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INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

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1 INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006

2 OSSERVATORIO REGIONALE BANCHE-IMPRESE DI ECONOMIA E FINANZA VIA TRIDENTE, 22 – 70125 BARI TEL. 0805482805.6 – FAX 0805482809 www.bancheimprese.itwww.bancheimprese.it - e-mail: osservatorio@bancheimprese.itosservatorio@bancheimprese.it L’indagine è stata svolta con la partecipazione dei Direttori delle Confindustrie Regionali: Giuseppe Cannistrà – CAMPANIA Giuseppe Carriero – BASILICATA Giovanni Catalano – SICILIA Antonio Corvino – PUGLIA Giuseppe D’Amico – ABRUZZO Antonio Varrone – MOLISE Luigi Leone – CALABRIA Roberto Saba - SARDEGNA Il coordinamento è stato curato da Antonio Corvino. L’attività di rilevazione e redazione è stata svolta dallo staff del Socio Ordinario A.F.G. Ricerche: Fabio Pinca, Marco Mazzillo, Sabrina Galietta, Corrado Ottavi, Rossella Carrino e Arianna Ciaffi. A partire dall’indagine relativa al primo trimestre 2006, la rilevazione si basa su un campione di circa 1100 unità rappresentativo del corrispondente universo del totale dei settori Industria, Costruzioni ed ICT del Mezzogiorno. I dati esposti nei grafici e nel testo sono da intendersi in %, ove non diversamente indicato.

3 IL QUADRO GENERALE – Il Mezzogiorno L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stata valutata stazionaria dal 58% degli imprenditori meridionali intervistati con un saldo positivo di 7 punti, ed una variazione tendenziale, in leggera diminuzione (-1%). Il dato complessivo riflette nuovamente una sostanziale disomogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati. Infatti, se per i comparti Industria (saldo +10 con una variazione nulla) e ICT (saldo +19 con una variazione del +3%) l’attività di produzione si presenta in prevalente incremento il comparto delle Costruzioni denuncia nuovamente una diminuzione dell’attività (saldo -8 con una variazione del -4%). A livello territoriale, l’Abruzzo (saldo +19, variazione +1%), la Basilicata (+20, +1%) ed il Molise (+18, +1%), registrano una ripresa sia in termini di diffusione che di intensità; mentre la Campania e la Sicilia, pur registrando una prevalenza di indicazioni positive (saldi +11 e 2 nell’ordine), presentano variazioni tendenziali nulle. Le restanti regioni (Calabria, Puglia e Sardegna) sembrano ancora interessate da una condizione di prevalente peggioramento della produzione (tutte con una variazione del -2%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per il prossimo trimestre porta il 26% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +17), mente il 60% di essi risulta orientato verso una prevalente stabilità. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo positivi per tutti i comparti considerati: Industria (+17), Costruzioni (+13) e ICT (+26). A livello regionale, le attese di incremento produttivo risultano diffuse a tutte le regioni, con valori del saldo compresi tra i +7 punti dell’Abruzzo ed i +46 punti del Molise. Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori meridionali esprimono, riguardo all’andamento congiunturale del trimestre appena trascorso, valutazioni sulle principali variabili congiunturali prevalentemente positive, non sempre tuttavia sufficienti a generare un incremento in termini tendenziali. Ciò a dimostrazione della persistenza di pregresse difficoltà congiunturali non ancora pienamente superate che rendono tuttora incerto e non omogeneo il quadro complessivo della Ripartizione. Risulta infatti mediamente stabile e ancora maggioritaria la platea di imprese comunque interessate da un recupero congiunturale a fronte di un contestuale lieve incremento di quelle interessate da andamenti negativi, determinando una lieve erosione del saldo che rimane comunque positivo. Il dato complessivo risulta solo positivamente influenzato dalla dinamica crescente per gli ordini interni e le vendite all’estero, soprattutto per i comparti Industria e ICT; al contrario il comparto delle Costruzioni risente ancora di una fase congiunturale non positiva. La situazione descritta per ordini e vendite non incide sulla durata della produzione assicurata, ed ha riflessi ancora più contenuti sulla dinamica della manodopera complessiva che risulta, in questo trimestre, in sostanziale equilibrio, non disgiunto tuttavia da circoscritte situazioni di regresso. Minori incertezze sembrano caratterizzare le attese per il quarto trimestre, che risultano nel complesso in prevalente recupero per quasi tutte le variabili principali, determinate da una diffusa riduzione delle attese negative, a vantaggio delle stime di aumento. Sul fronte gestionale la dinamica dei prezzi di vendita, appare ancora sotto controllo, malgrado l’aumentata diffusione delle indicazioni di incremento, risentendo proprio degli ancora consistenti aumenti dei costi di approvvigionamento e di quelli del personale. Migliorano parzialmente sia l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato che la liquidità. A livello regionale, nel terzo trimestre 2006 risultano congiunturalmente più penalizzate le regioni Puglia, Calabria e Sardegna; comparativamente più dinamica appare la situazione congiunturale delle altre regioni. Il clima d’opinione risulta ancora prevalentemente negativo, sebbene in lieve recupero rispetto alle valutazioni fornite nel trimestre precedente. Qualche eccezione positiva sembra provenire solo dalle indicazioni generali provenienti dall’Industria e l’ICT. In linea con l’andamento della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stato valutato in aumento dal 26% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 8 punti (variazione nulla) in presenza di un 56% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette nuovamente la parziale disomogeneità di andamento delle due componenti della domanda, entrambe prevalentemente positive (saldi +9 e + 24 punti rispettivamente per quella interna ed estera), ma con una variazione tendenziale nulla, per quella interna e positiva (+2%) per quella estera, a riflesso di una significativa disomogeneità delle stime. A livello settoriale, accanto ad una buona tenuta della domanda dell’ICT (saldo +15 con una variazione del +2%), quella dell’Industria si mantiene pressoché stazionaria (saldo +12 con una variazione nulla), mentre quella del comparto edile, risulta ancora in prevalente diminuzione (saldo -8) e perde ulteriormente terreno registrando una variazione tendenziale negativa del -4%. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 18 punti, derivante dai comparti ICT (+19) e Industria (saldo +18); prevalentemente ottimistiche, ed in netto recupero, risultano anche le previsioni per la domanda delle Costruzioni (saldo +14). Anche in questo caso, il dato complessivo riflette la sostanziale omogeneità delle due componenti della domanda, che registra previsioni decisamente favorevoli sia per la componente interna (saldo +16), sia per quella estera (saldo +18).

4 IL QUADRO GENERALE – Il Mezzogiorno La durata media della produzione assicurata, in diminuzione rispetto al trimestre precedente, si attesta sui 7 mesi (8 per i comparti edile ed ICT); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti, risulta complessivamente al 72% dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti appare nel terzo trimestre 2006 prevalentemente normale per l’62% dei partecipanti l’indagine, mentre il 5% di essi indica un livello medio delle giacenze superiore alla norma, ed il 28% esprime una assenza di giacenze di magazzino. La manodopera complessiva viene valutata nel complesso in sostanziale, equilibrio malgrado il contenuto valore negativo del saldo (-1); le indicazioni positive risultano infatti in aumento, in presenza di un ancora consistente 67% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, si registra una evidente disomogeneità tra la prevalente stabilità di manodopera espressa per l’Industria e l’ICT (entrambe con saldo 0), in recupero tuttavia rispetto alle indicazioni del trimestre precedente, e la diminuzione denunciata per il comparto edile (saldo -7), che registra un peggioramento rispetto al trimestre scorso. Nelle previsioni per il quarto trimestre 2006 la manodopera complessiva è attesa nel complesso ancora prevalentemente stazionaria (saldo 0), con soltanto un lieve atteso recupero per il comparto ICT (saldo +1). Il crescente aumento dell’incidenza dei costi di produzione, registrato nel terzo trimestre 2006, determina un diffuso (saldo +22), seppur lieve (+1%), incremento dei prezzi di vendita, che fino al trimestre precedente si erano mantenuti in prevalenza stazionari, stante comunque un 58% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette in questo caso una certa univocità dei giudizi espressi dagli imprenditori dei diversi comparti con saldi diffusamente positivi, sia per l’Industria (saldo +24 con una variazione del +2%), sia per gli altri due comparti, entrambi con un saldo positivo (+20 e +8 punti rispettivamente per Costruzioni e ICT). Per questi ultimi la variazione tendenziale risulta positiva solo per le Costruzioni (+1%), mentre è nulla per l’ICT. Non si arresta come accennato, l’incremento diffuso dei costi totali di produzione che, in questo terzo trimestre, determina un saldo positivo di ben 62 punti ed una variazione tendenziale che sale al +5%. Il dato complessivo risente tanto dei diffusi incrementi dei costi delle materie prime/semilavorati, (con un saldo positivo di 66 punti ed una variazione tendenziale del +6%), quanto di quelli dei costi del personale (saldo +39 con una variazione tendenziale del +1%), entrambi influenzati soprattutto dalle valutazioni espresse per il comparto Industria. Parallelamente agli incrementi dei costi di produzione, nel terzo trimestre 2006, risulta ancora in prevalente incremento anche l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +6), particolarmente evidente per il comparto edile (saldo +8), contestualmente ad una situazione della liquidità che appare ancora in prevalente peggioramento (saldo -2), soprattutto per il comparto Costruzioni (saldo -22). Ancora negative, nonostante un lieve recupero rispetto al trimestre precedente, risultano le previsioni generali espresse dagli imprenditori meridionali, riguardo all’andamento dell’economia italiana (saldo -1), e soprattutto a quella regionale (-15), sebbene non manchi qualche segnale positivo riguardo all’andamento nazionale proveniente dai comparti Industria (saldo +2) e ICT (+22). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005, è stato valutato stazionario dal 58% degli imprenditori intervistati, con un saldo positivo di 11 punti ed una variazione tendenziale che resta nulla. Il dato complessivo deriva da andamenti in prevalenza stazionari, anche se in presenza di aree di incremento espresse sia per il mercato interno (saldo +10 con una variazione tendenziale nulla), e sia per il mercato estero (saldo +20 con una variazione del +1%). A livello settoriale emerge ancora il contrasto tra le valutazioni di incremento espresse per i comparti ICT (saldo +17 con una variazione del +3%) e Industria (saldo +16 con una variazione nulla) e l’ancora prevalente decremento di quelle espresse per il comparto edile (saldo -6 con una variazione tendenziale del -4%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo risultano diffusamente orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 25% degli intervistati, con un saldo positivo di 16 punti ed in presenza di un 60% di indicazioni di invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano decisamente positive sia riguardo alle vendite all’interno (saldo +16), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +19 punti). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre 2006 risultano positive per tutti i comparti esaminati anche se l’Industria e l’ICT (con saldi rispettivamente di +19 e +19 punti), sembrano manifestare, come già nel dato di consuntivo, un maggior dinamismo, mentre le attese per il volume delle vendite del comparto delle Costruzioni, risultano positive ma tendenzialmente meno diffuse (saldo +6).

5 LE REGIONI – Abruzzo L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 67% degli imprenditori intervistati con un saldo positivo (in recupero) di 19 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo riflette una parziale disomogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che si esprimono con variazioni tendenziali positive per il comparto Industria (saldo +20) e ICT (saldo +14) entrambi con una variazione del +1%, e negative per il comparto Costruzioni (saldo -4 con una variazione tendenziale del -2%). Il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso per il quarto trimestre 2006 porta il 16% degli imprenditori abruzzesi interpellati a stimare un aumento di produzione (saldo +7), in presenza di un 74% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, tali previsioni mediano un orientamento al recupero produttivo per i comparti Industria e Costruzioni (saldi rispettivamente pari a +8 e +2 punti), ed una prevalente stabilità attesa per il comparto ICT (saldo 0). Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori abruzzesi esprimono valutazioni complessivamente in recupero per tutte le variabili congiunturali considerate, anche se spesso si registrano situazioni non ancora omogenee a livello settoriale. Il dato complessivo risulta influenzato da un generalizzato miglioramento della produzione, motivato soprattutto da un certo recupero della domanda, soprattutto interna, che offre positivi spunti anche alle vendite. Tale situazione complessivamente positiva sembra riguardare soprattutto i comparti Industria in senso stretto ed ICT, che beneficiano maggiormente del recupero congiunturale che ha interessato, nel trimestre appena trascorso, l’economia abruzzese, ed, in minor misura, le Costruzioni. I segnali incoraggianti derivanti da ordini, produzione e vendite determinano effetti positivi anche sulle dinamiche della manodopera, che presenta un aumento soprattutto per il comparto Industria, parzialmente riassorbito nelle previsioni per il quarto trimestre. Diffusi incrementi riguardano in questo trimestre anche i prezzi di vendita dei prodotti, determinati soprattutto dagli ancora consistenti aumenti dei costi totali di produzione, influenzati a loro volta, dal rialzo dei costi di materie prime e semilavorati e dei costi del personale. La situazione di recupero congiunturale, ed il maggior equilibrio tra le dinamiche dei prezzi e dei costi, sembra ripercuotersi positivamente sia sulla liquidità che sull’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, che risultano in miglioramento per tutti i comparti. Le aspettative per il quarto trimestre risultano tutte positivamente impostate, così come il clima di fiducia riguardo all’economia nazionale e regionale. In linea con gli andamenti della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 30% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 21 punti ed una variazione tendenziale del +1%, in presenza di un 61% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette una certa omogeneità di andamento delle due componenti della domanda che si esprimono entrambe con indicazioni di prevalente incremento sia per quella interna (saldo +12 con una variazione nulla), sia per quella estera (saldo +32 con una variazione del +1%), esprimendo così un recupero rispetto ai corrispondenti valori del trimestre precedente. A livello settoriale le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi risultano non proprio omogenee. Se infatti i comparti ICT e Industria in senso stretto registrano una domanda in miglioramento (saldi rispettivamente pari a +29 e +20 punti e variazioni del +4% e del +1%); le Costruzioni si esprimono con un ulteriore riduzione della domanda (saldo -5 con una variazione del -3%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006, rispetto a quello appena trascorso, sembrano orientate verso un sostanziale e generalizzato recupero posto che, a fronte di un 75% di indicazioni di invarianza, le attese di aumento riguardano il 19% delle imprese (saldo +14). Tale situazione risente di un ulteriore recupero della domanda complessiva atteso per i comparti ICT e Industria (entrambi con saldo di +14 punti), e della sostanziale stabilità attesa per le Costruzioni (saldo 0). Così come per le valutazioni di consuntivo, il dato previsionale complessivo riflette nuovamente un maggior dinamismo atteso per la componente estera della domanda, che si esprime con previsioni decisamente più favorevoli (saldo + 22) di quella interna (saldo +11), influenzata soprattutto dalle indicazioni del comparto industria (saldo +22). Viceversa, le previsioni riferite alla componente interna della domanda, a livello settoriale sembrano più favorevoli per il comparto ICT (saldo +14). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 58% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 28 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo, in netto recupero rispetto al trimestre precedente, esprime una certa univocità degli andamenti espressi dagli imprenditori abruzzesi riguardo al mercato interno ed estero (saldi rispettivamente pari a +16 e +32 punti), entrambi con una variazione del +1%. A livello settoriale si registrano differenze tra l’incremento delle vendite per i comparti Industria (saldo +28 con una variazione del +1% ) e ICT (saldo +29 con una variazione del +3%) ed una ulteriore lieve flessione delle vendite del comparto edile (saldo -1 con una variazione nulla), già peraltro piuttosto evidente nel secondo trimestre.

6 LE REGIONI – Abruzzo Le previsioni formulate dagli imprenditori abruzzesi per il quarto trimestre 2006 rispetto al trimestre appena trascorso sembrano puntare su una ripresa delle vendite totali espressa dal 23% degli intervistati (saldo +16) pur in presenza di un 70% di indicazioni di invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti di fatturato risultano positive, sia riguardo alle vendite interne (saldo +2), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +13). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre 2006 risultano positivamente orientate solo per il comparto Industria (saldo +18); mentre sembra prevalere una certa stabilità nelle previsioni espresse per gli altri due comparti (entrambi saldo 0). Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi la durata media della produzione assicurata si attesta intorno ai 5 mesi (11 per il comparto ICT), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 70% dell’utilizzo massimo (72% per il comparto ICT). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 63% degli imprenditori abruzzesi; mentre aumenta (32%) la quota di imprese che dichiarano di non avere giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, unitamente ad una netta prevalenza di indicazioni di stabilità (61%), fa registrare un certo incremento (saldo +3), determinato soprattutto da un aumento degli occupati per il comparto Industria (saldo +4). Le aspettative per i prossimi tre mesi sembrano confermare i livelli occupazionali raggiunti stando al 91% di risposte di invarianza. Tale situazione è contestuale ad una leggera prevalenza di attese di diminuzione (saldo -1) per le imprese – soprattutto del comparto Industria – che si aspettano delle variazioni. I prezzi di vendita dei prodotti finiti, in aumento del 2% (saldo +38) risentono degli incrementi registrati soprattutto dai comparti Industria (saldo +41) e ICT (saldo +12 ) entrambi con una variazione tendenziale del +2%. Tali incrementi si accompagnano al generalizzato ulteriore aumento dei costi totali di produzione che registrano, in questo trimestre, un nuovo impulso al rialzo (saldo +70 con una variazione tendenziale del +3%), e, a livello settoriale, interessano soprattutto ancora i comparti Industria (saldo +70 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +71 con una variazione del +3%). Altrettanto diffuse e consistenti rispetto al trimestre precedente, risultano le indicazioni di aumento fornite dagli imprenditori abruzzesi riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che, in questo trimestre, registrano una variazione tendenziale del +4% (in aumento di un punto) con un saldo di +72 punti. A livello settoriale tali indicazioni riguardano soprattutto i comparti Industria (saldo + 72 con una variazione del +4%) e ICT (saldo +71 punti con una variazione del 3%). Meno consistenti, anche se più diffusi, risultano gli incrementi espressi dagli imprenditori abruzzesi riguardo ai costi del personale che vengono indicati in aumento dal 47% degli intervistati determinando un saldo positivo di 40 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Anche in questo caso, il dato complessivo appare condizionato dai comparti Industria ed ICT che si esprimono con valori del saldo ancora elevati (rispettivamente pari a +40 e +43 punti), anche se con variazioni tendenziali ancora in leggero aumento (+1% per entrambi). L’incidenza dell’ indebitamento bancario sul fatturato risulta prevalentemente stabile, con il 70% degli operatori che si esprimono in tal senso, e con un valore del saldo che si attesta su +2 punti. Tale risultato accomuna tutti e tre i comparti considerati con quote di invarianza pari al 70, 73 e 71% per Industria, Costruzioni e ICT nell’ordine. La ripartizione della residua area vede prevalere situazioni di maggior indebitamento per le Costruzioni e l’Industria (saldi +13 e +4) e di riduzione dell’indebitamento per l’ICT (saldo -14). Anche la situazione della liquidità appare in recupero rispetto ai trimestri precedenti (saldo +15, con un 75% di indicazioni di invarianza), con una accentuazione delle segnalazioni di miglioramento soprattutto per l’ICT (saldo +24) e Industria (saldo +8), mentre risulta ancora prevalentemente negativa quella del comparto edile (saldo -11). Il clima d’opinione degli imprenditori abruzzesi, probabilmente per effetto del recupero congiunturale di alcune variabili, risulta decisamente migliorato rispetto ai trimestri precedenti, sia riguardo alla tendenza dell’economia italiana (saldo +18) che di quella regionale (saldo +2). Tutti i comparti si muovono di nuovo sulla scala positiva, con aspettative comparativamente più favorevoli per l’ICT e le Costruzioni, sia riguardo all’intero sistema nazionale che a quello regionale.

7 LE REGIONI – Basilicata L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 68% degli imprenditori lucani intervistati con un saldo positivo di 20 punti ed una variazione tendenziale dell’+1%. Il dato complessivo, caratterizzato da un prevalente recupero, riflette ancora una certa omogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che presentano tutti una quota di indicazioni di incremento che supera nettamente quella di diminuzione (con saldi pari a +13, +25 e +43 punti rispettivamente per i comparti Industri, Costruzioni ed ICT), e con diffuse variazioni tendenziali positive (del +1% per i comparto Industria e del +3% per gli altri due comparti). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per i prossimi tre mesi porta il 15% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +10), mentre il 77% di essi si orienta verso una prevalente stabilità. Anche a livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo diffusamente positivi per tutti i comparti (Industria +9, Costruzioni +13 ed ICT +14). Nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori lucani esprimono valutazioni di prevalente recupero riguardo alla produzione, gli ordini totali e le vendite totali, queste ultime spinte sia dal netto recupero della domanda interna che dai non trascurabili miglioramenti di quella estera. A livello settoriale, tutti i comparti considerati sembrano beneficiare della positiva impostazione delle citate variabili. Tale situazione, complessivamente positiva, sembra riflettersi anche sull’andamento della manodopera, che viene indicata, per questo trimestre, prevalentemente stazionaria, in presenza tuttavia di alcuni circoscritti segnali di incremento limitatamente alle attività manifatturiere e ICT. Tale situazione potrebbe consolidarsi, stando alle attese per il quarto trimestre caratterizzato da una generalizzata invarianza non disgiunta da qualche ulteriore segnale di recupero occupazionale. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano ancora diffusamente stabili, mentre i costi totali di produzione, ancora in lieve incremento, risentono della lievitazione sia dei costi di approvvigionamento delle materie prime e semilavorati, sia di quelli del personale, anche se questi ultimi aumentano con minore intensità. A livello settoriale, il comparto Costruzioni supera parzialmente alcune pregresse difficoltà congiunturali, mentre risultano relativamente più dinamici gli altri due comparti. Anche il clima d’opinione tra gli imprenditori lucani appare in netto miglioramento., sia riguardo alle attese per l’economia italiana, sia per quelle riferite all’economia regionale. Il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato stazionario dal 59% degli operatori interpellati con un saldo positivo di 25 punti ed una variazione tendenziale del +2%. Il dato complessivo riflette una certa univocità di andamento delle due componenti della domanda, entrambe positive ed in recupero rispetto ai trimestri precedenti, sia per quanto riguarda quella interna (saldo +23 con una variazione del +2%), sia per quella estera (saldo +3 con una variazione nulla). Anche a livello settoriale, le indicazioni degli imprenditori lucani risultano abbastanza omogenee, esprimendosi con giudizi diffusamente positivi per tutti i comparti, che determinano saldi positivi di 21, 25 e 43 punti rispettivamente per Industria, Costruzioni ed ICT, e variazioni tendenziali diffusamente positive (+1% per Industria, e +3% Costruzioni ed ICT). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un ulteriore recupero della domanda complessiva (con un saldo positivo di 10 punti) che, a livello settoriale riguarda, abbastanza omogeneamente tutti i comparti (con saldi pari +9 punti per l’Industria, +13 per le Costruzioni e +14 per l’ICT). Anche le previsioni riguardo le due componenti della domanda risultano impostate positivamente sia per la componente interna (saldo +10), che per quella estera (saldo +2), entrambe influenzate dalle incoraggianti attese per il comparto Industria in senso stretto. In linea con l’andamento delle altre variabili, il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, appare in ulteriore recupero, determinando, in presenza di un 67% di indicazioni di invarianza, un saldo positivo di 18 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo riflette, anche in questo caso, una certa omogeneità degli andamenti espressi a livello settoriale, con valori del saldo pari a +13, +12 e +43 punti rispettivamente il comparto Industria, Costruzioni ed ICT che si esprimono con variazioni tendenziali del +1% per i primi due settori e del + 2% per l’ultimo.

8 LE REGIONI – Basilicata Anche per quanto riguarda l’incidenza delle due componenti del fatturato, il dato complessivo riflette una certa congruenza degli andamenti evidenziati dagli imprenditori alle vendite all’interno e all’estero (con saldi rispettivamente pari a +20 e +2 punti) entrambe con una variazione tendenziale del +1%, che esprime un ulteriore recupero, confermato anche a livello settoriale, rispetto al trimestre precedente. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso una ulteriore ripresa delle vendite espressa dal 18% degli imprenditori intervistati (saldo +13), in presenza di un 74% di indicazioni di invarianza. In questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano molto disomogenee: prevalentemente orientate al miglioramento le aspettative per la componente interna (saldo +10), in deciso ridimensionamento quelle per la componente estera (saldo -33). Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori lucani la durata media della produzione assicurata si attesta sugli 8 mesi (11 per il comparto Costruzioni); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti, in aumento, viene indicato al 77% dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per l’84% degli imprenditori lucani, mentre il 16% di essi non denuncia giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, è stata valutata prevalentemente stabile nel terzo trimestre 2006 dal 92% degli imprenditori intervistati, con un saldo positivo di 2 punti che risulta influenzato dagli incrementi occupazionali del comparto Industria (saldo +8); la prevalente stabilità del comparto edile (88% dei casi) si accompagna a significative situazioni di riduzione (saldo -13); prevalentemente stazionari i livelli occupazionali dell’ICT. Le previsioni occupazionali per il terzo trimestre 2006, mediamente positive (saldo +3), sembrano confermare, contrariamente alle altre variabili, una prevalente stabilità per quasi tutti i comparti considerati, non disgiunte, per l’Industria, da attese di ulteriori incrementi di manodopera (saldo +4). I prezzi di vendita dei prodotti finiti, pur giudicati in prevalenza stabili dall’82% degli imprenditori lucani, presentano diffuse indicazioni di incremento (saldo +8 punti con una variazione nulla), mentre i costi totali di produzione, risentendo del diffuso incremento delle variabili correlate, risultano aumentati mediamente del +3% (saldo +56 punti). Il dato complessivo appare pesantemente condizionato dall’incremento dei costi di produzione, registrato soprattutto per il comparto Industria (saldo +63 con una variazione del +4%), anche se risultano evidenti e diffusi anche gli incrementi registrati dagli altri comparti (Costruzioni: saldo +46 e variazione del +2; ICT: saldo +43 e variazione del +1%). Analoghe valutazioni vengono fornite dagli imprenditori lucani riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che, nel terzo trimestre, risultano in incremento per il 46% dei partecipanti all’indagine con un saldo positivo di 46 punti ed una variazione tendenziale del +3%. A livello settoriale tali incrementi risultano influenzati soprattutto dalle indicazioni fornite dal comparto Industria (saldo +54 con una variazione del 3%); con gli altri due settori che sono comunque interessati da prevalenti incrementi dei costi. Abbastanza consistenti appaiono gli incrementi indicati dagli imprenditori lucani anche riguardo ai costi del personale che vengono indicati in aumento dal 26% degli intervistati determinando un saldo positivo di 26 punti ed una variazione tendenziale del +1%. In questo caso, il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dalle indicazioni fornite per il comparto ICT che si esprime con un saldo positivo di 43 punti ed una variazione tendenziale del +1%. In aumento anche i costi del personale relativi agli altri due comparti (saldi + 13 e +25 rispettivamente per Costruzioni e Industria con variazioni tendenziali pari a 0 e +1% nell’ordine). Diffusamente stabile (82% dei casi) con qualche circoscritta situazione di miglioramento (saldo -5) è stata valutata l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, risentendo soprattutto dalle indicazioni fornite per i comparti ICT (saldo -29) e Industria (-4), mentre il comparto edile denuncia un aggravio (saldo +13). La situazione della liquidità appare nel terzo trimestre 2006 prevalentemente stazionaria (saldo 0), con un 97 di indicazioni di invarianza, e con indicazioni univoche per tutti i comparti considerati. Il clima d’opinione degli imprenditori lucani per il quarto trimestre 2006 risulta orientato verso un ulteriore miglioramento, o quantomeno consolidamento della dinamica congiunturale, stando ai già soddisfacenti valori del saldo diffusamente positivi sia riguardo alla tendenza dell’economia italiana, sia riguardo a quella regionale.

9 LE REGIONI – Calabria L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stabile dal 55% degli imprenditori interpellati. La ripartizione delle indicazioni di variazione vede prevalere quelle di aumento con un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale del -1%. Il dato complessivo riflette una parziale disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati, che risultano positivi sia dal punto di vista del saldo (+20) che come variazione tendenziale (+11%); negli altri due comparti, a riflesso di una ancora significativa presenza di elementi di negatività, l’Industria registra un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale del -1%; mentre per le Costruzioni sono negativi sia il saldo (-14) che la variazione tendenziale (-6%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano complessivamente positive determinando un saldo positivo di 40 punti, in presenza di un 45% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, tutti e tre i comparti esaminati sembrano contare su un incremento delle attività nell’ultimo trimestre dell’anno (saldi +40, +14, e +20 rispettivamente per Industria, Costruzioni e ICT) Alla fine del terzo trimestre 2006 la maggioranza degli imprenditori calabresi non ha registrato variazioni significative delle variabili economiche considerate, confermando quindi un consolidamento degli spunti positivi emersi precedentemente. Tra coloro inoltre che hanno segnalato variazioni congiunturali prevalgono ancora le indicazioni di aumento, anche se tuttavia persistono lievi riduzioni quantitative. Il dato complessivo media una dinamica in diffuso peggioramento per quasi tutte le variabili principali del comparto edile, una discreta tenuta dell’Industria in senso stretto, mentre l’ICT dimostra un maggior dinamismo. Le descritte dinamiche, riguardanti soprattutto la domanda e la produzione, determinano segnali positivi per quanto riguarda le dinamiche della manodopera che, in questo trimestre, è risultata in prevalente miglioramento, soprattutto per il comparto Industria e malgrado alcune aree di regresso emerse per gli altri comparti. I prezzi di vendita dei prodotti finiti manifestano in questo trimestre un diffuso incremento, così come avviene per i costi totali di produzione che risentono ancor più degli incrementi, sia dei costi di approvvigionamento, sia di quelli del personale. A livello settoriale, il comparto Costruzioni appare ancora generalmente penalizzato da pregresse difficoltà congiunturali, soprattutto riguardo alla produzione ed al volume degli ordini, mentre risultano relativamente più dinamici gli altri due comparti. Le previsioni per il quarto trimestre sono tutte orientate verso un generalizzato miglioramento, anche per quelle variabili come la domanda estera e le vendite all’estero, che nelle precedenti rilevazioni erano maggiormente penalizzate. Peggiora, rispetto al secondo trimestre, il clima d’opinione, soprattutto riguardo all’economia regionale. In linea con le indicazioni fornite dagli imprenditori calabresi riguardo alla produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stato valutato in aumento dal 28% dei partecipanti all’indagine, con un 55% di indicazioni di invarianza, determinando un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale negativa dell’1%. Il dato complessivo riflette una certa omogeneità di andamento delle due componenti della domanda che risultano positive sia riguardo a quella interna (saldo +15) che riguardo a quella estera (saldo +16), entrambe con una variazione tendenziale nulla. A livello settoriale le indicazioni riguardanti la domanda complessiva risultano tuttavia abbastanza disomogenee, determinando valori del saldo positivi solo per i comparti Industria (saldo +10 con una variazione tendenziale del -1%) e ICT (saldo +20 con una variazione tendenziale del +9%); mentre le Costruzioni, nonostante un lieve recupero, non superano ancora le pregresse difficoltà congiunturali (saldo -14 con una variazione negativa del 6%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sembrano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, determinando un saldo positivo di 40 punti, in presenza di un 45% di indicazioni di invarianza. Tale recupero della domanda complessiva interessa diffusamente tutti i comparti, anche se con valori del saldo più elevati soprattutto per il settore Industria in senso stretto (saldo +40) e per l’ICT (saldo +20); mentre il comparto edile, che risente ancora in parte delle difficoltà pregresse, presenta previsioni, sebbene positive, comparativamente meno ottimistiche (saldo +10). A differenza dei trimestri precedenti, le previsioni riguardanti la domanda complessiva risultano più omogenee esprimendosi con indicazioni favorevoli sia per la componente interna (saldo +35), che per quella estera (saldo +17). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 48% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 20 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime anche in questo trimestre la sostanziale omogeneità di tendenza degli andamenti espressi dagli imprenditori calabresi rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +13 con una variazione tendenziale del -1%) ed a quello estero (saldo +8 con una variazione tendenziale nulla).

10 LE REGIONI – Calabria La situazione di parziale recupero del fatturato complessivo risulta estesa anche a livello settoriale, ove si registrano situazioni di miglioramento sia per il comparto Industria (saldo +20 con una variazione nulla), sia soprattutto per l’ICT (saldo +20 con una variazione tendenziale del +11%); mentre il comparto Costruzioni, malgrado la prevalente invarianza (71%), si esprime con un volume complessivo delle vendite in diminuzione (saldo -17 con una variazione tendenziale del -6%). Le previsioni formulate dagli imprenditori calabresi per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 45% degli intervistati, con un saldo positivo di 37 punti, in presenza di un 38% di indicazioni di invarianza. In questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano ancora più omogenee e prevalentemente positive sia riguardo alle vendite all’interno (saldo +37), sia riguardo alle vendite all’estero (saldo +25). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il prossimo trimestre appaiono positive solo per il comparti Industria (saldo +37) e Costruzioni (+7), mentre il comparto ICT sembra interessato da attese di prevalente stabilità (saldo 0). Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori calabresi la durata media della produzione assicurata si attesta in media sui 2 mesi (7 per il comparto Costruzioni), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato all’82% dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 75% degli imprenditori calabresi, mentre aumenta al 18% la quota di imprese che si dichiarano prive di giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stata valutata in aumento dal 20% degli imprenditori intervistati, con un saldo positivo di 10 punti, in presenza di un 70% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo risulta influenzato dall’aumento occupazionale evidenziato solo dal comparto Industria (saldo +10); mentre per i comparti delle Costruzioni ed ICT, le pur prevalenti indicazioni di invarianza (64% e 60% nell’ordine), coesistono con saldi negativi rispettivamente di 22 e 20 punti. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano ancora positive (saldo +8), anche se più attenuate, rispetto al dato di consuntivo, risentendo delle attese occupazionali negative del comparto ICT (saldo - 20) e della prevalente stabilità occupazionale delle Costruzioni (saldo 0). Ancora in prevalente incremento risulta la manodopera complessiva del comparto Industria in senso stretto (saldo +8). I prezzi di vendita dei prodotti finiti vengono giudicati stabili dall’45% degli imprenditori calabresi con un saldo positivo di 30 punti ed una variazione tendenziale del +2%; mentre risulta ancora più consistente l’incremento dei costi totali di produzione, che vengono giudicati in aumento dal 85% degli intervistati, con un saldo di +85 punti ed una variazione tendenziale del +8%. Il dato complessivo appare pesantemente condizionato ancora una volta dall’aumento registrato soprattutto per i comparti Industria (saldo +85 con una variazione del +8%) e Costruzioni (saldo +71 con una variazione del +6%); anche il comparto ICT presenta un incremento diffuso e consistente (saldo +40, variazione +2%). Analoghe valutazioni vengono fornite dagli imprenditori calabresi riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che nel terzo trimestre 2006 risultano in incremento per il 83% dei partecipanti all’indagine con un saldo positivo di 83 punti ed una variazione tendenziale del +9%. Tali valutazioni complessive sembrano determinate dai consistenti incrementi registrati per i comparti Industria e Costruzioni (entrambi con saldo +83 ed una variazione del +9%); mentre il comparto ICT presenta un’incidenza dei costi meno sostenuta, sebbene in aumento, (saldo +40, variazione tendenziale del +2%). Ancora in aumento risultano in questo trimestre anche i costi del personale, secondo il 55% degli intervistati, determinando un saldo positivo di 55 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Anche in questo caso, il dato complessivo appare pesantemente condizionato dal comparto Industria che si esprime con un saldo positivo di 55 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Risultano comparativamente meno consistenti e diffusi gli incrementi dei costi del personale registrati per il comparto edile (saldo +39 con una variazione del 2%) ed ICT (saldo +40 con una variazione del +1%). I persistenti squilibri tra le dinamiche dei costi e quelle dei prezzi di vendita continuano a generare tensioni che portano nel complesso l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato ad un peggioramento sintetizzato da un saldo positivo di 20 punti percentuali. I settori dell’Industria e delle Costruzioni sembrano soffrire di più di questa situazione (saldi +20 e +11 punti nell’ordine), mentre per l’ICT non si segnalano variazioni significative della situazione preesistente (saldo zero, 96% di invarianza). Tali circostanze si riflettono anche sulla gestione della liquidità che, in questo trimestre, registra un saldo negativo di 8 punti con un 55% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale i valori del saldo diffusamente negativi evidenziano un peggioramento sia per l’Industria (saldo -8), che per gli altri due comparti (entrambi con un saldo di -10 punti). Il clima d’opinione degli imprenditori calabresi per il quarto trimestre 2006 riflette, per quanto riguarda l’economia nazionale, il riaffiorare di diffuse situazioni di incertezza che quasi equiripartiscono le valutazioni degli imprenditori (saldo -5); mentre per l’economia regionale appare più evidente un orientamento negativo (saldo -20).

11 LE REGIONI – Campania L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stata valutata stazionaria dal 57% degli imprenditori intervistati con un saldo positivo di 11 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo riflette ancora una volta la disomogeneità di andamento delle valutazioni espresse per i tre macrosettori considerati. Se infatti per i comparti Industria (saldo +17 con una variazione nulla) e ICT (saldo +10 con una variazione del +1%) prevalgono le indicazioni di incremento produttivo, il comparto Costruzioni registra ancora una riduzione delle attività (saldo -6 con una variazione tendenziale del -3%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per il quarto trimestre 2006 porta il 26% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +15), mente il 60% di essi risulta orientato verso una prevalente stabilità produttiva. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo positivi per i comparti Industria (saldo +16) e Costruzioni (saldo +14); mentre per il comparto ICT prevalgono indicazioni di stabilità (saldo 0). Alla fine del terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori campani descrivono una situazione congiunturale regionale complessivamente in miglioramento, anche se non mancano indicazioni contrarie legate alla presenza di alcune situazioni di negatività non ancora superate, evidenti soprattutto a livello settoriale. Il comparto che presenta le maggiori difficoltà congiunturali è ancora quello delle Costruzioni per il quale prevalgono variazioni tendenziali negative per quasi tutte le variabili principali, mentre risultano complessivamente più dinamici gli altri due comparti. I segnali nel complesso non negativi derivanti da ordini e produzione si rifletto anche sulle dinamiche della manodopera fissa che, nel corso del terzo trimestre, presenta un sostanziale equilibrio tra quote di regresso non ancora superate (per il comparto edile), e indicazioni di recupero soprattutto per i comparti Industria e ICT. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano in questo trimestre in lieve incremento, soprattutto per effetto dell’incidenza dei costi totali di produzione, che risultano a loro volta condizionati dagli ulteriori incrementi dei costi di approvvigionamento delle materie prime e semilavorati, ed in maniera più marginale di quelli del personale. Riguardo alle previsioni per il prossimo trimestre, nell’ambito di attese di un generale miglioramento delle principali variabili congiunturali, anche il comparto Costruzioni - pur risultando ancora generalmente penalizzato da pregresse difficoltà - sembra orientato verso un parziale recupero congiunturale. Peggiora diffusamente il clima di opinione, sia riguardo all’economia italiana che regionale, anche se il peggioramento non sembra per ora interessare il comparto ICT. In linea con la tendenza espressa per la produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 30% degli imprenditori campani, con un saldo positivo di 12 punti (ed una variazione nulla), in presenza di un 52% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette un andamento sincrono delle due componenti della domanda complessiva che risulta in diffuso incremento: quella interna con un saldo positivo di 12 punti ed una variazione tendenziale nulla; quella estera con un saldo positivo di 31 punti e con una variazione tendenziale del +2%. A livello settoriale, accanto ad una domanda complessiva ancora in prevalente crescita per l’Industria (saldo +16 con una variazione tendenziale del +1%) e per l’ICT (saldo +12 con una variazione tendenziale nulla), il comparto edile registra una domanda complessiva che, sebbene risulti in recupero, è ancora prevalentemente negativa (saldo -6) con una variazione tendenziale del -4% (59% di invarianza). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 appaiono orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 18 punti, che a livello settoriale riflette una prevalenza di indicazioni di incremento sia per l’Industria (saldo +21) che per le Costruzioni (saldo +9), mentre per l’ICT ci sarebbe una sostanziale conferma della positiva situazione attuale. Anche in questo caso, il dato complessivo esprime la sostanziale omogeneità delle previsioni espresse per le due componenti della domanda, con attese di incremento, sia per la componente interna (saldo +22), sia per quella estera (saldo +21). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, riflette coerentemente i risultati della domanda complessiva ed esprime un parziale recupero rispetto alle indicazioni del trimestre precedente. Il fatturato totale viene infatti valutato in aumento dal 30% degli imprenditori campani, con un saldo positivo di 16 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +21 con una variazione nulla) ed a quello estero (saldo +36 con una variazione del +3%). Cosi come per la domanda, anche in questo caso si registrano alcune differenze a livello settoriale tra l’ incremento di fatturato espresso per i comparti Industria (saldo +22 con una variazione del +1%) ed ICT (saldo +12 con una variazione nulla) e la prevalente stabilità (saldo 0) del comparto edile che si esprime con una variazione tendenziale del -3%.

12 LE REGIONI – Campania Le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo risultano comunque orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 25% degli intervistati, con un saldo positivo di 15 punti, ed in presenza di un 62% di indicazioni di invarianza. In linea con la domanda complessiva, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano positive sia riguardo alle vendite interne (saldo +22), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +27). Così come a livello settoriale, dove le previsioni per il prossimo trimestre risultano tutto sommato positive per tutti i comparti esaminati, ed in modo particolare per quello dell’Industria (+21), che, anche nel dato congiunturale complessivo concentra il maggior numero di indicazioni positive; viceversa sono comparativamente meno ottimistiche, e ancora prevalentemente orientate alla stabilità, le previsioni relative agli altri due comparti (entrambi saldo 0). Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori campani la durata media della produzione assicurata si attesta su 6 mesi (12 per il comparto ICT), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato all’67% dell’utilizzo massimo (85% per il comparto ICT). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per l’75% degli imprenditori campani, mentre il 19% di essi indica l’assenza di giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stata valutata in aumento dal 17% degli imprenditori intervistati, con un saldo negativo di 1 punto, in presenza di un 65% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo risulta influenzato dalla prevalente diminuzione di manodopera registrata per i comparti Costruzioni (saldo -5) e ICT (saldo -10), mentre il comparto Industria esprime un lieve incremento occupazionale (saldo +1). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 scontano una ulteriore erosione della base occupazionale per alcune circoscritte aree di attività (saldo -3), stante un abbondante 81% di indicazioni di invarianza. Tali previsioni sembrano risentire di quanto indicato per il comparto Industria (saldo -3), mentre quelle formulate dagli imprenditori dei comparti Costruzioni e ICT risultano orientate ad una prevalente stabilità occupazionale (entrambi saldo 0). I prezzi di vendita dei prodotti finiti vengono giudicati stabili dal 56% degli imprenditori campani, con un saldo comunque positivo di 20 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Anche i costi totali di produzione risultano contestualmente in diffuso incremento (saldo +62 con una variazione tendenziale del +5%), soprattutto per effetto degli incrementi dei costi di produzione registrati dai comparti Industria (saldo +56 con una variazione del +3%) e soprattutto Costruzioni (saldo +79, con una variazione del +8%); mentre risultano meno diffusi e sostenuti gli incrementi per il comparto ICT(saldo +15 con una variazione del +1%). Analoghe valutazioni vengono fornite dagli imprenditori campani riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che nel terzo trimestre 2006 risultano in incremento per il 71% degli intervistati con un saldo positivo di 69 punti ed una variazione tendenziale del +6%. A livello settoriale tali incrementi sono presenti per tutti i comparti analizzati con saldi e variazioni percentuali elevate ancora per i comparti Industria (saldo +63 con una variazione del +5%), e soprattutto Costruzioni (saldo +85 con una variazione del +9%); mentre per l’ICT il valore degli incrementi risulta meno diffuso e più contenuto (saldo +15 con una variazione del +2%). Abbastanza consistenti risultano gli incrementi indicati dagli imprenditori campani anche riguardo ai costi del personale che vengono valutati in aumento dal 40% degli intervistati determinando un saldo positivo di 36 punti ed una variazione tendenziale nulla. Anche in questo caso, il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dal comparto edile che si esprime con un saldo positivo di 50 punti, anche se con una variazione tendenziale nulla. Viceversa, sono relativamente meno diffusi e consistenti gli incrementi dei costi del personale registrati per il comparto Industria (saldo +32 con una variazione nulla); mentre risultano stabili i costi della manodopera per il comparto ICT (saldo 0 con una variazione nulla). La descritta accelerazione dei costi influisce ancora sul l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +1), che, in ulteriore peggioramento, rispecchia soprattutto la situazione del comparto Industria (saldo +3) e dell’ICT (saldo +15); mentre risulta prevalentemente stazionaria per il comparto edile (saldo 0). La situazione della liquidità appare in questo trimestre sostanzialmente invariata per il 71% degli operatori interpellati (saldo -1), con valori dello stesso segno che raggiungono il 96% per il comparto ICT. Il clima d’opinione degli imprenditori campani per il quarto trimestre 2006 fa emergere posizioni variegate ed incerte sia riguardo all’economia nazionale (46% di invarianza; saldo -4) che per quella regionale (44% di invarianza; saldo -14). A livello settoriale, il comparto edile (con saldi pari a -35 e -47 punti rispettivamente per la prima e la seconda variabile) sembra più coinvolto da un possibile peggioramento, mentre gli altri due comparti si esprimono con saldi ancora positivi per entrambe le variabili.

13 LE REGIONI – Molise L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata in aumento dal 36% degli imprenditori molisani intervistati determinando un saldo positivo di 18 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo riflette ancora una parziale disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati. Se infatti i saldi indicano un prevalente incremento di produzione (Industria +14, ICT +40 e Costruzioni +11 punti) la variazione tendenziale risulta positiva solo per il comparto ICT (+7%), mentre è nulla per il comparto Industria e negativa per il comparto edile (-1%). Il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso per il quarto trimestre 2006 porta il 46% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +46), pur in presenza di un 36% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo consistentemente positivi per tutti i comparti, con valori compresi tra +56 punti per il comparto edile e +40 punti per il comparto ICT. Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori molisani esprimono valutazioni complessivamente positive, ed in diffuso consolidamento, riguardanti la produzione, gli ordini, soprattutto all’estero, e le vendite all’estero anche se non sono ancora del tutto superate alcune pregresse condizioni di difficoltà a livello settoriale. Il dato complessivo risulta infatti da una dinamica complessivamente positiva, che non nasconde tuttavia la presenza di situazioni di incertezza per alcune delle variabili considerate per i settori dell’Industria e, in minor misura, per le Costruzioni; mentre il comparto ICT contribuisce invece con saldi e variazioni tendenziali positive soprattutto riguardo ai consuntivi relativi alla produzione ed al portafoglio ordini. I segnali di incertezza derivanti da ordini, produzione e vendite, soprattutto per il comparto Industria, determinano ripercussioni negative sulla dinamica della manodopera che, in questo trimestre, è risultata in diminuzione, anche se è attesa in aumento nel trimestre successivo. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano in questo trimestre in prevalente incremento, in sintonia con gli aumenti sia dei costi totali di produzione e di approvvigionamento, sia di quelli del personale, anche se tali incrementi sembrano essere circoscritti ai soli comparti Industria e Costruzioni. Più stabile, nonostante la situazione congiunturale, è risultata l’incidenza dell’indebitamento bancario, probabilmente a seguito di un generalizzato miglioramento della liquidità. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un generale miglioramento congiunturale che interesserebbe tutte le principali variabili analizzate, soprattutto per quanto riguarda la produzione il portafoglio ordini totale e le vendite totali, anche se la manodopera complessiva, soprattutto per il comparto Industria, stenta a recuperare le difficoltà emerse nel trimestre appena trascorso. Il clima d’opinione, soprattutto riguardo all’economia italiana, risulta in prevalente peggioramento per i comparti Industria e Costruzioni, mentre è più orientato all’ottimismo per il comparto ICT. In linea con gli andamenti della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 36% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 15 punti (variazione nulla), in presenza di un 43% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo deriva da una sostanziale omogeneità di andamento delle due componenti della domanda, entrambe ancora prevalentemente positive (saldi di +11 e +9 punti rispettivamente per quella interna ed estera), anche se con variazioni tendenziali negative per entrambe (del -1% per quella interna e del -2% per quella estera). A livello settoriale, accanto ad una domanda in ulteriore miglioramento per l’ICT (saldo +20 con una variazione del +6%) ed in recupero per le Costruzioni (saldo +22 con una variazione del +3%), quella del comparto Industria registra un parziale regresso (saldo +7 con una variazione del -3%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 32 punti imputabile soprattutto ai comparti Industria (saldo +36) e Costruzioni (+44), mentre per l’ICT si attende una prevalente stabilità congiunturale. Le previsioni sulla domanda complessiva riflettono la sostanziale univocità delle due componenti, con attese decisamente favorevoli sia per la componente interna (saldo +11), sia soprattutto per quella estera (saldo +18). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 46% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 8 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa disomogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori molisani rispettivamente riguardo al mercato interno, in peggioramento, (saldo -5 con una variazione tendenziale del -2%) ed a quello estero, prevalentemente stazionario (saldo 0 con una variazione tendenziale del -3%). A livello settoriale si registrano significative differenze tra il prevalente peggioramento del fatturato per il comparto Industria (saldo -7 con una variazione del -2%), l’incremento delle vendite per il comparto Costruzioni (saldo +33 con una variazione del +4%) e la sostanziale stabilità dei volumi di fatturato per l’ICT (saldo 0 e variazione nulla). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano complessivamente orientate verso una certa ripresa delle vendite espressa dal 32% degli intervistati, con un saldo positivo di 28 punti, in presenza di un 32% di indicazioni di invarianza.

14 LE REGIONI – Molise Le valutazioni previsionali espresse per le due componenti del fatturato risultano decisamente più omogenee e tendenti al recupero sia per quanto riguarda le vendite all’interno (saldo +11), sia soprattutto per quanto riguarda le vendite all’estero (saldo +27). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale risultano positive per il comparti Industria (saldo +43) e Costruzioni (saldo +22), mentre il comparto ICT sembra ancora orientato verso un consolidamento della soddisfacente situazione precedente. Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori molisani la durata media della produzione assicurata si attesta su 9 mesi (15 per il comparto edile), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 72% dell’utilizzo massimo (80% per il comparto ICT). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 57% degli imprenditori campani, mentre il 14% di essi dichiara di non avere giacenze in magazzino. La manodopera complessiva, nel trimestre appena trascorso, è stata valutata in diminuzione dal 21% degli imprenditori intervistati, determinando un saldo negativo di 3 punti, pur in presenza di un 61% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo risulta influenzato soprattutto dalle indicazioni negative fornite per il comparto Industria (saldo -29), ed in misura inferiore per l’ICT (saldo -1); mentre il comparto edile risulta orientato verso un prevalente recupero della manodopera complessiva (saldo +33). Le previsioni occupazionali per il quarto trimestre 2006 risultano caratterizzate da una sostanziale prevalenza di indicazioni di incremento (saldo +3 punti), anche se emergono situazioni comparativamente più positive ancora per il comparto edile (saldo +11) a fronte della prevalente invarianza attesa per gli altri due comparti (saldo 0). I prezzi di vendita dei prodotti finiti, nel terzo trimestre 2006, vengono giudicati stabili dall’57% degli imprenditori molisani, in presenza tuttavia di significative spinte al rialzo che determinano un saldo positivo di 32 punti ed una variazione tendenziale del +5%. Il dato complessivo risulta determinato per lo più dalle indicazioni fornite per il comparto Industria (saldo+36 con una variazione tendenziale del +9%) e Costruzioni (saldo +22 con una variazione del +1%), mentre il comparto ICT registra un prevalente calo dei prezzi di vendita (saldo -4 con una variazione del -1%). In evidenza in questo trimestre anche l’incremento dei costi totali di produzione che determinano un saldo di +75 punti con una variazione tendenziale del +12%. Il dato complessivo appare pesantemente condizionato dall’aumento diffuso dei costi di produzione, evidente soprattutto per i comparti Industria (saldo +93 con una variazione del +17%) e Costruzioni (saldo +78 con una variazione del +9%); in questo trimestre l’ICT è interessato da un incremento di costi più contenuto (saldo +20, variazione +1%). Anche per quanto riguarda i costi delle materie prime e semilavorati, nel terzo trimestre 2006, gli imprenditori molisani denunciano un ulteriore incremento (saldo +71 punti ed una variazione tendenziale del +15%) che risulta condizionato soprattutto dagli incrementi indicati dal comparto Industria (saldo +86 con una variazione tendenziale del +21%) e Costruzioni (saldo +89 con una variazione del +9%); nonostante un prevalente incremento registrato anche per il comparto ICT (saldo +25, variazione del +3%). Ancor più diffusi risultano gli incrementi registrati dagli imprenditori molisani riguardo ai costi del personale che vengono indicati in aumento dal 68% degli intervistati, determinando un saldo positivo di 68 punti ed una variazione tendenziale del +2%. Anche in questo caso, il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dai comparti Industria ( con un saldo positivo di 79 punti ed una variazione tendenziale del +2%) e Costruzioni (saldo +67 con una variazione del +3%). Viceversa, risultano relativamente meno consistenti, sebbene ancora prevalenti, gli incrementi dei costi del personale indicati per il comparto ICT (saldo +40 con una variazione del +1%). Sulla base delle indicazioni degli imprenditori molisani, nel terzo trimestre 2006, risulta tuttavia generalmente stazionaria l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo 0), anche se, nel dettaglio settoriale, la situazione risulta più articolata, infatti solo il comparto Costruzioni fa registrare un incremento (saldo +11); mentre l’ICT esprime una situazione di prevalente stabilità (saldo 0) e l’Industria addirittura una diminuzione di tale incidenza (saldo -7). Viceversa, in questo terzo trimestre 2006, la situazione della liquidità appare sostanzialmente migliorata (saldo +25) anche nel dettaglio settoriale dove il valore del saldo risulta positivo sia per il comparto Industria (+14), sia per gli altri due comparti (saldi +40 e +11 rispettivamente per ICT e Costruzioni). Il clima d’opinione degli imprenditori molisani per il quarto trimestre 2006 risulta, riguardo all’economia italiana, orientato verso una sostanziale stabilità (saldo 0); anche se, nel dettaglio settoriale, emergono ancora evidenti differenze tra le indicazioni negative fornite per il comparto Industria e Costruzioni (saldi -7 e -11 nell’ordine) e quelle positive del comparto ICT (+40). Riguardo invece alla tendenza dell’economia regionale la previsione negativa (saldo - 3) sarebbe attribuibile soltanto alle valutazioni per il comparto Industria (saldo -7), mentre gli altri due comparti risultano orientati ad una prevalente stazionarietà della situazione congiunturale.

15 LE REGIONI – Puglia Il terzo trimestre 2006 è stato caratterizzato, secondo le indicazioni degli imprenditori pugliesi, da una fase di incertezza che ha portato ad una parziale interruzione del processo di recupero congiunturale innescata nel precedente trimestre. Il dato complessivo risulta infatti influenzato da una dinamica non positiva della produzione, degli ordini e delle vendite all’interno, che, a livello settoriale, sembra riguardare diffusamente tutti i comparti, anche se il comparto edile appare essere più penalizzato, soprattutto per quanto riguarda le vendite. I segnali positivi derivanti dal mercato estero e, in generale, dalle previsioni sulla produzione e gli ordini, determinano solo lievi ripercussioni sulle dinamiche della manodopera che, se nelle indicazioni di consuntivo risulta in incremento, nelle previsioni, sembra ancora risentire delle difficoltà attraversate dai comparti ICT e Industria. I prezzi di vendita dei prodotti in questo trimestre risultano ancora interessati da un diffuso aumento, non tale tuttavia da assorbire gli effetti di un’accresciuta e persistente incidenza dei costi totali di produzione. Peggiora diffusamente anche la liquidità, a cui fa riscontro un accrescimento dell’incidenza dell’indebitamento bancario. Le previsioni per il quarto trimestre risultano tutte positivamente impostate, soprattutto per quanto riguarda la produzione, gli ordini e le vendite del comparto ICT, mentre gli altri due comparti manifestano una maggior cautela, soprattutto per quelle variabili che nel trimestre appena trascorso hanno fornito pochi spunti positivi. Il clima d’opinione, diffusamente negativo nel trimestre precedente, sembra recuperare solo per quanto riguarda la tendenza dell’economia italiana e soltanto per i comparti Industria e ICT. Si conferma ancora diffusamente negativo ed in parziale peggioramento per quanto riguarda l’economia regionale. In linea con la produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento solo dal 19% dei partecipanti all’indagine, con un saldo negativo di 6 punti (variazione del -2%), in presenza, tuttavia, di un 56% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette, anche in questo caso, una certa disomogeneità di andamento delle due componenti della domanda, che si esprime in un peggioramento della compontente interna (saldo -3 con una variazione del -1%), ed un miglioramento per quella estera (saldo +17 con una variazione del +3%). A livello settoriale, le indicazioni riferite al portafoglio ordini totale appaiono tuttavia ancora abbastanza divergenti: una domanda in peggioramento per i comparti Costruzioni (saldo -36 con una variazione del -12%) e ICT (saldo -7 con una variazione del -1%), ed una prevalente stazionarietà per l’Industria (saldo 0, variazione nulla). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sembrano orientate verso un diffuso recupero della domanda complessiva (saldo +11), che riflette una sostanziale omogeneità delle previsioni espresse per le due componenti che risultano entrambe in prevalente incremento (saldo +2 per quella interna e +6 per quella estera). Anche a livello settoriale, le previsioni risultano tutte positivamente impostate determinando valori del saldo diffusamente positivi sia per il comparto edile che dovrebbe superare le difficoltà pregresse (saldo +36), sia per gli altri due comparti (entrambi saldo +7) che sono attesi comunque in miglioramento. L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 55% degli imprenditori intervistati con un saldo negativo di 9 punti ed una variazione tendenziale del -2%. Il dato complessivo riflette una sostanziale omogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che, contrariamente alle rilevazioni precedenti, si esprimono con valori del saldo negativi per tutti i comparti (-7 per Industria e ICT e -27 per le Costruzioni); le variazioni tendenziali risultano negative solo per le Costruzioni (-13%) e l’ICT (-2%), mentre l’Industria fa registrare una variazione tendenziale nulla. Tale situazione potrebbe essere superata nell’ultimo trimestre dell’anno, posto che il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso determini per l’attività di produzione un 22% di indicazioni positive (saldo +8), in presenza di un 61% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, appaiono mediamente più favoriti, ancora una volta i comparti ICT (saldo +27) e Industria (saldo+7); mentre risultano ancora non favorevoli le previsioni fornite per il comparto Costruzioni (saldo -9). Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 59% degli imprenditori pugliesi intervistati, con un saldo positivo di 1 punto ed una variazione tendenziale del -1%. In questo caso, il dato complessivo esprime una certa disomogeneità negli andamenti espressi dagli imprenditori rispettivamente riguardo al mercato interno, in regresso, (saldo -6 con una variazione tendenziale nulla) ed estero, in miglioramento, (saldo +8 con una variazione tendenziale del +2%). A livello settoriale si registrano indicazioni abbastanza disomogenee caratterizzate da un incremento delle vendite espresso per i settori Industria e ICT (rispettivamente con saldi di +3 e +14 punti), entrambi con una variazione tendenziale del +1%, e da una diminuzione dei volumi di fatturato espressa per il comparto edile (saldo -27 con una variazione del -11%).

16 LE REGIONI – Puglia Secondo le indicazioni degli imprenditori pugliesi, la durata media della produzione assicurata si attesta, in questo trimestre, sugli 8 mesi (15 per il comparto edile); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti è pari al 73% (77% per il comparto edile) dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è considerato normale dal 46% dei partecipanti all’indagine, mentre il 45% di essi dichiara di non avere giacenze di magazzino. La manodopera complessiva sembra presentare un ciclo in controtendenza rispetto alle altre variabili, valutata infatti stabile dal 69% degli imprenditori pugliesi, nel terzo trimestre 2006 registra un incremento, espresso da un saldo positivo di 5 punti. A livello settoriale, sia il comparto Industria (saldo +2) che il comparto ICT (saldo +20) risultano interessate da un prevalente recupero occupazionale, mentre il comparto edile fa registrare una prevalente stabilità di manodopera (saldo 0). Il dato di consuntivo risulta tuttavia non confermato nelle previsioni per il quarto trimestre (saldo -2), caratterizzate da un generalizzato ridimensionamento del numero di occupati, soprattutto per i comparti Industria (-3) e Costruzioni (-9), mentre il comparto ICT conferma una situazione di incremento occupazionale (saldo +14). Per quanto riguarda i prezzi di vendita dei prodotti finiti, essi vengono giudicati in aumento dal 25% degli imprenditori interpellati determinando un saldo positivo di 11 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo riflette tuttavia una certa disomogeneità dei giudizi espressi dagli imprenditori dei diversi comparti, con valori di incremento più consistenti per i comparti Costruzioni (saldo +36 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +20 con una variazione del +1%), mentre il comparto Industria, pur registrando un prevalente incremento dei prezzi di vendita presenta una variazione tendenziale nulla. Decisamente più omogenei i giudizi complessivi forniti dagli imprenditori pugliesi riguardo ai costi totali di produzione che nel terzo trimestre 2006 risultano diffusamente aumentati determinando un saldo positivo di 53 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Il dato complessivo appare correlato tanto ad un confermato e diffuso incremento dei costi delle materie prime/semilavorati (saldo +62 con una variazione tendenziale del +5%), quanto a quello dei costi del personale (saldo +33 con una variazione tendenziale del +2%), entrambi influenzati dai consistenti incrementi denunciati diffusamente per tutti i comparti analizzati. Parallelamente all’aumento generalizzato dei costi di produzione, nel terzo trimestre 2006, risulta particolarmente diffuso anche l’incremento dell’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +8), particolarmente evidente per i comparti Costruzioni (saldo +18) e ICT (saldo +20). Anche la liquidità, che sembrava migliorata nel trimestre precedente, risulta nel complesso in diffuso peggioramento (saldo -5), soprattutto proprio per quei comparti che hanno registrato, nel corso del terzo trimestre, una maggiore incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato: Costruzioni (-9) e ICT (-7). Nonostante ciò, le previsioni generali espresse dagli imprenditori pugliesi riguardo all’economia italiana, salvo per il comparto edile, risultano prevalentemente favorevoli (saldo +9), mentre comparativamente più pessimistiche risultano ancora le previsioni riguardanti l’economia regionale a conferma del generalizzato deterioramento del clima di fiducia degli imprenditori locali. Riguardo alle previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto a quello appena trascorso, si assiste ad un generalizzato miglioramento delle indicazioni fornite dagli imprenditori pugliesi (saldo +8), che sembrerebbe riguardare sia la componente interna, che, dopo un trimestre di diffusa debolezza è attesa in generale miglioramento (saldo +5), sia la componente estera, che dovrebbe ulteriormente migliorare (saldo +5). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre risultano diffusamente positive non solo per i comparti Industria (saldo +5) e ICT (saldo +13), a conferma del loro maggior dinamismo, ma anche per il comparto Costruzioni (saldo +18) che recupererebbe nelle attese il calo delle vendite denunciato nel trimestre appena trascorso.

17 LE REGIONI – Sardegna L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata in aumento dal 30% degli imprenditori sardi intervistati con un saldo positivo di 8 punti (variazione tendenziale del -2%) in presenza di un 48% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette la parziale disomogeneità delle valutazioni espresse per i tre macrosettori considerati: i comparti Industria e ICT, in presenza di un saldo positivo per entrambi (+9 e +20 nell’ordine) registrano variazioni tendenziali rispettivamente del -4% e +5%; mentre nel comparto Costruzioni coesistono prevalenti situazioni di invarianza con diffusi segnali di rallentamento delle attività (saldo -20, variazione del +2%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per i prossimi tre mesi porta il 35% degli imprenditori intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +24), mente il 52% di essi resta orientato ad una prevalente stabilità produttiva. A livello settoriale, tale previsione risulta positiva solo per i comparti Industria (saldo +16) e ICT (saldo +60); mentre il comparto edile sembra ancora orientato verso una prevalente stabilità produttiva (saldo 0). Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori sardi esprimono, riguardo all’andamento congiunturale regionale, valutazioni complessivamente positive, soprattutto riguardo al portafoglio ordini estero ed alle vendite totali, anche se non mancano segnali non positivi derivanti da un circoscritto regresso del volume della produzione e della domanda interna. A livello settoriale, nel conteso di un diffuso ridimensionamento quantitativo delle valutazioni degli intervistati, il comparto Industria fa registrare giudizi sulle principali variabili considerate, complessivamente più positivi degli altri due comparti. L’aumento generalizzato delle indicazioni positive, contestuale ad un più debole incremento di quelle negative riguardo alla produzione e agli ordini, genera effetti frenanti anche sulla dinamica della manodopera complessiva che risulta, nelle indicazioni di consuntivo, in lieve regresso, ed una prevalente stabilità nel trimestre prossimo. Riguardo alle variabili finanziarie, gli imprenditori sardi, così come la maggioranza degli imprenditori meridionali, iniziano a ritoccare al rialzo i prezzi di vendita, proprio nel tentativo di assorbire l’incessante incremento dei costi di produzione, influenzati a loro volta dagli incrementi dei costi di approvvigionamento e di quelli del personale. A fronte poi di una liquidità valutata in prevalente peggioramento, l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato risulta in diffuso appesantimento. Il clima d’opinione appare in peggioramento sia riguardo all’economia regionale, sia per quanto riguarda quella nazionale, fatta eccezione per le attese prevalentemente ottimistiche del comparto ICT. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano tuttavia positivamente impostate per tutte le principali variabili e diffusamente per tutti i settori considerati, anche se non mancano segnali di prevalente stabilità, soprattutto riguardo alla manodopera ed a talune indicazioni riferite al comparto edile. In linea con le indicazioni fornite riguardo alla produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 24% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 4 punti (variazione nulla), ed in presenza di un 57% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette in questo caso una certa omogeneità di andamento delle due componenti della domanda: risulta infatti in prevalente incremento sia il portafoglio ordini interno (saldo +3 con una variazione tendenziale negativa dell’1%), sia quello estero (saldo +27 con una variazione tendenziale del +7%). A livello settoriale, accanto ad una domanda che si conferma in aumento per l’Industria (saldo +7, variazione tendenziale nulla) ed in recupero per l’ICT (saldo +10 con una variazione del +3%), il comparto edile presenta una domanda complessiva in regresso (saldo -20, con una variazione del -2%), anche se l’80% degli intervistati registra una stabilità degli ordini. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sembrano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 22 punti, a vantaggio soprattutto del comparto ICT (saldo +60) e Industria in senso stretto (saldo +13); mentre la domanda del comparto edile è attesa prevalentemente stazionaria (saldo 0). Il dato previsionale complessivo riflette nuovamente l’univocità di andamento delle due componenti della domanda, che si esprime con attese favorevoli sia per la componente interna (saldo +19), sia soprattutto per quella estera (saldo +28). In questo caso il settore ICT sembra essere decisamente il più favorito, soprattutto nelle indicazioni riferite al mercato interno. Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 59% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 11 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime anche in questo caso una certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori sardi rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +10) ed estero (saldo +16) entrambi con una variazione tendenziale nulla. A livello settoriale si registrano viceversa significative differenze tra il lieve incremento di fatturato espresso per i comparti Industria (saldo +16, variazione nulla) e ICT (saldo +10 con una variazione del +3%) e la confermata diminuzione di quello del comparto edile (saldo -20 con una variazione negativa del 2%).

18 LE REGIONI – Sardegna Le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo risultano orientate verso una certa ripresa delle vendite espressa dal 37% degli intervistati, con un saldo positivo di 26 punti e in presenza di un 50% di indicazioni di invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato appaiono decisamente positive sia riguardo alle vendite interne (saldo +31), sia per le vendite all’estero (saldo +39). A livello settoriale, le stime riguardanti il fatturato totale per il prossimo trimestre risultano positive per quasi tutti i comparti esaminati, ed in particolare per quello dell’ICT (saldo +70), seguito dall’Industria (saldo +16), che, anche nelle indicazioni di consuntivo manifestavano un maggior dinamismo, mentre risultano caratterizzate da una prevalente stabilità, le attese relative al comparto delle Costruzioni (saldo 0), che non sembra ancora recuperare le difficoltà espresse in questo trimestre. Secondo le indicazioni degli imprenditori sardi, la durata media della produzione assicurata si attesta sui 6 mesi (10 per il comparto edile); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 72% dell’utilizzo massimo (73% per l’Industria in senso stretto). Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è considerato normale dal 10% dei partecipanti all’indagine, mentre il 39% di essi dichiara di non avere giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, valutata stabile dal 59% degli imprenditori sardi, nel terzo trimestre 2006 registra un peggioramento espresso da un saldo negativo di 7 punti, che dovrebbe essere parzialmente recuperato, stando alle previsioni per il quarto trimestre 2006, a seguito di un aumento di manodopera espresso dal 13% degli intervistati, fermo restando un atteso 74% di indicazioni di invarianza (saldo 0). A livello settoriale, il dato congiunturale relativo al terzo trimestre 2006 risulta orientato verso una prevalente stabilità della manodopera solo per il comparto edile (saldo 0), mentre per gli altri due comparti gli imprenditori si esprimono con indicazioni diffusamente negative (con saldi di -7 e -10 punti rispettivamente per Industria e ICT). La fase congiunturale attraversata dall’economia sarda, in questo trimestre, vede un adeguamento al rialzo dei prezzi di vendita dei prodotti finiti espresso dal 35% degli imprenditori interpellati, determinando così un saldo positivo di 26 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Il dato complessivo riflette tuttavia la parziale disomogeneità dei giudizi espressi dagli imprenditori dei diversi comparti con valori del saldo positivi solo per il comparto Industria (saldo +39 con una variazione tendenziale del +5%) e Costruzioni (saldo +20 con una variazione del +2%); mentre per l’ICT la prevalente stabilità dei prezzi (70%) coesiste con significative aree di contenimento dei listini, determinando un saldo negativo di 10 punti ed una variazione negativa del 2%. Più omogenei risultano viceversa i giudizi complessivi forniti dagli imprenditori sardi riguardo ai costi totali di produzione che nel terzo trimestre 2006 risultano diffusamente aumentati determinando un saldo positivo di 48 punti, ed una variazione tendenziale del +3%. Il dato complessivo risulta influenzato soprattutto dalle indicazioni fornite dagli imprenditori dei settori Industria (saldo +55 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +40 con una variazione del +5%), anche se il comparto edile che fino allo scorso trimestre registrava una prevalente stabilità dei costi di produzione, si esprime con un saldo di +20 punti ed una variazione del +2%. Risultano diffusamente aumentati, secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori sardi interpellati, tanto i costi delle materie prime/semilavorati (saldo +74 con una variazione tendenziale del +8%), quanto i costi del personale (saldo +36 con una variazione del -1%), influenzati entrambi dagli incrementii registrati soprattutto per il comparto Industria (con saldi di +93 e +45 punti, rispettivamente per la prima e la seconda variabile), seguita a breve distanza dal comparto edile. Particolarmente significativi risultano in questo trimestre, sia l’ancora diffuso incremento dell’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, in aumento per quasi tutti i comparti esaminati (saldo +20), sia il generalizzato peggioramento ulteriore della situazione della liquidità (saldo -15). In tale contesto risultano ancora abbastanza evidenti le incidenze di queste due variabili espresse dai comparti Industria (-16) e Costruzioni (-18), anche se non mancano le segnalazioni relative ad un aumento dell’indebitamento bancario, contestuale alla presenza di qualche tensione della gestione della liquidità anche per il comparto ICT (saldo -10). Prevalentemente negative, anche se in lieve recupero, appaiono le previsioni formulate dagli imprenditori sardi sia riguardo all’economia italiana che regionale (rispettivamente con saldi di -7 e -11 punti), nonostante risultino addirittura ottimistiche le previsioni espresse dagli imprenditori del comparto ICT (saldo +40 per entrambe le variabili), probabilmente per effetto di un parziale superamento di pregresse difficoltà congiunturali.

19 LE REGIONI – Sicilia L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 61% degli imprenditori siciliani intervistati con un saldo positivo di 2 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che, in questo trimestre, si esprimono con indicazioni di prevalente incremento produttivo solo per i comparti Industria (saldo +2 punti con una variazione del -1%) e ICT (saldo +25 con una variazione tendenziale del +4%); mentre il comparto edile registra un prevalente regresso della produzione (saldo -15 con una variazione del -4%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per il prossimo trimestre porta il 22% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +16), mente il 57% di essi si orienta ancora verso una prevalente stabilità. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo positivi per i comparti Industria (saldo +17) e ICT(saldo +25), mentre il settore edile, reduce da due semestri non molto dinamici, sembra orientarsi ancora verso una prevalente invarianza produttiva (saldo 0). In linea con l’evoluzione della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 24% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 8 punti (variazione nulla) ed in presenza di un 59% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette un andamento abbastanza omogeneo delle due componenti della domanda; infatti tanto la domanda interna (saldo +5 con una variazione tendenziale nulla), quanto quella estera (saldo +18 con una variazione tendenziale del +1%) registrano un prevalente, seppur ridimensionato, miglioramento. A livello settoriale, al contrario, le indicazioni degli imprenditori siciliani si presentano abbastanza disomogenee; accanto ad una domanda ancora in prevalente incremento per l’Industria (saldo +13 con una variazione del +1%) e per l’ICT (saldo +9 con una variazione del +1%), il comparto delle Costruzioni, che finora aveva mantenuto un portafoglio ordini stabile, registra una domanda in complessiva diminuzione (saldo -15 con una variazione del -4%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sono orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 14 punti, che rispecchia soprattutto le positive previsioni dei comparti ICT e Industria (saldo +17 per entrambi) ; mentre il comparto edile si esprime con previsioni di prevalente stabilità (saldo 0). Le indicazioni previsionali riguardanti la domanda complessiva evidenziano una certa univocità degli andamenti delle due componenti, espressa da previsioni decisamente favorevoli sia per il portafoglio ordini interno (saldo +17), sia per quello estero (saldo +18). In linea con gli andamenti delle altre variabili, il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 59% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 4 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo riflette nuovamente una certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +3 con una variazione nulla) ed a quello estero (saldo +13 con una variazione del +1%). Viceversa, a livello settoriale, il dato di consuntivo esprime una parziale disomogeneità tra il prevalente incremento registrato dai comparti Industria (saldo +8 con una variazione nulla) e ICT (saldo +9 con una variazione del +3%) e la dinamica negativa del comparto edile (saldo -15 con una variazione del -4%). Nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori siciliani esprimono, riguardo all’andamento congiunturale regionale, valutazioni complessivamente positive, anche se meno diffuse rispetto a quelle fornite nel trimestre precedente. Tale tendenza riguarda tutte le variabili principali, con maggiore evidenza per la produzione, il portafoglio ordini e le vendite, soprattutto all’interno. Come nelle rilevazioni precedenti, il settore meno favorito risulta essere ancora quello delle Costruzioni. Il regresso delle indicazioni fornite per le variabili citate sembra incidere ancora una volta anche sulla dinamica della manodopera che risulta, nel dato di consuntivo, in contenuta diminuzione, mentre è attesa in recupero nel trimestre successivo. Anche i prezzi di vendita, in diffuso aumento, continuano ad inseguire l’aumentata incidenza dei costi di produzione, che risentono a loro volta dagli incrementi sia dei costi di approvvigionamento che di quelli del personale. Anche a seguito di un diffuso ulteriore peggioramento della liquidità e di un’incidenza sempre più accentuata dell’indebitamento bancario sul fatturato, gli imprenditori siciliani esprimono opinioni diffusamente negative riguardo alla tendenza dell’economia nazionale e regionale, che vengono giudicate in ulteriore peggioramento. Le previsioni per il quarto trimestre si esprimono con un diffuso miglioramento congiunturale che sembrerebbe interessare, in modo più evidente, il portafoglio ordini sia interno che estero e le vendite all’estero, che anche nel trimestre appena trascorso risultavano maggiormente favorite. Così come nelle indicazioni di consuntivo, le previsioni riguardanti le principali variabili congiunturali, sembrano favorire i comparti dell’ICT e dell’Industria in senso stretto, mentre il comparto edile complessivamente meno dinamico, presenta attese più spesso orientate ad una prevalente stabilità.

20 LE REGIONI – Sicilia Per quanto riguarda le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo, esse risultano prevalentemente orientate ad un incremento delle vendite espresso dal 19% degli imprenditori siciliani intervistati, con un saldo positivo di 13 punti, in presenza di un 58% di indicazioni di invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano decisamente positive sia se riferite alle vendite all’interno (saldo +15), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +18), risultando queste ultime influenzate soprattutto da un positivo orientamento del comparto Industria (saldo +19). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre 2006 si confermano positive per tutti i comparti esaminati soprattutto per quello dell’Industria (saldo +17), che anche nel dato di consuntivo si presentava prevalentemente stabile. Risultano positivamente impostate anche le previsioni riguardanti il comparto ICT(saldi +9); mentre sono orientate ad una prevalente stabilità quelle del comparto edile. Secondo le indicazioni degli imprenditori siciliani, la durata media della produzione assicurata si attesta sui 7 mesi (10 per il comparto ICT); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti risulta pari al 71% del loro utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è considerato normale per il 66% dei partecipanti all’indagine, mentre il 20% di essi non denuncia giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, valutata prevalentemente stabile dal 72% degli imprenditori siciliani, registra in questo trimestre, un ulteriore lieve peggioramento sintetizzato da un saldo negativo di 2 punti, nonostante un parziale recupero rispetto alle indicazioni del trimestre precedente. A livello settoriale, il dato congiunturale complessivo appare determinato dalla coesistenza tra il decremento di manodopera registrato per i comparti Industria (saldo -8) e Costruzioni (saldo -14), ed un prevalente recupero di quella del comparto ICT (saldo +34). Nelle previsioni per il quarto trimestre 2006, gli imprenditori siciliani si esprimono con indicazioni di prevalente incremento della manodopera (saldo +4), soprattutto se riferite ai comparti edile (saldo +7) e ICT (saldo +17), mentre il comparto Industria si esprime con indicazioni di prevalente stabilità occupazionale (saldo 0). La fase di assestamento congiunturale attraversata dall’economia siciliana, si accompagna, in questo terzo trimestre 2006, con un lieve ma diffuso rialzo dei prezzi di vendita dei prodotti finiti espresso dal 29% degli imprenditori interpellati (saldo +21) con una variazione tendenziale del +1%, pur in presenza di un 58% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette tuttavia la parziale disomogeneità dei giudizi espressi dagli imprenditori dei diversi comparti con valori del saldo diffusamente positivi sia per il comparto Industria (saldo +26 con una variazione del +1%), sia del comparto Costruzioni (saldo +21 con una variazione del +2%); mentre il comparto ICT si esprime con indicazioni di prevalente stabilità dei prezzi di vendita (saldo 0, variazione del -2%). Più omogenei risultano i giudizi complessivi forniti dagli imprenditori siciliani riguardo ai costi totali di produzione che, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, risultano diffusamente aumentati determinando un saldo positivo di 61 punti, ed una variazione tendenziale del +6%. Il dato complessivo risulta determinato da indicazioni di incremento fornite dagli imprenditori appartenenti ai tre macrosettori considerati, soprattutto del comparto edile (saldo +79 con una variazione del +17%), mentre risultano meno diffusi e consistenti gli incrementi degli altri due comparti (saldi +60 e +42 rispettivamente per Industria e ICT), entrambi con una variazione tendenziale del +4%. Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori siciliani interpellati, sia i costi delle materie prime/semilavorati (saldo +57 con una variazione tendenziale del +7%), sia i costi del personale (saldo +42 con una variazione tendenziale del +2%) registrano in questo trimestre consistenti aumenti complessivi determinati soprattutto delle indicazioni fornite per il comparto edile (con variazioni del +19% e +5% rispettivamente per la prima e la seconda variabile) anche se le indicazioni di incremento risultano abbastanza diffuse anche per gli altri due comparti. Particolarmente significativa, il questo trimestre, anche la maggiore incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +6), che risulta particolarmente evidente per i comparti edile (saldo +14) e ICT (saldo +17). Anche la situazione della liquidità, ancora in prevalente peggioramento (saldo -6), risulta essere in ulteriore regresso soprattutto per i due comparti indicati (con saldi di -14 e -8 punti rispettivamente per i comparti Costruzioni e ICT). Anche il clima d’opinione, che nel trimestre precedente sembrava in lieve miglioramento, in questo trimestre si caratterizza per indicazioni di prevalente peggioramento sia per quanto riguarda l’economia italiana (saldo -13), sia soprattutto riguardo a quella regionale (saldo -32), con valutazioni diffusamente negative per tutti i comparti esaminati.

21 SOCI OSSERVATORIO L’Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza, costituito in Puglia nel 1996, ha come scopo quello di approfondire la conoscenza dei sistemi produttivi regionali, migliorare le relazioni tra il mondo bancario e le imprese proponendosi altresì quale strumento di analisi e programmazione dei processi di sviluppo sul territorio. In tale prospettiva al fine di acquisire gli indispensabili elementi conoscitivi l’Osservatorio realizza a partire dal 1997 in Puglia e dal 1999 anche in Basilicata e Calabria il monitoraggio dei sistemi industriali regionali attraverso un’indagine strutturale a cadenza annuale e un’indagine congiunturale a cadenza semestrale. Al rapporto sull’industria manifatturiera si è aggiunto dal 1999 quello sull’industria delle costruzioni e dal 2002 il rapporto sull’industria dell’I.C.T. Nel 2002 indagine è stata estesa anche all'industria del Turismo. Dal 2004 al monitoraggio delle regioni di Basilicata, Calabria e Puglia si è aggiunta anche la Sicilia. Dal 2000 l’Osservatorio effettua altresì sulle tre regioni l’indagine congiunturale rapida mensile. Dal 2003 l'indagine rapida è stata estesa - in collaborazione con il COMITATO MEZZOGIORNO di CONFINDUSTRIA e con le Confindustrie Regionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - a tutte le regioni del Mezzogiorno. A partire dal 2006 l’indagine rapida mensile assume cadenza trimestrale, rivolgendosi sempre ai medesimi settori per tutte le regioni del Mezzogiorno, mediante somministrazione del questionario di indagine ad un campione pari a circa 1.100 imprese. Dal gennaio 2006 l’Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza risulta iscritta presso il Registro delle Imprese di Bari in qualità di società consortile a responsabilità limitata. BANCHE BANCA CARIME Gruppo Banche Popolari Unite - COSENZA BANCA DEL MONTE - FOGGIA BANCA INTESA MEDIOCREDITO - MILANO BANCA POPOLARE DEL MATERANO - MATERA BANCA POPOLARE DI BARI - BARI BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA - ALTAMURA BANCA POPOLARE PUGLIESE - MATINO SANPAOLO BANCO DI NAPOLI - NAPOLI CAPITALIA – ROMA ISTITUZIONI PUBBLICHE REGIONE PUGLIA REGIONE BASILICATA COMUNE DI LECCE SISTEMA ASSOCIATIVO IMPRENDITORIALE CONFINDUSTRIA PUGLIA CONFINDUSTRIA BASILICATA CONFINDUSTRIA CALABRIA CONFINDUSTRIA SICILIA ANCE PUGLIA ANCE BASILICATA ISTITUTI DI RICERCA A.F.G. RICERCHE S.R.L. – ROMA PRESIDENTE - Cav. Lav. Ing. Michele Matarrese VICE PRESIDENTE - Dr. Giuseppe Lupo DIRETTORE GENERALE - Dr. Antonio Corvino CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Cav. Lav. Ing. Michele Matarrese Confindustria Puglia, Dr. Giuseppe Lupo Sanpaolo Banco di Napoli, Dr. Claudio Gorla Banca Carime, Dr. Gaetano Mastellone Banca Popolare di Bari, Avv. Giampiero Maruggi Banca Popolare del Materano, Dr. Mario Di Biase Banca Popolare di Pugliese, Dr. Emilio Libutti Regione Basilicata, Geom. Antonio Giuzio Ance Basilicata COLLEGIO DEI REVISORI Dr.ssa Giulia Apruzzi Banca Popolare di Puglia e Basilicata – Presidente; Dr. Attilio Martorano C onfindustria Basilicata, Dr. Giuseppe Naccarelli Comune di Lecce, Dr. Oreste Di Giacomo Banca del Monte di Foggia ORGANI ISTITUZIONALI


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