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La riforma Gelmini e la sua applicazione in provincia di Trento

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Presentazione sul tema: "La riforma Gelmini e la sua applicazione in provincia di Trento"— Transcript della presentazione:

1 La riforma Gelmini e la sua applicazione in provincia di Trento
Arduino Salatin Direttore Iprase del Trentino

2 Punti principali I presupposti della riforma I nuovi istituti tecnici
I nuovi istituti professionali I nuovi licei Orientamenti assunti dalla Provincia Autonoma di Trento

3 1. I presupposti della riforma

4 La distribuzione attuale gli studenti che scelgono la scuola secondaria superiore in Italia

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8 Secondo il documento Gelmini-Sacconi, Italia 2020, le proiezioni economiche vedono l’Italia in una posizione di grave difficoltà, nel contesto internazionale e comparato, rispetto alle prospettive demografiche, occupazionali e di crescita. Si prevede, in particolare, una forte carenza di competenze elevate e intermedie legate ai nuovi lavori e un disallineamento complessivo della offerta formativa rispetto alle richieste del mercato del lavoro.

9 Indirizzi del Ministero per il riordino
Rilanciare l’istruzione tecnica e professionale dando pari dignità anche percorsi non liceali, in modo da valorizzare i diversi tipi di talenti dei giovani, ridurre la dispersione scolastica e rispondere meglio alle esigenze del mercato del lavoro Rendere più semplici e chiari gli indirizzi di studio, superando la frammentazione attuale

10 Dare più importanza alle grandi basi culturali che preparano agli studi universitario e/o al lavoro, superando il nozionismo tipico della scuola italiana Dare alle scuole – in quanto autonome - la possibilità di sperimentare e fare innovazione, per rispondere alle esigenze del territorio, ma dentro un grado di regole e responsabilità precise

11 Rendere più essenziale il tempo-scuola degli studenti, allineandolo a quello medio europeo
Puntare sulle competenze-chiave di cittadinanza e sull’equivalenza dei livelli di uscita del Quadro europeo delle qualificazioni per l’apprendimento permanente (EQF) Migliorare la cooperazione tra scuola e mondo del lavoro, tra scuola e territorio, anche per ridurre lo scarto tra teoria e pratica, in vista di un migliore inserimento lavorativo

12 Le priorità di azione di “Italia 2020”
Facilitare la transizione dalla scuola al lavoro Rilanciare l’istruzione tecnico-professionale Rilanciare il contratto di apprendistato Ripensare l’utilizzo dei tirocini formativi, promuovere le esperienze di lavoro nel corso degli studi, educare alla sicurezza sul lavoro, costruire sin dalla scuola e dalla università la tutela pensionistica Ripensare il ruolo della formazione universitaria Aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro

13 Il nuovo sistema formativo italiano
24 22 19 18 17 16 14 UNIVERSITA’ ITS IFTS APPRENDISTATO MERCATO DE LAVORO Esame di Stato 6 indirizzi Licei 11 indirizzi Istituti Tecnici 6 indirizzi Istitituti Profess. 21 qualifiche IFP (Centri di formazione profess. Reg.) SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (ex Scuole elementari e medie) Età

14 La riforma è solo un punto di partenza
in quanto apre un cantiere di lavoro che richiederà alle scuole un lavoro di assestamento per almeno 4-5 anni … Dopo 3 anni dall’entrata in vigore, è prevista comunque una verifica con la possibilità di aggiustamenti e revisioni sulla base dell’esperienza…

15 Il MIUR sta predisponendo intanto …
L indicazioni nazionali con la descrizione analitica dei risultati di apprendimento (competenze, abilità e conoscenze), in relazione agli insegnamenti previsti negli Allegati B e C del Regolamento (profili professionali e quadri orari); attraverso: un decreto ministeriale per i Licei delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali

16 Schema delle indicazioni nazionali (es. per gli istituti tecnici)
a) Descrizione risultati di apprendimento in esito (competenze, abilità, conoscenze) per indirizzo, con indicazioni relative a: discipline dell’Area generale discipline dell’Area di indirizzo + Competenze chiave di cittadinanza (non disciplinari) b) Indicazioni metodologiche e didattiche (interdisciplinarietà, laboratorialità, orientatività, …) c) Indicazione per la valutazione periodica, finale e degli apprendimenti

17 2. I nuovi istituti tecnici

18 È il settore scolastico che ha avuto le più rilevanti modifiche con la riforma in termini di accorpamento di indirizzi e introduzione di nuovi indirizzi Si prevede un rilancio di questi istituti come “le scuole dell’innovazione”, data l’importanza fondamentale di diplomati tecnici per il futuro dell’Italia nell’economia mondiale Sono fortemente orientati alla preparazione dei giovani alle nuove tecnologie e metodologie, che richiedono un stretta collaborazione con il mondo delle imprese e una didattica laboratoriale

19 Rispetto ai documenti in prima lettura (maggio 2009), la versione finale del nuovo regolamento governativo conferma … L’impianto curricolare 2+2+1 Il tempo scuola degli studenti (1056 ore annue, pari a 32 ore per 33 settimane) Le quote di autonomia (20%) e flessibilità (30 e 35%)

20 cambia… L’avvio dei nuovi ordinamenti (riservato al primo anno) L’istituzione (ora facoltativa) dei Comitati tecnico-scientifici e dei Dipartimenti Alcune confluenze tra vecchio e nuovo ordinamento

21 I due indirizzi del settore “economico”
B1 “Amministrazione, finanza e marketing” Articolazioni: generale “Relazioni internazionali per il Marketing” “Sistemi informativi aziendali” B2 “Turismo”

22 Gli 11 indirizzi del settore “tecnologico”
C1 “Meccanica, meccatronica ed energia” Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia” C2 “Trasporti e logistica” Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica” C3 “Elettronica ed elettrotecnica” Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione” C4 “Informatica e telecomunicazioni” Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”

23 C5 “Grafica e comunicazione” C6 “Chimica, materiali e biotecnologie”
Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie” C7 “Sistema moda” Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda” C8 “Agraria, agroalimentare e agroindustria” Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia” C9 “Costruzioni, ambiente e territorio” Articolazioni: Generale e “Geotecnico”

24 Le 8 discipline comuni (ore settimanali medie)
Lingua e letteratura italiana (4 ore) Lingua inglese (3 ore) Storia (2 ore) Matematica (3 ore) Diritto ed economia (2 ore) Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (2 ore) Scienze motorie e sportive (2 ore) Religione cattolica o attività alternative (1 ora)

25 3. I nuovi istituti professionali

26 È il settore scolastico che è più dipendente dalle scelte politiche del nuovo “federalismo formativo”, cioè dalle decisioni delle singole Regioni, in particolare per “l’offerta coordinata” con i corsi di formazione professionale triennale Si prevede una graduale revisione di questi istituti, nel senso di rispondere alla nuova domanda professionale emergente a livello settoriale e territoriale, soprattutto nell’ambito dei servizi

27 Gli indirizzi del settore “servizi”
B1 - “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” B2 - “Servizi socio-sanitari” , Articolazioni : - “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Odontotecnico” - “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico”. B3 - “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, “Accoglienza turistica” B4 - “Servizi commerciali”.

28 Qualifiche triennali relative ai percorsi regionali di istruzione e formazione professionale per il settore servizi: OPERATORE PER LA RISTORAZIONE OPERATORE PER I SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA OPERATORE AMMINISTRATIVO - SEGRETARIALE OPERATORE PER I SERVIZI DI VENDITA OPERATORE PER LA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE OPERATORE AGRICOLO

29 Gli indirizzi del settore “industria e artigianato”
C1- “Produzioni industriali e artigianali” Articolazioni: “Industria” “Artigianato” C2 - “Manutenzione e assistenza tecnica”

30 Qualifiche relative ai percorsi regionali di istruzione e formazione professionale per il settore industria e artigianato OPERATORE PER L’ABBIGLIAMENTO OPERATORE PER LE CALZATURE OPERATORE PER LE PRODUZIONI CHIMICHE OPERATORE EDILE OPERATORE ELETTRICO OPERATORE ELETTRONICO OPERATORE GRAFICO OPERATORE PER GLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI OPERATORE PER LE LAVORAZIONI ARTISTICHE OPERATORE PER IL LEGNO OPERATORE PER IL MONTAGGIO E LA MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO OPERATORE PER LA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE OPERATORE MECCANICO OPERATORE PER I SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI

31 Rispetto ai documenti in prima lettura (maggio 2009), la versione finale del nuovo regolamento governativo conferma … L’impianto curricolare 2+2+1 Il tempo scuola degli studenti (1056 ore annue, pari a 32 ore per 33 settimane) Le quote di autonomia (20%) e flessibilità ( %)

32 4. I nuovi licei

33 È il settore scolastico che in generale viene meno toccato dalla riforma, anche se vengono introdotti nuovi indirizzi (es. linguistico, coreutico-musicale) e nuove opzioni, soprattutto nel liceo artistico e scientifico. Si prevede una modernizzazione di questi istituti potenziando soprattutto le discipline scientifiche e le lingue straniere

34 Il nuovo sistema dei licei comprende i licei:
artistico, Con 6 indirizzi arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica; scenografia. classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico (con l’opzione “scienze applicate”) delle scienze umane (con l’opzione economico-sociale).

35 Le 8 discipline comuni Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura straniera Storia e geografia Matematica Scienze naturali Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative * Il latino non è più una disciplina caratterizzante

36 Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane
Carico orario settimanale per gli studenti Liceo artistico 34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio Liceo musicale e coreutico (dalla prima alla quinta classe) 32 ore Liceo classico 27 ore nel biennio, 31 ore nel triennio Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane 27 ore nel biennio, 30 ore nel triennio 36

37 5. Orientamenti assunti dalla Provincia Autonoma di Trento

38 Il nuovo piano provinciale dell’offerta formativa per il secondo ciclo parte della riforma Gelmini, ma attua alcune scelte specifiche: Razionalizzazione di tutta l’offerta su 3 “gambe principali”: licei, istituti tecnici, IFP provinciale, lasciando all’istruzione professionale solo gli indirizzi del settore “servizi socio-sanitari” Garanzia in tutti i principali comprensori della possibilità di scelta tra più indirizzi, almeno fino al primo biennio, anche per limitare la mobilità geografica degli studenti

39 - assegnazione della nuova opzione “scienze applicate” ai Licei scientifici e non agli istituti tecnici che avevano il vecchio indirizzo “scientifico-tecnologico” Costituzioni di poli formativi territoriali e/o settoriali, per “filiera”, tra cui: - meccanica e meccatronica - elettronica, informatica e microsistemi, - turismo - agricoltura e ambiente.

40 I nuovi curricoli e i quadri orari
Principali criteri derivanti o ispirati dalla legge provinciale 5/2006 Valorizzazione dell’obbligo di istruzione a 16 anni e del carattere orientativo del primo biennio rispetto ai vari percorsi Inserimento della lingua tedesca obbligatoria fino al 16° anno e valorizzazione della storia locale e della cultura della montagna Curricolo verticale 6-16 anni, su almeno 3 literacy comuni (italiano, lingue straniere, matematica e scienze)

41 b) Ipotesi organizzative
Dati i criteri sopra elencati e tenendo conto dei vincoli ministeriali (monte ore annuo studente, numero discipline, autonomia del 20%), si ritiene che la soluzione più efficace sul piano organizzativo si raggiunga adottando unità di insegnamento di 50 minuti (modalità peraltro prevalente già in tutte le scuole). * Le scuole che lo desiderano potranno tuttavia organizzarsi su un impianto a 60 minuti.

42 Ipotesi in corso di definizione
Primo biennio Secondo biennio Quinto anno Unità di insegnamento di 50 minuti, secondo le discipline e in numero non inferiore a quello dei Quadri orari Gelmini + 2 unità settimanali di tedesco (per gli indirizzi che non hanno già la seconda lingua) Monte ore comune in italiano, matematica e lingua straniera Unità di insegnamento di 50 minuti, secondo le discipline e in numero non inferiore a quello dei Quadri orari Gelmini + 2 unità settimanali per l’area di personalizzazione Orario di servizio degli insegnanti: 18 unità di insegnamento di 50 minuti Recupero delle 3 ore restanti (di 60 minuti) in attività con gli studenti (da contrattare con le OO.SS.)


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