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La Costituzione italiana

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Presentazione sul tema: "La Costituzione italiana"— Transcript della presentazione:

1 La Costituzione italiana
Gli articoli

2 La Costituzione L’INSIEME DELLE LEGGI FONDAMENTALI DELLO STATO A CUI SI RIFERISCONO TRE CODICI IMPORTANTI. stradale penale civile

3 UNO STATO Può essere: MONARCHICO REPUBBLICANO presidenziale
parlamentare assoluto costituzionale

4 LO STATO ITALIANO E' PARLAMENTARE UNA REPUBBLICA

5 REPUBBLICA parlamentare
La repubblica è una forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo. parlamentare Nella Repubblica Parlamentare, il parlamento è l’unica istituzione a rappresentare la volontà popolare.

6 Il Parlamento Camera dei deputati senato

7 1° articolo L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. Ricostruire lo stato con il lavoro di tutti Governo del popolo attraverso il voto legislativo esecutivo DEMOCRAZIA:divisione dei poteri. giudiziario

8 2° articolo Diritto di libertà, di associazione…
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. L’articolo è importante perché attribuisce alla persona un primato sostanziale rispetto allo Stato. Sono considerati e tutelati i diritti di ogni persona considerato non solo come singolo, ma anche come appartenente alla società. Contrapposto al diritto, c’è il dovere di solidarietà ovvero di pensare agli altri e di sostenerli moralmente …

9 3° articolo Si esprime il principio di uguaglianza, la legge, quindi non può produrre discriminazioni di alcun tipo. Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Non avrebbe valore solo creare un’uguaglianza formale tra i cittadini, la Repubblica si impegna a superare ogni ostacolo che limita l’uguaglianza e la libertà dei cittadini.

10 4° articolo Il lavoro è visto come una meta da raggiungere con l’aiuto dello Stato. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Qui si esprime il concetto che il lavoro rappresenta la realizzazione della personalità umana.

11 5° articolo La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. Lo Stato deve favorire le autonomie locali. L’Italia è una e non si può dividere

12 DECENTRAMENTO FEDERALISMO
L’articolo 5 introduce dei termini molto discussi oggi quali: il decentramento e e il federalismo. DECENTRAMENTO In base a questo principio, l’amministrazione pubblica è affidata ad organi periferici dello Stato, o a enti locali , quindi si dà spazio alle autonomie locali. FEDERALISMO L’accezione più diffusa del federalismo è quello in cui il potere è diviso tra autorità governativa centrale e delle unità politiche di sottogoverno: province, regioni , il cui insieme spesso è chiamato federazione.

13 comune-provincia-regione
AUTONOMIE LOCALI comune-provincia-regione E’ molto diversa dai comuni e dalle province ed è l’unico dei tre che può mettere o togliere le tasse. E’ più vicino alla città e può regolare i trasporti, polizia, pulizia e costruzioni. E’ molto vicino ai comuni e alle regioni infatti stanno pensando di toglierla.

14 6° articolo La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Le minoranze linguistiche si trovano soprattutto a nord e alcune nelle regioni a statuto speciale: come la lingua tedesca in Trentino Alto Adige, la lingua slovena in Friuli Venezia Giulia,la lingua francese in Valle d’Aosta, la lingua albanese parlata nel sud. Esistono altre lingue che, invece trovano tutela nella legislazione regionale.

15 7° articolo Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Potere spirituale Potere temporale Nel 1929 sono stati firmati i patti lateranensi dalla Chiesa e da Mussolini. Nel 1984 sono stati perfezionati da Craxi.

16 8° articolo Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. In Italia tutte le religioni sono rispettate infatti ciascuna si può organizzare liberamente; anche tutte le fedi diverse da quella cattolica, che è la più diffusa nel nostro paese. Le relazioni tra tutte le confessioni religiose e lo Stato italiano sono regolate da intese.

17 9° articolo La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. L’Italia ha molti musei, monumenti, opere d’arte però non sa sfruttarle. Ci devono essere scuole di tutti per tutte le età e di tutti i livelli perché sia sviluppata la cultura e la ricerca del paese. Lo Stato deve vigilare, sui paesaggi, sul patrimonio storico e artistico perché non si rovini; tale controllo, sorveglianza è estesa a tutto il territorio nazionale.

18 10° articolo L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. Ne arrivano molti in Italia o perchè non vedono riconosciuti i loro diritti nei loro paesi, oppure vengono in cerca di lavoro. Se uno straniero arriva in Italia, perseguitato dal suo Stato, deve essere protetto. Appartiene all’ONU e allo Stato.

19 11° articolo L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizione di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. L’Italia, come dice l’articolo, ripudia la guerra cioè la rifiuta e l’allontana. La guerra può essere effettuata per: difesa offesa

20 12° articolo La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano:
verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. il rosso del sangue degli italiani che sono morti per la nostra libertà il bianco della neve delle Alpi che ci proteggono il verde della natura che ricopre rigogliosa tutta la penisola


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