Di Luca e Michele ITALIA PRE-ROMANA
A partire dall’8000 A.C., fu terra di passaggio e di migrazioni di popoli indoeuropei, che abbandonarono l'Anatolia (Turchia e Siria), giungendo piano piano nel 4000 A.C. fino all'Inghilterra ed alla Scandinavia.
Nei secoli antecedenti l'espansione romana, nella penisola italica erano stanziate popolazioni di origine diversa. -Molte vi abitavano dalla preistoria (i popoli che unitariamente vengono definiti italici, e inoltre i liguri e gli etruschi) -Altre come quella dei galli, vi penetrarono nel V secolo a.C. da nord occupando la Val Padana fino al medio litorale adriatico (insubri, boi, senoni).
Nell'Italia meridionale alle genti locali si sovrapposero poi i coloni fenici (Sardegna e Sicilia occidentale) e greci (Sicilia centrorientale e litorale dell'Italia meridionale, territori definiti con il termine di Magna Grecia)
In questa miriade di etnie, spesso in lotta fra loro, primeggiarono quella etrusca e quella greca che si contesero il controllo del Tirreno
Nei contrasti e nelle guerre che opposero tutte queste popolazioni Roma si inserì a partire dal IV secolo a.C., raggiungendo la definitiva supremazia politica: ciò fu possibile per molteplici motivi, tra cui la sua migliore organizzazione militare, un'abile politica di alleanze e il perfezionamento del sistema delle colonie, fondate nei territori via via assoggettati.
POPOLI ITALICI MAGGIORI Osci, Sabini, Sanniti, Umbri, Lucani, Bruzi
SABINI Stanziati nel centro della penisola dove, secondo la tradizione antica, precedettero la diffusione dei sanniti. Sempre secondo la tradizione, intorno all'VIII secolo a.C. i sabini occupavano il colle Quirinale
SANNITI vivevano sugli altipiani del Sannio, nell'Appennino meridionale. BRUZI si stabilirono nei territori dell'attuale Calabria.
RELIGIONE Gli italici veneravano divinità connesse all'agricoltura e alla pastorizia, le loro principali attività economiche.
L'annuale migrazione delle greggi (ver sacrum, "primavera sacra"), corrispondeva all'antichissimo rituale in base al quale una generazione, dopo essere stata consacrata alla divinità, veniva fatta emigrare in cerca di nuove terre. Si tratta chiaramente di un rituale che riflette una situazione socio-economica basata sul nomadismo e i problemi del sovrappopolamento del territorio.
LA LORO LINGUA Sotto il profilo linguistico, le più importanti lingue italiche, tutte di origine indoeuropea, furono l'umbro, parlato nella regione del corso superiore del Tevere; l'osco, diffuso in area sannitica; i dialetti sabellici, parlati nelle zone intermedie da marsi, peligni, pretuzi, sabini, vestini, volsci.
FINE