diritto di dare il proprio nome a quel nuovo essere, perché gli aveva dato una parte del proprio corpo. Per risolvere la disputa viene chiesto il giudizio del dio Saturno, famoso per la sua devozione alla causa della giustizia. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

86 Centro Camilliano di Formazione - Verona
Egli così risponde: "Tu, Giove, che hai dato lo spirito a questo essere, al momento della sua morte ne riceverai lo spirito. Tu, Terra, che gli hai dato il corpo, alla fine della sua vita ne riceverai il corpo. Ma durante tutta la sua esistenza, questa creatura verrà affidata a "Cura" che per prima le ha dato forma. Quanto al nome, questo nuovo essere si chiamerà "homo", uomo, perché è stato tratto da "humus", cioè dalla terra. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

87 Centro Camilliano di Formazione - Verona
La saggezza racchiusa in questo mito può essere facilmente applicata al mondo della sanità. Durante la sua esperienza di infermità, il malato è affidato alle mani dei professionisti della salute perché se ne prendano cura … Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

88 Centro Camilliano di Formazione - Verona
…. perché lo aiutino a mantenersi intero, a riacquistare l'umanità perduta, a "riallacciare la sua infermità alla trama dei sentimenti che essa genera nel vissuto della persona", a uscire dalla sua solitudine, a trovare un senso all’esperienza che stanno vivendo. Centro Camilliano di Formazione - Verona Centro Camilliano di Formazione - Verona

89 GRAZIE PER IL VOSTRO TEMPO!
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