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Dott. Riccardo Galassi – Direttore U.O. Medicina Riabilitativa

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Presentazione sul tema: "Dott. Riccardo Galassi – Direttore U.O. Medicina Riabilitativa"— Transcript della presentazione:

1 Dott. Riccardo Galassi – Direttore U.O. Medicina Riabilitativa
Riccione , maggio 2010 21° CORSO DI AGGIORNAMENTO NEUROPATIE PERIFERICHE MECCANICHE IN CLINICA DELLA RIABILITAZIONE Dott. Riccardo Galassi – Direttore U.O. Medicina Riabilitativa AUSL Rimini

2 “ PRESCRIZIONE AUSILI ESPERIENZE A CONFRONTO”
Riccione , maggio 2010 “ PRESCRIZIONE AUSILI ESPERIENZE A CONFRONTO” Dott. Riccardo Galassi – Direttore U.O. Medicina Riabilitativa AUSL Rimini

3 Riccione , maggio 2010 “PRESCRIZIONE DI AUSILI PRESSO L’ AUSL DI RIMINI” LA NOSTRA ESPERIENZA DECENNALE

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5 Riccione , maggio 2010 Il Servizio di Valutazione e Consulenza Protesi Ausili è un nucleo di competenza preposto allo svolgimento di attività di divulgazione, informazione, consulenza e valutazione tecnica nel settore degli ausili, nonché la garanzia di un supporto Interprofessionale individualizzato per la persona disabile, per i suoi famigliari e per gli operatori a loro carico, nell’ ottica dell’ autonomia e del miglioramento della qualità di vita dell’ utente medesimo.

6 Riccione , maggio 2010 La realizzazione di un Servizio di Valutazione e Consulenza Protesi ausili all’ interno dell’ U.O. Assistenza Riabilitativa Territoriale si traduce in molteplici vantaggi per l’ Azienda AUSL (attraverso un ottimale razionalizzazione delle risorse economiche e professionali) e per l’ utenza, la quale riceve risposte adeguate ai propri bisogni. La collocazione di tale Servizio costituisce un osservatorio privilegiato sull’ utenza, un luogo in cui l’ Equipe Riabilitativa può valutare la necessità dell’ utente, un ambiente ove l’ ausilio viene inserito in un percorso di presa in carico globale della persona disabile.

7 Riccione , maggio 2010 Gli operatori del Servizio di Valutazione e Consulenza Protesi Ausili devono essere in grado di: 1) dare informazioni mirate sui diritti del disabile ed un orientamento chiaro sul percorso da intraprendere nel raggiungimento dell’ autonomia. 2) rispondere ai bisogni degli utenti che necessitano di ausili e\o ortesi, 3) contribuire all’ accettazione e alla gestione della disabilità, 4) consigliare la scelta dell’ ausilio o di soluzioni ambientali che significa occuparsi della persona disabile; seguirla nel percorso dal ricovero al domicilio, nel progetto di rinserimento sociale.

8 Riccione la spiaggia

9 PERCORSO AUSILI AUSL RIMINI
Riccione , maggio 2010 PERCORSO AUSILI AUSL RIMINI Il percorso ausili prevede un’integrazione tra presidio ospedaliero e i servizi territoriali preposti all’accoglienza di pazienti in continuità assistenziale. Il progetto si inserisce all’interno dell’obiettivo più generale di ampliamento e sviluppo delle cure e dell’assistenza domiciliare. Ci si propone di rispondere ai bisogni di assistenza riabilitativa protesica delle fasce deboli e fragili della popolazione, in particolare le persone con disabilità, gli anziani affetti da patologie cronico-degenerative, le persone in terminalità di vita. L’obiettivo è raggiungere la maggiore qualità possibile in termini di tempestività e appropriatezza nel percorso dalla segnalazione del bisogno alla fornitura e adozione degli ausili.

10 Obiettivi del PERCORSO
Riccione , maggio 2010 Obiettivi del PERCORSO 1. consentire la partecipazione attiva dell’utente nel processo di scelta dell’ausilio attraverso un momento informativo (per l’identificazione dell’ausilio più adeguato), la prova dello stesso (per accertarne la rispondenza alle effettive esigenze della persona), l’eventuale apporto di modifiche o adattamenti all’ausilio stesso e l’addestramento al suo corretto uso; 2. favorire la domiciliazione riducendo i tempi di degenza ospedaliera; 3. fornire consulenza per migliorare l’accessibilità degli ambienti di vita; 4. accelerare e snellire l’iter tra la prescrizione sanitaria, l’autorizzazione e la fornitura dell’ausilio; 5. rivalutare nel tempo il permanere della necessità dell’ausilio, con conseguente diminuzione degli sprechi e miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva; 6. disporre di una visione complessiva e unitaria dell’intero percorso in modo da monitorarne l’efficacia e perseguire la massima razionalizzazione delle risorse.

11 EDUCAZIONE ALL’AUTONOMIA
OBIETTIVI DELLA PRESA IN CARICO ASSISTENZA PROTESICA Fornire gli strumenti per apprendere o riacquisire la massima autonomia possibile nelle attività della vita quotidiana, e per facilitare l’assistenza Car giver facilitare compiti di chi assiste Prevenire le complicanze evitabili E’ ALL’INTERNO DI QUESTO PROGRAMMA E IN ACCORDO CON LE LINEE GUIDA RIABILITATIVE GENERALI CHE SI SONO DEFINITI CON SUFFICIENTE CHIAREZZA GLI OBIETTIVI DELLA PRESA IN CARICO RIABILITATIVA, SEMPRE COMUNICATI E CONCORDATI CON L’UTENTE: Prevenire le complicanze evitabili, che aggravano il quadro riducendo ulteriormente le possibilità di autonomia; Sfruttare le potenzialità motorie residue e, individuando tutte le possibili soluzioni tecniche (compensi funzionali, ausili e ortesi, modifiche ambientali), fornire gli strumenti per apprendere o riacquisire la massima autonomia possibile nelle attività della vita di tutti i giorni e per facilitare l’assistenza; Insegnare al paziente e ai suoi familiari i tipi, i tempi, i modi degli esercizi di riabilitazione che servono a limitare i danni secondari dovuti alla ridotta mobilità. OBIETTIVI SPECIFICI E STRUMENTI PER AFFRONTARE I SINGOLI PROBLEMI CHE EMERGONO PROGRESSIVAMENTE CAMBIANO OVVIAMENTE A SECONDA DELLE FASI, MA L’APPROCCIO COMPLESSIVO RIMANE LO STESSO. si propone, in sostanza, di sostituire ad una più tradizionale visione di riabilitazione, intesa ancora spesso come “l’esercizio per il recupero del braccio o della gamba che non funziona”, IL CONCETTO DI “EDUCAZIONE ALL’AUTONOMIA”, intesa come l’insieme degli interventi che, sfruttando le potenzialità motorie residue e studiando le eventuali applicazioni di ortesi e ausili, abbia come scopo l’apprendimento o la riacquisizione delle attività che la persona intende svolgere quotidianamente. EDUCAZIONE ALL’AUTONOMIA L’insieme degli interventi che, sfruttando le capacità motorie residue e individuando tutte le possibili soluzioni tecniche (compensi funzionali, ausili e ortesi, modifiche ambientali) abbia come scopo l’apprendimento o la riacquisizione delle attività che la persona intende svolgere quotidianamente

12 Una equipe “esperta in Ausili tecnologici”.
Riccione , maggio 2010 L’U.O. di Assistenza Riabilitativa-Protesica di Rimini svolge la sua attività di erogazione ausili attraverso lo sviluppo di 4 punti fondamentali: Una equipe “esperta in Ausili tecnologici”. Una organizzazione di Lavoro di tipo “interprofessionale”. Una metodologia di erogazione dell’ausilio\i alla persona disabile centrata sui bisogni dell’utente attraverso lo sviluppo di alcuni punti centrali. Una organizzazione e una ottimizzazione del sistema di assistenza protesica attraverso lo sviluppo ed il rispetto di parametri di qualità.

13 Riccione , maggio 2010 Equipe operativa L’equipe è formata da un nucleo di operatori che hanno acquisito una metodologia comune di lavoro. Medico Fisiatra Responsabile M.O. Assistenza Riabilitativa-territoriale, 1 fisioterapista con funzioni di coordinamento esperto in tecnologie e ausili, 1 fisioterapista che ha in carico il caso, 1 assistente sociale che ha in carico il caso, 1 tecnico ortopedico esterno, Affiancati, al bisogno, da altri operatori Educatore professionale Tecnico informatico Logopedista Psicologo

14 Riccione , maggio 2010 L’ equipe è costituita da un gruppo di lavoro “esperto nel settore ausili. La metodologia di lavoro sviluppata è di tipo “interprofessionale” orientata sulla individuazione e sul soddisfacimento dei bisogni dell’ utente e dei famigliari. La metodologia di lavoro è improntata sull’ appropriatezza nella prescrizione di ausili, attraverso lo sviluppo di un progetto riabilitativo che individua obiettivi ben definiti e misurabili. Il modello di lavoro è basato non sulla semplice erogazione di ausili, ma sulla individuazione dei problemi, dei bisogni e sugli outcome (outcome based rehabilitation). La ricerca dell’appropriatezza nell’erogazione di ausili permette di evitare il Consumismo Tecnologico cioè la continua richiesta di nuovi ausili con il successivo abbandono.

15 Richiesta di visita fisiatrica per FKT, Ausili, Altro
MMG o altro specialista Richiesta di visita fisiatrica per FKT, Ausili, Altro Segreteria U.O. Assistenza Riabilitativo Protesica Accoglienza richiesta di visita fisiatrica su modulo e divisione delle richieste urgenti dalle ordinarie Medico Fisiatra e Terapista Coordinatore Programmazione settimanale delle visite fisiatriche e degli accessi diretti del TdR per valutazione tecnico ambientale TdR Accesso diretto per valutazione tecnico ambientale TdR Compilazione della relazione tecnica e di schede preformate per erogazione ausili TdR Discussione settimanale dei casi clinici valutati con il medico fisiatra e/o il T.coordinatore Visita fisiatrica con stesura del progetto riabilitativo e prescrizione di: l Fisiatra: Direttore di U.O Prescrizione Autorizzazione ed erogazione degli ausili tramite: Ausili FKT Cert. autosufficienza Sanitaria Lab. ausili Magazzino Medico fisiatra Collaudo e chiusura del processo

16 Razionalizzazione degli interventi.
Riccione , maggio 2010 L’ accesso diretto del terapista per le valutazioni tecniche degli ausili ed ambientali ha portato ad importanti risultati: Gratificazione professionale del TdR attraverso una maggior responsabilizzazione e una” maggior autonomia”. Riduzione significativa dei tempi di attesa negli accessi domiciliari e nella consegna di ausili non personalizzati( da gara e ricondizionati). Razionalizzazione degli interventi. Mantenimento della stessa qualità del processo di erogazione ausili.

17 Riccione , maggio 2010 PER LA PERSONA DISABILE IL PROBLEMA NON E’ OGGI LA MANCANZA DI STRUMENTI TECNOLOGICI ADEGUATI. GLI STRUMENTI ESISTONO, IL PROBLEMA E’ COME RENDERLI CONCRETAMENTE UTILIZZABILI NELLA VITA QUOTIDIANA, SUPERANDO LE BARRIERE LEGATE ALLA LORO IDENTIFICAZIONE, SELEZIONE, PERSONALIZZAZIONE E TRAINING. L’ ADOZIONE DI UN AUSILIO NON E’ SOLO UN PROBLEMA DI SCELTA, MA NECESSITA’ DI PERSONALIZZAZIONE, DI ADDESTRAMENTO ALL’USO, DI VERIFICA DELL’APPROPRIATEZZA, INVECE SPESSO SI ASSISTE AD UNA SCELTA FATTA SU VALUTAZIONI APPROSSIMATIVE, “PER SENTITO DIRE” E QUINDI IL RISCHIO CHE L’ AUSILIO NON VENGA UTILIZZATO DIVENTA MOLTO ELEVATO CON PERDITA DI ENERGIE, DI TEMPO, DI DENARO E DI SPERANZE. (R.Andrich “Consigliare gli ausili” 1996)

18 Riccione , maggio 2010 La nostra esperienza nel settore prescrizione -erogazione ausili è ormai decennale, Utilizza la professionalità del Medico Fisiatra e del Fisioterapista rispettandone le rispettive autonomie ed evitando sovrapposizioni di competenze e di responsabilità professionali, Rispetta il Nomenclatore Tariffario attualmente vigente nelle sue parti: prescrizione, autorizzazione, erogazione e collaudo.

19 Riccione , maggio 2010 Il fisioterapista esegue la valutazione tecnica dell’ ausilio su apposita scheda seguendo le indicazioni del medico fisiatra circa gli obiettivi e la valutazione clinico funzionale del paziente. Collabora il Tecnico Ortopedico nella ricerca dell’ ausilio degli eventuali componenti accessori necessari a raggiungere gli obiettivi di autonomia e\o di assistenza esegue le prime prove e quindi organizza la prova definitiva con il Fisiatra ed il collaudo finale. Il fisiatra e’ il responsabile del progetto e del programma riabilitativo dove indica, dopo adeguata valutazione clinico funzionale l’ auslio\i necessario\i, le caratteristiche che lo stesso dovrà avere, le eventuali soluzioni tecniche.

20 Riccione , maggio 2010 Rispetto delle disposizioni dell’ attuale N.T. Elenco n° 1,2,3, del DM 332 del 27 Agosto il fisiatra esegue la prescrizione dell’ ausilio, autorizza il preventivo ed esegue infine il collaudo dell’ ausilio. L’ equipe gestisce l’ intero budget per gli ausili ( il Direttore di U.O. annualmente lo discute e lo concorda con la Direzione Generale). Non intervengono altre figure professionali nelle autorizzazioni che vengono fatte dal Direttore dell’ U.O. Le autorizzazioni di ausili particolarmente costosi vengono gestite all’ interno del budget senza altre autorizzazioni.

21 Riccione la spiaggia

22 periodo di riferimento: anno 2008
Riccione , maggio 2010 Dati riferimento anno spesa protesi Ausili - Area Assistenza riabilitativa protesica periodo di riferimento: anno 2008 1 descrizione AUSL di riferimento Rimini 2 n° Distretti 2 -RN - RC 3 popolazione totale 4 suddivisa per: 5 0-17 anni 3% 6 18-64 anni 18,80% 7 over 65 78,20% 8 utenti in carico all'assistenza protesica (utenti che hanno avuto ausili nel 2008) 14.000 9 n° accessi (contatti con l'utente in degenza, al domicilio, presso il Centro Ausili) 20.149 10 di cui n° accessi del fisioterapista al domicilio 12.249 11 di cui n° accessi utente al Servizio Ausili 7.900 12 spesa totale allegati n. 2 e 3 RN + RC 13 spesa allegato n. 1 per ausili per la mobilità, postura, stabilizzazione RN+ RC 14 spesa protesica totale (comprensiva di protesi acustiche, oculari,calzature ecc..) 15 spesa protesica procapite per assistito (utente che ha ricevuto qualche presidio)  198,28 16 spesa protesica procapite per assistibile (popolazione residente)  9,19 totale Protesica anno 2008

23 ausili da gara allegato 2 e 3 - DM 332
n° pezzi nuovo n° pezzi da magazzino Totale pezzi Costo € ausili per la deambulazione stampelle, tripodi 65  20 85 765 deambulatori 290 283 573 45.840 carrozzina comoda 30 117 147 13.320 poltrona comoda 230 260 36.400 carrozzina a telaio rigido autospinta 23 5.520 sollevatore oledinamico 11.700 sollevatore ad azionamento elettrico 62 249 311 materasso antidecubito 215 623 838 83.300 rialzo stabilizzante Wc 35 16 51 3.217 sedie doccia 80 47 127 17.780 cuscino antidecubito 338 315 653 letto elettrico 11 19 22.950 letto manuali 115 685 800 sponde per letti ortopedici 126 660 786 46.374 sponde universali 55 94 149 8.791 supporto per alzarsi dal letto 190 270 13.230 montascale mobile a ruote 4 18 22 79.200 montascale mobile a cingoli 14 sollevatori elettrici a bandiera 10 25.000 totale pezzi 1560 3650 5.230 Totale costi ausili nuovi anno 2008 elenco 2 e 3 Totale costi ausili riciclati anno 2008 elenco 2 e 3 Totale costi ausili anno 2008

24 ausili allegato 1 DM 332 acquisti presso fornitori ortopedici
n° pezzi nuovo n° pezzi da magazzino Totale Costo € 1 sedie doccia personalizzate 6 5.921 2 deambulatori mod. personalizzati 7 5.554 3 carrozzine pieghevoli standard 561 752 1313 4 carrozzine leggere 173 130 303 5 carrozzine superleggere 33 40 58.000 unità posturale bacino 57 26 83 28.320 unità posturale tronco/ bacino 67 9 76 89.600 8 unità posturale capo 58 24 82 16.000 unità posturale Arto sup. Arto inf. 25 4.500 10 carrozzine Bascule 63 73 136 11 carrozzine tramogge 41 45 86 88.800 12 letto elettrici personalizzati 16 16.113 13 sollevatori elettrico vasca e personalizzati 22 18.200 14 carrozzine elettriche 52 78 15 stabilizzatori Standing elettrici 18.427 stabilizzatori Standing manuali 17 uniciclo 3.213 18 materassi antidecubito personalizzati 4.590 19 ausili per non vedenti video ingrand. 30.013 20 ausili informatici 35.563 21 bicicletta tre ruote 1.245 cuscini antidecubito personalizzati 1.507 totale 1222 1107 2333

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26 AUSILI ELENCO 1 NUOVI E RICICLATI
Ausili da gara elenco n. 2 e n. 3, nuovi e riciclati Ausili da gara elenco n. 2 e n. 3, nuovi e riciclati Nuovi e.2 – 3 Riciclati e AUSILI ELENCO 1 NUOVI E RICICLATI

27 Riccione la spiaggia

28 VALUTAZIONE FUNZIONALE
PROPOSTA DELLE POSSIBILI SOLUZIONI Ausili Modifiche architettoniche Cambiamenti nel modo di effettuare alcune attività L’intervento: strumenti e tecniche Alla VALUTAZIONE FUNZIONALE, segue la PROPOSTA DELLE POSSIBILI SOLUZIONI, quali esercizi specifici, ausili, modifiche architettoniche, cambiamenti nel modo di effettuare alcune attività. L’INTERVENTO RIABILITATIVO si propone di volta in volta OBIETTIVI PRECISI, ANCHE SE PARZIALI (riduzione dell’affaticamento, ricerca del comfort, prevenzione di complicanze, individuazione e realizzazione di compensi, scelta e addestramento all’uso di ortesi e ausili). Addestramento tecniche di movimentazione obiettivi sempre specifici, anche se parziali: riduzione dell’affaticamento ricerca del comfort prevenzione di complicanze Individuazione e realizzazione di compensi scelta e addestramento all’uso di ortesi e ausili

29 CONCLUSIONI Questi cambiamenti richiedono che chi attiva questo processo disponga di una professionalità adeguata,competente capace di coniugare conoscenze tecnologiche e merceologiche con l’attenta lettura dei bisogni della persona con disabilità e del suo contesto socio-abitativo, capace di contribuire con competenza alla definizione di un progetto di vita.

30 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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