Insegnare geografia nella scuola primaria

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Transcript della presentazione:

Insegnare geografia nella scuola primaria

I principi della disciplina Principio di distribuzione, localizzazione, diffusione di un fenomeno sulla terra: geografia come scienza dei luoghi (ogni fenomeno va collocato nello spazio) – ambito descrittivo Principio dell’interconnessione e interdipendenza tra i fenomeni: dati e informazioni di un fenomeno vanno inseriti entro una rete di rapporti e relazioni che lo collegano ad altri Principio della correlazione tra i fenomeni: ogni territorio è una struttura che si caratterizza per la rete di interconnessioni che lo connotano Principio di causalità: coglie il senso delle interrelazioni che segnano lo spazio in cui viviamo Principio del dinamismo: ogni fenomeno è colto nella sua evoluzione entro una struttura che si modifica di continuo

Le parole della geografia L’ambiente: insieme delle condizioni naturali, fisiche, chimiche biologiche che connotano uno spazio definito e limitato, entro cui stabilire i rapporti tra uomo e natura La cartografia: è lo spazio codificato, la voce della geografia L’ecologia: “la consapevolezza che le decisioni di intervento sul territorio non dovranno essere riferite esclusivamente ai bisogni degli uomini” La documentazione: dallo spazio di vita, dall’esperienza diretta dell’alunno all’informazione indiretta (tramite informazione audiovisuale e informatica)

e ancora… Il vicino: primo oggetto d’indagine, spazio locale vissuto Il lontano: studio delle interrelazioni su spazi più ampi Il paesaggio: “l’aspetto fisionomico della superficie terrestre” – unità dei fenomeni La multidisciplinarità: un viaggio attraverso più saperi La progettualità: dalla conoscenza della realtà alla progettazione di possibili soluzioni di problemi La ricerca: metodo specifico della geografia, come rilevazione e interpretazione della trama di rapporti che connotano la presenza di diversi soggetti sul territorio

lo strano destino della geografia in mondo globalizzato e internazionalizzato, che di continuo ci rimanda a luoghi lontani e lontanissimi (media e televisione), in un mercato globale delle merci e in società sempre più multietniche, la geografia è data tuttavia continuamente per “morente” e in difficoltà la geografia è in crisi, non solo in Italia ma anche in altri paesi, dove (salvo la Francia) sembra che l’ignoranza dei dati geografici sia ancora più pesante In realtà la crisi della geografia è la crisi della “geografia insegnata”, che non si è ancora liberata del suo peccato originale, il nozionismo, (trasmissione acritica di una serie infinita di dati, spesso da memorizzare e quindi da dimenticare) Eppure i programmi scolastici, soprattutto quelli più recenti, hanno sempre trasmesso l’idea di una geografia come scienza interpretativa della realtà, una geografia insegnata come disciplina che si raccorda con i diversi saperi, per leggere e interpretare il mondo.

Le finalità dell’insegnamento della Geografia (Indicazioni nazionali e Raccomandazioni) l’insegnamento della Geografia contribuisce a conferire il senso dello spazio; ad acquisire il linguaggio della “geograficità”; ad educare alla solidarietà mondiale e al rispetto delle diversità; a sviluppare l’educazione ambientale; ad abituare alla complessità e alla relatività di ogni giudizio. la Geografia deve contribuire alla costruzione della consapevolezza che la nostra Terra è diversa, non solo fisicamente, ma anche antropicamente e questo deve portare alla conoscenza, accettazione e rispetto delle diversità e della solidarietà mondiale, senza annullare quel rapporto personale e particolare che ognuno ha col proprio territorio.

… consapevolezze e atteggiamenti Gli alunni devono, infine, scoprire che il territorio è costituito da elementi che hanno fra loro rapporti diretti o indiretti e che l’intervento su uno qualunque di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri del sistema; devono avere una visione sistemica del territorio… e rendersi conto che ognuno di loro è parte attiva, è responsabile dell’ambiente in cui vive. L’educazione ambientale, come percorso privilegiato: richiamo alla “consapevolezza che il concetto di sviluppo sostenibile non si può ridurre al semplice rovesciamento della prospettiva moderna delle risorse infinite e del progresso indefinito”. “non è sufficiente, in altri termini, proporre una sorta di ribaltamento catartico dell’esistente che assolva gli adulti dalle loro secolari malefatte e diventi educativo per i fanciulli. L’obiettivo è più complesso: si tratta, attraverso conoscenze, attività, strategie adeguate all’età, di avviare i fanciulli all’abitudine personale e collettiva di un uso consapevole dell’ambiente”.

Classe prima obiettivi e metodologie si parte dal lessico relativo agli “organizzatori spaziali e temporali (prima, poi, sotto, sopra, davanti, dietro, vicino, lontano…)” – in continuità con la Scuola dell’Infanzia - per avviare poi un’attività centrata sulla progressiva conquista dello spazio. analisi della categoria di spazio che rinvia alla competenze da acquisire, che devono essere fondate sull’esperienza concreta dell’alunno: “elementi costitutivi dello spazio vissuto: funzioni, relazioni e rappresentazioni” . i contenuti si raccordano con l’attività di conquista dello spazio e derivano da una serie di obiettivi che si sostanziano nell’operatività a livello di spazio vissuto dall’alunno (la scuola, la casa, l’immediato vicino)

Primo biennio obiettivi e metodologie passaggio dallo spazio vissuto – percepito e sperimentato – allo spazio rappresentato dalla cartografia: - leggere semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche, utilizzando le legende e i punti cardinali - riconoscere e rappresentare graficamente i principali tipi di paesaggio (urbano, rurale, montano..) l’esperienza dell’alunno continua a essere elemento di riferimento, perché i contenuti richiamano il territorio in cui l’alunno vive: - formulare proposte di organizzazione di spazi vissuti (aula, la propria stanza, il parco…), di pianificazione di comportamenti da assumere in tali spazi; - organizzare un percorso pedonale (nel giardino, nel cortile della scuola…) da percorrere secondo le regole del codice stradale e rappresentarlo graficamente. i contenuti: lo spazio si allontana dall’immediato vicino si passa a dimensioni più ampie, quelle del Comune, della provincia e della regione: - il proprio territorio comunale, provinciale, regionale con la distribuzione dei più evidenti e significativi elementi fisici e antropici e le loro trasformazioni nel tempo.

Secondo biennio obiettivi e metodologie Cartografia e geografia quantitativa come strumenti per capire le complesse relazioni che legano i soggetti posti nello spazio e permettere alla disciplina di porsi come strumento in grado di leggere la realtà. Oggetto dell’attività didattica: la rappresentazione cartografica: scala grafica e numerica, carta tematica e cartogramma; rappresentazioni tabellari e grafiche relative a dati geografici risolvere problemi, utilizzando e leggendo grafici, carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, cartogrammi, fotografie aeree … orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali; calcolare distanze su carte,utilizzando la scala grafica e/o numerica

Secondo biennio obiettivi e metodologie obiettivi specifici legati alla categoria del tempo e all’azione dell’uomo: lo spazio economico e le risorse; concetto di sviluppo sostenibile; riconoscere le più evidenti modificazioni apportate nel tempo dall’uomo sul territorio regionale e nazionale utilizzando fotografie e carte; esplicitare il nesso tra l’ambiente e le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo; analizzare, attraverso casi concreti, le conseguenze positive e negative delle attività umane sull’ambiente; ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale.

Secondo biennio contenuti In quarta e quinta, lo sguardo si allarga all’Italia: elementi fisici e antropici di ciascun paesaggio geografico italiano; concetto di confine e criteri principali per l’individuazione di regioni italiane (regioni amministrative, storiche, paesaggistiche, climatiche…); l’Italia e la sua posizione in Europa e nel mondo.