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La Terza Missione nell’INFN

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Presentazione sul tema: "La Terza Missione nell’INFN"— Transcript della presentazione:

1 La Terza Missione nell’INFN
Giorgio Chiarelli Responsabile Nazionale Comitato di Coordinamento Terza Missione CC3M

2 Perchè Terza? Insegnamento, Ricerca
«With many shades of colour and variations of form, and many notable exceptions, there has been a general tendency for universities and their academic staff, engaged as they are with what they perceive as the noble pursuits of education and research, to see themselves as somehow apart from the societies that host them; a very different posture from the intentions of their founders.»(*) In anni recenti c’è stato uno sforzo per far si che RO ed HEI tornino ad essere partners delle «host communities» «Third Mission (3M) should not be seen as separate from the first two. The engament with society that is understood in the first two, finds other ways to express itself. Therefore 3M activities should be seen as part of the Mission of any Higher Education/Research Organization»* (*) E3M Project: Green Paper on «Fostering and Measuring Third Mission in Higher Education Institutions Progetto UE sotto il «Leonardo Lifelong Learning Program», anno 2012

3 Il superamento di un modello?
Per quanto immaginato per una Università di elite è stato il modello dominante della struttura accademica fino ad anni recenti

4 Perchè ora? Ovvero la fine del paradigma della «endless frontier»
Nel luglio 1945 Vannevar Bush scrive un testo fondamentale (rapporto per il Presidente): Science, the Endless Frontier Definirà il rapporto tra scienza e società per tutto il periodo della Guerra Fredda Paradigma: «dateci i fondi necessari e vi daremo ricchezza e potere» Negli anni ‘80-’90 del ‘900 entrambi i modelli entrano in crisi G. Chiarelli

5 La visione della scienza...
Il superamento (nei fatti) di questa visione è alla base dell’emergere di nuove e differenti richieste

6 Di cosa si occupa? Conoscenza Trasmissione della conoscenza
Creazione di nuova conoscenza Didattica Ricerca Conoscenza Trasferimento della conoscenza Terza Missione

7 Cosa trasferiamo? Trasferimento di una conoscenza legata ai processi «manifatturieri» Trasferimento di tecnologia/know-how Trasferimento Tecnologico Trasferimento della conoscenza in termini di «formazione», «allineamento», «training» Capitale umano Formazione continua Trasferimento delle nuove frontiere della conoscenza e sue applicazioni nella società Public engagement Spesso inteso solo nella sua dimensione comunicativa/divulgativa In realtà questo «ingaggiarsi» ha molte dimensioni

8 Trasferimento a chi? Mondo «esterno» all’accademia:
Imprese Mondo politico Attori della società civile La popolazione tutta In una prima fase è stato un processo «top-down» inteso quasi esclusivamente come TT Grande interesse negli aspetti con impatto economico Sviluppo industriale, leadership, occupazione, PIL Fondi aggiuntivi per la ricerca L’interesse verso la TM si è poi esteso anche agli aspetti non immediatamente economici ma che potremmo definire di «sviluppo» Sociale, culturale...

9 Il Trasferimento Tecnologico
Questa parte del trasferimento di conoscenza (Knowledge Transfer, KT) è di grande interesse per il mondo della ricerca Valorizzazione economica e «ritorno» della ricerca Una parte dei proventi agli attori interni? Immagine della ricerca come motore economico Particolarmente importante in una fase di crisi strutturale di grande interesse per il mondo delle imprese; da un modello di «miglioramento incrementale» del prodotto ad un modello «market driven» Dove trovare l’innovazione che richiede il mercato? Nell’accademia Originariamente solo nelle imprese medio-piccole, ora anche in quelle grandi L’innovazione «distruttiva» viene elaborata da outsider Una narrazione che contiene una nucleo di verità La retorica della «fabbrica-garage» della Silicon valley..

10 Le modalità del TT Protezione e sfruttamento economico della proprietà intellettuale: Brevettazione da cedere a terzi Sviluppo di impresa Spin-off, start-up... Piccole imprese che nascono su un’idea Incubatori Strutture cha aiutano piccole imprese a nascere ed a crescere Siamo lontani dalla gallina (o oca) dalle uova d’oro Si riconosce il bisogno di «restituire» in modo più diretto (incoraggiando l’imprenditorialità e lo sfruttamento economico) i benefici alla società «ospite» Spesso la tipologia di queste iniziative è influenzata da politiche di sviluppo regionale

11 Il trasferimento della conoscenza: la formazione continua
Le continue trasformazioni del mondo del lavoro (e delle sue modalità) Lo hanno trasformato in un bisogno sociale al centro dell’attenzione del legislatore e degli attori politici e sociali. Qualche esempio: Formazione continua (obbligatoria) nelle professioni Aggiornamento obbligatorio per i docenti delle secondarie Programmi POR, percorsi collettivi ed individuali per aiutare il ricollocamento nelle aree di crisi ... L’Europa continentale in generale (l’Italia in particolare in ritardo) per mancanza di tradizione Accelerazione dal 2008

12 Formazione continua cosa non è
Poichè nella nostra missione non c’è didattica spesso si vedono indicati: Master Scuole per dottorandi/dottorati Scuole per studenti universitari Corsi.. Queste sono attività didattiche di formazione/aggiornamento di personale di ricerca Non sono Formazione Continua La formazione interna È un aspetto della FC rivolto all’interno Non ha un impatto sul mondo esterno Si tratta di definizioni...ovviamente..ma sono i nostri punti di riferimento

13 Cosa è il Public Engagement
Sembrerebbe l’area più sfuggente della TM. In realtà è molto semplice: «l’interazione di esperti con non esperti» A due vie, definizione estremamente ampia Nasce da una riflessione rispetto al problema del Public Understanding of Science (PUS), anni ‘80 Modello di «deficit di conoscenza», divulgazione top-down Si è dimostrato inefficace Cambiato modello: PEST (Public Engagement with Science and Society)

14 International Association for Public Participation (IAP2)
Giorgio Chiarelli

15 Ma la TM è rilevante? La TM è parte integrante delle richieste che la «società» (ed i Governi in primo luogo) pongono alle strutture di «higher education» La crisi iniziata nel 2008 è stata un catalizzatore (ed un evidenziatore) di nuove domande verso le HEI TT e lifelong learning sono parte integrante delle politiche europee Ad esempio la costruzione di cittadini consapevoli passa attraverso una migliore cultura scientifica TM è inserita nella valutazione dei progetti europei Richiesta una Ricerca ed Innovazione Responsabile Addressing Societal Challenges è una keyword fondamentale Obiettivo di fondo per la EC non è «galleggiare» ma ricostruire un tessuto economico e sociale indebolito.

16 Cosa facciamo? L’INFN fa un pò di tutto, nella recente VQR siamo stati valutati e risultiamo avere: Spin-off con buona dinamica economica; Limitata attività di brevettazione; Facciamo FC con un buon impatto nella popolazione italiana ma sfruttiamo poco il nostro potenziale umano; Facciamo moltissime attività di PE (una di queste indicata come buona prassi nazionale), ma la loro qualità è assai diversa. Quelle gestite centralmente sono al top, le strutture periferiche devono migliorare.

17 VQR 2011-2014: la maggiore novità è stata la Terza Missione
Nella VQR rilevati alcuni aspetti TM Aspetti di valorizzazione economica N. brevetti Bandi competitivi N. spin off ..scavi... Altro Di tutto Orientamento ANVUR Staccarla dalla VQR Includerla nelle performance Bando VQR Inclusa (dal MIUR) Rovesciamento impostazione ANVUR Due aree Valorizzazione economica della ricerca Produzione di «beni» di pubblica utilità

18 Non dobbiamo illuderci
La III Missione è parte integrante delle attività delle Strutture di Alta Formazione Quindi è bene prepararsi fin d’ora Da un punto di vista di immagine ci siamo salvati per una serie fortunata di circostanze E per il lavoro di persone dedicate… Non facciamoci affidamento per il futuro 3M (TT, Lifelong Learning, Science in Society) Entrerà nella valutazione nel futuro prossimo Mia presentazione alle giornate del PT (Napoli, ottobre 2013) Giorgio Chiarelli

19 La valutazione della TM (Daniela Baglieri, UME) Presidente
CETM-A (B. Potì) Valorizzazione della ricerca Proprietà intellettuale Spin off Conto terzi incubatori/placement CETM-B (G.Chiarelli) Produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale Fruizione/salvaguardia di Beni culturali Tutela della Salute Formazione Continua Public Engagement

20 Metodologia e strumenti di valutazione
Valutazione attraverso peer review informata: l’analisi dei dati quantitativi mediante il giudizio esperto Comitato Esperti Terza Missione Strumenti per la valutazione della Terza Missione Sistema informativo: SUA-RD Terza Missione all’interno della SUA-RD (anche per gli EPR) Criteri valutativi: Manuale per la valutazione della Terza Missione (valido anche per gli EPR) Prima osservazione: Per gli Enti non esiste (al momento) un sistema analogo alla SUA-RD, viceversa le nostre attività vanno «inscritte» nel perimetro di quanto suggerito dalla SUA durante la compilazione delle schede

21 Le informazioni Quasi tutte le informazioni relative agli ambiti del CETM-A sono ben definite: Brevetti Spin off Strutture di intermediazione Il Conto Terzi fa eccezione Codice SIOPE diverso rispetto alle Università Classificazione non standardizzata delle attività Gli Enti non vigilati usano altre definizioni ed altre codifiche Questo indica che c’è bisogno di lavoro preventivo per il prossimo esercizio Standardizzazione, chiarezza sull’informazione che si vuole raccogliere CETM B (Produzione di beni di pubblica utilità) Vedi avanti

22 INFN --- CETM-A 2.3

23 INFN --- CETM-A Giorgio Chiarelli

24 CETM-B: beni di pubblica utilità
Quattro aree: Fruizione beni culturali (ad esempio poli museali, siti archeologici etc) Tutela della salute (biobanche/CRC, trial clinici, ECM) Formazione continua Public Engagement

25 Ambito: Formazione Continua
Lo sforzo qui è di misurare (e valutare) l’impatto sul sistema della formazione continua in Italia Non vengono presi in esami percorsi individuali Le strutture devono avere un accordo con partners esterni Non devono essere corsi finalizzati al rilascio di un titolo (es: master) No master, no dottorati, no corsi universitari, no borse post-laurea, no scuole per laureati/dottorati Chiarimento nel documento del CETM-B I corsi di aggiornamento per i docenti sono valutati positivamente Domande valutative:

26 I risultati CETM-B

27 Il Public Engagement Spiegazione sintetica e (forse) limitante nel Manuale L’elenco di possibili attività finisce con l’essere il sistema di riferimento per i compilatori Nell’INFN questo problema non c’è stato: Maggiore consapevolezza, 2/5 valutatori ANVUR dipendenti Ente A disposizione di valutatori: 5 schede che riportano attività a livello di Ateneo/Ente 3 schede che riportanto attività per ogni Dipartimento/Sezione Il numero degli eventi riportati prescinde dalle dimensioni della struttura e non fornisce informazioni sull’impegno complessivo I valutatori non hanno a disposizione altro che l’informazione nelle schede. Una descrizione poco accurata può penalizzare una buona iniziativa.

28 Public Engagment: Numero di schede in valutazione
Questo vi fornisce una misura dello sforzo valutativo Ambito nel quale la valutazione è stata puramente peer review

29 L’ottimo risultato ottenuto centralmente premia anni di lavoro
I risultati CETM-B Siamo il primo Ente nel PE. È più interessante notare che con il nostro voto saremmo stati nel gruppo di testa degli Atenei L’ottimo risultato ottenuto centralmente premia anni di lavoro

30 Se non vi avessi convinto..
della rilevanza, ci sono alcune novità legislative Il MIUR l’ha inserita (sperimentalmente) nella valutazione VQR (vedi sopra) La valutazione del PE è stata una prima assoluta (almeno europea) Nel futuro parteciperà alla definizione del FOE(*) Una attività intrinsecamente «spontanea» viene normata... Il DL 218/2016 (ora norma la nostra vita come Ente) Ha incluso esplicitamente queste attività tra quelle obbligatorie per gli Enti di ricerca. Ora fa parte di quello che «dobbiamo fare» Sul tavolo c’è il tema, più vasto dell’impatto della ricerca (e degli attori della ricerca) sulla società Finora solo gli inglesi lo hanno fatto (nel 2014)

31 La risposta alle nuove sfide
Come si è mosso l’Ente? Inserimento della TM nello Statuto Creazione di un Ufficio Trasferimento Tecnologico Presso AC Esperti per brevettazione, licensing etc Creazione di una Commissione Nazionale Trasferimento Tecnologico (CNTT)-2012 Biasini, Falciano (GE), Lanza, Masullo, Matacotta (UTT), Previtali (coordinatore) Rete di referenti locali Creazione di una Commissione di Coordinamento della Terza Missione (CC3M) Agosto 2016

32 Comitato di Coordinamento Terza Missione -CC3M- (2016)
Franca Masciulli Vincenzo Barone Francesca Scianitti Speranza Falciano Pasquale di Nezza Ezio Previtali Giorgio Chiarelli Maria Rosaria Ludovici dell’AC segue per la parte amministrativo-contabile CC3M e CNTT

33 Di cosa si interessa? Le iniziative di interesse della CC3M sono nazionali o (tipicamente) multistruttura/ di grande impatto. La commissione ha un budget per: Consolidare e coordinare iniziative già in corso RadioLab, Masterclass, Scienza x Tutti (SxT) Lanciare nuove iniziative Pint of Science (PoS) Fornire supporto di iniziative di interesse Art&Science in Italy (in progress) Documentari Mostre Obiettivo strategico: introdurre in tutte elementi di valutazione Possibilmente esterna

34 Obiettivi e funzionamento
Coordinamento attività Stimolo a nuove attività/sviluppo di sinergie Miglioramento della qualità Documentazione Modalità di funzionamento Proposte vengono presentate Assegnazioni referees Se approvate: Discussione finanziamento Assegnazioni rendicontazione

35 Coordinamento con INFN
Una persona dell’UffComm parte della CC3M Il coordinatore della CNTT Il membro di Giunta Strutture: Almeno un referente TM in ogni Struttura Feedback su iniziative in corso e/o future Proposte dal basso Coordinamento Prima riunione nazionale il 6 e 7 settembre a Roma

36 La fortuna favorisce la mente preparata
Conclusione La fortuna favorisce la mente preparata C. Pasteur

37 Grazie dell’attenzione..
Giorgio Chiarelli

38 Best Practice In 3M University of Cambridge is considered the European Champion UoC Has an history of relations with the region and a special focus on the Cambrdigeshire county «This seems to be an aspect related to the role played by the University within the social and economic life of the region, but also related to a peculiar AngloSaxon sense of community that perceives the efforts made by public institutions for Community engagement as an ordinary activity» In Cambridge there is the freedom for individuals to come with proposals and freely pursue their 3M passions La strada scelta è legata alla storia Nelle costituzioni di molte università inglesi (Oxford e Cambridge per prime), lo sviluppo del territorio era parte della mission sin dalle origini Modalità ripresa dopo la Guerra Civile americana dalle engaged universities

39 Approfondimenti Alcune letture: Alcuni si trovano in
Vannevar Bush: Science, the Endless Frontier Science in Society: a Challenging Frontier M. Murphy: Assessing III Mission Activities, Green Paper: Fostering and Measuring III Mission in HEI Third Mission Indicator Definition (nello stesso sito del Green Paper) Progetto UE all’interno del «Leonardo Lifelong Learning Program» Alcuni si trovano in TT_INFN.pdf (stessa area) è il contributo di S.Falciano ad un volume di «policy making» che descrive come lavoriamo

40 Gestione della proprietà intellettuale
Sono oggetto di rilevazione: Brevetti di invenzione L’unità di osservazione è la “famiglia brevettuale”, definita come l’insieme della documentazione relativa ad un’unica invenzione per la quale siano state depositate domande di brevetto presso più uffici nazionali ed internazionali. Diritti di privativa su varietà vegetali La raccolta dei dati interessa i brevetti accademici, brevetti firmati da almeno un docente inventore, quale che sia la loro titolarità (ad esempio, di individui , imprese) ed i brevetti dell’istituzione Sono considerati solo i brevetti di invenzione pubblicati presso uffici che producono un search report, (EPO, PCT, USPTO e UIBM). Dato raccolto a livello di Ateneo/Ente Certificato individualmente dagli inventori Questo ha portato all’emergere di brevetti che non erano stati segnalati alla struttura

41 Le Sezioni L’istogramma è una elaborazione privata. I dati non sono pubblici

42 I problemi che dovremo affrontare
Il Direttivo ANVUR che ha gestito entrambe le VQR ha terminato i suoi mandati Mandato a Sergio Benedetto esteso per portare a compimento quest’ultima SB conferma che i risultati non sono utilizzabili per comparare aree diverse Il nuovo Direttivo ha idee differenti Bruno Checchi (coordinatore VQR per il nuovo Direttivo) Ha comparato aree diverse tra di loro Area 02 presa come facile bersaglio

43 Alcune azioni in corso Il GLV mantiene una infrastuttura di «VQR continua» Intendiamo effettuare una (seppur approssimata) valutazione bibliometrica della nostra produzione (siamo nel terzo anno della prossima VQR) come fatto per questo esercizio Per quanto riguarda il PE intendiamo valutare le iniziative delle singole Sezioni come ha fatto il CETM-B Nella Terza Missione la GE ha creato una struttura di Coordinamento (CC3M) che in questo momento sta Consolidando le nostre attività importanti di livello nazionale Inserendo processi di valutazione in ogni attività Effettuando una ricognizione delle attività di FC

44 Chi prenderà il posto di Graziosi come Presidente?
Altri problemi Chi prenderà il posto di Graziosi come Presidente? Giorgio Chiarelli

45

46 PE Risultati 2014 (Atenei) Atenei classificati in base ai risultati 2014 Media & mediana: 0.47 G. Chiarelli

47 «L’ INFN ha vinto giocando in difesa» (L. Canton)
Risultati VQR Elaborazione L. Canton % dei voti ottenuti CNR Area 02 INAF INFN

48 Backup

49 Giorgio Chiarelli

50 Ambito: Public Engagment
Per i primi tre ambiti il Manuale Valutativo spiega in dettaglio cosa è di interesse in questo esercizio, tutto il resto è confluito nel Public Engagement

51 Beni culturali. Le informazioni
Il rilevamento ci mette a disposizione dati di qualità diversa: Per quello che riguarda gli immobili storici manca la superficie di questi, come anche ogni riferimento al loro uso chiesta integrazione documentale Poli museali: i dati disponibili sono relativi agli aspetti di fruizione da parte del pubblico In un incontro con alcuni rappresentanti (Bologna, Padova, Firenze) dei Poli Museali di Ateneo emersa la necessità di chiarimenti relativi al personale utilizzato ed ai finanziamenti chiesta integrazione relativa ai tipi di fruizione (visite didattiche, preparazione materiale audiovisivo, seminari etc.) Fruizione degli scavi archeologici Per quanto esplicitamente chiarito che si tratta di utilizzo da parte del pubblico (e non di specialisti), questi dati hanno mostrato ancora delle imprecisioni in fase di compilazione Dati disponibili rappresentano solo parzialmente le modalità di fruizione Cosa valutiamo: Strategia, Risorse e processi, Risultati Definite 5 classi di merito (eccellente, buono, accettabile, limitato, non valutabile)

52 Le domande valutative Prima osservazione: gli esperti hanno deciso di valutare separatamente le attività centrali e quelle dei Dipartimenti Ogni Struttura sarà quindi rappresentata da due risultati: Uno per le attività dei Dipartimenti ed uno per le 5 attività centrali di Ateneo Secondo: è evidente che si valorizzano di più iniziative di (sotto)Struttura: Le iniziative individuali non possono sopperire alla mancanza di una attività organizzata di PE da parte della struttura Terzo: la risposta alla domanda 3) è: Sono pochissime le attività che includono un processo di (auto)valutazione

53 Giorgio Chiarelli

54 Gli Enti Enti vigilati e non.. Tra Enti, consorzi etc:
29 strutture Realtà estremamente variegata per Missione Singola o multipla Dimensione (personale) Struttura unica o esistenza di sottostrutture AREA Trieste Vigilato Miur ASI 122 CNR 5279 IISG 2 INAF 583 INDAM 288 INFN 1575 INGV 491 INRIM 104 Istituto "E. Fermi Center" 16 OGS 116 Stazione Zoologica "Anthon Dohrn" di Napoli 43 CINI 60 Volontario CIRCC 27 CNIT 84 CONISMA 240 CREA 556 CSGI 113 CUEIM 32 Elettra-Sincrotrone Trieste 75 FONDAZIONE BRUNO KESSLER 108 FSCIRE 15 Fondazione Edmund MACH 95 INSTM 141 ISMB - Istituto Superiore Mario Boella 19 Istituto Italiano di Tecnologia 164 Istituto Pasteur - Fondazione Cenci Bolognetti 48 Semeion 5 SiTI - Istituto superiore sui sistemi territoriali per l'Innovazione 13

55 Dalla VQR 2004-2010 ad oggi Negli Atenei:
Crescente consapevolezza dell’esistenza della 3 Missione Quello effettuato da ANVUR è il primo sforzo organico (almeno in Europa) di valutare la produzione di beni di utilità sociale Per il CETM-A c’è stato un salto nella raccolta di dati Brevetti ottenuti da DB istituzionali Fatturati delle ditte Spin-off ottenuti dalle camere di commercio Per il CETM-B è stato un esercizio sperimentale: Studio della qualità dei dati raccolti e capacità di questi di descrivere le attività svolte Fornire indicazioni sugli aspetti valutativi Discutere con Università ed Enti sugli aspetti critici per impostare i prossimi esercizi «is anything missing?»

56 Best practices... Spesso si guarda al mondo anglosassone Attenzione:
Ottimo, sono i migliori... Attenzione: La partecipazione allo sviluppo (in ogni senso) dell’area che ospita le università è parte integrante della loro costituzione Oxford, Cambridge... ...negli anni ‘60 dell’ 800 nascono le engaged universities negli US post-guerra civile «terra» in cambio di «sviluppo» e «miglioramento» ma anche noi abbiamo le nostre «diversità» Ruolo degli LNGS e del GSSI nella vita e nello sviluppo de L’Aquila

57 Le attività dell’INFN Non voglio occuparmi del TT (salvo che in una slide di contesto), poiche è stato trattato varie volte, mi concentrerò principalmente su altri aspetti Science in Society Lifelong Learning/continuing education Non c’è (quasi) coordinamento centrale Le attività sono per lo più basate su impegno volontario individuale nelle Sezioni, mentre i Laboratori hanno dei propri uffici È un dato non necessariamente negativo Questa mancanza di direzione ottimizza i legami (anche individuali) con le «host communities» Però implica Scarsità di risorse Duplicazione di sforzi ed iniziative Un modesto livello di valutazione (sia ex-ante che ex-post) (il meccanismo di autovalutazione e referaggio non ha luogo )

58 Il contesto Italia W.H Press in Science, 342 (2013), 817
È nel gruppo di paesi in via di sviluppo W.H Press in Science, 342 (2013), 817

59 Possiamo affinare il concetto
Le attività di 3M sono legate a quel che facciamo Ricerca Trasferimento tecnologico, innovazione Educazione/insegnamento Lifelong learning/continuing education, training etc. Social engagement/science in society Mostre, seminari, progetti con le scuole, supporto ad imprenditori, policy making… La divisione è arbitraria Le tre aree non dovrebbero essere viste come separate ma come parte di una «torta» con parecchie sovrapposizioni Giorgio Chiarelli

60 Cosa facciamo? La maggior parte delle nostre attività sono indirizzate a studenti delle secondarie In /204 sono stati organizzati con scuole 77 da Sezioni e 54 da Laboratori Nazionali Circa 6300 partecipanti nelle Sezioni e 6100 in LN Qualche volta questi eventi sono di «indirizzo» (e.g. Progetto Lauree Scientifiche with MIUR) Eventi indirizzati al pubblico «at large» coinvolgono in genere un numero maggiore di partecipanti Oltre persone: 0.1% della popolazione italiana 1/5 di evento per FTE/anno…

61 Eventi per il pubblico 28 events, 11000 people 45 events, 54000 people
seminars Guided tours Exhibitions Large events Sezioni Lab. Nazionali Giorgio Chiarelli

62 Attività con le scuole 77 events, 6300 people 54 events, 6140 people
awards stages Guided tours Large events Units National Labs seminars

63 Esempio di grandi eventi per il pubblico
G. Chiarelli

64 Es: attività con le scuole
Abbiamo un certo numero di attività che sono quasi degli esperimenti: EnviRad (programma per mappare il Radon in Italia) Insegniamo come fare le misure e forniamo materiale e supporto tecnico È un progetto nato in CSN5, utilizzando anche fondi MIUR (PLS) Follow up a CT e Napoli Due progetti, uno per modificare l’offerta formativa (POF), uno indirizzato ad orientare gli studenti verso lauree scientifiche (PLS) >140 scuole coinvolte 3500 studenti coinvolti direttamemte O(12000) persone «toccate» Giorgio Chiarelli V.Roca

65 Outcomes Alcune di queste attività si sono evolute
RADIOLAB Follow-up di Envirad è una proposta con l’obiettivo di cambiare i piani formativi nelle scuole secondarie Tirocini presso i LNF Costruita sulle esperienze precedenti Nasce all’interno dei progetti di «alternanza scuola-lavoro» e riguarda stage «tecnici» Meccanica Elettronica ICT Amministrazione La spinta a partire dalle iniziative MIUR Sono esempi positivi di interazione a due vie Giorgio Chiarelli

66 Quante cose facciamo… Lifelong learning e supporto alle comunità!

67

68 Come ci muoviamo noi? Registrazione di tutti gli eventi organizzati su apposito DB Modifiche in corso… Messa a disposizione di tutto il personale afferente l’INFN (dip+ass.) di un DB personale su cui registrare le proprie attività Contiamo di recuperare attività che sono altrimenti perse Supporto centrale di alcune iniziative Esempio Masterclass, EEE etc.

69 «Scienza nella Società»
In quest nuova tassonomia «Science in Society» è (definizione restrittiva) un insieme di attività: Open days Scientific Fairs Science Exhibitions Web sites Coinvolgimento istituzionale in attività editoriali indirizzato al mondo delle professioni Coinvolgimento istituzionale in attività editoriali indirizzato al pubblico «at large» Giorgio Chiarelli

70 Scuole La maggior parte delle attività con le scuole sono:
Servizi alla comunità Tirocini e aggiornamento docenti sono «allineamento curricula ai bisogni economici e sociali» Se guardiamo in questo modo i 131 eventi del 2012 scopriamo che solo i lab hanno organizzato aggiornamenti per docenti o professionisti (LNF, LNS) Solo il 5% degli eventi delle Sezioni erano «stages» da comparare al 20 per i Labs. (e non tutti gli stage sono tirocini) Se l’esperienza dei tirocini di Frascati fosse positiva potrebbe essere «facilmente» replicata Giorgio Chiarelli

71 Servizi alla Comunità Oltre alle attività con le Scuole, sotto questa categoria troviamo (come esempi ANVUR): «concerti, mostre ed altri eventi indirizzati alla comunità» «Progetti di sviluppo locale» Nella prima ricadono eventi tipicamente organizzati da lab. Nazionali o dall’Ufficio Comunicazione Concerto di Natale a Frascati Show M. Paolini ad LNGS Secondo gruppo: alcune attività LNGS ma anche attività congiunte con autorità locali/regionali Visite al CERN e lab INFN GSSI, Regione Abruzzo, Regione Toscana..


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