SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Andrea Cerroni andrea.cerroni@unimib.it http://www.geocities.com/andreacerroni TESTI DI RIFERIMENTO Rosengren K.E. Introduzione allo studio della comunicazione, Il Mulino, Bologna 2001. Cerroni A. Libertà e pregiudizio. Comunicazione e socializzazione alla conoscenza, FrancoAngeli, Milano 2002. Cerroni A. Appunti del corso. Sociologia della comunicazione - Andrea Cerroni
PROGRAMMA DEL CORSO 1. Premessa 2. Generalità sulla comunicazione Appunti 2. Generalità sulla comunicazione Forme Modelli Livelli 3. Livelli della comunicazione Individui Organizzazioni Mass-media Comunicazione pubblica e sociale Rosengren & appunti 4. Comunicazione e socializzazione alla conoscenza Critica alla concezione ingenua Credenze e idee Comunicazioni e incontri culturali Libertà e pregiudizio
1. PREMESSA Teoria della comunicazione comunicazione come socializzazione Livelli delle interazioni comunicative individuale organizzativa mass-mediatica pubblica sociale Abilità del comunicare gestione delle comunicazioni
MODELLO INGENUO comunicazione come trasmissione Atto comunicativo (Lasswell 1948): chi, dice cosa, attraverso quale canale, a chi, con quale effetto Ricevente Wow! Emittente Eh?! Messaggio Canale
EMITTENTE: traduce i significati che vuole comunicare in una serie di significanti (segni/suoni). RICEVENTE: traduce il messaggio associando dei significati ai significanti che l’emittente ha comunicato. CANALE: via utilizzata per la comunicazione dei significanti (voce, scritto, gesto, immagine). CODICE: sistema che collega significanti e significati (codifica & decodifica). MESSAGGIO: sequenza codificata dei significanti che viaggiano nel canale da emittente a ricevente.
LIMITI DEL MODELLO INGENUO CONTESTO: emittente & ricevente sono localizzati Spazialità & temporalità Collocazione sociale (sesso, età, personalità, istruzione, occupazione,…) Indessicalità (significati tacitamente condivisi) Embodyment (fisica, biologia, psicologia, sociologia: evoluzione, esperienza, interessi) INTERAZIONI: il ricevente è attivo Negoziazioni: turni di parola, di passaggio Attese: accessibilità, atteggiamenti Cognizione: interpretazione, memorizzazione Fiducia: credibilità dell’emittente MESSAGGIO: la forma è un contenuto Ordine delle argomentazioni Completezza delle argomentazioni Esplicitazione delle conclusioni
CONTESTO SPAZIALITÀ TEMPORALITÀ COLLOCAZIONE SOCIALE CULTURA Lontananza: profondità di scena. Vicinanza: intimità. TEMPORALITÀ Sonorità: altezza, intensità, timbro, ritmo, espressività, pause. Durata: ciclo dell’attenzione, programma, quadro istituzionale. COLLOCAZIONE SOCIALE Ruolo: norme & attese su posizione in sistema sociale Prestigio: rispetto attribuito & preteso Potere: capacità di influenza su eventi & comportamenti Scena & retroscena CULTURA Significati: definizioni per caratteristiche singolarmente necessarie & congiuntamente sufficienti, euristiche identificative Attese: comportamenti, ragionamenti. Teorie & conoscenza tacita.
NEGOZIAZIONI ATTESE & COGNIZIONE TURNI DI PAROLA: p.es. in aula, all’esame... TURNI DI PASSAGGIO: p.es. sul marciapiedi … ATTESE & COGNIZIONE Accesso all’informazione Diversità di interesse per tema, difficoltà di accesso al contenuto, sfiducia nelle proprie capacità. Atteggiamenti fondamentali Disposizione stabile, di lunga durata ed appresa, a reagire in un certo modo ad una certa cosa: disponibilità a ricevere il messaggio e interpretazione dell’atto comunicativo. Interpretazione del messaggio Doppio codice: codifica & decodifica = duplice interpretazione del significato (doppio codice) --> "patto implicito" di condivisione --> istituzione. Assimilazione (contrasto): piccola differenza di opinione, scarso attaccamento alla propria opinione, atteggiamento positivo verso l’emittente --> campo di accettazione (al contrario: rifiuto). Cfr. ingroup/outgroup Memorizzazione dell’informazione Effetto Bartlett: la memorizzazione tende a selezionare gli elementi più significativi per il soggetto a scapito di quelli più difformi o culturalmente distanti dai suoi atteggiamenti. Sleeper effect: la memorizzazione tende ad attenuare l’iniziale barriera di un atteggiamento negativo verso l’emittente, preservando i contenuti più vicini ai propri atteggiamenti.
FIDUCIA La credibilità dell’emittente sta nel mostrare: Competenza: possesso di conoscenze specifiche sul tema di cui al messaggio almeno pari a quelle di chi ascolta. Distacco (onestà e obiettività di giudizio): ammessi gli interessi particolari (legittimi), mettere in luce l’interesse più generale. Coinvolgimento (responsabilità ed empatia): capacità di mettersi nei panni di chi ascolta. MESSAGGIO Ordine delle argomentazioni Recency (primato di argomenti conclusivi) prevale su primacy (primato di argomenti iniziali) se il tema è più familiare. Completezza delle argomentazioni argomenti soltanto + (-) favoriscono accettazione (rifiuto) di chi la pensa come l’emittente, nel caso di bassa istruzione. informazione completa di +/- favorisce accettazione di chi ha atteggiamento contrario all’emittente. effetto boomerang di argomenti giudicati deboli e contrari ad atteggiamento negativo fortemente radicato. Esplicitazione della conclusioni maggiore sintonia e coinvolgimento, maggiore utilità di lasciare implicite le conclusioni. maggiore conoscenza o capacità intellettuali del ricevente, minore utilità di esplicitare le conclusioni. minore conoscenza o capacità intellettuali del ricevente, maggiore utilità di esplicitare le conclusioni.
Opinione pubblica (Walter Lippmann) Le immagini in base a cui agiscono gruppi di persone o individui che agiscono in nome di gruppi. Non c'è una corrispondenza automatica delle immagini che gli individui hanno nella loro mente, alla realtà del mondo esterno. Il governo rappresentativo, tanto nella sfera politica, quanto nella sfera economica, non può funzionare bene se non c'è un'organizzazione indipendente di esperti che renda comprensibili i fatti non visti a quelli che devono prendere le decisioni. Solo la reale accettazione del principio, che la rappresentanza personale dev'essere integrata perciò dalla rappresentazione dei fatti non visti, permetterebbe un decentramento soddisfacente, che ci consentirebbe di liberarci dall'intollerabile e inefficace funzione secondo cui ciascuno di noi deve farsi un'opinione da competente su tutti gli affari pubblici. La massima indipendenza che possiamo esercitare è quella di moltiplicare le autorità alle quali prestiamo benevola attenzione
Comunicazione come socializzazione interazioni socio-comunicative CULTURA INDIVIDUO