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Piante e fiori nella Bibbia

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Presentazione sul tema: "Piante e fiori nella Bibbia"— Transcript della presentazione:

1 Piante e fiori nella Bibbia
di Luciano Zappella ©

2 Indice Alberi Piante e fiori
Piante, fiori e spezie nel Cantico dei cantici

3 ACACIA Famiglia: mimosacee
Nome scientifico: acacia tortilis - Nome ebraico: sittîm Taglia: arbusti o alberi da 8 a 12 metri Area di diffusione: si è adattata all’aridità del deserto del Negev. Per vivere, ha sviluppato le sue radici fino a tre volte la sua altezza.

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5 L’Antico Testamento cita 29 volte l’acacia
L’Antico Testamento cita 29 volte l’acacia. Le citazioni sono soprattutto nel libro dell’Esodo, in relazione alla costruzione dell’Arca dell’alleanza che doveva essere di legno di acacia (Es ) come pure l’altare (Es 27. Ex 38). Un’altra citazione è in Dt 10,3, sempre in riferimento alla costruzione dell’arca. Questi testi si riferiscono all’uscita dall’Egitto nel periodo della traversata del deserto. Non a caso l’acacia è molto presente nel deserto del Sinai. Il legno dell’acacia è tra i più duri, sebbene sia molto leggero. Questo spiega perché sia usato per la costruzione dell’Arca dell’alleanza. (vedi qui) Nella citazione in Isaia non si tratta più del legno di acacia, ma della pianta n quanto tale: Io farò scaturire dei fiumi sulle nude alture, delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno, della terra arida una terra di sorgenti; pianterò nel deserto il cedro, l'acacia, il mirto e l'olivo selvatico; metterò nei luoghi sterili il cipresso, il platano e il larice tutti assieme, affinché quelli vedano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti che la mano del Signore ha operato questo e che il Santo d'Israele ne è il creatore. (Is 41, 18-20).

6 Ricostruzione dell’Arca dell’alleanza

7 MANDORLO Famiglia: Rosacee Nome scientifico: amygdalus
Nome ebraico: lûz Taglia: da 6 a 8 m. Area di diffusione: originario della regione mediterranea e dell’Asia occidentale temperata.

8 La Bibbia cita tre volte il mandorlo
La Bibbia cita tre volte il mandorlo.  La prima è nel libro della Genesi: Giacobbe prese dei rami verdi di pioppo, di mandorlo e di platano e vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco dei rami. Poi collocò i rami, che aveva scortecciati, nei rigagnoli, negli abbeveratoi dove le pecore venivano a bere, proprio davanti alle pecore, ed esse entravano in calore quando venivano a bere. Le pecore dunque entravano in calore presso quei rami e figliavano agnelli striati, macchiati e vaiolati (Gn 30,37-39). Il libro del Qohelet ricorda invece il fiore del mandorlo (Qo 12,5). La terza citazione è all’inizio del libro di Geremia: La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». E il Signore mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto». (Ger 1,11-12).

9 Cedro del Libano Famiglia: pinacee Nome scientifico: Cedrus Libani
Nome ebraico: ‘erez lebanon Taglia: fino a 30 metri Area di diffusione: Vicino Oriente

10 Ci sono ben 77 citazioni del cedro nella Bibbia (tutte nell'Antico Testamento).
Il cedro è abitualmente associato alla regione del Libano di cui rappresenta la gloria: «Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano» (Sal 92,13). Nella Bibbia, il cedro è associato all’idea della fermezza. Il cedro è un albero molto alto, imponente, al punto che serve come termine di paragone con uomini potenti e fieri: «Figlio d'uomo, di‘ al faraone re d'Egitto e alla sua moltitudine: "A chi somigli tu nella tua grandezza? Ecco, l'Assiro era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra folta, dal tronco slanciato, dalla vetta sporgente tra il folto dei rami» (Ez 31,2-3). -«Ho distrutto davanti a loro l'Amoreo, la cui statura era come l'altezza dei cedri, e che era forte come le querce; io ho distrutto il suo frutto in alto e le sue radici in basso» (Amos 2,9). La Bibbia fa anche riferimento all’odore di resina particolarmente forte: «I suoi rami si estenderanno; la sua bellezza sarà come quella dell'ulivo e la sua fragranza come quella del Libano. Quelli che abiteranno alla sua ombra faranno di nuovo crescere il grano e fioriranno come la vite; saranno famosi come il vino del Libano» (Os 14,6-7)

11 Fico Famiglia: moracee Nome: Ficus Carica Nome ebraico: debalah
Taglia: m. Area di diffusione: est-mediterraneo

12 Il fico è una delle piante più citate nella Bibbia (42 volte) ed è legato al concetto di prosperità, gioia e pace. Viene collegato alla profezia della promessa di pace tra le nazioni: «Dalle loro spade fabbricheranno vomeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l'altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato». (Mic 4,3-4) In Gioele diventa gioia sublime e si manifesta come promessa di grazia divina: «Non temete, o animali selvatici, perché i pascoli del deserto rinverdiscono, perché gli alberi portano il loro frutto, il fico e la vite producono abbondantemente!» (Gl 2:22) Per contrasto, non manca l’esempio in cui la bontà dei frutti e la loro freschezza può essere travolta dall’iniquità: «Io trovai Israele come uve nel deserto; vidi i vostri padri come i fichi primaticci di un fico al suo primo frutto; ma, non appena giunsero a Baal-Peor, si appartarono per darsi alla vergogna e divennero abominevoli come la cosa che amavano». (Os 9:10)

13 Sicomoro Famiglia: moracee Nome: Ficus sycomorus Nome ebraico: siqmim
Taglia: fino a 35 m. Area di diffusione: alto Egitto

14 Il sicomoro è citato 7 volte nell’Antico Testamento e 2 nel Nuovo Testamento.
«Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: "Va', profetizza al mio popolo, a Israele”. (Am 7,14-15). Le citazioni del Nuovo Testamento sono entrambe nel vangelo secondo Luca. La prima si trova in un discorso di Gesù sulla fede dei suoi discepoli: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe. (Lc 17,6). Avendo visto la dimensione del sicomoro, si può capire come ci voglia una buona dose di fede perché si tratta di un albero non facile da sradicare! L’altra citazione si colloca in un racconto che si svolge a Gerico. Zaccheo, uomo di basa statura, cerca di vedere Gesù: Allora per vederlo, corse avanti, e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva passare per quella via. (Lc 19,4).

15 Ulivo Famiglia: oleacee Nome: Olea europaea Nome ebraico: zayit
Taglia: tra 3 e 4 m., ma può arrivare a 10 m. Area di diffusione: Mediterraneo

16 L’ulivo è citato 58 volte (Antico e Nuovo Testamento).
Se ne parla fin dal libro della Genesi: è grazie ad un ramo d’olivo che Noè capisce che il livello dell’acqua si era abbassato e che il diluvio era cessato. Nella Bibbia, quando porta frutto, l’olivo è segno di benedizione. Se invece il popolo non è fedele a Dio, l’olivo non darà frutto: Avrai degli ulivi in tutto il tuo territorio, ma non ti ungerai d'olio, perché i tuoi ulivi perderanno il loro frutto (Dt 28,40). Questa citazione ci fa capire che l’olio d’olivo era già utilizzato nei massaggi, per ammorbidire la pelle. Molte le citazioni anche nel Nuovo Testamento. Tra le più famose, quella di Paolo a proposito del rapporto tra cristiani ed ebrei: Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo,non insuperbirti contro i rami (…). Infatti se tu sei stato tagliato dall'olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell'olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo. (Rm 11,17.24)

17 Vite Famiglia: vitacee Nome: vitis vinifera Nome ebraico: kerem
Taglia: variabile Area di diffusione: Mediterraneo

18 La vite è citata quasi 200 volte (Antico e Nuovo Testamento)
La vite è citata quasi 200 volte (Antico e Nuovo Testamento). Il primo a coltivare la vite sarebbe stato Noè: Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna (Gen 9,20) La Bibbia ricorda che la vigna è dono di Dio e non il popolo ad averla piantata. Il popolo ha beneficiato del frutto che altri avevano piantato: Quando il Signore , il tuo Dio, ti avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, Abraamo, Isacco e Giacobbe, di darti; quando ti avrà condotto alle grandi e belle città che non hai edificate, alle case piene di ogni bene che non hai accumulato, alle cisterne che non hai scavate, alle vigne e agli uliveti che non hai piantati, quando mangerai e sarai sazio (Dt 6, 10-11) E vi diedi una terra che non avevate lavorata, delle città che non avevate costruite; voi abitate in esse e mangiate il frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantati (Gs 24,13) La vigna è anche simbolo della Terra promessa: Giunsero fino alla valle d'Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche delle melagrane e dei fichi. Quel luogo fu chiamato valle d'Escol a causa del grappolo d'uva che i figli d'Israele vi tagliarono. (Nm 13,23-24)

19 2. Piante e fiori

20 Assenzio - Artemisia Famiglia: asteracee Nome: artemisia absinthium
Nome ebraico: la’anak Taglia: fino a 1 m.

21 La Bibbia menziona spesso l’assenzio come termine di paragone delle relazioni che possono diventare amare come veleno. Non vi sia tra di voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lontano dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dèi di quelle nazioni; non vi sia tra di voi nessuna radice che produca veleno e assenzio (Dt 29,18). Le labbra dell'adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida dell'olio; ma la fine a cui conduce è amara come l’assenzio, è affilata come una spada a doppio taglio (Pro 5,3-4). Voi alterate il diritto in assenzio, e gettate a terra la giustizia! (Am 5,7) Voi cambiate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio (Am 6,12) Geremia menziona l’assenzio con l’acqua avvelenata: da amara diventa esplicitamente mortale: Così parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: «Ecco, io farò mangiare assenzio a questo popolo, e gli farò bere acqua avvelenata (Ger 9,14) Così parla il Signore degli eserciti riguardo ai profeti: «Ecco, io farò loro mangiare assenzio, e farò loro bere acqua avvelenata; poiché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese» (Ger 23:15)

22 Cetriolo - Cocomero Famiglia: cucurbitacee Nome: cucumis suavitus
Nome ebraico: qissu’im Taglia: variabile

23 La prima citazione si trova nel contesto dell’uscita dall’Egitto in cui il popolo, costretto a mangiare la manna, si ricorda con nostalgia di ciò che mangiava in Egitto: Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto a volontà, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. (Num 11,5) Un’altra citazione si trova in Isaia e fa intendere che i cetrioli erano coltivati in Palestina. Il profeta paragona il popolo a una capanna in un campo di cocomeri: La figlia di Sion è rimasta come un frascato in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata. (Is 1,8) Un’analoga immagine si trova in Geremia: Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare nessun male, e non è in loro potere di far del bene. (Ger 10,5)

24 Coriandolo Famiglia: ombellifere Nome: coriandrum sativum
Nome ebraico: gad

25 Una volta uscito dall’Egitto, il popolo si ritrova nel deserto a morire di fame. Dio stesso darà loro da mangiare: Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio"». (Es 16,12). A questo alimento il popolo darà il nome di manna: «Mân hu? («Cos’è?»). La casa d'Israele chiamò quel pane manna; esso era simile al seme del coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele. (Es 16,31) Il paragone viene ripreso in Numeri: La manna era simile al seme di coriandolo e aveva l'aspetto di resina gommosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in pentole o ne faceva delle focacce, e aveva il sapore di una focaccia all'olio. (Nun 11,7-8)

26 Issopo Famiglia: lamacie Nome: Hyssopus officinalis
Nome ebraico: 'êzôb

27 L‘issopo viene citato 12 volte nella Bibbia.
L’uso dell’issopo era legato alle aspersioni e alle purificazioni rituali. Il libro dell’Esodo afferma che è con rametti di issopo che il popolo ebraico, schiavo in Egitto, segnò le porte delle case con il sangue per essere protetti: Poi prendete un mazzetto d'issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l'architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. (Es 12,22). In Levitico 14 si parla quattro volte del’issopo per l’aspersione del sangue da parte del sommo sacerdote sull’altare. Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve. (Sal 51,7)

28 Lenticchie Famiglia: fabacee Nome: lens culinaris

29 Ci sono quattro citazioni delle lenticchie (tutte nell’Antico Testamento)
La più famosa è quella di Esaù che vende la sua primogenitura a Giacobbe per un piatto di lenticchie: Mentre Giacobbe faceva cuocere una minestra, Esaù sopraggiunse dai campi, tutto stanco. Esaù disse a Giacobbe: «Dammi per favore da mangiare un po‘ di questa minestra rossa, perché sono stanco». Perciò fu chiamato Edom. Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». Esaù disse: «Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?» Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura. (Gn 25,29-34).

30 Menta Famiglia: lamacie Nome: Mentha viridis
Due riferimenti nel NT (due passi paralleli): Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. (Mt 23,23)

31 Senape

32 A causa delle sue piccole dimensioni, il granello di senape nel vangelo diventa simbolo del Regno di Dio e della fede. Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore dei legumi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami». (Mt 13,31-32) Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe. (Lc 17,6)

33 Grano: citato 102 volte in tutta la Bibbia
CEREALI Grano: citato 102 volte in tutta la Bibbia

34 Orzo: citato 6 volte

35 Miglio: citato 2 volte

36 3. Piante, fiori e spezie nel Cantico dei cantici

37 Il cantico dei cantici Canti d’amore, genere lirico
Ruolo centrale della donna Metafore tratte dal mondo animale e vegetale, architettura e luoghi geografici La metafora più usata è il giardino: simbolo della donna e luogo d’amore Piante aromatiche simbolo della bellezza e della seduzione

38 Cantico 4,12-15 Sei un giardino chiuso a chiave, sorella mia, fidanzata, una sorgente chiusa a chiave, una fontana sigillata! I tuoi canali sono un giardino di melograni con frutti prelibati; hènna con nardo, nardo e zafferano, cannella e cinnamomo, con ogni pianta d’incenso, mirra e aloe, con tutti gli aromi di prima qualità. Fontana di giardini, pozzo di acque vive che scorrono dal Libano! 5,1 Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, fidanzata, ho raccolto la mia mirra con le mie spezie, ho mangiato il mio favo con il mio miele, ho bevuto il mio vino col mio latte!

39 Melagrana Punica granatum
Il melograno è collegato all’amore. La polpa e il frutto richiamano la gota dell’amata. La fioritura richiama la maturità sessuale, con probabile accenno allo spuntare dei seni (= melagrane)

40 Henna (henné) Lawsonia inermis
Il Cantico, più che la tintura, sottolinea il profumo, che esprime l’attrazione esercitata dall’amato/a.

41 Nardo – Citronella Cymbopogon nardus

42 Zafferano crocus sativus

43 Cinnamomum zeylanicum
Cannella Cinnamomum zeylanicum Cinnamomum verum

44 Albero dell’incenso (Boswellia carteri)

45 Albero della mirra - Commiphora myrrha
La mirra ha un significato erotico perché esalta l’attrazione femminile. Con l’incenso, esprime il carattere sacro del’amore e la vittoria sulla morte (= imbalsamazione)

46 Aloe Aloe vera

47 Il profumo dell’amore (1,12-14)
Mentre il re era sul suo divano il mio nardo emetteva il suo profumo. Il mio amore è per me un sacchetto di mirra; fra i miei seni passa la notte! Il mio amore è per me un grappolo di hénna dalle vigne di En-ghedi. Come un giglio, come un melo (2,1-3) Lei: Io sono un giglio della pianura, un fiore di loto delle valli. Lui : Come un fiore di loto tra i rovi è la mia amica tra le ragazze! Lei: Come un melo tra gli alberi della foresta è il mio amore tra i ragazzi! Alla sua ombra mi piace sedermi e il suo frutto è dolce al mio palato.

48 Fiore di loto

49 Il fiore di loto è pianta molto evocativa, non solo in Egitto, ma in tutto il Vicino Oriente. Esprime il miracolo della vita che sorge dalla morte ed è, per il suo profumo e la sua bellezza, simbolo dell’amore Nel Cantico, al fiore di loto è associato al corpo di lui (5,14: Le sue labbra, fiori di loto stillanti liquida mirra) e di lei (4,5: I tuoi due seni, come due piccoli, gemelli di una gazzella, che pascolano tra fiori di loto; 7,4: Il tuo ventre è un cumulo di grano recinto di fiori di loto). 6,3: Io sono del mio diletto, e il mio diletto è mio: egli pasce tra i fiori di loto. “Pascersi dei fiori di loto” (il loto era commestibile) significa fare esperienza dell’amore e della vita nuova. Anche cogliere i fiori di loto (6,2) ha lo stesso significato.

50 melo Sia in Mesopotamia sia in Grecia, la mela è ritenuta afrodisiaca

51 L’inverno se n’è andato… (2,11-13)
Guarda: l’inverno è passato, le piogge se ne sono andate, son sparite. Appaiono i fiori nella campagna, è tornato il tempo della potatura. Il canto della tortora risuona nel nostro paese. Il fico produce i suoi primi frutti, le viti in fiore diffondo il loro profumo. Alzati, amica mia, mia bella, vieni! Nel giardino delle noci (6,11-12) Sono sceso nel giardino delle noci per osservare i germogli della valle, per vedere se è fiorita la vite, se ai melograni son spuntate le gemme. Sono fuori di me… (4,3) Come spicchio di melograno è la tua tempia, dietro il tuo velo.

52

53 Unione nella natura (7,12-14)
Vieni, amore mio, usciamo in campagna, passiamo la notte tra le hènna! Al mattino presto andremo nelle vigne a vedere se la vite ha germogliato, se son sbocciati i fiori, se ai melograni son spuntate le gemme. Laggiù ti darò il mio amore! Le mandragore emettono il loro aroma. Tutti i frutti più prelibati stanno alle nostre porte: vecchi e nuovi, amore mio, li ho messi da parte per te! Desiderio (7,7-10) Come sei bella, come sei graziosa, amore mio, fanciulla deliziosa! Il tuo portamento assomiglia alla palma, i tuoi seni ai grappoli. Mi sono detto: «Voglio salire sulla palma e afferrarne i rami!» I tuoi seni siano come i grappoli della vite, la fragranza dei tuoi capezzoli come le mele, il tuo palato come del vino pregiato, che scorre direttamente al mio amore, che scivola sulle labbra dei dormienti!

54 madragora Sul valore afrodisiaco della mandragora esiste una tradizione diffusa non solo nell’antichità greco-romana, ma anche nell’Europa del Medioevo e del Rinascimento. Ciò dipende dal fatto che le radici ricordano vagamente la forma di un tronco umano.

55 Palma

56 Amore è forte come la morte (8,6-7)
Lei 6 Ponimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio. Perché Amore è forte come la morte, inesorabile come l’Inferno è passione. le sue fiamme sono fiamme ardenti, un fuoco inarrestabile [fiamme di Yah]. 7 Grandi acque non potranno spegnere l’amore, i fiumi non riusciranno a sommergerlo. Se qualcuno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore, otterrebbe solo disprezzo.

57 fine

58 bibliofrafia M. Zoppi, Piante, fiori e profumi della Bibbia, Alinea, Firenze 2008


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