Cenni storici.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
- le Medie la Moda la Mediana
Advertisements

Le distribuzioni di probabilità continue
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
____________________
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
La scelta del paniere preferito
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
I sistemi di riferimento
1 Tavolo del Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Il ricorso agli ammortizzatori sociali nei territori colpiti dagli eventi sismici.
Inferenza Statistica Le componenti teoriche dell’Inferenza Statistica sono: la teoria dei campioni la teoria della probabilità la teoria della stima dei.
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
Lezione 5 I MERCATI FINANZIARI
L’elasticità e le sue applicazioni
Raccolta dei dati e relazioni tra variabili
Analisi Bivariata e Test Statistici
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°6
Analisi Bivariata e Test Statistici
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°5 Test statistici: il test Chi-Quadro, il test F e il test t.
I MATEMATICI E IL MONDO DEL LAVORO
L’elasticità della domanda rispetto al “proprio prezzo”
CAPITOLO 5 Elasticità.
Obiettivi del corso di Statistica Medica.
1 Valutazione degli apprendimenti e portfolio delle competenze 1. Le pratiche di valutazione tra pensieri e saperi 3 marzo marzo 2007.
Metodi di ricerca in Psicologia dello Sviluppo
1 Introduzione alla statistica per la ricerca Lezione III Dr. Stefano Guidi Siena, 18 Ottobre 2012.
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
Metodi di ricerca in Psicologia
Metodi della ricerca in Psicologia
Realizzazione e caratterizzazione di una semplice rete neurale per la separazione di due campioni di eventi Vincenzo Izzo.
Test di ipotesi X variabile casuale con funzione di densità (probabilità) f(x; q) q Q parametro incognito. Test Statistico: regola che sulla base di un.
ESERCITAZIONE 2.
I quindicenni italiani e le prove PISA Presentazione generale dei risultati e lettura dei dati sulla base delle variabili di contesto INVALSI
Le carriere universitarie degli studenti in matematica
La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era.
PROGETTO LABORATORIO SALUTE
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Lezione 8 Numerosità del campione
Num / 36 Lezione 9 Numerosità del campione.
Lezione 4 Probabilità.
Lezione 8 La valutazione dello scarto per “fuori tolleranza”
Questionari sulla didattica: le risposte di studenti & docenti.
19 Lezione 21/5/04 Composizione dell'immagine 1 COMPOSIZIONE DELLIMMAGINE.
Da studi svolti negli anni ‘50 è emerso che il numero ideale di figli per famiglia è di 3. Nel 1980, ipotizzando una modifica nei costumi e nei modelli.
Verifica delle ipotesi su due campioni di osservazioni
Esercitazione 1: Rispetto al test di ansia (Media=25; σ=5), calcolare:
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
Invalsi Taranto 24 febbraio Dati relativi alla Scuola Statale Professionale I.P.S.S.C.T Mauro Perrone Castellaneta.
RISULTATI PROVE INVALSI a.s.2011/2012. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI TERZE.
Ministero del Lavoro D.G. Osservatorio del Mercato del Lavoro 20/04/ In breve… Con un andamento positivo sono gli indicatori del clima di fiducia.
Bando Arti Sceniche. Per poter procedere è indispensabile aprire il testo del Bando 2ROL - Richieste On Line.
DOMANDE FINALI 1) Cosè un campo elettromagnetico? 2) Che cosa si intende per frequenza di un campo elettromagnetico? 3) Che differenza esiste tra alte.
LE SAI LE TABELLINE? Mettiti alla prova!.
TRATTAMENTO DEI DATI ANALITICI
Sviluppare un programma in C che, dato un array da 100 elementi interi caricato con numeri casuali compresi tra [10,100], sia in grado di cercare il valore.
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Psicologia come scienza:
Teoria: si postulano delle relazioni tra eventi, comportamenti, etc. per spiegare un fenomeno. Le teorie possono derivare da problemi con altre teorie,
I “ferri del mestiere”: metodi di ricerca in Psicologia dello Sviluppo
Aspetti Principali: Metodo scientifico
Metodi di Ricerca in Psicologia
Cenni Storici.
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione.
Il percorso delle discipline scientifiche ۷ Descrizione dei fenomeni ۷ Scoperta di leggi ۷ Costruzione di teorie ۷ Formulazione e test di ipotesi.
1 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche psicologiche Esame di Psicometria Il T-Test A cura di Matteo Forgiarini.
Transcript della presentazione:

Cenni storici

LO STRUTTURALISMO: cosa e come sono i processi mentali Psicologia = scienza Wundt fonda il primo laboratorio di psicologia sperimentale a Lipsia nel 1879. Per capire come si formano le percezioni complesse (che ci danno la rappresentazione del mondo esterno) si devono analizzare le sensazioni elementari causate dall’esperienza immediata. Metodo introspezione: guardare dentro alla propria mente, la raccolta dei dati avviene attraverso il resoconto verbale delle sensazioni dei soggetti (addestrati al compito).

studio della struttura della mente LO STRUTTURALISMO: Titchener definisce questo approccio strutturalismo studio della struttura della mente Limiti di strutturalismo e introspezione: Non tutti i soggetti sono in grado di riferire verbalmente le proprie sensazioni; Mancanza di considerazione dell’attività inconscia; L’esperienza della sensazione elementare stimolata da stimolazione sensoriale è assolutamente soggettiva.

IL COMPORTAMENTISMO psicologia stimolo-risposta (Watson 1913) Input Output Scatola nera Oggetto di studio della psicologia è il comportamento manifesto e non la mente (scatola nera).

IL COGNITIVISMO Oggetto di studio: Processi cognitivi implicati nell’elaborazione delle informazioni. Tutto quello che sappiamo della realtà è stato mediato non solo dagli organi di senso, ma da sistemi complessi che interpretano continuamente l’informazione fornita dai sensi [Neisser, 1967]. Questi sistemi complessi non possono essere “visti” dallo sperimentatore, possono essere solo “inferiti”.

COMPORTAMENTISMO COGNITIVISMO Input Output Scatola nera Input Output Forma delle lettere Suono Significato della parola LUMACA /lumaka/ Output

LA CRONOMETRIA MENTALE Input Quanto più numerosi e/o complessi gli stadi, tanto più aumenta il tempo di elaborazione dello stimolo: TR = Tempo di Reazione LUMACA /lumaka/ Output

PSICOLOGIA SCIENTIFICA PSICOLOGIA INGENUA E PSICOLOGIA SCIENTIFICA Teorie ingenue: Fondate sull'esperienza personale Teorie scientifiche: Fondate su controlli sperimentali

ESEMPIO DI TEORIA PSICOLOGICA INGENUA Un bambino corre in una stanza perlustrando ogni angolo e nascondiglio. Spiegazione basata sul senso comune cioè basata sulla personale esperienza dell’osservatore: TEORIA Un comportamento di questo tipo (esplorazione) si associa ad una data situazione (perdita di un oggetto) e ad un particolare stato mentale (irritazione, ansia o depressione).

L’USO DELLA TEORIA INGENUA La teoria ingenua viene usata per spiegare il comportamento del bambino. Osservando il comportamento del bambino la teoria ingenua può essere: Confermata, ad esempio, se subito dopo avere scoperto il suo giocattolo preferito, il bambino si rilassa e smette di cercare. Respinta, ad esempio, se entra un amico e vi rendete conto che stavano facendo un gioco.

PSICOLOGIA SCIENTIFICA PSICOLOGIA INGENUA E PSICOLOGIA SCIENTIFICA La differenza tra una teoria ingenua e una teoria scientifica sta nel metodo di controllo delle spiegazioni. Per le teorie scientifiche il metodo di controllo elettivo è il metodo sperimentale

Dallo scetticismo alla verità scientifica Il famoso caso del cavallo Hans, del proprietario von Osten e dello psicologo Pfungst (1911). Controllando una serie di fattori si dimostra la fallacia delle conclusioni basate su osservazioni condotte acriticamente! Pfungst dimostrò che la teoria era FALSA fornendo una spiegazione ALTERNATIVA

IL METODO SPERIMENTALE Permette di comprendere i fenomeni naturali legandoli alle cause che li hanno determinati. Fasi: 1. Individuazione e descrizione del problema 2. Formulazione di una ipotesi 3. Esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti della manipolazione della v.i. sulla v.d. 4. Raccolta dei dati e elaborazione dei risultati: conferma o falsificazione dell’ipotesi.

IL METODO SPERIMENTALE Individuazione e descrizione del problema. Carenza di sonno causa diminuzione capacità MBT Formulazione di una ipotesi. Hp1: diminuzione di ore di sonno decadimento proporzionale MBT Hp2: diminuzione di ore di sonno decadimento standard 3. Esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti della manipolazione della v.i. sulla v.d. 4. Raccolta dei dati e elaborazione dei risultati: conferma o falsificazione dell’ipotesi.

IL METODO SPERIMENTALE Aspetto centrale del lavoro sperimentale è la 2. Formulazione di una ipotesi in cui si prevede una possibile relazione di causa-effetto tra due variabili-eventi variabile indipendente (manipolata) variabile dipendente (misurata)

IL METODO SPERIMENTALE TIPI DI VARIABILI Variabile dello stimolo o soggettiva Variabile comportamentale VARIABILI INDIPENDENTI VARIABILI DIPENDENTI - tipo di apprendimento numero di parole ricordate - frequenza della parola tempo di lettura - difficoltà del percorso tempo per uscire dal labirinto - età numero parole conosciute - tipologia di occupazione punteggio al test dell’ansia

IL METODO SPERIMENTALE MANIPOLABILI NON MANIPOLABILI variabili soggettive! tipo di apprendimento frequenza della parola difficoltà del percorso età tipologia di occupazione

IL METODO SPERIMENTALE Individuazione e descrizione del problema. Carenza di sonno causa una diminuzione capacità MBT Formulazione di una ipotesi. Hp1: diminuzione di ore di sonno decadimento proporzionale MBT Hp2: diminuzione di ore di sonno decadimento standard 3. Esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti della manipolazione della v.i. sulla v.d. Traduzione delle ipotesi in condizioni sperimentali. Manipolate le ore di sonno. Gruppo privato di 4 ore e gruppo privato di 7 ore Effetti test memoria breve termine

IL METODO SPERIMENTALE Individuazione e descrizione del problema. Formulazione di una ipotesi. 3. Esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti della manipolazione della v.i. sulla v.d. Traduzione delle ipotesi in condizioni sperimentali.Manipolate le ore di sonno. Gruppo privato di 4 ore e gruppo privato di 7 ore Effetti test memoria breve termine Raccolta dei dati e elaborazione dei risultati: Conferma o Falsificazione dell’ipotesi. Le differenze sono statisticamente significative o sono dovute al caso?

SIGNIFICATIVITÀ E INFERENZA STATISTICA I risultati possono essere dovuti al caso. I metodi di inferenza statistica hanno lo scopo di misurare questo possibile errore. L’inferenza statistica calcola la probabilità di ottenere gli stessi risultati attesi anche quando la nostra ipotesi di ricerca è errata. Più basso è questo valore, più alte sono le probabilità che l’ipotesi di ricerca sia corretta.

LA SIGNIFICATIVITÀ STATISTICA I risultati di una ricerca sono definiti statisticamente significativi quando la probabilità di sbagliare (cioè ritenere che i dati ottenuti sono l’effetto della manipolazione della v.i quando in realtà sono dovuti al caso) è minore o uguale a 5% Risultato con un livello di significatività del 5% significa che con una probabilità del 95% quella variazione osservata è stata causata dalla manipolazione della v.i.

IL TEST DI SIGNIFICATIVITÀ STATISTICA Parametri su cui si basa il test di significatività: L’ampiezza dell’effetto ottenuto; Il numero dei soggetti studiati; La distribuzione dei risultati, cioè il livello di variabilità I risultati di un esperimento possono contenere variabilità: - tra gruppi - nei gruppi

IL LIVELLO DI VARIABILITÀ Parametro di riferimento per i test di significatività statistica. Caso 1 gruppo A: 300, 302, 298, 307, 293, 300, 301, 299; media 300 gruppo B: 320, 322, 318, 320, 320, 316, 324, 320; media 320 BASSA VARIABILITÀ dei dati ALTA VARIABILITÀ dei dati: Caso 2 gruppo A: 360, 320, 400, 280, 200, 150, 450, 240; media 300 gruppo B: 420, 220, 400, 240, 520, 120, 100, 540; media 320 Se il gruppo “A” ha un media di 300 e il gruppo “B” di 320, la differenza di 20 può o meno risultare significativa a seconda della variabilità dei valori all’interno dei due gruppi.

Si può rispondere attraverso il seguente esperimento Esempio:I maschi differiscono dalle femmine nella capacità di risolvere problemi matematici? Si può rispondere attraverso il seguente esperimento Due gruppi di soggetti sperimentali (50 M e 50 F) Variabile indipendente: Variabile dipendente: accuratezza delle risposte (percentuale problemi risolti) sesso (maschio o femmina)

Diamo 60 minuti per riconsegnare il compito... 10 problemi 10 problemi 01. Problema 1 02. Problema 2 03. Problema 3 04. Problema 4 05. Problema 5 06. Problema 6 07. Problema 7 08. Problema 8 09. Problema 9 10. Problema 10 01. Problema 1 02. Problema 2 03. Problema 3 04. Problema 4 05. Problema 5 06. Problema 6 07. Problema 7 08. Problema 8 09. Problema 9 10. Problema 10 50 studentesse [F] 50 studenti [M] Diamo 60 minuti per riconsegnare il compito...

Correggiamoli quindi tutti... 10 problemi 10 problemi 01. Problema 01 OK 02. Problema 02 NO 03. Problema 03 NO 04. Problema 04 OK 05. Problema 05 OK 06. Problema 06 OK 07. Problema 07 OK 08. Problema 08 NO 09. Problema 09 NO 10. Problema 10 OK 01. Problema 01 OK 02. Problema 02 OK 03. Problema 03 OK 04. Problema 04 NO 05. Problema 05 OK 06. Problema 06 OK 07. Problema 07 NO 08. Problema 08 NO 09. Problema 09 NO 10. Problema 10 OK es. 1 F es. 1 M

Correggiamoli quindi tutti... 10 problemi 10 problemi 01. Problema 01 OK 02. Problema 02 NO 03. Problema 03 NO 04. Problema 04 OK 05. Problema 05 NO 06. Problema 06 OK 07. Problema 07 OK 08. Problema 08 NO 09. Problema 09 NO 10. Problema 10 NO 01. Problema 01 NO 02. Problema 02 NO 03. Problema 03 NO 04. Problema 04 NO 05. Problema 05 NO 06. Problema 06 NO 07. Problema 07 NO 08. Problema 08 NO 09. Problema 09 NO 10. Problema 10 OK es. 2 F es. 2 M

F M XF = 5.0 XM = 5.4 C’e’ una lieve differenza tra XF e XM... Al termine... F somma dei punteggi XF = -----------------------; n° dei punteggi (50) XF = 5.0 M somma dei punteggi XM = -----------------------; n° dei punteggi (50) XM = 5.4 C’e’ una lieve differenza tra XF e XM...

Come essere certi che la differenza di punteggio tra i due gruppi indichi una differenza reale nelle capacità matematiche? Per rispondere bisogna tenere conto del fatto che la variazione nei punteggi può discendere da due fonti Variabilità tra i gruppi, indotta dalla variabile indipendente Variabilità entro ciascun gruppo, dovuta alle differenze individuali L’analisi statistica calcola il rapporto tra le due fonti di variabilità: rapporto critico.

F M Un altro modo per rappresentare i punteggi F e M... n° individui 1 2 3 4 5 6 7 8 9 n° risposte corrette n° individui 1 2 3 4 5 6 7 8 9 n° risposte corrette Grafici della distribuzione della frequenza dei punteggi

Un altro modo per rappresentare i punteggi F e M... Grafici della distribuzione della frequenza dei punteggi

Ampiezza curva = variabilità punteggi entro il gruppo Picco curva =media n° individui n° risposte corrette

Variabilità media Variabilità alta Variabilità bassa

Ampiezza curva = variabilità punteggi entro il gruppo Variabilità intergruppo Variabilità intragruppo Picco curva =media Ampiezza curva = variabilità punteggi entro il gruppo n° individui n° risposte corrette

differenze tra le condizioni sperimentali (Variabilità tra i gruppi) Rapporto critico =_______________________________ variazione casuale tra i punteggi (Variabilità interna ai gruppi) Quanto più è alto è il rapporto critico tanto più è probabile che ci sia una differenza tra i gruppi sperimentali causata dalla variabile indipendente manipolata dallo sperimentatore. Si usa la statistica per controllare se il rapporto critico è significativo.

GLI STUDI CORRELAZIONALI Come negli studi sperimentali viene considerata la relazione tra due o più variabili. Diversamente dagli studi sperimentali le variabili studiate non vengono manipolate sistematicamente Esempio: C’è una relazione tra autostima e successo negli studi universitari? Si può rispondere a questa domanda misurando l’autostima di un gruppo di studenti e confrontandola con la media dei voti negli esami

LA MISURA DELLA CORRELAZIONE Il coefficiente di correlazione: misura l’intensità della correlazione, cioè la forza di coesione tra due variabili (tanto più si avvicina al valore massimo 1) indica la direzione della correlazione espressa in valori che possono oscillare da +1 a –1 Coefficiente di correlazione: +1: correlazione positiva massima tra 2 variabili -1: correlazione negativa massima. 0: variabili non correlate.

STUDI DI CORRELAZIONE Metodo sperimentale: la variazione della v.d. è causata dalla manipolazione della v.i. Studio correlazionale: Lo sperimentatore non manipola la v.i. Due variabili sono in rapporto di correlazione quando al variare di una varia anche l’altra. Non è possibile stabilire un rapporto causale tra le due variabili

STUDI DI CORRELAZIONE Se all’aumentare dell’autostima aumenta anche la media dei voti la correlazione è positiva Se all’aumentare dell’autostima la media dei voti diminuisce la correlazione è negativa Limiti degli studi correlazionali Non danno alcuna indicazione sull’esistenza di una relazione causale tra due variabili Vantaggi degli studi correlazionali Possono essere utili per la comprensione di un fenomeno perché se la correlazione è certa, la presenza di una ci permette di predire la presenza dell’altra.

ESEMPIO DI ESPERIMENTO Un santone cura 18 malati: 12 sono guariti e 6 no. Il santone sa che la sua cura non funziona sempre ma il fatto che ci riesca due volte su tre lo incoraggia Il pubblico, nel giudicare l’efficacia, si basa su: Rapporto tra guariti e non guariti I primi sono molti di più dei secondi e quindi è facile convincersi che la cura è la causa della guarigione le guarigioni vengono “spiegate” dalla somministrazione della cura

Procedere correttamente Cosa succede a coloro che non si sottopongono alla cura del santone? Cura del santone Sì No Guariti A:12 B:6 C:6 D:3 La cura è irrilevante. La percentuale di guariti è sempre di due terzi (6 su 9 equivale a 12 su 18, cioè due terzi) Il senso comune non si preoccupa di questi valori