Tutto fa notizia? Tiggì,infotainment.

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Tutto fa notizia? Tiggì,infotainment

La fonte primaria di informazione Il telegiornale nasce con la televisione, 1954 Tg ingessati, formali, specchio dell’Italia ufficiale di allora:poca realtà, niente realtà scomoda Diventa l’appuntamento principe dell’informazione ufficiale di massa, anche se stenta a trovare una sua cifra televisiva, mentre decollano gli sceneggiati, i quiz, l’intrattenimento Se la tv è il nuovo caminetto elettronico della sera, il tg è uno dei ceppi che fanno più fiamma

I primi passi dell’informazione Nel 1954 il Telegiornale parte con la televisione nel 1960 la politica fa l’ingresso in Tv con Tribuna elettorale, che diventa successivamente Tribuna politica; (video) nel 1961 parte la seconda rete; nel 1962 viene stabilito il primo collegamento in diretta con gli Stati Uniti; nel gennaio 1968, parte anche il primo Tg delle 13,30.

Tre tappe per crescere Dal 54 al 61 è la fase iniziale con le difficoltà ricordate: la tv si afferma nel suo insieme (la telecronaca, le dirette, e appunto quiz, sceneggiati, carosello e perfino grandi inchieste giornalistiche e rotocalchi televisivi) ma il Tg stenta a trovare vivacità, novità, sperimentazione di nuove formule Dal 61 al 76. Seconda rete Tv con inizio concorrenza; Biagi direttore meteora del Tg (settembre 61 agosto 62); l’introduzione dell’ Rvm (videoregistrazione magnetica) che consentiva di accumulare le immagini per ritrasmetterle successivamente; i collegamenti con l’estero. Poi grandi eventi: Vietnam, Praga, Luna Dal 76 al 91: concorrenza con private; neotelevisione; telegiornale prodotto tipico Rai mentre private non riescono a entrare nell’informazione; nasce Mediaset pigliatutto; da conduttori ad anchorman. Terza rete Rai. Aumentano edizioni Tg Dopo 90, legge Mammì anche tg delle private: tg5, tg4,studio aperto.

Tg, un prodotto da trainare Il tg apre il prime time, il momento centrale della programmazione televisiva, il più redditizio pubblicitariamente. Vince quello che è collocato nella rete più forte, quello più convincente, più attraente, ma anche quello “trainato” meglio nel preserale: eredità, pacchi, milionari, Scotti, Conti, Bonolis, Amadeus, Giusti, Papi, Geppi. Il traino fa pacchetto col tg, e le reti si passano a volte la linea senza interruzioni pubblicitarie per evitare l’effetto zapping

L’identità del telegiornale Dal confronto fra i tg emergono due tipi di telegiornale, due modelli: Rai1- Tg5-Tg4 Rai 3- TgLa7 Il primo è quello storico delle due ammiraglie, tg generalisti,entrambi alle 20, ora clou della vita familiare, cercano di pescare il maggior numero possibile di spettatori. In questo si somigliano. Entrambi fino ad ora si ponevano in modo “oggettivo” di fronte ai fatti, raccontandoli con un certo distacco, presentandoli come realtà da accettare, focalizzando l’oggetto della notizia (per questo modello oggettivo) e presentandosi come testimoni oculari; Tg1 politicizzato penalizzato

Identità: oggettivo e interpretativo Il secondo modello, chiamato “interpretativo” (nasce quando il tg2 chiamandosi “studio aperto” si differenziò dal tg1) ruota molto attorno alla figura del conduttore (nel tg4 totalmente; così come Mentana a la7) che “interpreta”, (giudica) anche se nella pratica quotidiana il termine si può intendere come sottolineatura di una interpretazione ideologico-politica della realtà che riflette gli schieramenti politici-parlamentari.Uso della diretta Un cenno a parte i tg regionali, e delle tv locali con la cronaca che è l’elemento caratterizzante

Altri elementi identitari/2 2. La sigla: equivale alla testata per un giornale, deve essere evidente e caratterizzata, sia graficamente che musicalmente. Elemento predominante il globo, accompagnato da immagini di fatti e personaggi. Frammenti, immagini di realtà che si ricompongono nella sigla

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3. Lo studio. Ampio, rassicurante, tecnologicamente evoluto, con monitor, schermi giganti e sofisticati. Cuore dello studio in prevalenza, la scrivania, la “cattedra” da cui promana verità. Il colore, anche se prevalgono il celeste o comunque colori riposanti 4. Optional: ospiti, clip, sondaggi originali; rinvio al sito,rubriche di coda, stanno crescendo di numero e di importanza

Quando è solo notizie Canale all news: satellite o cavo; finestra sul mondo 24h Uso esasperato della diretta nei tg e per breaking news; concorrenza con internet Uso elastico dello spazio secondo necessità, oltre il format prestabilito, e senza i vincoli della pubblicità Essendo un tg continuo non ha vincoli di tempi, di orario Uso diretta e immediatezza immagini, riducono il ruolo di mediazione del giornalista; ma il dover reagire in tempo reale ne fanno risaltare la preparazione Tv all news è veicolo ma anche fonte di notizie per gli altri media

Dietro il modello Cnn E’ un modello recente. Prima Cnn (Turner) nell’80; trionfo planetario nel 91, guerra in diretta da Bagdad con Peter Arnet (60 milioni in Usa; altre decine nel mondo) Dopo Cnn Fox News; in Inghilterra Bbc; confronto con Sky Italia:dal 99 Rai News 24, che seleziona le informazioni altrui con grande lavoro di desk (ritrasmette i tg rai) Dal 2004 Sky tg 24, produzioni e redazione propri, tg più approfondimenti Ultimo arrivato Tgcom

Chi conduce il telegiornale? Dal 68 sono giornalisti e contribuiscono alla ideazione e confezione del telegiornale A cavallo fra il giornalista e il “divo” televisivo. Oppure mix fra maestro-educatore e presentatore Differenze: Alcuni casi di identificazione (Fede, Mentana, Berlinguer) Alcuni passati dal tg a programmi propri (da Vespa alla Gruber, fino a Cocuzza, Sposini); Oppure rotazione impersonale-istituzionale . Conduttori vengono tenuti a mezza strada, con un ruolo più professionale giornalistico anche se conquistano comunque grande visibilità e prestigio

Le virtù del bravo conduttore Una piena padronanza del mezzo televisivo (guardare in macchina, guardare la telecamera che lo sta riprendendo, usare un tono di voce pacato). Un grande self-control; capacità di gestire lo stress e le emergenze Un’ottima ortofonia e lettura espressiva, in buono italiano. Una preparazione giornalistica sui temi di cui si occupa il Tg. Una notevole esperienza pregressa sul campo e nel desk. Una buona conoscenza delle lingue tale da non commettere orrendi strafalcioni di pronuncia.

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IL TG NELLE URNE censis: 69% totale elettori sceglie in base ai tg (76% bassa istruzione; 78,7 pensionati; 74,1 casalinghe) 30% programmi approfondimento Nel 2002: nei 7 tg, il 9,30% del tempo alla politica; nel 2011 salito 18,60%

Il trionfo di Telesangue Dilaga anche il romanzo criminale in diretta, lo show del dolore e la caccia al colpevole in diretta Delitti Bimbi scomparsi Delitti e abusi sessuali Perversioni a gogò (vedere statistiche)

Dentro il Tg:Che tipo di servizio? Sonoro (o anche vtson). E’ composto dal testo scritto e letto dal giornalista, da inserti con dichiarazioni, interviste; da stand up (il giornalista che compare in video dentro il servizio) più eventuali effetti, musica. quando si sentono tante persone prese per caso in strada su argomenti più svariati, si parla di vox populi: Il sonoro è la forma predominante, anche se non tutti i servizi contengono tutti gli elementi previsti: ci può essere solo il servizio fatto in redazione, oppure servizio più up sound, ovvero la frase detta dal protagonista, oppure lo stand up del giornalista. Durata da 60 fino a 90 secondi. Rarissimo il caso di tempi superiori.

C’è servizio e servizio Vt off . E’ un servizio composto dalla presentazione del conduttore che equivale a due, tre righe di testo senza immagini, poi mentre il conduttore continua a leggere scorrono le immagini; la durata massima è 30 secondi in totale. Nota. E’ un testo letto dal conduttore senza immagini, non più di 20 secondi. Esempio le comunicazioni del Cdr. Sottopancia. Si chiamano così la notizie scritte che scorrono nel basso del teleschermo, alternandosi o ripetendosi. Libreria digitale. Sono le immagini fatte di soli grafici e tabelle, magari con movimento, canne d’organo, torte, animazioni, con la voce fuori campo. Molto usate per le notizie di economia.

Centralità dello stand up Lo stand up è un elemento caratterizzante di un servizio. Serve a dimostrare che il giornalista si trova o si è trovato nel luogo in cui è accaduto un evento e quindi è il testimone oculare del telespettatore. Uno stand up può introdurre una o più interviste ; può aggiungere quelle informazioni che le immagini non hanno potuto dare (un orario, l’atmosfera, un’emozione, lo stato d’animo delle persone coinvolte nell’ evento); può richiamare o guidare l’ attenzione su un particolare importante; può presentare la scena in cui si è svolto o si svolgerà un evento ("il Presidente entrerà da questa porta. Poi, lungo questo corridoio, raggiungerà la sala…”). In alcune testate esistono poi precise disposizioni anche sul look del giornalista.

Da dove arrivano le immagini In televisione se non ci sono immagini non c’è nemmeno la notizia. La fonte più importante però, oltre le immagini proprie, sono quelle che provengono dalle due grandi agenzie internazionali che svolgono lo stesso ruolo dell’Ansa, 1.La prima è Aptn, (Associated press television news), la grande agenzia americana che distribuisce per abbonamento immagini criptate, con circa 15-20 lanci al giorno, ognuno contenente in media 8 servizi da tutto il mondo. I testi arrivano sempre in inglese, eventualmente tradotti anche da altre lingue; 2. L’altra è l’inglese Reuters, equivalente ad Aptn, ed equivalente anche nei contenuti, tanto che hanno spesso gli stessi servizi.

Cercare le immagini 3.Terza agenzia internazionale, Ebu, (European brodcasting union), con sede a Ginevra che copre l’area eurovisione e trasmette solo per le Tv nazionali ufficiali. 4. Da ricordare infine, per le reti non Rai, le immagini vendute dalla Rai stessa, trasmesse per ponte, e quelle del Centro televisivo vaticano. 5. E, per le immagini di cronaca locale, le televisioni locali.

Come si scrive per il tiggì Si devono usare parole semplici; scrivere in stile colloquiale; evitare i linguaggi preconfezionati; essere diretti ed immediati. E’ bene poi iniziare dal nocciolo della storia, servirà ad attirare l’attenzione di chi guarda. E ancora: adoperare frasi brevi, evitando incisi e relative, meglio un punto e una nuova frase. Meglio poi usare se possibile il discorso indiretto, è la migliore maniera per far capire chi ha detto cosa. Limitare gli aggettivi perché è meglio un’informazione in più di un aggettivo che è sempre soggettivo: la “folla immensa” diventa così “almeno centomila persone secondo gli organizzatori”.

L’inflazione dei luoghi comuni Evitare assolutamente i luoghi comuni e le frasi fatte (l’orrido delitto negli squallidi ambienti della prostituzione e via banalizzando: l’Italia nella morsa del gelo o del fango o dell’afa): c’è solo l’imbarazzo della scelta! Non usare troppi pronomi perché un servizio in Tv si ascolta, non si può rileggere: meglio ripetere il nome proprio quando c’è anche il più piccolo pericolo di confusione. Soprattutto, non dare per scontato che chi guarda sappia, meglio riferire sempre per sommi capi gli elementi essenziali della storia, anche se se ne parla da mesi e lasciar parlare le immagini e i suoni d’ambiente.

Il doppio binario dell’informazione Due strumenti fondamentali (per fortuna anche inchieste da tv7 a report) dell’informazione in tv: A- il telegiornale B- l’infotainment, (frutto incestuoso ma vincente dell’unione fra informazione e intrattenimento). E’ il prodotto principe della “neotelevisione”, quella dei generi mischiati, del meticciato dei linguaggi -Presente in tutti i palinsesti, per tutti i gusti (Vespa, Floris,Lerner,Santoro …) -

Gli ingredienti del minestrone -Evoluzione dall’antenato talk show: incontro conversazione;incontro discussione;incontro intervista; faccia a faccia Elementi comuni: pubblico, ospiti più o meno fissi, servizi esterni, sondaggi, corrispondenti -Cambia però stile: più ufficiali (Porta a Porta “terza camera” più felpati, più soft; oppure più sanguigni, arene bellicose a partire da Santoro; più ragionati come L’infedele di Lerner) E cambiano anche argomenti: solo politica o anche cronaca, cronaca nera in particolare?

Talk show, regno del Conduttore C’era una volta il presentatore (Paladini) e le “signorine buonasera” (Orsomando): una funzione ancillare,leggevano testi altrui Poi conduttore giornalista, diventato spesso “marchio” (Gruber, Mentana, Fede) Poi conduttore di programmi autonomi con i quali si identifica, dal capostipite Maurizio Costanzo show in poi: vedo Vespa, vedo Santoro… Punto di riferimento importante per share ma anche per ruolo politico: luoghi di notizie, di scontri più che il Parlamento. Fabbrica di “personaggi”, luogo anche dove la politica attinge ai personaggi televisivi per candidature specchietto per allodole

Da presentatore a conduttore ..\orsomando.jpg

Il re dell’infotainment ..\porta.jpg ..\vespa.jpg

Nell’arena di Santoro ..\zero.jpg ..\santoro.jpg

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