IL LINGUAGGIO RADIO-TELEVISIVO LEZIONE 9 LINTERVISTA Andrea Riscassi UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO
INTERVISTA DI SOLITO SI FANNO ALLINTERLOCUTORE 3 O 4 DOMANDE. ALLA FINE POI ANDRA IN ONDA UNA SOLA, BREVE, RISPOSTA. LE DOMANDE SI OMETTONO SE NON STRETTAMENTE NECESSARIE PER CAPIRE LA RISPOSTA. GLI INTERVISTATI COMPAIONO IN MEDIA PER 10 SECONDI. DI PIU SE SONO PRESIDENTI DEL CONSIGLIO, SINDACI DI GRANDI CITTA, O GOVERNATORI DI REGIONI. O ALTRIMENTI SE STATE FACENDO UN PEZZO PROPRIO SU UN PERSONAGGIO: MONTI, BERLUSCONI O BERSANI.
INTERVISTA LINTERVISTATO, NEL SERVIZIO, DEVE DIRE COSE COMPLEMENTARI A QUELLE CHE IL GIORNALISTA SCRIVE NEL TESTO. ALTRIMENTI E UNA INUTILE RIPETIZIONE. FUNZIONA (IN TV) ANCHE RIASSUMERE UN CONCETTO MENTRE SI VEDE (DI SOLITO) UN POLITICO CHE PARLA DIETRO UN MICROFONO. MA NON VALE PER LA PAR CONDICIO. CON FRASI DA 10 SECONDI, NEL PEZZO SI POSSONO (BREVEMENTE) FAR PARLARE 3 O 4 INTERVISTATI.
INTERVISTA LASCIANDO SOLO 10 SECONDI ALLINTERLOCUTORE E FONDAMENTALE NON TAGLIARE IL CONCETTO FONDAMENTALE CHE HA ESPRESSO. CONDENSATO TRA LA VOSTRA PRESENTAZIONE E LE SUE PAROLE «LIVE». ALTRIMENTI E: MANIPOLAZIONE. NON TAGLIATE LE FRASI CHE «NON VI PIACCIONO».
INTERVISTA PER UNINTERVISTA IN DIRETTA O PER UN PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO, PREPARATEVI UNA SERIE DI DOMANDE. MA SIATE PRONTI A MODIFICARLE SE LINTERLOCUTORE HA GIA RISPOSTO INTERLOQUITE MENTRE VI PARLA. AVETE VOI IL MICROFONO. AVETE VOI IL COMANDO.
INTERVISTA RIFIUTARSI DI DIRE QUALI DOMANDE VERRANNO POSTE. MA PARLARE DEGLI ASPETTI TECNICI. VA SPIEGATO, SEMMAI, SOLO QUALI ARGOMENTI DA AFFRONTARE, IN MODO CHE SI PREPARINO MENTALMENTE. TENERSI QUALCHE ASSO IN MANO. MAI UN CAFFE PRIMA DELLINTERVISTA. MAI ANTICIPARE LE DOMANDE: POI NON RIPETERA LE STESSE COSE DOPO, INVECE, A INTERVISTA TERMINATA, SI. OK ANCHE STRINGERE AMICIZIA.
INTERVISTA LA PRIMA DOMANDA MEGLIO SE VIENE POSTA SULLARGOMENTO SUL QUALE LINTERLOCUTORE, SPECIE SE E UN POLITICO, VOGLIA PARLARE. METTERLO A SUO AGIO. LE CARTUCCE SI POSSONO SPARARE NELLE DOMANDE SUCCESSIVE. INTERVISTE COLLETTIVE: AIUTANO (SE TUTTI FANNO DOMANDE)
INTERVISTA RICORDARSI CHE, SE LINTERVISTA DEVE ESSERE MONTATA COME TALE, QUINDI NON SPEZZETTATA IN UN SERVIZIO. RIPETERE LE DOMANDE IN CONTROCAMPO. SE POSSIBILE, CON LINTERVISTATO DI QUINTA. RIPRENDERE ANCHE INSERTI (MANI, OCCHI, PIEDI) E STACCHI (STANZA, DETTAGLI) GUARDARE SEMPRE NEGLI OCCHI CHI PARLA.
INTERVISTA CHI, COSA, DOVE E QUANDO E FACILE SIANO NEL TESTO DEL GIORNALISTA. LINTERVISTATO DEVE COMPLETARE LA PARTE MANCANTE. IL COME E IL PERCHE. PIU LA DOMANDA E LUNGA, PIU LA RISPOSTA E PROBABILE SIA BREVE (DAVID RANDALL). QUINDI EVITARE DOMANDE LUNGHE CHE POSSONO AVERE COME RISPOSTA: SI O NO! O, PEGGIO: ASSOLUTAMENTE SI O ASSOLUTAMENTE NO MAI: COME SI SENTE? MAI. MAI
INTERVISTA ENZO BIAGI RICORDAVA CHE LA PRIMA DOMANDA DELLA STORIA E QUELLA POSTA (OTTIMAMENTE) DA DIO A CAINO: CHE HAI FATTO A TUO FRATELLO? SEMPRE BIAGI (MAESTRO DELLE INTERVISTE TV) AGGIUNGEVA: DOPO TRE APPARIZIONI IN VIDEO, QUALUNQUE COGLIONE CHE VIENE INTERVISTATO DICE LA SUA E ANCHE QUELLA DEGLI ALTRI.
INTERVISTA NON FARE DOMANDE CHE SUGGERISCANO (ALMENO IN MODO EVIDENTE) UNA RISPOSTA. NON CHIEDERE PER ESEMPIO A UN INVESTIGATORE: ESCLUDETE QUESTA PISTA? LUI/LEI RISPONDERA INEVITABILMENTE: NON ESCLUDIAMO NULLA. ASSOLUTA NON RISPOSTA. A DOMANDA SCEMA, RISPOSTA SCEMA. NON VANNO FATTE SUPPOSIZIONI, MA DOMANDE? A MENO CHE NON VOGLIATE PROVOCARE UNA REAZIONE.
INTERVISTA BIAGI PONEVA SEMPRE DOMANDE SEMPLICI. METTEVA A SUO AGIO LINTERVISTATORE. MA PASSAVA ORE A SCRIVERLE. E ALLA FINE USCIVANO INTERVISTE BELLISSIME. «VERE» SE QUESTO AGGETTIVO HA UN SENSO IN TV. EMILIO FEDE INVECE NELLE DOMANDE INSERIVA GIA LE RISPOSTE.