BRUCELLOSI Agente:Brucella melitense,B.abortus bovis,B.suis

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
BRUCELLOSI.
Advertisements

AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE
Citomegalovirus Dott. Amelia Forte Dott. Aniello Di Meglio
Area Dipartimentale di Epidemiologia e Prevenzione
Area Dipartimentale di Epidemiologia e Prevenzione
Microbi dannosi Microbi infettivi Risposte Microbi infettivi Malattia
La catena dell’infezione
Dipartimento di Pediatria – Università degli Studi di Catania
DERMATOSI DA PARASSITI
Capitolo 9 Sentirsi bene. Avere mal di…
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
pediatria preventiva e sociale
Herpes Genitalis Che cosa è?
È causata dal germe chlamydia trachomatis
MODULO 1 UNITA’ 1.2 IGIENE PROFESSIONALE.
URETRITI INFETTIVE URETRITE GONOCOCCICA URETRITI NON GONOCOCCICHE
Mollusco contagioso Neoplasia mucosa/cutanea ad eziologia virale
MICOSI SUPERFICIALI TIGNE DEI CAPELLI:
Quando si diventa sieropositivi? Cos'è il periodo finestra?
Cos’è l’epatite ? L’epatite è l’infiammazione del fegato, che si ingrossa e può dare dolore. A volte ci possono essere dei danni permanenti. Farmaci, alcol,
Che cosa sono le malattie sessualmente trasmesse?
URGENZE PEDIATRICHE A cura di Alessandro Spagnuolo e Reginella Gatti – Croce Verde Lissonese.
INDICE I FATTORI DI RISCHIO VIVERE IN COMUNITA’ IGIENE PERSONALE
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI VICENZA
I RISCHI PROFESSIONALI DELL’INFERMIERE
Tecniche di lavaggio delle mani pre-operatoria, inserimento dei guanti e dei camici sterili
Le parti del corpo umano
ACQUA E MALATTIE.
PEDICULOSI DEL CAPO.
HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT
Il Rischio Influenza in Ospedale
Epidemiologia delle malattie infettive
COME DI EVITANO ? PULIRE SEPARARE CUOCERE CONSERVARE.
“Ai confini della vita: i Virus”
Presentazione rivolta agli operatori del volontariato sociale
Consigli per bambini e genitori
INFEZIONI OCCUPAZIONALI
LA PEDICULOSI DEL CAPO Lorella Guerzoni Paolo Gagliano SISP ASL TO 4.
Un volontario informato: igiene e prevenzione della malattia
Algoritmo del Prurito L’approccio clinico iniziale ad un paziente con prurito comprende l’anamnesi e l’esame obiettivo, che sono utili in primo luogo a.
Analizziamo La Varicella
LO SPECIALISTA QUANDO E PERCHE’
La gestione delle persone a rischio Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
Torri Paola Medico Competente ULSS 18 Rovigo
Gestione di un caso in Pronto Soccorso
Il ricovero in malattie infettive. Trasporto della persona assistita al reparto di ricovero da domicilio da altro ospedale da Pronto Soccorso Accesso.
Epidemiologia e Controllo della Brucellosi
Pediculosi EZIOLOGIA 3 tipi di pediculosi provocate da 3 parassiti diversi: 1. Pediculus humanus capitis 2. Pediculus humanus humanus (o vestimenta) 3.
SARS Modalità di trasmissione e principi di protezione
7° CORSO BASE PER IL VOLONTARIATO SOCIO-SANITARIO RIVOLTO A VOLONTARI E A PROFESSIONISTI IN CAMPO SANITARIO Dal 3 ottobre al 21 novembre 2015 Associazione.
Il corpo. la testa il corpo il braccio la spalla.
QUALCOSA IN PIU’ SULL’ IGIENE PERSONALE………..
Dermatopatie a carattere pruriginoso
E DELLA SERIE... “ A VOLTE RITORNANO “. Dr. Bergonzoni Paolo Farmacia Dr. Santi Carlo Portomaggiore.
MALATTIE ESANTEMATICHE
Varicella Malattia virale acuta causata da un herpesvirus: Varicella- Zoster virus.
M. pachidermatis, M. simpiodalis Lievito lipofilo commensale della cute e del condotto uditivo est. Secondaria a d. allergiche e a difetti della cornificazione.
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE.
Leptospirosi. Movimento rotatorio (flagelli interni nello spazio periplasmico) Osservazione al microscopio in campo oscuro (ridotte dimensione, difficile.
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE
Scabbia : parassitosi cutanea causata da acari della specie Sarcoptes Scabiei, variante hominis Scabbia “ variante animale “ : patologia causata da acari.
Dermatiti parassitarie
RISCHIO BIOLOGICO. Il RISCHIO BIOLOGICO rappresenta la possibilità di A MMALARSI in conseguenza.
Brucella.
Transcript della presentazione:

BRUCELLOSI Agente:Brucella melitense,B.abortus bovis,B.suis Trasmissione:contatto diretto con secrezioni di animali infetti, di latte crudo e prodotti caseari con microrganismi vivi Incubazione: da 1 settimana a mesi Sintomi: febbre “ondulante,” artralgie, cefalea

COMPLICANZE Endocardite Encefalite Spondilo-discite

DIAGNOSI e TERAPIA Sierodiagnosi: Wright Terapia: Doxiciclina per 6 settimane + Streptomicina per 2 settimane Possibile cronicizzazione

SCABBIA 1 Patogeno:Sarcoptes scabiei (acaro) La femmina scava cunicoli e depone le uova.L'irritazione cutanea deriva da reazione di sensibilizzazione agli escrementi dell'acaro Trasmissione attraverso contatto diretto, biancheria

SCABBIA 2 Sintomi: prurito intenso sopratutto la notte; comparsa di lesioni simmetriche (cunicoli, vescichette, piccole papule ) soprattutto sulle pliche cutanee, tra le dita, sotto il seno, alle ascelle, natiche. Sono risparmiati collo, capo,palme delle mani e dei piedi. Diagnosi:Scarificazione ed esame al microscopio per identificazione dell'acaro

Scabbia (3) : prevenzione e trattamento Uso di guanti, camici, cappellino monouso e mascherina nel maneggiare il soggetto con scabbia Il paziente viene lavato con acqua calda e spalmato su tutto il corpo, orecchie comprese,ad eccezione di volto e cuoio capelluto, con apposito preparato

SCABBIA 4 La biancheria da letto e il vestiario devono essere cambiati ogni giorno dopo il trattamento e lavati in acqua calda separatamente I soggetti che hanno contatti stretti con i soggetti infettati, anche se asintomatici, devono essere trattati simultaneamente