IL RINASCIMENTO Nasce così una nuova visione della vita immanentista, antropo-centrica ed individualista in contrapposizione a quella medievale trascendentista,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Giorgione, Madonna con bambino
Advertisements

LA DONNA VELATA DI RAFAELLO
IL RINASCIMENTO.
Un artista scienziato Leonardo da Vinci.
Rapporto tra natura e divinità
Il Rinascimento Sandro Botticelli, La nascita di Venere, , Firenze Uffizi.
Manierismo artistico ‘maniera’ (Vasari)
LA CIVILTÀ UMANISTICO - RINASCIMENTALE
Situazione storico - geografica
La valorizzazione dell’artista nel secondo Rinascimento
Architettura, Pittura e Scultura nel ‘400
Architettura, Pittura e Scultura nel ‘500
Contesto Storico-Culturale
L’Umanesimo.
Umanesimo e Rinascimento
Il Rinascimento La cultura e la stampa Le città e le corti
Il Rinascimento Inizio del Fine dell’Età Rinascimento
La Galleria degli Uffizi Presentata da Keanu, Carlo, Valentino e Clemente Per il viaggio scolastico a Firenze.
Il Rinascimento: secolo dell’arte
LA CHIESA COME VEICOLO DEL DIVINO ATTRAVERSO LUMANO La definizione che la Chiesa da di sé è la seguente: Veicolo del divino attraverso lumano. Ragioniamo.
Umanesimo e Rinascimento: l’arte
La Roma di Giulio II Michelangelo.
L’ARTISTA CHE “DETTE VERAMENTE ALLE SUE FIGURE IL MOTO ET IL FIATO”
Il Rinascimento è il periodo Storico compreso tra il XV e il XVI sec
BOTTICELLI Il suo vero nome era Sandro Filipepi. È nato a Firenze nel 1445 e è morto nella sua città natale nel I suoi maestri sono stati: Filippo.
Immagini di cultura: La musica e l’arte.
MATEMATICA.
Ancora ARTE / MATEMATICA , in epoca rinascimentale : la sezione aurea
IL CINQUECENTO.
Produzioni Strudel Film
Primo rinascimento.
LEONARDO DA VINCI.
prof. Vittoria Ciminelli
Il Rinascimento. By MARCO D.C.
I 5 toscani più famosi.
Il RINASCIMENTO il rinascimento nasce tra la fine del trecento l e la metà del cinquecento , prima in Italia poi nel resto dell’Europa. E’ un’ eccezionale.
Simbolo della città rinascita culturale!
Rinascimento & umanesimo
Il rinascimento in Italia
RINASCIMENTO E UMANESIMO
Capitolo 1: Il Rinascimento
I DIPINTI LEONARDO dA VINCI Realizzato da Filella Claudia e
Il rinascimento By Greta.
RAFFAELLO Raffaello è nato nel 1483 a Urbino. Dopo un periodo di apprendistato dal Perugino, Raffaello si sposta in varie città, dalla città di Castello.
Umanesimo by Adelin.
Analisi di fonti iconografiche
MICHELANGELO Il David. In quest'opera Michelangelo vuole ritrarre David che appoggia sulla spalla la frombola con la quale ha appena colpito il gigante.
Il Rinascimento © Pearson Italia spa.
UMANESIMO quindi RINASCIMENTO.
I 5 Toscani più Famosi.
PER CAPIRE IL RAPPORTO CHE
Una presentazione di Yasmin La Giglia
RINASCIMENTO.
Memoria (culturale) comune
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus Dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
UMANESIMO E RINASCIMENTO
Il Rinascimento Inizio del Fine dell’Età Rinascimento
La riscoperta della fisicità
La Spirale: Analisi del linguaggio simbolico della “Spirale” nell’arte
Lo spazio e la prospettiva:
Periodo di grande rinnovamento che investì Italia e Europa tra 1400 e 1500 con sviluppo delle arti, della filosofia, della scienza e della politica. Giorgio.
Umanesimo e Rinascimento Ritorno alla cultura greca Angelo Ambrogini detto Poliziano ( )  lineamenti della filologia Lorenzo Valla ( ):
1 Arte e Controriforma. La produzione figurativa in Italia alla fine del Cinquecento.
La rivoluzione culturale dei secoli XIV XV e XVI
Il Rinascimento.
© Pearson Italia spa 1 Il Rinascimento. © Pearson Italia spa Il Rinascimento 2 Dal Medioevo al Rinascimento la vita ha pieno valore in se stessa la cultura.
Transcript della presentazione:

IL RINASCIMENTO Nasce così una nuova visione della vita immanentista, antropo-centrica ed individualista in contrapposizione a quella medievale trascendentista, teocentrica ed universalista Dal punto di vista storico, si considera Rinascimento il periodo che va dalla pace di Lodi (1454) alla pace di Cateau-Cambrésis Dal punto di vista linguistico si sceglie il latino aulico in contrapposizione alla borghesia medievale che usava il volgare e alla chiesa che usava il latino della decadenza Dal punto di vista culturale nascono accademie e circoli di intellettuali che diffondono la nuova scienza e si oppongono al sapere tradizionale delle università Dal punto di vista sociale, abbiamo l’ascesa della borghesia e l’affermazione delle monarchie nazionali

Il rinascimento da Botticelli a Perugino Dopo le esperienze dei primi tre artisti rinascimentali, cioè Brunelleschi, Masaccio e Donatello, molti altri artisti si susseguono. Esaminiamo quelli che abbiamo analizzato in quest’anno scolastico: Sandro Botticelli (1445-1510): “Nascita di Venere” (1485)

Antonello da Messina (1430-1479): “Vergine Annunciata” (1475)

Andrea Mantegna (1431-1506): la “Camera degli sposi” (1465-1474)

Giovanni Bellini (1430-1516): “Allegoria sacra” (1500-1504)

Pietro Perugino (1445-1523): “Consegna delle chiavi a San Pietro (1481-1483)

Leonardo da Vinci (1452-1519) e Donato Bramante (1444-1514) Con questi due artisti l’arte non è più concepita come astrusa rappresentazione di idee astratte, ma arriva ad essere uno strumento per conoscere più a fondo la realtà. La matematica della prospettiva si trasfigura per contribuire ad inviare messaggi all’osservatore. L’arte diviene comprensione scientifica della natura. Nonostante il neoplatonismo si ritrovi in molte opere è l’esperienza diretta la base della rappresentazione artistica Per Leonardo ricordiamo le tecniche del contrapposto, dello sfumato e delle relazioni tra i personaggi presenti nei dipinti: La “Monna Lisa” (1503-06; 1513-15)

“Sant’Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino” (1508-10)

Per Bramante ricordiamo la tecnica della prospettiva illusionistica: “Cristo alla colonna” (1490) Santa Maria presso San Satiro a Milano

Raffaello Sanzio (1483-1520) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) Leonardo aveva realizzato una mirabile sintesi tra l’esigenza di equilibrio e armonia e l’imitazione del naturale, che rimaneva sempre un poco incomprensibile per l’uomo. Raffaello è invece convinto che la mente umana possa comprendere ogni aspetto della natura. Crea allora un personale linguaggi figurativo basato sulla nitidezza delle forme: La “Disputa del Sacramento” (1508-1510)

La “Scuola di Atene” (1508-1510)

Michelangelo, leggendo i classici celebra nelle sue opere i valori morali individuali e la virtù civili:

L’inquietudine rinascimentale Negli ultimi anni delle loro vite, Leonardo e Michelangelo realizzano opere che mostrano una profonda inquietudine nei confronti delle capacità umane e nella religione:

La maniera Il termine maniera è presente nei trattati del XV e XVI secolo per indicare ciò che noi definiamo stile. Giorgio Vasari definirà i gradi della "maniera", e utilizzerà questo termine per definire i diversi stili nelle diverse epoche e in differenti aree geografiche. Vasari vede nell'arte a lui contemporanea la perfezione data dal superamento della natura. Se i maestri della generazione precedente (Leonardo, Raffaello, Correggio, Giorgione eccetera) erano riusciti, tramite il confronto con l'arte classica (si ricordino le più celebri statue greche e romane), a codificare le regole su cui si basa l'imitazione della natura, gli artisti a lui contemporanei, che ben conoscono queste regole, sanno piegarle a loro piacimento superando la natura stessa. La tensione tra regola e licenza è la base stessa del linguaggio manieristico. Vi sono quindi una grandissima competenza tecnica negli artisti e una notevole competenza lessicale da parte dei fruitori delle opere. Sono la facilità d'esecuzione e la rapidità le caratteristiche più apprezzate da Vasari, e trovano un parallelo nella sprezzatura che informa il Cortegiano di Baldassarre Castiglione. L'opera manieristica deve inoltre contenere "la varietà di tante bizzarrie, la vaghezza de' colori, la università de' casamenti, e la lontananza e varietà ne' paesi", poi: "una invenzione copiosa di tutte le cose" (Giorgio Vasari, Vite). La preparazione richiesta ad un pittore nel Cinquecento non si fermava all'abilità artistica, ma comprendeva anche la cultura, una formazione universale, anche religiosa, nonché le norme di comportamento etico e sociale che gli consentissero di rapportarsi alle istituzioni e ai committenti. Anche questo si traduceva nella "maniera" di dipingere; e per il Vasari, l'espressione più alta della "buona maniera" di dipingere era in Raffaello e Michelangelo. La "maniera", o lo "stile" che dir si voglia, si tradusse negli autori successivi in affettazione, inventiva, ricercatezza, artificio preziosismo: caratteristiche queste che sono state successivamente attribuite a questi pittori in varia misura e con valutazioni diverse, a seconda dei tempi.