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Il LABORATORIO SOCIALE

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Presentazione sul tema: "Il LABORATORIO SOCIALE"— Transcript della presentazione:

1 Il LABORATORIO SOCIALE
Facebook: Lab Sociale Cardito Vico CARDILLO 26 – CARDITO Tel Cell

2 OSTEOPATA

3 Operatori Sportello Ascolto: Sara Cerasuolo Daniela D’Amico Arcangelo Diaspro Daniela Rocco Carmen Terracciano

4 RETI

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6 Lo Sportello Ascolto uno spazio per… Promuovere il benessere Prevenire il disagio
A tal proposito lo sportello d’ascolto si propone come uno spazio per accogliere tutte le richieste tipiche di questa fascia evolutiva ed eventuali dubbi e preoccupazioni in un ottica di promozione del benessere e prevenzione del disagio. 6

7 MAGIA INUTILITA’

8 COLLOQUI CLINICI Studenti Famiglie Attività di classe
Osservazioni in classe Personale scolastico L’azione dello psicologo scolastico si dirama dalla stanza del Centro Ascolto che diviene il setting dei colloqui individuali, degli incontri con gli studenti, le famiglie, i dipendenti della scuola. Sicuramente lo scopo iniziale è quello di spogliare la figura dello psicologo scolastico dagli abiti del “medico dei pazzi” che si occupa solo delle patologie, oppure dello psicologo come “intermediario” dei servizi sociali e ciò spesso diviene causa di chiusura rispetto all’accesso al servizio. 8

9 - COSTRUZIONE E RICERCA DI IDENTITÀ - TRASFORMAZIONI DEL CORPO
LA SCUOLA E LA CRESCITA - COSTRUZIONE E RICERCA DI IDENTITÀ - TRASFORMAZIONI DEL CORPO - SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COGNITIVE - RICERCA DELLA PROPRIA AUTONOMIA - INDIPENDENZA DALLA FAMIGLIA RELAZIONI SOCIALI RIFLESSIONE SU DI SÉ E SULL’ALTRO DISAGIO E CONFUSIONE L’ adolescenza, come ben sappiamo, è da sempre considerata una fase di vita molto complessa e delicata durante la quale i ragazzi iniziano un processo di costruzione di identità. I cambiamenti che l’adolescente si trova ad affrontare sono  molteplici: rapide trasformazioni del corpo, sviluppo delle capacità cognitive e una maggiore capacità di riflessione su di sé e sull’altro, ricerca dell’autonomia e di indipendenza dalla famiglia e le prime relazioni d’amore... Questi processi, talvolta, possono portare l’adolescente a esperire disagio e confusione. 9

10 SPORTELLO ASCOLTO ISTITUTO POLO-GALILEI
CARATTERIZZATO DA: COLLOQUI GRATUITI INDIVIDUALI ATTIVITA’ CON GLI STUDENTI OBIETTIVI: PREVENZIONE FAVORIRE L’ELABORAZIONE DI SITUAZIONI CONFLITTUALI AGEVOLARE LA COMUNICAZIONE TRA STUDENTI ED ADULTI FAVORIRE LA RELAZIONE INSEGNANTI-GENITORI POTENZIARE LE CAPACITÀ RELAZIONALI DEGLI ATTORI SCOLASTICI Lo sportello ascolto svolto presso il Plesso Borsellino e Nobile è stato caratterizzato da colloqui clinici individuali con alunni, genitori ed insegnanti e da osservazioni di classi ed interazioni maestre/alunni. I ragazzi sono stati incontrati presso l’istituto Borsellino mentre i genitori presso il plesso Nobile per garantire a tutti la privacy. I colloqui, completamente gratuiti, hanno avuto l’obiettivo di fornire uno spazio di confronto e orientamento su difficoltà, dubbi e disagi; incentivare la motivazione scolastica, aumentare l autostima e la consapevolezza di sé, valutare i comportamenti disfunzionali, favorire il rapporto con i pari e con gli adulti. Dopo aver ricevuto le autorizzazioni dai genitori, nella prima parte dell’anno scolastico abbiamo dato la possibilità a tutti gli alunni che ci richiedevano un incontro di essere ascoltati, mentre nella seconda parte dell’anno, dopo un attenta valutazione, abbiamo iniziato a rivedere gli alunni che ci sembravano avessero necessità immediata di essere seguiti. 10

11 ATTIVITA’ CENTRO ASCOLTO
COLLOQUI INDIVIDUALI DIFFICOLTÀ LEGATE AL PASSAGGIO EVOLUTIVO DISAGIO FAMILIARE DISAGIO SCOLASTICO RELAZIONI INSEGNANTE/ALUNNO DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE ESPERIENZE NEGATIVE INCONTRI CON LE CLASSI IL SINDACO DEGLI STUDENTI CYBERBULLISMO LABORATORIO ALIMENTARE Personalmente ho svolto in prevalenza colloqui individuali con minori; le difficoltà di questi ultimi sono legate non solo al passaggio evolutivo in cui si trovano ma anche in molti casi al disagio familiare, scolastico con particolare riferimento alle relazioni insegnante/alunno e alle difficoltà dovute alla qualità di vita che svolgono esternamente dovute ad esperienze negative e purtroppo frequenti nel quartiere. Dalle osservazioni delle classi in cui ho presenziato, ho notato un mix di realtà diverse ma altrettanto complesse; ogni alunno ha il suo bagaglio di esperienza e presenta delle difficoltà. Mi rendo conto di quanto sia difficile cercare di integrare tutto ciò: fronteggiare gli atti di bullismo frequenti, gestire alunni aggressivi tra di loro e in alcuni casi anche nei confronti degli insegnanti, ed infine è complesso favorire l’integrazione culturale delle diverse nazionalità presenti nelle classi dell’istituto. Il lavoro svolto da noi operatori con le classi osservate verrà illustrato successivamente dalla dott.ssa Cerasuolo, ma possiamo dire che sono state svolte attività proprio su tematiche quali le emozioni, la prevenzione del bullismo e l’importanza dell’empatia attraverso visioni di immagini, giochi in classe e dibattiti. 11

12 ANALISI DEI BISOGNI

13 L’ANALISI DEI BISOGNI CONSENTE DI CONOSCERE LE RELAZIONI TRA LE VARIE FIGURE PROFESSIONALI ALL’INTERNO DEL CONTESTO SCOLASTICO E DI MIGLIORARLE

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15 ATTIVITÀ DELL’ÉQUIPE PSICOLOGICA: COSTRUIRE E REALIZZARE UN PROGETTO INSIEME A DIRIGENTI, INSEGNANTI ED ALTRE FIGURE EDUCATIVE.

16 Problem Solving

17 LA PIÙ GRANDE RICOMPENSA
PER LA CREATIVITÀ È LA CREATIVITÀ STESSA Silvano Arieti (1979)

18 SPORTELLO ASCOLTO IC M.Polo-Galilei - Cardito 25 GENNAIO – 24 MAGGIO
GIORNI 15 COLLOQUI 86 MINORI 81 GENITORI 4 DOCENTI 1 ATA 0 INCONTRI CLASSI IL SINDACO DEGLI STUDENTI CYBERBULLISMO (1 E 2) LABORATORIO ALIMENTARE Legenda

19 Dottoressa Daniela ROCCO Plesso Primaria

20 DI ASCOLTO PSICOLOGICO?
COS’È LO SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO? SPAZIO IN CUI TROVARE ASCOLTO, SUPPORTO E ORIENTAMENTO PER DIFFICOLTÀ INDIVIDUALI, FAMILIARI E/O RELAZIONALI, AL FINE DI MIGLIORARNE LA COMPRENSIONE E INDIVIDUARE NUOVE STRATEGIE DI INTERVENTO.

21 IL CONTESTO SCOLASTICO
FUNZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA FUNZIONE SUPPORTIVA DEI PROCESSI DI CRESCITA GESTIONE DI DISAGI E DIFFICOLTA’ EMERGENTI

22 LA SCUOLA PRIMARIA L’INGRESSO SCUOLA PRIMARIA COME TAPPA SIGNIFICATIVA: CONTESTO DI STUDIO, NON PIU’ DI GIOCO ACQUISIZIONE RUOLO DI STUDENTE CAPACITA’ DI SEPARARSI DALLA FAMIGLIA PER PIU’ TEMPO

23 IL CONTESTO SCOLASTICO (per gli alunni)
DIFFICOLTA’ LEGATE AI PRIMI APPRENDIMENTI SCRITTURA LETTURA ABILITÀ MATEMATICHE – CALCOLI EVENTUALI DSA DIFFICOLTA’ COMPORTAMENTALI MANCATO RISPETTO DEGLI SPAZI (PROPRI E ALTRUI) MANCATO RISPETTO DEI TEMPI DI LAVORO MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE/AUTORITÀ DEGLI INSEGNANTI COMPORTAMENTI OPPOSITIVI DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE O IPERATTIVITÀ (ADHD E DISTURBI SPECIFICI)

24 IL CONTESTO SCOLASTICO (Alunni)
DIFFICOLTA’ EMOTIVO/RELAZIONALI Con gli insegnanti (ansia da prestazione, paura del giudizio …) Con i compagni (gelosia, eccessiva timidezza, aggressività …) Con i genitori (ansia di separazione)

25 IL CONTESTO SCOLASTICO (Docenti e ATA)
DIFFICOLTA’ NELLA GESTIONE DEL GRUPPO CLASSE DIFFICOLTA’ NEL RELAZIONARSI CON I COLLEGHI DIFFICOLTA’ NEL RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA RISCHIO STRESS/BURNOUT

26 DESTINATARI ALUNNI GENITORI PERSONALE SCOLASTICO DOCENTI

27 CARATTERISTICHE DELLO SPORTELLO ASCOLTO
COLLOQUI con gli alunni delle classi IV e V (su richiesta di insegnanti, genitori o ad accesso spontaneo) previa autorizzazione firmata e consenso informato COLLOQUI per insegnanti, genitori e personale scolastico previa prenotazione

28 CARATTERISTICHE COLLOQUI a cadenza settimanale (svolti il mercoledì mattina), presso l’ufficio di presidenza della Scuola Primaria COLLOQUI dalla durata di 45/50 minuti ciascuno No PSICOTERAPIE

29 RISERVATEZZA e NON DIVULGAZIONE dei contenuti emersi nel corso dei colloqui (Segreto professionale – Codice Deontologico) PERCORSI DI BREVE DURATA (max 4 incontri per ciascun utente) Creazione di RETE con famiglie e docenti per i casi più complessi. CARATTERISTICHE

30 COS’E’ EMERSO? Desiderio di RACCONTARSI
Bisogno di ASCOLTO , SOSTEGNO, ORIENTAMENTO difficoltà narrate Bisogno di ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA (necessità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni) Richiesta di CONSULENZE PSICO-EDUCATIVE (docenti e genitori)

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32 Dottoressa Carmen TERRACCIANO Plesso Secondaria

33 UN RAGAZZO È DI TUTTE LE BESTIE SELVAGGE LA PIÙ DIFFICILE DA TRATTARE
UN RAGAZZO È DI TUTTE LE BESTIE SELVAGGE LA PIÙ DIFFICILE DA TRATTARE. (PLATONE)

34 PREADOLESCENZA 10 - i 12/13 anni
PREADOLESCENZA 10 - i 12/13 anni. L'ADOLESCENZA , DAL LATINO ADOLESCĔRE, CRESCERE, È QUELLA FASE DELLA VITA SITUATA TRA L'INFANZIA E L‘ETÀ ADULTA.

35 Cambiamenti cognitivi Cambiamenti psicologici
Cambiamenti fisici Cambiamenti sociali

36 NUOVA IDENTITÀ

37 FAMIGLIA

38 Dialogo Confronto Sostegno Controllo Comunicazione aperta
Fiducia Guida Dialogo Confronto Sostegno Controllo Comunicazione aperta

39 GRUPPO DEI PARI

40 OFFRIRE L’OPPORTUNITÀ DI PROVARE NUOVI RUOLI, ALLO STESSO MODO IN CUI IL GIOVANE SI PROVA DELLE GIACCHE IN UN NEGOZIO FINO A QUANDO TROVA QUELLA CHE GLI STA BENE. (ERIK ERIKSON)

41 COMPORTAMENTI AGGRESSIVI E DEVIANTI
RISCHI ANSIA E PAURE DEPRESSIONE COMPORTAMENTI AGGRESSIVI E DEVIANTI Cutting e autolesionismo Problemi scolastici

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43 LO SPORTELLO ASCOLTO

44

45 ASCOLTO

46 LIBERTà Assenza di giudizio

47 COMPRENSIONE

48 empatia

49 IMPEGNARSI A RIFLETTERE SUI PROPRI ERRORI
E AGGIUSTARE IL TIRO. SENZA PRENDERSI TROPPO SUL SERIO PERCHÉ LA PERFEZIONE NON È DI QUESTO MONDO (ALBERTO PELLAI)

50 Dottoressa Sara CERASUOLO

51 L’AZIONE DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO …..
…..SI DIRAMA DALLA STANZA DELLO SPORTELLO ASCOLTO E PASSA NECESSARIAMENTE ATTRAVERSO INCONTRI CON GLI ATTORI SCOLASTICI

52 CAUSALITÀ RECIPROCA

53 ATTIVITÀ CON LE CLASSI

54 UTILIZZO DI SOTTOGRUPPI
OBIETTIVI: FAVORIRE LA CONCENTRAZIONE, LA COMPETIZIONE E PROMUOVERE LA COLLABORAZIONE NEI SOTTOGRUPPI

55 IL GIOCO DONALD WINNICOTT “VIVENDO IN MODO CREATIVO
CI SI RENDE CONTO DEL FATTO CHE OGNI COSA CHE FACCIAMO AUMENTA IL SENSO DI ESSERE VIVI, DI ESSERE NOI STESSI, INSOSTITUIBILI E UNICI”. DONALD WINNICOTT

56 UTILIZZO DI IMMAGINI “CIÒ CHE VEDIAMO NON È CIÒ CHE VEDIAMO,
MA CIÒ CHE SIAMO”. (FERNANDO PESSOA)

57 VISIONE DI CORTOMETRAGGI
“IL CINEMA POSSIEDE STRUTTURE DI FASCINAZIONE ABBASTANZA FORTI DA CONSENTIRE LA MOMENTANEA PERDITA DELL’IO E IL SUO SIMULTANEO RAFFORZAMENTO” (MULVEY 1975). OBIETTIVI: -SUSCITARE EMOZIONI A CUI DARE PAROLA. -CONFRONTARSI CON IL GRUPPO E RIFLETTERE INSIEME

58 ROLE PLAYING OBIETTIVI: -COINVOLGIMENTO DEL GRUPPO
-APPRENDIMENTO EMOTIVO

59 TEMI DISCUSSI NELLE CLASSI
Bullismo Cyberbullismo Aggressività Emozioni Empatia Legalità Alimentazione

60 L’OBIETTIVO PRINCIPALE DI OGNI ATTIVITÀ CON LE CLASSI È STATO QUELLO DI STIMOLARE IL PENSIERO RIFLESSIVO E CREATIVO IL VERO VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL CERCARE NUOVE TERRE, MA NELL'AVERE NUOVI OCCHI (MARCEL PROUST).

61 SI INSTAURA COSÌ UNA FIDUCIA TRA I RAGAZZI E LA FIGURA DELLO PSICOLOGO, CHE NON DEVE FAR PAURA, MA ANZI PUÒ DIVENIRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO, UNA BASE SICURA.

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63 CRITICITA’ CONVOCAZIONI RANDOM POCHI GENITORI POCHI DOCENTI

64 ESPERIENZA POSITIVA PER MOLTI ALUNNI
OBIETTIVI FUTURI PER I RAGAZZI: LO PSICOLOGO COME PUNTO DI RIFERIMENTO NELLA GESTIONE DELLE DIFFICOLTÀ FORNIRE UNA RETE SUL TERRITORIO A CUI AFFIDARSI OBIETTIVI FUTURI PER GLI INSEGNANTI: CREARE UN LAVORO DI EQUIPE PER MIGLIORARE IL LAVORO QUOTIDIANO CON I MINORI FORNIRE UNA RETE DI SOSTEGNO NEL FRONTEGGIARE LE DIFFICOLTÀ EMERSE PREVENIRE IL RISCHIO BURN OUT Concludendo, credo sia stata positiva per gli alunni la nostra presenza a scuola; molti hanno tratto giovamento dai nostri incontri e credo sia importante continuare questo iter il prossimo anno in modo da fornire a questi ragazzi una rete sul territorio alla quale possono fare affidamento in qualsiasi momento della loro vita. Tale osservazione vale anche per gli insegnanti in quanto creare un lavoro di equipe può contribuire a migliorare il lavoro quotidiano con i minori e fornire loro una rete di sostegno nel fronteggiare le difficoltà emerse e prevenire il rischio burn out. 64

65 PROGETTI PER IL FUTURO

66 il LABORATORIO SOCIALE

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69 OSTEOPATA


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