COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME Organizzazione, composizione e sistema operativo ing. Roberto Bertoldi Dirigente generale del.

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CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE “Val d’Arno Inferiore” Comuni di Pontedera, Bientina e Calcinaia Elaborazione a cura del 1° settore Uso e Assetto.
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COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME Organizzazione, composizione e sistema operativo ing. Roberto Bertoldi Dirigente generale del Dipartimento Protezione civile della Provincia autonoma di Trento Coordinatore tecnico della Commissione speciale Protezione civile

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL COORDINAMENTO DELLE REGIONI Le Regioni e le Province autonome si riconoscono nella Commissione speciale Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La Commissione svolge funzione di raccordo e di coordinamento sia in tempo di pace che durante le emergenze a carattere internazionale, nazionale o regionale

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME ORGANIZZAZIONE All’interno della Commissione speciale, le Regioni e Province autonome, a partire dall'anno 2006, hanno elaborato un proprio sistema organizzativo di Colonna mobile nazionale, quale composizione, in modo organico, delle singole Colonne mobili regionali, dettandosi regole sull’organizzazione e sulla “struttura” di comando e controllo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’ACCORDO DI PROGRAMMA Approvato nel 2008, l’Accordo di programma delle Regioni organizza la Colonna mobile nazionale delle Regioni secondo le seguenti fasi: ALLERTAMENTO ATTIVAZIONE ATTIVAZIONECOORDINAMENTOOPERATIVITA’

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’ALLERTAMENTO E’ costituita dai seguenti principi: 1.Principio di unitarietà e surroga Al verificarsi dell’emergenza, la Regione, qualora non sia in grado di fronteggiare l’evento, chiede il concorso delle altre Regioni. In ambito regionale, i Comuni, Province, ecc, chiedono alla Regione il concorso per contrastare l’evento. 2. Principio di fattibilità Nel caso di evento di carattere nazionale, il DPC valuta la richiesta di concorso. Il Coordinamento delle Regioni valuta quali Regioni attivare (fattibilità dell’attivazione secondo la disponibilità ed i tempi di risposta).

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’ATTIVAZIONE E’ costituita dai seguenti principi: 1.Principio di prossimità e rotazione Il Coordinamento delle Regioni individua le Regioni che devono concorre, con il criterio della prossimità territoriale, della rapidità d’intervento, salvaguardando, se possibile, il principio della rotazione. 2. Principio di contemporaneità Nel caso in cui in una Regione che ha dato disponibilità al concorso accada una significativa emergenza, il Coordinamento segnala al DPC la Regione che andrà a sostituire quella interessata dalla significativa emergenza.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’ATTIVAZIONE E’ costituita dai seguenti principi: 3. Principio di modularità L’attivazione di una Regione può riguardare anche una sola parte della Colonna mobile regionale, secondo il tipo di emergenza in atto 4. Principio di tutela Il DPC sostiene gli oneri conseguenti alla movimentazione della Colonna mobile nazionale delle Regioni, il cui personale regionale deve essere dotato di copertura assicurativa, nonché di adeguato equipaggiamento (inclusi i DPI). Per i Volontari devono essere assicurate, a carico dello Stato, le garanzie di cui agli art. 9 e 10 del DPC 194/2001

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’ATTIVAZIONE E’ costituita dai seguenti principi: 5. Principio di competenza territoriale Salvo impedimenti o ritardi, le scelte dei luoghi conseguenti all’intervento (es.: individuazione di aree di ammassamento), sono concordate con la Regione e gli Enti locali interessati.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL COORDINAMENTO E’ costituita dai seguenti principi: 1. Principio di responsabilità Le strategie di intervento della Colonna mobile nazionale delle Regioni sono concordate con il Presidente della Regione interessata; le procedure operative con il Direttore della Struttura regionale di protezione civile. 2. Principio di raccordo con le componenti nazionali Viene assicurato dal DPC

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL COORDINAMENTO E’ costituita dai seguenti principi: 3. Principio di avvicendamento Vengono pianificate le modalità e la frequenza per l’avvicendamento delle Colonne mobili regionali. 4. Principio di identificazione Ogni Colonna mobile regionale ed i relativi appartenenti devono essere identificabili sia tramite uniformi che tramite loghi e codici standardizzati.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL COORDINAMENTO E’ costituita dai seguenti principi: 5.Principio di standardizzazione della tipologia di mezzi e attrezzature 5. Principio di standardizzazione della tipologia di mezzi e attrezzature Viene raccomandata la standardizzazione dei mezzi e delle attrezzature. 6. Principio della effettività disponibilità di componenti specialistiche Le Regioni provvedono agli adempimenti per assicurare nella Colonna mobile regionale la partecipazione degli operatori professionali (sanità, opere igienico – sanitarie, ecc.)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL COORDINAMENTO E’ costituita dai seguenti principi: 7. Principio di formazione degli operatori della Colonna mobile Sono emanate apposite linee guida per disciplinare ed organizzare corsi di aggiornamento, addestramento ed esercitazioni rivolti agli operatori della Colonna mobile.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’OPERATIVITA’ E’ costituita dai seguenti principi: 1. Principio di autosufficienza Deve essere assicurata l’autosufficienza della Colonna mobile regionale. 2. Principio di continuità Per ogni componente della Colonna mobile deve essere garantito il funzionamento per la durata dell’intero intervento

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME L’OPERATIVITA’ E’ costituita dai seguenti principi: 3. Principio di omogeneità prestazionale Deve essere possibile anche l’iterazione tra moduli di Regioni diverse, fornendo qualitativamente la stessa prestazione. 4. Principio di funzionalità Le Regioni verificano periodicamente la capacità di intervento della propria Colonna mobile

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: -Task force soccorritori -Moduli funzionali -Moduli funzionali (assistenza alla popolazione, produzione e distribuzione pasti, PMA 2° livello, telecomunicazioni, segreteria e comando, logistica per addetti e soccorritori -Kit specialistici regionali -Kit specialistici regionali (rischio idraulico, ricerca persona sotto macerie) -Squadre professionali -Squadre professionali (ripristino infrastrutture essenziali, valutazione agibilità edifici, emergenza veterinaria, supporto pscicologico)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Task force soccorritori Si tratta di soccorritori di pronta partenza (entro 6 ore dalla richiesta) E’ composta da squadre operative, osservatori, soccorritori, addetti alla logistica, alla segreteria, alle telecomunicazioni, alla sanità, al vettovagliamento nonché al magazzino. La Task force è dotata di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale assistenza alla popolazione E’ composto da un coordinatore e da cinque assistenti / operatori. Scopo: ricovero di 250 persone per mezzo di tendopoli Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale produzione e distribuzione pasti E’ composto da un coordinatore e da cuochi, assistenti (addetti alla distribuzione) e responsabili magazzino. Scopo: preparazione e distribuzione pasti per 250 persone/turno Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale PMA di 2° livello E’ composto da un chirurgo, anestesisti, medici, infermieri e tecnici per l’allestimento e la gestione.. Scopo: assistenza sanitaria. Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale telecomunicazioni d’emergenza E’ composto da un coordinatore e tecnici, con mezzi dedicati. Scopo: garantire le telecomunicazioni anche in emergenza Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale segreteria e comando E’ composta da un coordinatore e operatori di segreteria. Scopo: garantire il coordinamento generale dei soccorsi Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale soccorritori E’ composto da venti soccorritori, con lo scopo di garantire il soccorso. Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Modulo funzionale logistica per gli addetti / soccorritori E’ composta da un responsabile di campo, un vice, coadiutori, tecnici operatori per il montaggio e la manutenzione del campo Scopo: garantire la logistica dei soccorritori. Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Kit specialistici – Modulo rischio idraulico E’ composto da un responsabile e tre operatori operatori per il montaggio e la manutenzione del campo Scopo: allontanare e/o contenere le acque. Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Kit specialistici – Modulo ricerca persone sotto macerie E’ composto da unità cinofile e operatori di supporto Scopo: ricerca persone in macerie. Il modulo è dotato di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Squadre professionali – ripristino infrastrutture essenziali E’ composta da quattro operatori specializzati Scopo: ripristinare infrastrutture essenziali quali acquedotti, ecc.. La squadra è dotata di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Squadre professionali – agibilità e censimento danni E’ composta da un responsabile, informatici e squadre di tecnici rilevatori Scopo: verifica agibilità di edifici e censimento del danno La squadra è dotata di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Squadre professionali – emergenza sanitaria veterinaria E’ composta da un veterinario e coadiutore Scopo: contrasto emergenze sanitarie La squadra è dotata di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IL DIMENSIONAMENTO Composizione della Colonna mobile nazione delle Regioni: Squadre professionali – supporto psicologico in emergenza E’ composta da psicologi Scopo: assistenza e supporto psicologico alla popolazione La squadra è dotata di attrezzature e mezzi per il raggiungimento dello scopo.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME LA NUOVA ORGANIZZAZIONE Il 15 settembre 2015 le Regioni e le Province autonome hanno approvato in seduta tecnica della Commissione speciale Protezione civile il nuovo “modello di intervento e standard prestazionali per eventi sovraregionali”.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME MODELLO DI INTERVENTO E STANDARD PRESTAZIONI PER EVENTI SOVRAREGIONALI Trascorsi quasi dieci anni dalla prima impostazione di Colonna mobile nazionale delle Regioni e delle Province autonome e dopo varie emergenze (L’Aquila 2011, Liguria 2011, Nevone 2012, Emilia 2012, Liguria 2014) durante le quali è stato anche possibile testare le procedure, si è ritenuto indispensabile procedere ad una revisione del sistema di composizione / organizzazione della Colonna mobile.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME MODELLO DI INTERVENTO E STANDARD PRESTAZIONI PER EVENTI SOVRAREGIONALI Il principio fondamentale utilizzato, che è anche la forza del sistema, è quello del rispetto delle particolarità regionali; infatti il nuovo modello di intervento è stato approvato quale linee guida. Ogni Regione / Provincia autonoma potrà quindi aderire alle procedure, tralasciando il concetto di “dimensionamento” e utilizzando il principio dello “standard prestazionale”

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME MODELLO DI INTERVENTO E STANDARD PRESTAZIONI PER EVENTI SOVRAREGIONALI Viene rafforzato il ruolo della Regione coordinatrice (attiva e coordina le Regioni soccorritrici) Viene rafforzato il concetto di modulo prestazionale (ad es.: il soccorso alla popolazione è attuato mediante moduli di 250 persone cadauno) Viene stabilito il censimento delle risorse disponibili (ogni Regione deve comunicare periodicamente la composizione della propria colonna mobile e l’impossibilità della pronta messa a disposizione nel caso di rottura, ecc.)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME MODELLO DI INTERVENTO E STANDARD PRESTAZIONI PER EVENTI SOVRAREGIONALI Viene creata la Funzione di supporto al concorso “esterno” in capo alla Regione il cui territorio è colpito dall’evento (indispensabile per le fasi di avvicinamento, insediamento e rientro delle Colonne mobili provenienti dalle altre Regioni) Viene ravvisata la necessità che l’attivazione del Volontariato nazionale sia regolata (tramite accordi con le Regioni) in merito ai contingenti da attivare al fine di garantire la contestuale attività, sia a livello locale, che nazionale

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME MODELLO DI INTERVENTO E STANDARD PRESTAZIONI PER EVENTI SOVRAREGIONALI Vengono stabilite regole per il rientro a casa delle Colonne mobili regionali, nonché le modalità di ripristino delle aree di accoglienza e del controllo delle attrezzature utilizzate (ricondizionamento e reintegro)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SINERGIA DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI IL CASO “BOSNIA 2014” Nel maggio del 2014 in Bosnia Erzegovina si verificò un’alluvione di vaste dimensioni che coinvolse più di 1 milione di abitanti.

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SINERGIA DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI IL CASO “BOSNIA 2014” Il Meccanismo europeo di protezione civile inviò nella Repubblica di Bosnia ed Erzegovina componenti di diversi Stati membri (Austria, Germania, Slovenia, ……. Italia)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SINERGIA DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI IL CASO “BOSNIA 2014” La missione della Protezione civile italiana fu organizzata dalle Regioni e Province autonome, con la partecipazione di: - Regione autonoma Friuli Venezia Giulia; - Regione Molise; - Provincia autonoma di Trento, la zona di intervento venne identificata nella Municipalità di Bijeljina, nel nord - est della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SINERGIA DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI IL CASO “BOSNIA 2014” Le attività furono svolte dalle tre Amministrazioni in modo sinergico, collaborando fattivamente per il raggiungimento dell’obiettivo. Nel particolare: Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (sollevamento e allontanamento di acque – media capacità) Regione Molise (rifornimento delle motopompe) Provincia autonoma di Trento (sollevamento e allontanamento di acque – grande capacità)

COLONNA MOBILE NAZIONALE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SINERGIA DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI IL CASO “BOSNIA 2014”

GRAZIE ! Questa immagine vuole essere un ringraziamento alla Regione Emilia – Romagna per il forte impegno dedicato alla redazione delle procedure e delle linee guida riferite alla Colonna mobile nazionale delle Regioni