La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Via Belice - LECCE PROGETTO DIGISCUOLA
Advertisements

Poesia multimediale Introduzione
PIANTO ANTICO L’ albero a cui tendevi Tu fior de la mia pianta
La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale
Come si realizza l'analisi di un testo (esempio)
I CINQUE SENSI IN CARDUCCI: LA SINESTESIA
Gli elementi fondamentali Incominciamo il nostro viaggio …
Giacomo Leopardi ( ) Recanati.
Salvatore Quasimodo Alle Fronde dei salici.
Figure retoriche del significato
SAN MARTINO AIidigitALI PROGETTO INNOVASCUOLA di GIOSUE’ CARDUCCI
Concorso Premio “A scuola di innovazione”
L’HAIKU Quest’anno noi ragazzi della classe Prima ci siamo cimentati nella composizione di haiku. L’haiku è un componimento poetico nato in Giappone,
Il testo poetico Che cos’è il testo poetico: Elementi di poeticità
Giosuè Carducci.
GIUSEPPE UNGARETTI La Vita Pensiero e Poetica Opere principali
GIACOMO LEOPARDI.
Comprensione di lettura Profilo di competenza Fine quinta
Pianto antico (Giosuè Carducci).
Di Ugo Foscolo Maria jose, Lucia e Filippo
Istituto Comprensivo “Forte dei Marmi”
GIOSUÈ CARDUCCI I cipressi che a Bolgheri alti e schietti
Myricae Analisi di testo ave 2011.
Giovanni Pascoli La vita Poesie.
3° Istituto Comprensivo “ G. Verga” a.s. 2012/13
Umberto Saba GOAL.
Supporto didattico d’Italiano per gli alunni della classe I F
Meriggiare pallido e assorto
Trieste.
presentazione di ALESSANDRO SPAGGIARI
L'amore L’amore è come una rosa, in inverno perde i petali
DIDATTICA E TECNOLOGIE DELL’ISTRUZIONE (a cura di Nicola Scognamiglio)
L’Infinito di Leopardi
Figura retorica.
Per riconoscere e ricordare….. i termini specifici della poesia
G. Pascoli, X Agosto (Myricae, 1897)
L'infinito Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte De l'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati.
DALL’INFANZIA ALLA SECONDARIA
Canzone d’Autunno Paul Verlaine.
L’amore ched’è - Eduardo De Filippo
Prendere appunti, riassumere, parafrasare
I.I.S. “G. Cantoni” – Treviglio (BG)
Il ritratto della mia bambina
Analisi testo poetico / epica
E colorerò novembre… Per te Mary
GIOVANNI PASCOLI.
MARE E TRAMONTI A FORMENTERA
Fotografie ed Arrangiamento Musicale realizzati da:
Linguaggio poetico e figure retoriche
La poesia.
Linguaggi dell’immagine
ANALISI TESTO Giacomo Leopardi L'Infinito
ANALIZZARE UNA POESIA: LAMETRICA E LE FIGURE RETORICHE
Giuseppe Ungaretti 1. Poesia e guerra Lezioni d'Autore.
Tra i paesaggi dei due componimenti se ne estende un terzo, nel quale i piani temporali possono arrivare a confondersi e a fondersi, ma pure a sintetizzarsi.
Livelli di analisi del testo poetico
Fatto da Noemi D’ amato , Cosimo Greco e Angela Garofalo.
Il lampo (ballata piccola)
Giovanni Pascoli A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda.
Giovanni Pascoli: l’assiuolo
REGIONE PUGLIA DIRITTI A SCUOLA a. s. 2011/2012. ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI “A.OLIVETTI” ORTA NOVA (FG) PROGETTO: “DIRITTI.
COMPRENSIONE, ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO POETICO
Gioia Affetto Filastrocca Emozioni Tristezza Paura Bella Sentimenti
Giosuè Carducci.
Giuseppe Ungaretti FRATELLI.
TEMPORALE Giovanni Pascoli Un bubbolio lontano… Rosseggia l’orizzonte
Presentazione sulla poesia « NOVEMBRE » DI GIOVANNI PASCOLI
TEMI E IMMAGINI PIU’ FREQUENTI DELLA POESIA PASCOLIANA.
MOVIMENTO...GESTO…VOCE…SUONO di Rita Nuti
San Martino di Giosue Carducci
Transcript della presentazione:

La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale SAN MARTINO La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri, nel vespero migrar. Giosuè Carducci, da Rime Nuove, 1873, 1887 Fiorello - La Nebbia Agli Irti Colli http://www.youtube.com/watch?v=G1ws7XOhToo

LA PARAFRASI La parafrasi è una modalità di normalizzazione della scrittura poetica che ripristina la costruzione sintattica della prosa, sostituisce le parole peculiari del lessico poetico con quelle del linguaggio corrente e scioglie le figure retoriche più complesse SAN MARTINO La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri, nel vespero migrar. . La nebbia, sciogliendosi in una leggera pioggerella, risale per le colline rese quasi ispide dalle piante ormai prive di fogliame e, spinto dal vento freddo di maestrale, il mare rumoreggia frangendosi sulla scogliera, con onde di spuma bianca. Ma per le vie del piccolo paese contadino si diffonde, dai tini dove fermenta il mosto, l’odore aspro dl vino nuovo che rallegra i cuori. In casa intanto, sulla brace del focolare scoppiettano le gocce di grasso che cadono dallo spiedo su cui cuoce la cacciagione. E il cacciatore se ne sta sull’uscio a guardare stormi di uccelli che a sera, in contrasto con le nubi rosse del tramonto, sembrano neri come quei pensieri che si vorrebbero mandar via lontano.

LIVELLO METRICO Già dalla prima lettura, è evidente la facilità dell’apprendimento mnemonico della lirica che dipende dalla sua struttura metrica e dal suo andamento ritmico. Il componimento è diviso in quattro strofe di quattro versi ciascuna (quartina). Ogni verso è formato da sette sillabe. Si tratta di versi settenari, gli stessi che molto spesso si incontrano nelle filastrocche infantili. L’ultimo verso di ogni strofa presenta la stessa rima. Ciò crea una melodia di sottofondo che tende a ‘legare’, musicalmente, tutta la breve composizione. La nebbia a gl’irti còlli piovigginando sàle e sotto il maestràle urla e biancheggia il màr; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri, nel vespero migrar. A B C D E F G H I

fatta di verbi, molti sostantivi e pochi aggettivi LIVELLO LESSICALE/ SINTATTICO SAN MARTINO La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri, nel vespero migrar. Una poesia fatta di verbi, molti sostantivi e pochi aggettivi Il sostantivo da solo definisce e puntualizza, ritrae l’oggetto così com’è. L’abbondanza di sostantivi è funzionale alla descrizione del paesaggio. L’insieme produce l’effetto di un bozzetto, in cui i contorni delle figure umane e degli elementi paesaggistici sono definiti con immediatezza. Gli aggettivi sono appena cinque, tre dei quali (rossastre, neri, esuli)si concentrano nell’ultima strofa. La metafora Irti colli: le piante ormai prive di fogliame innalzano al cielo i loro rami nudi, facendo apparire le colline come corpi coperti di spini. La similitudine Esuli pensieri: L’espressione rimanda ad un senso di tristezza, perché tale è la condizione di un esiliato. Esuli può anche essere letto nel senso di sperduti, che vagano lontano e si perdono nell’infinito. I verbi hanno una connotazione forte, performativa. Il modo più frequente è l’indicativo, seguono i modo indefiniti, infinito e gerundio. Il solo tempo usato è il presente. L’azione sembra svolgersi in un presente senza tempo, universalmente inteso. La sintassi è prevalentemente paratattica

LIVELLO FONICO SAN MARTINO 1^ Strofa ebbia / iggi / eggia sono onomatopeici: riproducono il suono dell’acquerugiola che lievemente scende sul paesaggio e delle onde che si infrangono sulla costa 2^ Strofa bor / ri / ir spro / or / ra / ar costituiscono la “melodia” della seconda quartina, che accentua il carattere musicale della lirica 3^ Strofa ppi / cce / spied / scoppie / fischia / uscio l’onomatopea domina la terza strofa: i suoni servono a rappresentare i rumori che vengono dal focolare 4^ Strofa rossastre, nubi, stormi, uccelli, neri, esuli, vespero il colore caratterizza l’ultima strofa: gli aggettivi e le vocali scure o / u / evocano un sentimento di tristezza SAN MARTINO La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri, nel vespero migrar.

LA RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO Possiamo immaginare il poeta come un regista che inquadri il paesaggio con una macchina da presa. In ogni quartina, egli adopera un’inquadratura diversa: La nebbia a gl’irti colli panoramica piovigginando sale esterno giorno e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo campo lungo dal ribollir de’ tini esterno giorno va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: zoom sta il cacciator fischiando interno giorno su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri soggettiva com’esuli pensieri, esterno giorno nel vespero migrar.