PANDEMIA INFLUENZALE H1N1: EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO
Il virus dell’ influenza H N H = emoagglutinina (16 sottotipi) N = neuroaminidasi (9 sottotipi)
Il comportamento epidemiologico del virus Piccole variazioni antigeniche: epidemie limitate grazie alla presenza di una grossa percentuale di popolazione protetta 5 –15% della popolazione viene colpita Si crea una nuova emoagglutinina o una nuova neuroaminidasi (grande variazione antigenica) NUOVO VIRUS PANDEMIA il 50% della popolazione viene colpita
Vecchia influenza Hong Kong H3N8 Pandemie influenzali Pandemie influenzali di cui siamo certi (inferenza sui sottotipi coinvolti prima del 1918) H2N2 H2N2 H1N1 H1N1 H1N1v H3N8 H3N2 1915 1925 1955 1965 1975 1985 1995 2005 1895 1905 2010 2015 Che cosa sono le pandemie? Quando emerge un nuovo ceppo influenzale di tipo A, per il quale la maggioranza della popolazione non ha immunità, si può definire pandemico. Normalmente questo è il prodotto di un ceppo influenzale animale che combina i suoi geni con un ceppo influenzale umano. Per essere un ceppo influenzale di tipo pandemico di influenza A, il virus deve possedere tre o quattro caratteristiche. Deve essere capace di infettare gli uomini, di causare la malattia e di diffondersi da uomo a uomo piuttosto facilmente. Un ulteriore criterio è quello che molti o la maggior parte della popolazione deve essere non immune al nuovo virus. Nota: questa diapositiva animata è stata riprodotta e adattata con il permesso del Dr. Masato Tashiro, Direttore del Center for Influenza Virus Research, National Institute of Infectious Disease (NIID), Giappone, che ringraziamo. 1889 Influenza Russa H2N2 1900 Vecchia influenza Hong Kong H3N8 1918 Influenza Spagnola H1N1 1957 Influenza Asiatica H2N2 1968 Influenza Hong Kong H3N2 2009 Nuova influenza H1N1v H7 H5 H9* 1980 1997 Nuove influenze aviarie 1996 2002 1999 2003 1955 1965 1975 1985 1995 2005 Reproduced and adapted (2009) with permission of Dr Masato Tashiro, Director, Center for Influenza Virus Research, National Institute of Infectious Diseases (NIID), Japan.
Pandemia influenzale La pandemia (= tutta la popolazione) è un’epidemia determinata dalla rapida diffusione di una stessa infezione in più aree del mondo, con elevato numero di casi gravi in tutti i gruppi di età ed elevata mortalità La pandemia è causata da sottotipi virali nuovi o che non circolano da molti anni. Le influenze stagionali, invece, sono causate da virus influenzali già esistenti e circolanti a periodi Le pandemie precedenti: 1918 (spagnola) 1957 (asiatica) 1968 (hong kong)
Curva idealizzata per la pianificazione Inizio Accelerazione Picco Declino 25% aths 20% 15% Proportion of total cases, consultations, hospitalisations or de Per motivi di pianificazione si possono distinguere quattro fasi in una ondata pandemica – Inizio, Accelerazione, Picco e Declino. Dopo il declino ci può essere una seconda e anche una terza ondata prima che l’influenza riprenda il suo andamento stagionale. Anche dopo, l’influenza stagionale è normalmente peggiore dell’anno precedente alla pandemia, perché l’influenza stagionale si è rinvigorita grazie al nuovo materiale genetico. Le stesse quattro fasi riguardano anche l’influenza stagionale. Nessuna pandemia si è mai comportata in un modo così definito. Le pandemie non seguono dei modelli e ognuna è peculiare. 10% 5% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Week Profilo di una singola ondata epidemica che mostra la proporzione dei nuovi casi clinici, visite mediche, ospedalizzazioni o morti per settimana. Basata sulla seconda ondata pandemica a Londra 1918. Source: Department of Health, UK
Uno scenario Europeo possibile Inizio Accelerazione Picco Declino 25% 20% 15% Proportion of total cases, consultations, hospitalisations or deaths Attualmente (Maggio-Giugno 2009) l’ Europa sembra essere in una prolungata fase iniziale, con focolai epidemici occasionali e piccoli picchi. Questo può andare avanti per mesi, fino ad una prima ondata che può arrivare in autunno o in inverno. Ma ci possono essere altri scenari. 10% 5% 0% Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr Month Nella realtà, la fase iniziale può essere prolungata, specialmente nei mesi estivi. Quello che non si può stabilire è quando inizia la fase di accelerazione.
Il virus corre su stampa e tv L’Influenza A, la malattia più mediatica della storia
Influenza H1N1 Il primo caso di infezione umana con virus H1N1 è stato riscontrato nell’ aprile 2009 a San Diego, California Il virus ha causato una epidemia in Messico , USA e si diffuso rapidamente negli altri paesi
Cos’è la nuova influenza da virus A/H1N1 ? E’ un’influenza umana da un virus di derivazione suina, causata, in origine, da contatti ravvicinati tra maiale e uomo, dovuta a un virus nuovo per l’uomo, che provoca i sintomi tipici dell’influenza Nel corso degli anni si sono selezionate varianti di virus influenzali suini (per”riassortimento”), alcune delle quali sono divenute trasmissibili all’uomo, in particolare la variante A/H1N1
Oggi siamo in Fase pandemica “6” (OMS) Periodo interpandemico Fase 1 (INFEZIONE AD ESCLUSIVA PREVALENZA ANIMALE) Nessun sottotipo di virus è stato riscontrato negli esseri umani. Se presente negli animali, il rischio di contagio per l’uomo è considerato basso. Fase 2 (INFEZIONE A PREVALENZA ANIMALE) Nessun sottotipo di virus è stato riscontrato negli esseri umani. Tuttavia, un sottotipo di virus presente negli animali, tra quelli identificati dagli Esperti, potrebbe essere potenzialmente pericoloso per l’uomo. Periodo di allerta pandemica Fase 3 (INFEZIONE NELL’UOMO MA SENZA TRASMISSIONE INTERUMANA) Infezioni umane da stretto contatto col nuovo virus, non diffusione uomo-uomo Fase 4 (LIMITATA TRASMISSIONE INTERUMANA; IL VIRUS NON E’ ANCORA BEN ADATTATO ALL’UOMO) Limitata trasmissione uomo-uomo e diffusione localizzata, virus poco adattato all’uomo pandemico Fase 5 (DIFFUSIONE INTERUMANA LOCALIZZATA; IL VIRUS MIGLIORA IL SUO ADATTAMENTO ALL’UOMO: RISCHIO DI PANDEMIA ) La trasmissione uomo-uomo è possibile e comincia ad essere frequente; il virus si sta adattando sempre di più all’uomo. Fase 6 (AUMENTATA E PROLUNGATA TRASMISSIONE NELLA POPOLAZIONE: PANDEMIA ) Pandemia: trasmissione aumentata e continua tra la popolazione
Casi confermati di A/H1N1 Area geografica Casi Cumulativi Totale Casi Casi confermati Decessi Italia (11 Ottobre 2009) 13238 2807 4 Europa (4 Ottobre 2009) 59000 193 Mondo ( 4 Ottobre 2009) 378223 4525 Ministero della Salute, ISS,WHO
Il “gioco dei numeri ” Tasso di mortalità? Tasso di letalità?
Il “gioco dei numeri ” Tasso di mortalità? Tasso di letalità? Influenza stagionale: 1 ogni 1000 casi Virus H1N1: 0.4 ogni 1000 casi Tasso di letalità? Influenza stagionale: 0.1 – 0.5% Virus H1N1: 0.2%
Contagio per via aerea
Influenza Trasmissione: goccioline respiratorie; oggetti contaminati da secrezioni nasofaringee Periodo di incubazione:1-3 giorni Periodo di contagiosità:3-5 giorni (fino a 7) dall’esordio clinico
Trasmissione Si trasmette attraverso le goccioline della saliva di chi tossisce, starnutisce, parla (nel raggio di 1-2 metri) Si trasmette anche attraverso il contatto con le mani contaminate da secrezioni (ad es., tossire nel pugno o soffiarsi il naso senza poi lavarsi le mani) Non si trasmette attraverso il cibo (non vi è nessun rischio per chi mangia carne di maiale correttamente manipolata, cotta e/o stagionata) La persona con influenza da A/H1N1 è potenzialmente contagiosa per tutti i 7 giorni della malattia più il giorno precedente l’insorgenza. I bambini più piccoli possono diffondere il virus per più tempo.
Definizione di caso Attualmente basata sul solo criterio clinico: infezione acuta respiratoria esordio brusco e improvviso febbre ≥38°C Accompagnata da un sintomo tra i seguenti: cefalea malessere astenia sudorazione/brividi E da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse faringodinia congestione nasale Ministero della Salute 24 luglio 2009
Diagnosi nel bambino Ministero della Salute 24 luglio 2009 Quanto indicato per l’adulto tenendo conto che: nel bambino il malessere può manifestarsi con irritabilità, pianto e inappetenza nel lattante è spesso accompagnata da vomito, diarrea e solo eccezionalmente da febbre in età prescolare la congiuntivite associata a febbre è caratteristica dell’influenza nel bambino di 1 –5 anni la sindrome influenzale si accompagna a laringotracheite e a bronchite Ministero della Salute 24 luglio 2009
Prevenzione e protezione La pratica quotidiana di una buona igiene è uno dei mezzi migliori per proteggersi dai virus dell’influenza: Lavarsi spesso le mani con (e/o): - acqua e sapone - soluzioni idroalcoliche - salviettine umidificate Pulire/far pulire (non maniacalmente bensì sistematicamente) le superfici, le maniglie delle porte, i corrimani, le tastiere condivise, etc……
Lavaggio delle mani: quando Prima e dopo la preparazione e/o il consumo dei cibi Dopo essersi recati al WC Dopo essersi soffiato il naso Dopo avere emesso colpi di tosse o starnuti Dopo contatti con superfici potenzialmente contaminate (corrimani, maniglie delle porte, tastiere condivise, etc.) INOLTRE: evitare di toccarsi bocca, naso, occhi se non si è certi di avere le mani pulite gettare i fazzoletti di carta usati nel cestino e lavare bene i fazzoletti di stoffa
Lavaggio delle mani: come Per un corretto lavaggio delle mani occorre utilizzare acqua e sapone osservando le seguenti precauzioni: Bagnare mani e polsi con acqua Applicare 3-5 mL di sapone liquido sul palmo di una mano (oppure strofinare le mani con la saponetta) fino ad ottenere schiuma a sufficienza Strofinare le mani per almeno 15” (15 secondi!) Ricoprire di sapone ogni parte delle mani, delle dita e dei polsi Risciacquare le mani con acqua ed asciugarle bene con un asciugamano di carta
Corretto lavaggio delle mani Modalità del lavaggio delle mani: • utilizzo di sapone liquido e/o disinfettanti • abbondante utilizzo di acqua • asportazione di anelli, bracciali o altro • asciugatura con materiale monouso (evitare l’uso di asciugamani in comune!) • attenzione alla rubinetteria se manuale • ripulirla dopo il lavaggio delle mani.
Interventi “non farmaceutici” - WHO Misure per ridurre la diffusione all’interno delle popolazioni (focus principale) Isolamento dei pazienti Misure di “social distancing” Evitare gli affollamenti Chiusura delle scuole e degli asili ( ? ) Misure per individui in entrata o in uscita da un’area infetta Misure di igiene e protezione personale Maschere Disinfezione Uso simultaneo di misure multiple
Variabilità antigenica epidemie annuali Gennaio emisfero nord aprile tropici ottobre tropici Luglio emisfero sud
Produzione del vaccino antinfluenzale L’OMS emana annualmente, sulla base dei dati raccolti in 83 paesi, le raccomandazioni per la composizione del vaccino antinfluenzale Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Selezione virus Inizio produzione EMEA test autorizzazione Confezione Production release Consegne Vaccinaz.
VAXIGRIP manufacturing time-table Produzione dei vaccini interpandemici Ogni anno: 2 cicli di produzione Scelta dei ceppi Vaccino sul mercato F M A M G L A S O N D G F M PRODUZIONE Emisfero nord slide: 79 VAXIGRIP manufacturing time-table - Once the virus strains, to be included in the vaccine are defined by the WHO, work starts against the clock for vaccine manufacturers. - From the time they receive from the WHO reference centers, the reassortant strains to be used in the vaccine, manufacturers only have six to seven months to produce, test, fill, package and distribute the new vaccine. To face this tight production schedule, without any failure, a great deal of experience and know-how are required. - PMC has this expertise. - In this race against time, each year PMC takes up the challenge to release on time a sufficient amount of vaccine allowing a very broad segment of the population to be protected. - For the countries following the WHO recommendations, the choice of strains is carried out in end of February, thus VAXIGRIP is available at the beginning of October. - For the countries following the Melbourne recommendations (Australia, South Africa and New Zealand) the choice of strains is carried out in September, thus Vaxigrip is available as from February in those countries. [72] Complementary information: In case of a pandemic it would be possible to produce mass doses of monovalent influenza vaccine in two to three months. [73] PRODUZIONE Emisfero sud
Vaccino stagionale Circolare 23 luglio 2009
Raccomandazioni sull’impiego del vaccino stagionale Soggetti di età pari o superiore a 65 anni bambini > 6 mesi , ragazzi e adulti affetti da: - malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa la malattia asmatica), circolatorio, uropoietico - malattie degli organi emopoietici - diabete ed altre malattie dismetaboliche - Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale - fibrosi cistica - malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, inclusa l’infezione da HIV tumori - patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
Raccomandazioni sull’impiego del vaccino stagionale soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. Donne che all’inizio dell’epidemia si trovino nel II o III trimestre di gravidanza Ricoverati in strutture di lungo degenza Personale che, per motivi lavorativi è a contatto con animali
Il vaccino pandemico Gli studi clinici iniziati in luglio su adulti e bambini dovevano valutare la sicurezza e l’immunogenicità del prodotto La protezione dovrebbe essere simile a quella del vaccino stagionale anche se probabilmente è necessaria la somministrazione di due dosi a causa della totale assenza di immunità nella popolazione L’autorizzazione all’immissione in commercio in Europa è stata concessa dall’EMEA per i vaccini FOCETRA e PANDEMRIX
Il Vaccino Pandemico la decisione sull' utilizzo del vaccino ha tenuto conto del fatto che i dati di efficacia e sicurezza, ad oggi disponibili, sono per lo piu' relativi ad un vaccino preparato con identiche modalita' di produzione, ma utilizzando antigeni di un ceppo di virus influenzale (H5N1), diverso da quello responsabile dell'attuale pandemia (H1N1). Il vaccino che sarà disponibile e' adiuvato con MF59. Per questo vaccino sono ancora in corso studi sui profili di sicurezza, anche se l’ adiuvante e' gia' noto, utilizzato per altri vaccini e ritenuto ragionevolmente sicuro anche in bambini e giovani adulti.
Chi vaccinare con il vaccino pandemico
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ordinanza 30 settembre 2009 Misure urgenti in materia di protezione dal virus influenzale A (H1N1 )
PREMESSA i dati scaturiti dalla sorveglianza a livello internazionale e nazionale sull'andamento delle infezioni da nuovo virus influenzale A(H1N1), indicano una maggiore frequenza di forme gravi e complicate in soggetti con condizioni patologiche preesistenti; la disponibilita' di vaccini pandemici, soggetta all'approvazione della Commissione europea, per quanto riguarda il nostro Paese, sara' ottenuta in piu' forniture nell'arco dei prossimi mesi;
PREMESSA 2 dati del CDC (Centers for Disease Control and Prevention, Atlanta, USA), dell'OMS, e delle sorveglianze sulla diffusione dell'influenza da virus H1N1 negli Stati Uniti, in Australia e in Oceania, indicano che l'infezione colpisce maggiormente i bambini e i giovani. il 75% degli affetti ha meno di 20 anni l 10% meno di 2 il 10 % piu' di 40 anni; i casi al di sopra dei 65 anni sono rari, La distribuzione ha un andamento inverso rispetto a quello dell’influenza stagionale le comunita' infantili e giovanili presentano la piu' alta probabilita' di infettarsi, di trasmettere l'infezione al loro interno e, essendo molto aperte, anche ad altre comunita' a loro esterne.
Categorie a maggiore rischio di complicanze bambini: di eta' inferiore ai 2 anni, con particolare riguardo a quelli sotto i 6 mesi; con alterazioni funzionali o strutturali dell'apparato respiratorio (ad esempio, i nati gravemente pretermine, i bronco displasici, gli affetti da fibrosi cistica o da condizioni che determinano una alterazione grave della ventilazione, ecc.); con patologie croniche (ad esempio, malattie croniche polmonari [incluse l'iperreattivita' bronchiale grave e l'asma in trattamento], cardiache, epatiche, renali, ematologiche, neuromuscolari, metaboliche [compreso il diabete], malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, immunodepressione congenita o acquisita [HIV], malformazioni congenite, paralisi cerebrali, ecc.); socializzati precocemente (es. asili nido); che vivono in comunita' (es. minori istituzionalizzati);
Programma di vaccinazione contro l’influenza da Virus H1N1 L’individuazione dei gruppi target e della loro priorità di vaccinazione tiene conto della esigenza di proteggere prioritariamente : le persone che sono essenziali per rispondere alla pandemia ed assicurare l’assistenza alle persone ammalate; le persone che mantengono operativi i servizi essenziali le persone che presentano maggior rischio di sviluppare complicanze legate all’influenza (patologie croniche ma anche donne ingravidanza) i bambini e i ragazzi
In ordine di priorità l’offerta vaccinale sarà rivolta a: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco del Ministero dell'interno; personale delle forze armate; personale che assicura i servizi pubblici essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146, e successive modificazioni donatori di sangue periodici;
donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza; donne che hanno partorito da meno di 6 mesi o, in loro assenza, la persona che assiste il bambino in maniera continuativa; bambini di eta' superiore a 6 mesi che frequentano l'asilo nido; minori che vivono in comunita' o istituzionalizzati; portatori di almeno una delle condizioni di rischio, di cui all’ordinanza 11 settembre 2009, nonche' i soggetti fino a 24 mesi nati gravemente pretermine
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO; b) malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; c) diabete mellito e altre malattie metaboliche; d) malattie renali con insufficienza renale; e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; f) neoplasie; g) gravi epatopatie e cirrosi epatica; h) malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; i) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari; k) obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti; l) condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati
persone di eta' compresa tra piu' di 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzativa dell'EMEA persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti
STIMA POPOLAZIONE AFFERENTE Personale Sanitario e di Assistenza 20.000 Personale dei servizi essenziali di sicurezza ed emergenza 5.000 personale dei servizi essenziali di pubblica utilità 25.000 Categorie ad alto rischio per comorbilità 80.000
Co-somministrazione la co-somministrazione del vaccino contro l'influenza da virus AH1N1 con il vaccino dell'influenza stagionale puo' essere praticata ma deve essere eseguita con l'inoculazione dei due vaccini in arti differenti. Per ovviare al possibile effetto sommatorio delle reazioni avverse, in risposta alla co-somministrazione dei due vaccini, si deve ricorrere alla somministrazione di vaccino contro l'influenza stagionale non adiuvato
UNA DOSE O DUE DOSI ?
Programma di vaccinazione contro l’influenza da Virus H1N1 Essenziali per la fattibilità di una campagna vaccinale di questo tipo: Campagna informativa Collaborazione dei MMG Collaborazione di personale sanitario esterno al Dipartimento di Sanità Pubblica Organizzazione e coordinamento
CAMPAGNA DI VACCINAZIONE 2009-2010 CHI FA CHE COSA Vaccini: stagionale- pandemico Target: solo in parte sovrapponibile Timing: probabilmente sfalsato Incognite Quando arrivano i vaccini? Quali saranno gli accordi tra i soggetti coinvolti? Ipotesi operativa: Modelli organizzativi variabili nelle diverse ASP ?
Tutte le strutture presso cui saranno praticate le vaccinazioni , sia quelle eseguite dal personale dell’ASP che quelle eseguite dai MMG che dai medici competenti delle Aziende Ospedaliere e dei Servizi di Pubblica utilità, dovranno registrare i dati relativi al soggetto vaccinato ed al vaccino eseguito. A tal fine è stata predisposta una scheda individuale, che dovrà essere conservata negli archivi dei Centri di Vaccinazione. Analogamente, per le vaccinazioni che saranno eseguita dai medici competenti, la scheda cartacea di vaccinazione dovrà essere custodita nel fascicolo sanitario del dipendente.
La scheda riporterà le informazioni fornite e la firma relativa al consenso informato da parte dell’utente, modello che sarà comune a tutte le strutture vaccinali. Se le indicazioni nazionali dovessero prevedere l’esecuzione di un richiamo, il giorno in cui effettuare il secondo accesso dovrà essere indicato sul tesserino di vaccinazione o su eventuale altra certificazione rilasciata in occasione del1 1° accesso.
Modalità di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione Il vaccino pandemico sarà stoccato nei locali del Centro Profilattico, struttura afferente al Servizio di Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva del Dipartimento di Prevenzione Medico. Sarà quindi distribuito ai centri di vaccinazione delle 14 Unità Operative di Prevenzione Territoriale dell’ASP.
Modalità di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione I medici di medicina generale e i PLS che aderiranno alle campagne di vaccinazione stagionale e/o pandemica, secondo quanto verrà stabilito dall’Assessorato Regionale Sanità, riceveranno il vaccino presso lo stesso Centro Profilattico ( per i MMG di Palermo ) o presso le sedi delle UOT di Prevenzione ( per i MMG della Provincia ). I MMG, all’atto dell’adesione alla campagna, dovranno compilare una scheda dove, tra l’altro, verrà formalmente attestato il possesso dei requisiti necessari per la correttezza e sicurezza dell’atto vaccinale ( rispetto della catena del freddo, dotazione di presidi di pronta emergenza etc. )
Personale sanitario dell’ASP Palermo Il personale ospedaliero sarà vaccinato presso le strutture in cui opera. Il personale delle strutture sanitarie territoriali sarà vaccinato presso i centri di vaccinazione già operanti e presso nuclei aggiuntivi vaccinali, che saranno attivati nei 14 distretti
Operatori sanitari e di assistenza delle A. O Operatori sanitari e di assistenza delle A.O., ARNAS/AOUP/ Cervello-Villa Sofia/Buccheri La Ferla: Il Dipartimento di Prevenzione Medico consegnerà il vaccino che sarà somministrato, a cura di ciascun ente, previa trasmissione del relativo fabbisogno al Servizio di Epidemiologia; gli enti in questione provvederanno al ritiro del vaccino presso il centro di stoccaggio aziendale, dopo verifica delle modalità di trasporto in funzione dell’esigenza del mantenimento della catena del freddo. Settimanalmente dovrà essere comunicato al Servizio di Epidemiologia il numero di vaccinazioni effettuate distinto per sesso e classe di età.
Vaccinazione di massa Al fine di effettuare il maggior numero di vaccinazioni nel minor tempo possibile, si prevede l’apertura di sedi vaccinali supplementari presso le guardie mediche. Si ricorrerà inoltre all’apertura straordinaria dei centri di vaccinazione in ore e giorni da stabilire localmente, con personale già in dotazione ed, eventualmente con personale sanitario e amministrativo distrettuale disponibile .
Farmacovigilanza Le modalità sono le stesse gia in uso per il sistema routinario. Le schede di reazione avversa dovranno essere trasmesse al Dipartimento del Farmaco, secondo la vigente normativa. Il Dipartimento del Farmaco trasmetterà un riepilogo settimanale al Servizio di Epidemiologia.
Le armi che non avevamo nelle pandemie del 20° secolo Disponibilità di reti di sorveglianza nazionale dell’influenza umana ed aviaria collegate ai network del WHO e della EC. Metodi di diagnostica rapida per l’Influenza e le virosi respiratorie sofisticati e in continuo progresso. Possibilità di produrre vaccini contro il virus pandemico in tempi brevi. Disponibilità di farmaci antivirali specifici Maggiore organizzazione dei sistemi assistenziali per la cura degli ammalati in particolare dei casi complicati. Miglioramento dello stato di salute generale della popolazione Disponibilità di farmaci anti-virali e di antibiotici per le complicanze
www.ausl6palermo.org (Dipartimenti-Dipartimento di Prevenzione – Servizio Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva – mappa del sito) www.ministerosalute.it